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DeadSoul 18-02-2021 19:32

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569100)
Già, l anno scorso ho fatto un lavoro stagionale, 3 mesi circa, e i miei colleghi erano miei coetanei...puoi immaginare come sia andata a finire. Mi hanno evitato, manco avessi la lebbra...anche se non lo dici esplicitamente, se ne accorgono dagli atteggiamenti, dal fatto che non parli di uscite, ragazze ecc.

Sì infatti.
La cosa molto brutta è il doversi confrontare con i propri coetanei e sentirsi dei pesci fuor d'acqua.

DeadSoul 18-02-2021 19:38

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569297)
meno amico mio, nel 2021 dopo i 20 anni c'è già gente che mette su famiglia...i bei tempi sono finiti e non torneranno mai più.

Sto malissimo per questa eventualità. :piangere: :piangere:.

Dark97 18-02-2021 21:25

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569297)
meno amico mio, nel 2021 dopo i 20 anni c'è già gente che mette su famiglia...i bei tempi sono finiti e non torneranno mai più, io male che ho vissuto quelle pochissime esperienze sociali a 15 anni le ho fatte, certo sto sempre così ma almeno posso dire anche se per poco di aver avuto un gruppetto e fatto cazzate con altri da ragazzino.
Quando il rimorso mi metterà alle strette farò quello che va fatto e non serve dirlo. A me il fatto di non avere amici mi ha tagliato le gambe.

Unica uscita serale(niente discoteca, solo ristorante e bar): alla maturità, con i miei compagni di classe...quella volta mi sono sentito bene, sembrava che fossi uscito da uno stato di ibernazione durato anni...poi il buio totale. Quell' esperienza mi ha fatto capire cosa mi sono perso in tutti questi anni... fortunatamente i miei compagni (non erano del mio paese, a parte uno) pur sapendo della mia situazione, non me l hanno fatto pesare....ma non mi hanno piú cercato, perché loro avevano le loro compagnie ovviamente. Intorno ai 14 anni, avevo provato a raddrizzare la situazione ma é stato inutile...ormai il casino era fatto. Solo qualche canna ai giardini, qualche birra con un paio di conoscenti (ex amici in realtà) e stop...fino agli 11-12 anni avevo un gruppo, ma quelle esperienze non fanno testo, a quell' età non fai un cazzo di importante.

Ezp97 18-02-2021 21:51

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569360)
Unica uscita serale(niente discoteca, solo ristorante e bar): alla maturità, con i miei compagni di classe...quella volta mi sono sentito bene, sembrava che fossi uscito da uno stato di ibernazione durato anni...poi il buio totale. Quell' esperienza mi ha fatto capire cosa mi sono perso in tutti questi anni... fortunatamente i miei compagni (non erano del mio paese, a parte uno) pur sapendo della mia situazione, non me l hanno fatto pesare....ma non mi hanno piú cercato, perché loro avevano le loro compagnie ovviamente. Intorno ai 14 anni, avevo provato a raddrizzare la situazione ma é stato inutile...ormai il casino era fatto. Solo qualche canna ai giardini, qualche birra con un paio di conoscenti (ex amici in realtà) e stop...fino agli 11-12 anni avevo un gruppo, ma quelle esperienze non fanno testo, a quell' età non fai un cazzo di importante.

Si è vero che non fai niente di decisivo, stessa storia tua, qualche canna con ex amici, birrette, sigarette, alcuni sabati si assisteva alla solita rissa, ma posso dirti una coss? Io anche stando in quei gruppi pieni di quelle persone mi sentivo solo e un pesce fuor d'acqua. Poi invece sono uscito fino ai 17 anni con alcuni tizi che erano all'apparenxa meglio e mi sentivo a mio agio e ho capito quanto fosse bello uscire, parlare con la gente, confrontarsi.
Quei tempi, quegli anni ormai sono andati e nemmeno mettendo insieme tutti i soldi possibili te li riusciresti a ricomprare. Poi dopo ciò il nulla totale fino ad oggi, sono quasi 10 anni senza amici e uscite.
Per esperienza se a 18 anni arrivi a zero, sei spacciato, è finita.

