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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
Io non ho esperienze con psicologi per poter valutare, dovrei iniziare ma rimando di continuo. E' che sentendo alcune esperienze mi sento alquanto scoraggiata, mi sento di partire già prevenuta..
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
nn lo sai fino a che nn lo provi :D , pare una stronzata ma è cosi .... a molti nn serve a una mazza , a molti altri serve e aiuta molto .... è un po come le religioni :sisi:
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Se non vuoi essere salvato, nessuno potrà salvarti. Andare dallo psicologo, non è una chiacchierata con un amico, nemmeno una passeggiata di salute, dove fa tutto il terapeuta e tu non fai nulla. Esistono gli incompetenti, come in ogni altro ambito, ma son più forti le resistenze che fanno i pazienti. E ci ho messo 6 anni di csm e 7 mesi di terapia privata per capirlo. L'ultima volta ero finalmente pronta a smontare pezzo per pezzo ogni mia convinzione e mettermi veramente in discussione, fino ad allora volevo guarire a modo mio, annullare le debolezze e diventare invincibile. Magari fosse così. Se abbiamo cose che non vogliamo dire, argomenti che non vogliamo affrontare, esercizi che non vogliamo fare, ci incazziamo per ogni parola che va contro la nostra idea, e i farmaci no, e questo no, e quell'altro no, avoja a cercare lo psicologo adatto. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
Io andai da alcuni terapeuti in adolescenza per un DOC abbastanza serio che mi è scomparso gradualmente del tutto ma non per problemi di relazione o altro. Quando sono scoppiati i veri problemi mio padre voleva farmi parlare con uno psicoterapeuta e farmi tornare in terapia ma io rifiutai perchè avevo capito che non mi avrebbe mai potuto aiutare, certe cose che ti fanno le persone sono come gettare un fiammifero dentro una vasca di benzina, non c'è più nulla da fare, insomma. Mi dovevo salvare da solo evitando di andare a scuola, evitando tutti i contatti sociali e uscendo solo per lo strettissimo necessario, perchè come portavo la mia faccia fuori erano dolori e sono sempre stati dolori. Pur essendo bravo e capace se non ci fossi andato - alle superiori - ora starei molto ma molto meglio, ma non ci andrei mai dallo psicathria perchè ti fotte solo i soldi e non ti aiuta davvero anche perchè come ho detto in certi casi non è questione di costruire/ricostruire una personalità ma quello che la gente non capisce è che gli stessi soldi investiti in chirurgia estetica, vestiti, cura dell'immagine avrebbero risultati molto migliori e definitivi, risolvendo alla radice i problemi, l'avessi capito anni fa non sarei qui, per dire.
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Per altri non è così, la malattia mentale è troppo cronicizzata e non può sperare di avere un grande miglioramento e magari una vita "normale". |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
E se uno va dallo psicologo per trovare la forza di volontà? Ma penso che quella non te la danno/aiutano a trovare..e quindi si ritorna: a che serve uno psicologo? Perché è facile dare sempre le colpe al paziente cialtrone e dire che il paziente deve essere il primo ad aiutarsi, ma se non ha gli strumenti per farlo dovrebbe essere il terapeuta a darglieli..o no? :pensando:
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
Scusa aurora per la risposta dai toni accesi ma al di là innanzitutto della decisione di andare in terapia, di voler "guarire", voler stare meglio etc., al di là della motivazione e dell'impegno del paziente ci deve essere anche dall'altra parte una persona in grado di aiutare, non si può attribuire solo al paziente il risultato/la responsabilità di una terapia. E percentuali come 90% per me sono fuorvianti e non vogliono dire nulla. . . Ma non è che ce l'ho con te, o che penso che gli psicologi debbano avere la bacchetta magica, magari però la pretesa che non ti danneggino e che ti siano utili la ho, visto che uno si affida a loro.
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
mai andato da uno psicologo quindi non so. Ma una cosa che non mi convince è come riuscirebbe ad aiutarmi.
