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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
Il lockdown da una parte mi ha danneggiata lavorativamente parlando e questo mi dispiace perché non posso realizzare dei progetti che per una volta avevo in mente ma dall'altra, ad essere sincera, ci godo.
Mi divertiva vedere gente "estroversa e festaiola" che normalmente mi etichetta come asociale, soffrire perché doveva star chiusa in casa senza incontrare nessuno, della serie il karma colpisce! |
Re: Nostalgia del lockdown
Anche io ho una grande nostalgia del lockdownperché ha messo in standby i miei problemi e ora che si torna piano piano alla vita normale mi tocca affrontare..però si era bello: strade vuote, tempo libero..tornerei subito indietro nel tempo per fare ancora un mese così:piangere:
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Re: Nostalgia del lockdown
Il virus, per quanto fonte di tragedia e ansie, era una situazione nuova, così il lockdown.
Sarò impopolare ma è stato stimolante il periodo fino all'inizio di questo mese. M'interessavo di cose riguardanti il virus, notizie, numero contagi. Ora la curva è in discesa, non sembrano esserci colpi di scena, tutti sono già usciti mentre io continuo a rimanere nel mio lockdown personale, sono uscito solo un giorno per necessità, e subito tornato a casa, non sono entrato in nessun luogo chiuso. E' tutto molto noioso adesso. Si è aggiunta l'inevitabile solitudine che mi travolge puntualmente in estate, l'odio per il caldo che ormai si fa già sentire. Le uniche notizie sono per gli imbecilli che escono e fanno gli aperitivi assembrandosi. Mi piacerebbe che tornasse il virus, un aumento, sì contenuto, dei casi, un parziale nuovo lockdown. Ma temo che in estate non succederà proprio nulla di tutto ciò. Potrebbe accadere a settembre-ottobre ma lì non sarebbe molto gradito nemmeno a me, preferirei in estate se proprio. Tipo il periodo di Ferragosto :D sarebbe bello un parziale lockdown. Sì sono abbastanza stronzo ma sono abbastanza stufo della gente e del mondo. Ora si è scoperto che si può fare smart working. Ma vaffanculo. Che se si fossero svegliati 10 anni fa era meglio. C'era un silenzio in città (non vivo in città ma m'immagino le città silenti...che sogno), poco inquinamento, poche auto. Un mondo perfetto. Se non fosse per i morti, e di quello mi dispiace...non mi dispiace minimamente per il lockdown invece. Anzi. Mi dispiace adesso che sia finito. Mi rompe le palle uscire. Anche per il virus. E l'idea di mettere il naso al market o in negozi, ancora peggio. Idem usare i mezzi pubblici. Ma non mi piace guidare. E' in realtà un casino questa fase 2 e successive in era coronavirus. Sono inquietato e non so come affrontare. Mi verrebbe da non uscire mai più e comprare tutto online. Assecondo? |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
Capisco perfettamente il senso del discorso, il lockdown in fondo ha avuto il "merito" di mettere tutti sullo stesso piano. Posso capire anche che una persona depressa e isolata abbia anche un po "goduto" nel vedere tutti gli altri costretti alla lora stessa condizione. Inizialmente anche per me è stato lo stesso, quello che mi pesava era non poter uscire da solo a camminare, adesso che almeno quello si può fare sono a posto.