DeadSoul 18-02-2021 21:56

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569360)
fino agli 11-12 anni avevo un gruppo, ma quelle esperienze non fanno testo, a quell' età non fai un cazzo di importante.

Ben detto, anch'io fino agli 11-12 anni uscivo sempre ma eravamo bambini e facevamo cose da bambini come giocare a palla nel parco giochi vicino a casa e le corse in bici, a quell'età non fai nulla di rilevante.
Diciamo che il mio declino è incominciato a partire dalla prima superiore.

Ezp97 18-02-2021 22:00

Quote:

Originariamente inviata da DeadSoul (Messaggio 2569376)
Ben detto, anch'io fino agli 11-12 anni uscivo sempre ma eravamo bambini e facevamo cose da bambini come giocare a palla nel parco giochi vicino a casa e le corse in bici, a quell'età non fai nulla di rilevante.
Diciamo che il mio declino è incominciato a partire dalla prima superiore.

A me è andata benino diciamo in quanto fino ai 17 anni ho pure retto, poi il declino totale...a 18 anni ho contattato qualche ex compagno per provare a salvarmi il culo ma il danno era fatto, o meglio, più che danno le cose erano andate in quel modo.

Dark97 18-02-2021 23:30

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569372)
Per esperienza se a 18 anni arrivi a zero, sei spacciato, è finita.

Nella maggior parte dei casi, sicuramente. Poche persone sono riuscite a migliorare la situazione, ma hanno avuto circostanze favorevoli. Mi sà che il destino di alcune persone é già scritto purtroppo.

Inner_Beauty89 19-02-2021 10:11

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569214)
come hai fatto ad uscirne?

Ma il punto è proprio quello.
Non ne sono uscito del tutto.
La verità è che nonostante avrei una marea di fatti da raccontare su quello che ho fatto dai 18-19 in poi, non sento di essere uscito da quello stato di privazione.
Il motivo è semplice: l'assenza di spensieratezza nel fare.
Perché un conto è vivere delle esperienze per il gusto di farle, un altro è compiere determinate scelte perché ci si sente in dovere di farle, per non rimanere indietro rispetto a ciò che è considerata la norma in corrispettivo all'età.

In sostanza, non mi sono goduto quasi niente, perché le mie azioni non erano figlie di una naturalezza tipica di quell'età, ma era invece tutto finalizzato all'ottenimento di un risultato per andare in paro con quello che mi ero perso prima.
Ho vissuto tutto come un dovere verso me stesso e verso le persone che mi erano intorno.
Ho fatto tante cose, considerato il mio punto di partenza, è vero, ma godersi la vita è un'altra cosa.

IO&EVELYN 19-02-2021 10:16

Io l'adolescenza per la stragrande maggioranza l'ho buttata nel cesso, però dai 17 anni con l'arrivo dei primi veri amici (oramai me ne è rimasto solo uno di allora, del 2011) ho recuperato qualcosa...

Poi vabbè il tutto tra alti e Bassi ma alla fin fine è andato tutto in vacca, oggi sono più monnezza che altro...

Ma è vero, un'adolescenza non vissuta è devastante, condiziona e maciulla tutti gli anni a venire...

E oramai a qualche mese dal compimento dei fatidici 27 anni sono più morto che altro... Magari morissi in via definitiva e bon.

Comunque nel destino io non ci credo, credo nel caso e ovviamente nelle scelte, giuste o sbagliate che siano.

Ezp97 19-02-2021 13:14

Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2569463)
Ma il punto è proprio quello.
Non ne sono uscito del tutto.
La verità è che nonostante avrei una marea di fatti da raccontare su quello che ho fatto dai 18-19 in poi, non sento di essere uscito da quello stato di privazione.
Il motivo è semplice: l'assenza di spensieratezza nel fare.
Perché un conto è vivere delle esperienze per il gusto di farle, un altro è compiere determinate scelte perché ci si sente in dovere di farle, per non rimanere indietro rispetto a ciò che è considerata la norma in corrispettivo all'età.

