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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
il punto è che a 35 anni le persone si disinteressano ai rapporti amicali che diventano solo diversivi e ripieghi per passare il tempo in compagnia. Lo dico con cognizione di causa..io ho lo stesso di tipo di approccio. La verità è che la priorità è trovare un partner con cui uscire e non per mettersela via in modo tale da non doversi più preoccupare della vita sociale. Non c'è più spirito..più che altro scazzo. Organizzare un'uscita è un'impresa epocale..e spesso non ne vale nemmeno la pena poi. Almeno io percepisco chiaramente la situazione di ripiego da parte di quasi tutti.
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
Non ti preoccupare, siamo in tanti che il sabato sera lo passano a casa, sei in buona compagnia, anche se fa molto male, soprattutto per me che sono più giovane.
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Immagina che stai facendo un'attività fisica con altra gente, tipo un'escursione in alta montagna. Ti senti stanco, spossato, fuori allenamento...le persone assieme a te possono comportarsi in due modi: se ne vanno al loro passo spedito, lasciandoti indietro senza chiedersi dove sei rimasto, oppure si adeguano alla tua velocità, ti chiedono in continuazione come stai, con fare di compatimento e apprensione. La seconda situazione ti piacerebbe? Ti farebbe sentire meglio restituendoti le energie perse? |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
forse i nostri genitori avevano capito tutto, a 35 anni già accasati a pensare a biberon, pannolini e rate del mutuo, altro che a cosa fare il sabato sera...
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Col senno di poi conferitomi dalla vecchiaia potrei dire che commenti di quel tipo oggi li potrei riconvertire in forme di autoironia (anche qui però è bene non esagerare) e strategie di inclusione. Per professione ho a che fare con gli adolescenti e i pre adolescenti e noto che molti di loro riescono a trasformare l'ironia subita in forme di relazionalità inclusiva. Non tutti ci riescono ovviamente, e chi non ce la fa è chi è a rischio di passare una vita di solitudine. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Ovviamente non potremo mai avere la controprova, ma io credo di sì, perché in quelle generazioni c'era più rispetto, c'era più semplicità, non c'erano assolutamente i paletti sociali che ci sono adesso. A sentire chi mi ha parlato di quegli anni, nessuno ti scartava o emarginava per le cazzate di adesso, palestra, social network... rendiamoci conto che adesso ti guardano male se gli dici che non hai instagram... Allora si accontentavano con poco, c'era più semplicità, non credo proprio che venivi additato come sfigato dalle ragazze, forse i rapporti erano più veri e semplici tra le persone, senza tutte le stronzate di adesso... Chissà, non lo sapremo mai, purtroppo |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
Secondo me invece si emarginava ancora di più: i problemi psicologici erano poco o nulla attenzionati, c'era la leva militare obbligatoria, la parola bullismo non esisteva nei dizionari, e i comportamenti fuori dalla norma (tipo l'omosessualità), non solo erano sanzionati dalla legge, ma venivano addirittura sottoposti al linciaggio popolare.
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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adesso vedo tanti 35/40 enni confusi, che vivono da eterni adolescenti, spesso molto soli, alcuni fanno pure una famiglia ma dopo 1 o 2 anni sono già separati/divorziati, ecc... |
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Sembra ormai impossibile riuscire a fare vita sociale se non puoi permetterti l'auto moderna, i viaggi, le cene frequenti, etc. Ma non si può andare più a fare un pic-nic com'era fino a pochi anni fa? Non si può andare a mangiare la pizza dal buiaccaro? Per far colpo su una donna la devo portare per forza a barcellona.. non perché sia obbligatorio, ma perché se non lo faccio io lo fa un'altro. Anche se io ho un lavoro stabile, ci sarà sempre un'esercito di single che lo hanno stabile e meglio remunerato. Anche per questo mi son tirato fuori dai giochi. Sia perché capisci che tanto proprio non è aria e sia per non partecipare a questo gioco perverso e innaturale per me. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Ovviamente la cosa è peggiorata nei decenni successivi, per cui se non ti fai i selfie in mezzo alla ressa di amici per poi pubblicare su Instagram sei uno sfigato da emarginate. Non mi sembra proprio che nei due decenni che ho citato, da quello che mi hanno detto le persone che li hanno vissuti, c'era questo emarginare le persone così vergognoso ed esasperato |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Dovrebbero contare altre cose ben più importanti nei rapporti fra le persone, ma invece conta se puoi portare una a fare i viaggi, se gli puoi garantire contatti sociali per alimentare la sua sete di notorietà, per far sì che tanti altri la notino. Un giro di conoscenze, possibilmente di gente "importante" fa sempre comodo no? E allora ammettiamolo che conta l'apparenza, il materialismo in denaro, la notorietà no???? |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Perché? Perché soldi vuol dire potere, in tanti ambiti, in tutti i sensi. Nessuno, e nessuna lo ammetterà mai, ma adesso la gente punta a soldi, a stabilità economica, non se ne fotte più nessuno se sei sensibile, semplice, io parlo per me, e finora vedo le cose così |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Se sei rispettoso degli spazi altrui, ma non sei virile nell'aspetto e predatore sessuale non sei considerato un uomo. Questa è anche una cosa che non sopporto. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
Per quanto riguarda il militare obbligatorio, vorrei ricordare, a chi lo ha citato, che io non sono vissuto negli anni 20,ma l'ho fatto obbligatoriamente nel 1995 /1996 perché era ancora obbligo.