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Re: Nostalgia del lockdown
1 allegato(i)
Estroversoni dopo una settimana di quarantena
https://i.pinimg.com/originals/f5/cb...f49661e059.pnghttps://i.imgflip.com/1pz715.jpg https://i.pinimg.com/236x/13/67/9d/1...d305--gifs.jpg https://i.pinimg.com/originals/6c/13...06b913a693.gif Io dopo anni di quarantena come stile di vita |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
In quarantena sembrava tutto più tranquillo e ordinato
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Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
Anche io ho fatto la vita di sempre. Ed in più essendo una cosa forzata non avevo nemmeno sensi di colpa
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Re: Nostalgia del lockdown
Non noto e non ho notato la differenza tra lockdown e non. Praticamente è una vita che sono in lockdown, compreso ora. Quando sei abituato ad avere zero vita sociale, a vivere praticamente più in casa che fuori, ad essere solo, non ti cambia nulla. Infatti trovavo esilarante il fatto che per due mesi del cazzo, tutti sti habituè della movida, del divertimento, delle uscite, delle vacanze, del caos, fossero in totale crisi. Perchè parliamoci chiaro, il problema loro era questo, non poter cazzeggiare come sono soliti fare, niente di più, niente di meno. E lo testimonia infatti ciò che sta accadendo in queste settimane di ripartenza e il totale menefreghismo nel rispettare le regole ancora oggi. Anzi, se devo essere onesto, forse ci ho goduto pure un pò, così magari capiscono qualche cosa e aprono un pò la mente (ma dubito...). Ovviamente non mi rivolgo a chi ha passato momenti brutti, avuto problemi di salute o nel peggiore dei casi, ha perso delle persone care. Ci mancherebbe, per loro provo vicinanza e rispetto totale e spero possano riprendere in mano le loro vite e tornare ad avere un minimo di serenità e normalità, per quanto possibile. Ma non rispetto chi ha visto il lockdown quasi come una "forzatura" (quando in realtà era solo la misura più logica da attuare per salvaguardare la nostra e loro salute e cercare di limitare i danni), e che aveva come unica preoccupazione non poter cazzeggiare come sempre, in totale spregio e insensibilità di chi stava realmente soffrendo. Quasi come se a un bambino gli togli il giocattolo preferito e fà i capricci. Che poi capirai, avessero fatto sto gran sforzo a stare due mesi in casa (in casa...) a fare una mazza, mangiare, bere, vedere la tv, leggere, dormire. Avessi detto due mesi in guerra, al fronte, in carestia...:D
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Re: Nostalgia del lockdown
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Il lockdown mi ha dato la misura di quanto sia viziata e fragile la gente, di quanto sia poco abituata alla rinuncia e al sacrificio minimo, e quindi di quanto io sia lontanissima per vissuto a quello altrui, se i loro problemi sono questi, se veramente crollano per due mesi tranquilli a riposo nel comfort di casa in compagnia dei propri cari. Non potremo capirci mai. Ma d'altra parte per me è così su tutto, non solo sul lockdown, ogni volta che sento o leggo qualche affermazione in giro non posso non pensare "seh, questi sono i tuoi problemi?Queste sono le tue priorità?Ma che davero?" E niente, non siamo compatibili io e i terrestri, fine OT. |
Re: Nostalgia del lockdown
Provare sconforto o rabbia per situazioni di pesante deprivazione delle libertà più basilari è una reazione umana del tutto comprensibile.
Analizzare e stigmatizzare queste reazioni con l'esperienza e la mentalità di chi, per ragioni sue, è già ampiamente abituato per ragioni sue a un regime di clausura, porta a delle conclusioni che denotano una sostanziale incapacità d'immedesimarsi nell'altro. Sembrate quei detenuti di lungo corso, nelle celle, che alla sera controllano se i nuovi arrivati accettano oppure no la pillola sedativa del secondino, pronti a etichettare come debole chi è preso male e cede alla tentazione della chimica. |
Re: Nostalgia del lockdown
Nessuna nostalgia, quella non è vita, e alla gente non è servito a niente, sono tutti ritornati a vivere allo stesso modo malsano di prima, solo più arrabbiati e ingrassati.