In sostanza, non mi sono goduto quasi niente, perché le mie azioni non erano figlie di una naturalezza tipica di quell'età, ma era invece tutto finalizzato all'ottenimento di un risultato per andare in paro con quello che mi ero perso prima.
Ho vissuto tutto come un dovere verso me stesso e verso le persone che mi erano intorno.
Ho fatto tante cose, considerato il mio punto di partenza, è vero, ma godersi la vita è un'altra cosa.

Fare cose con il senso dell'obbligo fa schifo

Dark97 19-02-2021 16:05

Quote:

Originariamente inviata da Inner_Beauty89 (Messaggio 2569463)
Ma il punto è proprio quello.
Non ne sono uscito del tutto.
La verità è che nonostante avrei una marea di fatti da raccontare su quello che ho fatto dai 18-19 in poi, non sento di essere uscito da quello stato di privazione.
Il motivo è semplice: l'assenza di spensieratezza nel fare.
Perché un conto è vivere delle esperienze per il gusto di farle, un altro è compiere determinate scelte perché ci si sente in dovere di farle, per non rimanere indietro rispetto a ciò che è considerata la norma in corrispettivo all'età.

In sostanza, non mi sono goduto quasi niente, perché le mie azioni non erano figlie di una naturalezza tipica di quell'età, ma era invece tutto finalizzato all'ottenimento di un risultato per andare in paro con quello che mi ero perso prima.
Ho vissuto tutto come un dovere verso me stesso e verso le persone che mi erano intorno.
Ho fatto tante cose, considerato il mio punto di partenza, è vero, ma godersi la vita è un'altra cosa.

A me non sarebbe fregato piú di tanto, l importante é farle certe esperienze, almeno hai qualcosa da raccontare, non hai quel senso "di diversità" rispetto agli altri. Io mi sento il piú sfigato su questa terra quando mi confronto con un mio coetaneo (o anche più grande).

sparatemi 19-02-2021 16:43

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
la cosa più drammatica è che non c'è soluzione

Ezp97 19-02-2021 18:31

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569595)
A me non sarebbe fregato piú di tanto, l importante é farle certe esperienze, almeno hai qualcosa da raccontare, non hai quel senso "di diversità" rispetto agli altri. Io mi sento il piú sfigato su questa terra quando mi confronto con un mio coetaneo (o anche più grande).

E sembra che anche che gli altri vadano a percepire la tua sfigatezza e non so come fanno...ti guardano con quella superiorità.

DeadSoul 19-02-2021 19:47

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569595)
(o anche più grande).

Il peggio è sapere, invece, che ci sono ragazzi/e più piccoli/e a raccontare delle esperienze e io rimango allibita e il senso di sfigatezza sale ai livelli estremi.

Qwerty 19-02-2021 20:16

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da gordon77 (Messaggio 2569095)
non vivere l'adolescenza è una zavorra che ti porti dietro tutta la vita.

Ho conosciuto gente di 80-90 anni che hanno cominciato lavorare praticamente da bambini, facevano guerra ecc.. e erano persone normalissime senza alcuna zavorra. La moda di " fare esperienza " è arrivata nei ultimi decenni, prima si pensava come sopravvivere e non si aveva tempo per rimpiangere quello che non si è fatto e per i grilli per la testa.

muttley 19-02-2021 20:36

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 2569694)
Ho conosciuto gente di 80-90 anni che hanno cominciato lavorare praticamente da bambini, facevano guerra ecc.. e erano persone normalissime senza alcuna zavorra. La moda di " fare esperienza " è arrivata nei ultimi decenni, prima si pensava come sopravvivere e non si aveva tempo per rimpiangere quello che non si è fatto e per i grilli per la testa.

Infatti, mi fa venire in mente il meme sui first world problems

https://lh3.googleusercontent.com/pr...MvosnUyk0luv0A

muttley 19-02-2021 20:40

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569297)
meno amico mio, nel 2021 dopo i 20 anni c'è già gente che mette su famiglia

Forse in Indonesia...ricordo che l'Italia è il paese con la natalità più bassa al mondo dopo pochi altri, tipo il Giappone. La formazione di una famiglia è sempre più una rarità, l'ingresso nel mondo del lavoro sempre più dilazionato e il lavoro stesso per molti sembra trasformarsi in un miraggio.
A volte mi chiedo quale realtà voi vediate, poi mi rammento su che forum siamo e su come l'ala catastrofista stia nuovamente prendendo il sopravvento.