Perchè credo che l'utilità sarebbe risalire alle cause ma non basta. Se da bambino un cane mi ha morso e da allora continuo ad aver paura dei cani e ogni volta che ne vedo uno da lontano mi viene un attacco di panico, non è detto che l'analizzare l'evento, rivivere quelle sensazioni vissute da bambino e specialmente cercare di 'razionalizzare' possa liberarmi di quella paura. Perchè se mi ha morso e ho provato dolore trovo razionale provare paura anche se la probabilità è molto bassa. Adesso sinceramente non so come lavorino gli psicologi, ma questo fatto del razionalizzare a me non farebbe nessun effetto, visto che il mio DOC si nutre proprio di un'eccessiva analisi delle situazioni per riportarle a uno stato che abbia come esito 'non c'è da preoccuparsi' o qualche volta 'non servirebbe farlo'. Non capisco neanche questa storia dei compiti da fare, perchè se una cosa non riesco a farla non riuscirò a farla perchè pago uno che mi dice di farla. A me non servirebbe un modo per avere un'analisi lucida della realtà o di me stesso, perchè questo modo lo cerco da me, se me lo dice un altro è una sua visione. Secondo me, tutto è basato sulla propria visione, su come si interpreta e ciò che si sente mentre succede qualcosa, ma ciò non si può dire che sia falso, che sia un'idea irrealistica, non lo si può dire a priori. Credo che possa cambiare qualcosa solo se nel vivere cambia spontaneamente qualcosa in se stessi. Se uno inizia a pensare 'questo è in grado di aiutarmi, credo in ciò che dice, posso affidarmi a lui' allora forse riuscirà a fare un percorso che non torni indietro (o che non finisca in qualche selva oscura). Non è detto che porti a una soluzione, ma a volte sì. Ma se non nasce quella convinzione, non è che puoi farci qualcosa, e io non credo di poter esser aiutato se si cerca di farmi fare delle deduzioni che dovrebbero farmi capire qualcosa, ma soltanto trovandomi di fronte alla realtà e riuscendo a sentire di poter reagire in modo diverso dal solito e questo si può avere senza l'intenzionalità di altri di indirizzare verso qualche 'verità'. Scusate il post confuso e un po' sconnesso, che stavolta non sottoporrò a revisione (se qualche psicologo vuole analizzarmi inizi pure da queste parole scritte di getto). |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
La vera domanda credo sia: lo psicologo che tipo di aiuto può dare? Può aiutare a fare cosa? A superare la "fobia sociale", che è un'etichetta? Ad essere come gli altri, che non è una soluzione a nulla? A non affrontare la propria vita? A darci sicurezze che da adulti non possiamo ricevere da nessuno, eccetto noi stessi?
Se vi sono problemi nell'offerta di cura, ve ne sono anche nella domanda. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Bisogna anche fare un'altra distinzione. Il disturbo è di origine nevrotica o psicotica? Dalla psicosi non si guarisce purtroppo, si può tenere solo sotto controllo coi farmaci e si fa terapia per non peggiorare, non per migliorare. L'importante è comunque provarci, sento tante storie di gente che parla a sproposito o solo per sentito dire, quella non è resistenza? Paura di mettersi in gioco? Non ho soldi, non ho tempo, non ci credo, non ho possibilità, sono tutti cialtroni o truffatori, sono tutte scuse, se vuoi guarire i mezzi li trovi, e dato che esiste anche il pubblico a costo zero, nemmeno la scusa dei soldi regge. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Ogni disturbo ha una specie di "orgoglio" che si fa fatica a superare, il disturbo da anche sicurezza e protezione, non dimentichiamocelo, fa parte di noi, è cresciuto con noi, il cambiamento spaventa sempre, "se questo non sono io, allora chi sono?" Non è affatto facile mettersi in discussione, e fidarsi di qualcuno. Se i mezzi te li da ma non tu non sei pronto, non ti serviranno a niente. Il lavoro lo devono fare entrambi, si è una squadra e si lavora insieme. Bisogna anche entrare nel mood terapia, e non è assolutamente automatico, e più tardi si inizia, più è difficile uscire dal problema. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
ci sono stata per qualche mese e posso dire che non serve a nulla.