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Re: Nostalgia del lockdown
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Ma mi va anche bene essere ritenuta non empatica, amen, vorrei esserlo molto meno di quanto lo sono. Sto parlando di come si sentono gli altri nel lockdown intanto, e già questo è pensare agli a loro e cercare di capire come si sentono, voglio vedere chi sta analizzando come mi sento io invece, ma credo nessuno. |
Re: Nostalgia del lockdown
certo che definire viziati (che non sanno stare due mesi a casa al calduccio davanti alla tv ) coloro che osavano dirsi contro il lockdown vuol dire avere capito perfettamente le motivazioni di questi ultimi:mrgreen:
Ma alla fine, è stato il leit motiv di questi bei mesi andati ( che molti rimpiangono ), il dare addosso a chiunque si mostrava vagamente contrario a questa imposizione senza senso, e coloro che si facevano la corsetta ( untori! ), e coloro che osavano uscire dicendo di andar a far la spesa ( untori! ), a coloro che si prendevano un caffè al bar ( untori e viziati!, ecco, volevano uscire per prendersi il caffè! non possono farselo a casa?!1! , assassini! ), alla movida ( per colpa vostra ci saranno diecimila intubati! - smentiti nei fatti, ma vabbè ), ai napoletani che hanno festeggiato la vittoria della coppa italia ( incoscienti! le vostre azioni si vedranno nei prossimi giorni! - 0 contagi a napoli ad oggi, ma vabbè - ), e potrei continuare a lungo. Son una di quelle viziate che era contro il lockdown e che ha ritenuto una grande buffonata gran parte delle cose dette dalla tv mainstream, e son così viziata che di norma esco poco o nulla, non ho familiari da vedere nella mia città e non ho amici, guarda un pò:mrgreen: Leggo ora il commento di idk, con cui mi ritrovo alla perfezione anche in questo caso. Verissimo. |
Re: Nostalgia del lockdown
Zoe quotami pure.
Non ho detto che i viziati sono i contro lockdown, mi riferisco a chiunque si disperi e dichiari di provare grande insofferenza per un sacrificio di questa entità, quale che sia la loro posizione in merito alla questione. Anche i favorevoli al lockdown ne hanno sofferto, pertanto non mi riferivo a chi è contro, non parlo di quel tipo di insofferenza e non vedo cosa ci sia da sentirsi chiamati in causa. |
Re: Nostalgia del lockdown
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Essere insofferenti a una privazione di libertà ( che sia accettata o meno come giusta, per non parlare solo dei contrari come me ) non la definirei una connotazione insita in gente viziata, ma più che altro una normale reazione. Mi rifaccio al commento di idk che scrive sicuramente meglio di me ed è più conciso. Definire viziati tutti coloro che non reagiscono come te non vuol dire che siano loro effettivamente viziati... |
Re: Nostalgia del lockdown
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Pure io avvertivo insofferenza nel non potermi muovere liberamente, ma era una sciocchezza in confronto ad altro, ognuno ha il suo metro, voglio vedere se tutti considerano importantissimi i problemi di chiunque, se tutti sono empatici con Albano che si lamenta di guadagnare meno col covid a fronte dei loro novecento euro di stipendio, considerando la sofferenza di Albano pari della propria e degna di empatia perché "tutto è soggettivo". C'è il peggio e c'è il meglio, non è che il fobico siccome è abituato ha sofferto meno il lockdown.Ha sofferto anche lui ma a differenza degli altri, stava in lockdown anche prima e ci starà anche dopo, quindi sì, soffre di più. Io non parlo in termini assoluti, ho detto "in confronto a me" sono viziati e deboli. Albano cercherà empatia per la sua situazione economica da Berlusconi magari, non certo da me, non vedo perché dovrei dispiacermi per chi sta meglio di me. |
Re: Nostalgia del lockdown
Io sono ancora in smartworking ed è la cosa migliore di tutto questo periodo perché mi evita le due ore di viaggio quotidiano e il relativo stress, inoltre anche andando in ufficio non è che avevo chi sa quali interazioni sociali.
Come hanno scritto altri la cosa brutta è vedere come gli altri siano tornati ad uscire e divertirsi mentre io sono comunque costretto a non fare niente perché non ho nessuno. |
Re: Nostalgia del lockdown
Giuro che volevo aprire io una discussione su questo, per fortuna ho guardato. Premetto che innanzitutto mi sento una schifezza a dire che mi sono rilassato durante il periodo, mi sento una schifezza viste le tantissime persone che hanno perso purtroppo la vita (qui da me è stato un vero disastro) e per la tensione e la paura che si viveva in quei giorni; col senno di poi però quel mese chiuso in casa a me e soprattutto alla mia salute mentale ha fatto bene. Visto il mio stile di vita sedentario non ho minimamente sofferto il dover stare per forza a casa e i giorni precedenti alla chiusura totale stavo attraversando un periodo particolare di depressione e la voglia di andare al lavoro era veramente poca; quel periodo di blocco totale mi ha permesso di ricaricare le batterie e a casa ero più sereno.