Dark97 19-02-2021 21:24

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569628)
E sembra che anche che gli altri vadano a percepire la tua sfigatezza e non so come fanno...ti guardano con quella superiorità.

Se ne accorgono dagli atteggiamenti, dai gesti...si vede subito, in psicologia dovrebbe chiamarsi "linguaggio non verbale". Oltre che dai discorsi ovviamente...

Dark97 19-02-2021 21:43

Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 2569694)
La moda di " fare esperienza " è arrivata nei ultimi decenni, prima si pensava come sopravvivere e non si aveva tempo per rimpiangere quello che non si è fatto e per i grilli per la testa.

Prima erano tutti nella stessa situazione schifosa e bene o male c era "fratellanza", sicuramente non si mettevano a prendere per il culo/ emarginare il prossimo solo perché era "sfigato".

Ezp97 19-02-2021 21:48

Non se ne esce....o hai carattere fin da piccolo o dopo diventa dura.

Ezp97 19-02-2021 22:44

Pure la figlia del ferramenta non vuole uscire con me...sono proprio uno sfigataccio.

Qwerty 19-02-2021 22:45

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569737)
Prima erano tutti nella stessa situazione schifosa e bene o male c era "fratellanza", sicuramente non si mettevano a prendere per il culo/ emarginare il prossimo solo perché era "sfigato".

Allora il problema non è mancanza di esperienze, ma paura del giudizio e voglia di uniformarsi .

Dark97 19-02-2021 23:47

Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 2569771)
Allora il problema non è mancanza di esperienze, ma paura del giudizio e voglia di uniformarsi .

Perdonami, ma come faccio a rapportarmi con gli altri, se partono già prevenuti? Ho già riportato la mia esperienza al lavoro, già dal secondo giorno mi hanno etichettato come sfigato (quí tiro in ballo la mancanza di esperienze, perché mentre loro parlavano Delle loro uscite/ragazze/viaggi io stavo zitto, dato che non avevo nulla da dire). Mi hanno trattato come uno che ha problemi, perché uno che stà zitto tutta la mattinata o quasi dà quest' impressione, c é poco da girarci intorno. La "paura" del giudizio altrui c é ovviamente, perché só come vanno a finire certe situazioni...rotture di scatole a non finire, con battutine e varie prese per il culo (a me é andata bene perché mi hanno lasciato perdere e basta, ma in molti casi succede l opposto).

Dark97 19-02-2021 23:54

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569770)
Pure la figlia del ferramenta non vuole uscire con me...sono proprio uno sfigataccio.

Lavori? Hai un' auto? Queste due cose sono la base, oltre alla vita sociale ovviamente...

Ezp97 20-02-2021 09:18

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569809)
Perdonami, ma come faccio a rapportarmi con gli altri, se partono già prevenuti? Ho già riportato la mia esperienza al lavoro, già dal secondo giorno mi hanno etichettato come sfigato (quí tiro in ballo la mancanza di esperienze, perché mentre loro parlavano Delle loro uscite/ragazze/viaggi io stavo zitto, dato che non avevo nulla da dire). Mi hanno trattato come uno che ha problemi, perché uno che stà zitto tutta la mattinata o quasi dà quest' impressione, c é poco da girarci intorno. La "paura" del giudizio altrui c é ovviamente, perché só come vanno a finire certe situazioni...rotture di scatole a non finire, con battutine e varie prese per il culo (a me é andata bene perché mi hanno lasciato perdere e basta, ma in molti casi succede l opposto).

Io comunque quella volta gli ho detto che non uscivo e non avevo amici a quelli del lido e non ha fatto che peggiorare le cose.

Ezp97 20-02-2021 09:19

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2569811)
Lavori? Hai un' auto? Queste due cose sono la base, oltre alla vita sociale ovviamente...