Per il resto, credo che adesso, i criteri per essere accettati da questa società siano ai limiti dell'impossibile per persone come noi, o anche semplicemente un po' chiuse e che stanno sulle proprie. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Se stiamo su questo forum è ovvi oche i problemi sono anche altri, ma questi potrebbero essere anche la conseguenza di una vita vissuta da non accettati. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
Il discorso tanto ricorrente dei bei vecchi tempi andati, in cui i veri valori la facevano da padrone, non dovrebbe attecchire in una mente razionale e attentamente osservatrice. L'emarginazione è sempre esistita, chi si sente tagliato fuori oggi avrebbe avuto problemi analoghi in passato, anche perché chi difetta di auto accettazione sarà sempre alla ricerca di conferme e darà credito solo a ciò che attesta i pregiudizi negativi verso di sé. Oggi ci sono i social, ieri c'erano la parrocchia e l'oratorio, ma l'esclusione sarebbe stata la stessa.
Per rispondere a Syd: se qualcuno ti fa una battuta sull'aspetto fisico e ci rimani male, non sarà la battuta in sé a farti stare male, al massimo agirà da trigger di una situazione già pre esistente. Un po' come il virus che uccide persone già malate o immunodepresse. Le condizioni del disagio e della sottostima non andrebbero ricercate specificamente in quella volta che a 8 anni mi hanno rifiutato quando facevano le squadre di calcio all'oratorio, ma in cose e situazioni di cui sovente non abbiamo memoria perché troppo lontane nel tempo, in fasi e momenti di pre-coscienza, come i primissimi anni di vita che, guarda caso, sono anni in cui l'unica forma di socializzazione è la famiglia. Ci riesce difficile sentirci esclusi, in fondo i famigliari sono quelli che ancora ci accolgono a casa loro la domenica quando andiamo a pranzo, o ancora ci tengono a casa se siamo disoccupati, no? E invece è lì l'errore: non ci escludono nel vero senso della parola, ma in qualche modo ci hanno fatto fatto sentire soli e non desiderati con le loro piccole trascuratezze. Involontarie e inconsapevoli certo, e sicuramente è sbagliato provare rancore, ma nemmeno arrivare al negazionismo. Qualche anno fa ne avevo parlato, in un topic sul concetto di abbandono prossimale, cosa talmente sottile da agire in maniera impercettibile e a livello inconscio ma comunque presente. Non ce ne accorgiamo, non ne abbiamo memoria, per questo che stiamo sempre a rimuginare su cose invece poco significanti, come il rifiuto della compagna di banco in terza elementare. Si, d'accordo, ci siamo rimasti male, ma cose del genere non andrebbero analizzate o discusse più di tanto, specie se questo ci porta a tralasciare le altre cose di cui sopra. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Le relazioni ai tempi dei nostri genitori erano basate più che altro a costruire qualcosa, a fare una famiglia, a farsi la casa, ecc... con parecchie rinunce, mica andavano 2 o 3 volte a settimana al ristorante o a farsi tutti gli anni 2 viaggi almeno dall'altra parte del mondo... Sicuramente era una società più semplice e umile, meno competitiva.... adesso dovresti avere 1000 requisiti e ci sono troppe pretese (tra un po' anche per una semplice amicizia altrochè), quindi uno dice anche chi me lo fa fare di avere una partner... a parte ciò poi uno oggigiorno cosa cerca realmente? quali sono gli scopi della sua vita? parlo soprattutto per gli over 35... |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Negare gli errori dei genitori no, colpevolizzarli neanche.. è andata così e basta. Quello che potevano fare hanno fatto, ma la mia domanda è: la maggior parte dei genitori hanno disfunzionalità a volte anche molto gravi.. come mai la maggioranza delle persone non è malata di depressione o fobia? C'entrerà forse anche una componente genetica o fisica? Secondo me c'entra. E' tutto l'insieme che provoca il disastro. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Io tutte ste scroccone in giro nn le vedo e poi sinceramente nn mi interesserebbe una che sta con me per i motivi che hai detto, viaggi, macchinine. Per me potrebbero pure camminare a piedi e andare a zappare la terra, meglio solo che na schifezz del genere. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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E' come il non avere i requisiti minimi di sistema per far girare il gioco sul PC. |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Magari meglio dire i requisiti minimi per il comodato d'uso:D |
Re: Sabato sera da sola 35 anni
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Re: Sabato sera da sola 35 anni
Anche io mi trovo in una situazione simile, con l'aggiunta dello stallo lavorativo essendo ora in malattia e priva anche di una dimensione che qualche dinamica relazionale la creava ogni tanto.
Sono tornata nel mio paese natale e non ho più amici né contatti. Se provo a lamentarmene sentirei sempre le solite banalità: "puoi stare bene da sola" "sei tu la priorità" ma a me uscire da sola mette molta tristezza onestamente per quanto sia sempre meglio che trascorrere tutto il tempo a casa a rimuginare. Nelle relazioni, forse non a caso, incontro e m'interesso sempre ad uomini che non vogliono legarsi sentimentalmente, quindi finisce sempre tutto nel breve periodo o al massimo si diventa "amici". Il fine settimana continuo a tormentarmi, mi accuso, rimugino... immagino la vita di alcune mie amiche fidanzate che mi suggeriscono di prendere con me un animale. Chissà se loro si darebbero lo stesso suggerimento ed il sabato lo trascorrono con un gatto o qualsiasi altro animale... |
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