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Riprendo questo tema aperto ormai quasi un anno fa...
Questa condizione per cui non devo trovare scuse per non andare a feste, matrimoni, serate del sabato sera, uscire, incontrare gente etc etc mi fa essere un po' più sereno. No assembramento, dovrebbe essere una regola anche dopo questa pandemia. Lavoro, casa, cena, cazzeggio, dormire.. in loop... Ribadisco quanto già detto in precedenza..una vita sprecata.. |
Re: Nostalgia del lockdown
Non sono d'accordo.
A me ha fatto regredire dal punto di vista sociale con il serio rischio di perdere lo slancio verso tutto ciò che avevo conquistato precedentemente, a piccoli passi. |
Re: Nostalgia del lockdown
Dipende da come si sta messi, a me anche non ha pesato praticamente per niente questa cosa. L'unico disturbo è stata la fila al supermercato, basta. Se sono depresso e di cattivo umore non dipende né dal lockdown, né dalla paura di ammalarmi.
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E io ci aggiungo una cosa :
Siamo sinceri, anche solo inconsciamente, quando si sentono gli estroversi disperarsi per locali, discoteche, ristoranti chiusi, divieto di andare a concerti e feste eccetera, ogni tanto capita di fare questa considerazione :"vi sta bene, così ogni tanto anche a voi va storto qualcosa" Almeno io sono sincero, mi è capitato di pensare così. Poi è vero che alcuni se ne fregano e escono lo stesso contro i divieti, ma parliamoci chiaro, si escono lo stesso, ma non è uguale a prima. Al ristorante a cena te lo scordi, la discoteca se la scordano, in 200000 al concerto di Vasco tutti ammassati e fumati se lo scordano, i pub sono chiusi, e comunque se ci vanno di nascosto, non è la stessa cosa di prima, perché c'è sempre il rischio di multe e sanzioni, in piscina e palestra e gli aperitivi senza mascherina tutti attaccati fuori dai bar non sono permessi, i viaggi all'estero sono comunque rischiosi, perché al lavoro sento gente che vuole andare in Messico, in Germania, in Australia, ma non riflettono che se per sfortuna gli viene la febbre o stanno male la e devono andare in ospedale in una nazione straniera, lontano da casa, con una lingua diversa, lontano dai propri familiari, insomma, lo vedo un bel casino. Ma loro vogliono andare, andare, andare... Siate sinceri, anche voi ogni tanto, inconsciamente, vi è capitato di pensare "ah to, guarda, anche a loro il lockdown scombussola un po' i piani e la vita"? |
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Re: Nostalgia del lockdown
Non è un periodo che rimpiango, anzi...
Per come la vedo io è servito solo per farmi tornare alle vecchie abitudini che tanto ho cercato di eliminare, è stato come fare un salto temporale indietro di qualche anno... |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
per me prima c'è il liberi tutti e meglio è.
è da un anno che le situazioni piacevoli vengono limitate, in ciò non vedo nulla di buono. Ok, mi può far piacere che anche gli estroversoni siano danneggiati e che ci si trovi al tempo di un evento memorabile, ma questo non migliora la mia vita |
Re: Nostalgia del lockdown
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Spero che un po' di sane abitudini vengano mantenute, tipo le code fatte con distanza, non fare troppi spostamenti inutili. Qualcuno avrà capito che si sopravvive lo stesso anche senza fare 8 vacanze all'anno e che il mare tirreno o adriatico alla fine sono gradevoli lo stesso senza andare per forza alle maldive. Ovvio che così come è adesso si vive male, ma anche com'era prima non è che andava tanto bene. Imparare a vivere in modo meno frenetico non può che far bene sia alla salute propria che a quella dell'ambiente. |
Re: Nostalgia del lockdown
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Re: Nostalgia del lockdown
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Io sono fobico, evitante, depresso, tagliato fuori, ma quello che penso di là fuori è che sono tutti falsi, tutti legati da rapporti preconfezionati, fatti di opportunismo, menzogne, superficialità. Non è un mondo adatto a uno come me.
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Re: Nostalgia del lockdown
il lockdown è stato il periodo più bello della mia vita, il mondo senza persone è bellissimo
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