Nessuna delle due, faccio qualche lavoretto di giardinaggio ogni morte di papa. Quella mi vede andare la con la bici, vestito sempre allo stesso modo con tute all'americana, poco curato, e che pensa? Guarda sto sfigatello di campagna.

Inner_Beauty89 20-02-2021 12:23

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 2569694)
Ho conosciuto gente di 80-90 anni che hanno cominciato lavorare praticamente da bambini, facevano guerra ecc.. e erano persone normalissime senza alcuna zavorra. La moda di " fare esperienza " è arrivata nei ultimi decenni, prima si pensava come sopravvivere e non si aveva tempo per rimpiangere quello che non si è fatto e per i grilli per la testa.

Non è questione di mode.
Rispetto ai nostri tempi, coloro che hanno vissuto l'orrore della Guerra come mio nonno, hanno portato sulla loro pelle altri tipi di segni indelebili.
La società stessa era profondamente diversa da quella odierna; vi erano dei pregi e difetti in maniera divergente rispetto ad oggi.
Non ha senso fare paragoni.
Ognuno è figlio del suo tempo.

Mio nonno mi raccontò l'orrore nell'atto di togliere la vita a qualcuno, sul fronte; io non so come sia.
Immagino qualcosa di orribile.
Detto questo, trovo poco gratificante sminuire i problemi odierni, fisici o psicologici, grandi o piccoli che siano, ponendo come contraltare un periodo storico orrendo come la Seconda Guerra Mondiale.
Lo scopo di un Forum non dovrebbe essere quello di stilare una Classifica per stabilire chi sta peggio.

Dark97 20-02-2021 15:21

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2569900)
Nessuna delle due, faccio qualche lavoretto di giardinaggio ogni morte di papa. Quella mi vede andare la con la bici, vestito sempre allo stesso modo con tute all'americana, poco curato, e che pensa? Guarda sto sfigatello di campagna.

O trovi una tipa estremamente comprensiva (cosa molto rara), oppure con quelle premesse é impossibile secondo me. Le ragazze sono abituate bene, se non hai niente da offrire é un bel casino....

untipostrano 20-02-2021 16:10

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
ho sempre sostenuto fermamente che il periodo che va più o meno dai 15 ai 25 anni è assolutamente fondamentale sotto vari punti di vista...se per tutta una serie di motivi in questa fase si ha avuto una vita di merda o cmq ci sono state gravi lacune la cosa poi condiziona un pò tutta la vita...

Dark97 20-02-2021 16:39

Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2570026)
se per tutta una serie di motivi in questa fase si ha avuto una vita di merda o cmq ci sono state gravi lacune la cosa poi condiziona un pò tutta la vita...

In tutti gli ambiti, perché poi passa anche la voglia di lavorare/ studiare...non sempre, ma in molti casi sí.

Ezp97 20-02-2021 21:09

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2570036)
In tutti gli ambiti, perché poi passa anche la voglia di lavorare/ studiare...non sempre, ma in molti casi sí.

Nessuno ha voglia di lavorare, conosco gente che fa bei lavori e ha macchine da 50.000 euro ma ci vanno depressi a lavoro, scoglionati, perché una volta che fai certe cose devi pure mantenerle.
Tornando alle donne non ho niente da offrire, poi non aggiorno manco il guardaroba da tanti anni. La tizia del ferramenta è una bella ragazza ma mi ha già inquadrato come sfigato. Poi le 20enni oggi puntano al 30enne emancipato e tutto.
Se arrivi a 24/25 anni a zero, è finita, non è finita tanto per dire, è finita per sempre. Ci vuole carattere.
E tornando ancora al lavoro, beh, il lavoro in parte ti cambia la vita, perché c'è un mare di differenza tra stare a casa a deprimersi e lavorare, vedere gente, parlare, conoscere, imparare.

Denny97 20-02-2021 21:20

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
--

Ezp97 20-02-2021 21:34

Quote:

Originariamente inviata da Denny97 (Messaggio 2570132)
24/25 anni si è ancora giovani, tutto è possibile. Conosco una ragazza arrivata a 35 vergine, a 38 si è sposata.
Magari si fa più fatica a trovare qualcuno, non avendo avuto alcuna esperienza ma mai perdere la speranza almeno fino ai 30. Certo se uno rimane chiuso in casa...non può sperare che la donna dei suoi sogni venga a bussare alla porta.