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
Non è fondamentale(secondo me invece è fondamentale che accada un breakpoint che rimescoli un po' le carte), ma penso che alcune persone - mi ci metto io in primis - abbiano bisogno di un supporto perché perdono di vista la vita intesa a tuttotondo.
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Ricordo in particolare una persona che abitava in un paese vicino a quello dove abitavo anni fa. Da ragazzo quando la incontravo per caso sul pullman si sedeva sempre davanti all'entrata e sputava e bestemmiava tra sé in continuazione (da lì insomma non si poteva passare). In seguito, anni dopo il mio trasloco, quando sono dovuto andare in questo centro diurno ho trovato di nuovo questa persona e ho notato che stava molto meglio, non bestemmiava più tra sé e non sputava più. Ora qualcuno potrebbe pensare che la cosa è dipesa dai farmaci, ma secondo me, in base a quel che ho visto, il miglioramento è dipeso soprattutto dalla possibilità che è stata data a questa persona di essere inserita in un contesto sociale migliore, che almeno in minima misura, la valorizzava senza richiedere performance o forme di adattamento che magari la persona stessa risultava incapace di mettere in atto altrove (la persona che ho rivisto dopo diversi anni faceva i caffé ai pazienti del centro con quelle macchinette del caffé che funzionano con le cialde ricevendo un piccolo compenso). Non è che è vera la cosa solo in un verso "la malattia mentale produce disagi e forme di disadattamento sociale", è vero anche l'assunto opposto "i disagi sociali e forme di disadattamento cronicizzano, aggravano e producono le cosiddette malattie mentali". Non avrebbe senso descrivere l'insorgere di certi disturbi in ambito familiare se si assumesse a monte che dipendono esclusivamente da uno squilibrio chimico indipendente da ogni tipo di contesto sociale e vissuto individuale (compreso appunto anche quello familiare), o ancora peggio da una qualche scelta individuale indipendente di autodeterminazione che viene decontestualizzata in modo assoluto da tutto quel che c'è attorno per motivi di ordine morale. Quando le forme di aiuto si limitano alla solita spiegazione "Stai male perché vuoi star male, se volessi star bene staresti bene" e il discorso si chiude qui, le trovo pressappoco inutili. Se uno psicoterapeuta con la sua cosiddetta cura risulta incapace di far star meglio qualcuno bisognerebbe affermare che la cura non funziona con quella persona e non che la persona non vuol star bene e che la cura risulta efficace comunque. In ambito psicologico non si può definire la cura e poi aspettarsi che una persona la segua qualsiasi cosa comporti, questo è un imbroglio! Se una persona che ha delle fobie non si espone a causa appunto delle fobie non si può affermare che non vuol farsi curare quando la cura prevede che si esponga, perché il problema a monte è proprio quello delle fobie! Se la cura prevede che si esponga e la persona non si espone i problemi sono sempre della psicoterapia che non dispone di buone strategie per convincerla, non della persona che "non vuol seguire" ed in concreto perciò "non sa mettere in atto e non ha le risorse mentali per mettere in atto" i passi della cura. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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La mia psicologa mi disse a fine terapia che lei aveva semplicemente fatto emergere risorse che erano già dentro di me, mi piace questa visione |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
secondo me dipende.