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Infatti non ho detto che tutti siano fottuti, ma ne conosco pochi che dopo quell'età hanno cambiato la propria vita in maniera radicale.
Se non sai fare un cavolo con le donne non è che lo impari dall'oggi al domani. Se non hai carattere e determinati modi di fare non è che te li crei dall'oggi al domani.
Io parlo più che altro di gente come me che arrivano vicini a quelle età e stanno con zero contatti, nessunonche ti aiuta, nessuna idea.
Maximilian74 può dirti bene su questo argomento.

Denny97 20-02-2021 21:46

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2570139)
Infatti non ho detto che tutti siano fottuti, ma ne conosco pochi che dopo quell'età hanno cambiato la propria vita in maniera radicale.

Se non sai fare un cavolo con le donne non è che lo impari dall'oggi al domani. Se non hai carattere e determinati modi di fare non è che te li crei dall'oggi al domani.

Io parlo più che altro di gente come me che arrivano vicini a quelle età e stanno con zero contatti, nessunonche ti aiuta, nessuna idea.

Maximilian74 può dirti bene su questo argomento.

Sono d'accordo...
Da qualche parte bisognerà pur cominciare, non è facile.
Bisogna buttarsi e provare, anche se per farlo ci vuole coraggio.
Capisco cosa intendi, diventa un circolo vizioso, almeno credo, io ho paura di buttarmi, di essere giudicata e di non essere all'altezza. Il tempo passa e più avanti si va e peggio è, ma finché non ci provi non saprai mai cosa potrebbe succedere.
Comunque la speranza è l'ultima a morire, non si sa mai...



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Ezp97 20-02-2021 21:59

Quote:

Originariamente inviata da Denny97 (Messaggio 2570143)
Sono d'accordo...
Da qualche parte bisognerà pur cominciare, non è facile.
Bisogna buttarsi e provare, anche se per farlo ci vuole coraggio.
Capisco cosa intendi, diventa un circolo vizioso, almeno credo, io ho paura di buttarmi, di essere giudicata e di non essere all'altezza. Il tempo passa e più avanti si va e peggio è, ma finché non ci provi non saprai mai cosa potrebbe succedere.
Comunque la speranza è l'ultima a morire, non si sa mai...



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Bisogna buttarsi e provare, ma pure per fare ciò devi avere un minimo di carattere e o ce l'hai o non ce l'hai, stiamo sempre la'. I punti cardine sono quelli, non si scappa purtroppo.
Ripeto, o hai la fortuna fin da piccolo di inserirti nei giri, di trovare un buon lavoro da adulto e conoscere tanta gente, ma in mille altri casi non va così.
E per buttarsi ci vuole pure una spalla.
La soluzione secondo me è una: avere un parente o vecchie conoscenze che possano portarti con loro.
Se non ce le hai la fine probabile che sia quella.

Dark97 20-02-2021 23:10

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2570124)
E tornando ancora al lavoro, beh, il lavoro in parte ti cambia la vita, perché c'è un mare di differenza tra stare a casa a deprimersi e lavorare, vedere gente, parlare, conoscere, imparare.

Dipende dall ambiente...nel mio caso, i colleghi stavano sempre a parlare delle loro avventure....e a me facevano incazzare parecchio quei discorsi, proprio perché mi ricordavano costantemente che ero (sono) uno sfigato. Ti assicuro che certe volte volevo lasciare tutto ed andarmene...io ho perso la motivazione per lavorare, anche perché dopo il lavoro ti serve un minimo di svago.

Abuela 20-02-2021 23:25

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Per me la cosa peggiore è il distacco che si è creato con le persone del nostro passato.
Faccio questo pensiero: negli ultimi 17 anni gli altri hanno interagito fra di loro, si sono visti crescere, sono diventati uomini e donne insieme condividendo esperienze.
Io sono sparita dalla circolazione e anche quando ero in circolazione non è che mi fossi mai relazionata troppo con nessuno, per cui la mia assenza non aveva certo creato un vuoto.
Tempo fa ho rivisto un po di persone che non rivedevo appunto da quasi 20 anni ed è stato veramente alienante.
Un po' perché neanche me le ricordavo bene, un po' perché senti appunto di non essere esistito, forse perche nessuno, a parte te stesso (e talvolta manco quello) ha preso parte alla tua esistenza.
In più si è sempre timidi e il livello di disagio è elevato.

Forse l'unica cosa che può salvare è allontanarsi, andare in posti in cui non si è mai esistiti e tentare di essere qualcuno di nuovo. Il problema è che portiamo sempre noi stessi appresso.

sconfitto 20-02-2021 23:35

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
.

Ezp97 21-02-2021 00:27

Quote:

Originariamente inviata da Abuela (Messaggio 2570191)
Per me la cosa peggiore è il distacco che si è creato con le persone del nostro passato.
Faccio questo pensiero: negli ultimi 17 anni gli altri hanno interagito fra di loro, si sono visti crescere, sono diventati uomini e donne insieme condividendo esperienze.
Io sono sparita dalla circolazione e anche quando ero in circolazione non è che mi fossi mai relazionata troppo con nessuno, per cui la mia assenza non aveva certo creato un vuoto.
Tempo fa ho rivisto un po di persone che non rivedevo appunto da quasi 20 anni ed è stato veramente alienante.
Un po' perché neanche me le ricordavo bene, un po' perché senti appunto di non essere esistito, forse perche nessuno, a parte te stesso (e talvolta manco quello) ha preso parte alla tua esistenza.
In più si è sempre timidi e il livello di disagio è elevato.

Forse l'unica cosa che può salvare è allontanarsi, andare in posti in cui non si è mai esistiti e tentare di essere qualcuno di nuovo. Il problema è che portiamo sempre noi stessi appresso.

Però non puoi scappare da te stesso...pure io vivo male dove abito e mi farebbe bene cambiare aria, ma sono sempre io.

L innominato 21-02-2021 01:32

Re: Le conseguenze di un' adolescenza non vissuta
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2568929)
Stó sempre peggio, ormai la rabbia domina le mie giornate. Ho perso quasi tutta l adolescenza, non ho fatto le esperienze che andavano fatte in quel periodo. Penso che gli anni dell' adolescenza siano i più importanti per la vita di una persona, in quel periodo si forma la personalità e se le cose vanno per il verso giusto certi problemi, tipo la timidezza ad esempio, si risolvono....se le cose vanno male invece si cronicizzano. L altro giorno ne ho avuto la conferma definitiva, stavo aiutando i miei in campagna, mio zio e mio cugino vengono a trovarci (era da un pó di tempo che non li vedevo, ho avuto pochi contatti con loro in tutti questi anni), io accenno in saluto e trovo subito una scusa per allontanarmi....li ho trattati come due sconosciuti, ho fatto una figura di merda...il loro sguardo diceva tutto.
Il passato influenza il presente e il futuro direttamente, come nell' esempio riportato in precedenza e indirettamente...
ogni giorno penso e ripenso al fatto che ho perso gli anni piú belli, non li potró rivivere in nessun modo...mi fà stare malissimo questa cosa...quel poco di motivazione che é rimasta, piano piano stà svanendo. La mancanza di esperienze é un problema anche per stringere nuovi rapporti. Una persona che non ha niente da raccontare non viene vista bene (esperienza personale)...

Ciao Dark che dire mi rispecchio al 100% nel tuo post. Penso tu da come hai scritto ti riferisca alla mancanza delle esperienze sentimentali e condivido appieno il tuo pensiero e anche io purtroppo mi sento di essere rimasto indietro in confronto a molti avendo avuto solo una fidanzata da ragazzino e poi più nulla; poi x colpa della timidezza ho bruciato un occasione con una ragazza che si è fatta avanti lei quindi fai un po tu.
In passato 3/4 anni fa ho avuto un paio di appuntamenti con 2 ragazze e anche le cose li sono andate a farsi benedire ed è tutta colpa mia; adsso ho fatto i 28 e mi sento uno sfigato totale.
Avrei da elencare altre cose ma mi fermo qui.


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