Ad esempio il mio disturbo di eritrofobia è una disfunzione dell'amigdala,e lo psico non ci può nulla, quando percepisco pericolo anche se infondato ed esagerato,vado in tilt,e così resterà finchè campo.Magari però mi può aiutare ad accettare che arrossire non è reato. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Magari c'è davvero un diffuso fraintendimento circa il ruolo dello psicologo, magari spiegare per bene qual è il suo ruolo e cosa ci si può e non ci si può aspettare da lui gioverebbe a chi non sa cosa fare in questo momento. Limitarsi a dare responsi ermetici e sibillini non credo servirà a molto e non credo contribuirà a rivalutare la figura dello psicologo né a togliergli di dosso i pregiudizi. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Per esempio, sempre stando a quanto dice lui, pare che lo psicologo sia poco chiaro su questi aspetti, ed è strano che una terapia si mantenga così sul vago dopo 2 anni (lasciando stare le balle sul primo appuntamento gratuito e sull'indirizzo dello studio, che a me già insospettirebbero come indice di scarsa professionalità, ma vabbé): Quote:
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Lasciando stare la diatriba "La risposta è dentro di te, ma è sbagliata" vs "Psicologi tutti cazzari succhiasoldi", quel poco che mi viene da consigliare a Gufetto è di parlare delle sue perplessità con il suo terapeuta e cercare di capire se lui intende "scoprire le sue carte" o no. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
Io dico solo che la psicologa da cui andavo da adolescente (per volontà dei miei genitori, ovviamente) mi fece passare un intero anno di sedute a giocare a carte con lei, lasciandomi vincere di proposito (forse pensava io fossi scemo e non me ne accorgessi). A 100 mila lire a seduta. Ed era una delle più quotate in città.
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Scherzi a parte, credo sia da ribadire che il caso singolo non compromette l'intera categoria. Sarebbe più utile IMO un chiarimento sul ruolo dello psicologo, come dicevo prima, per evitare sia false aspettative nei pazienti sia che qualche disonesto ci marci. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Nel mio personalissimo caso, sviscerare tutto il mio passato, e capire i perchè con emozioni e pensieri annessi (grazie agli esercizi), mi ha aiutato tantissimo, non capivo nulla prima, per me c'erano solo: situazione problematica e agito (ovvero mio comportamento evitante), ma tra le due cose, ci sono i pensieri disfunzionali e le emozioni che nascono da questi pensieri, detta così sembra una cazzata, ma quando mi chiedeva "Perchè hai reagito così?" io non sapevo proprio che rispondere, dovevo pensarci e sforzarmi tantissimo. Se la risposta era, ad esempio "perchè ero arrabbiata" poi dovevo capire il perchè ero arrabbiata, e che pensiero ho fatto per arrivare alla rabbia, e cosa è collegato a quel pensiero. Una volta capito il meccanismo che si attua in automatico a forza di fare questo esercizio anche mentalmente in tutte le situazioni di crisi, imparerai a capire da solo, quando l'agito non è sano e a modificare il tuo pensiero per prevenire il comportamento sbagliato. Alla fine diventerà automatico, o quasi. Ma già riconoscerlo soltanto, da una sicurezza in più, ti rendi conto che ciò che pensi non è collegato alla situazione che hai davanti, ma a un tuo costrutto mentale. Lo psicologo, non è quello che ti dice "Esci" se tu sei fobico e non riesci ad uscire, ma è quello che deve aiutarti a capire perchè non riesci ad uscire di casa, tramite lo studio del tuo carattere (o meglio organizzazione) in base a quello che ti è successo da piccolo. Ogni atteggiamento verso gli altri, dipende dal rapporto coi genitori che abbiamo interiorizzato e adesso si ripete come uno schema, ogni volta uguale. E' lì che va interrotto il circolo vizioso, capire che quegli atteggiamenti non vanno più bene, perchè all'epoca ci hanno anche "salvato la vita", ma adesso ci imprigionano in un loop di sofferenza. Poi chiaro, che io parlo della mia terapia, che è TCC con schema therapy, e non tutte le terapia sono uguali e utilizzano gli stessi metodi, magari a qualcun altro la stessa mia terapia con la stessa mia terapeuta non va bene, la cosa è molto soggettiva. Non è facile scegliere, se non conosciamo l'argomento, sulla base di cosa scegliamo un indirizzo piuttosto che un altro? L'unica è fare una ricerca partendo dai sintomi che abbiamo, leggere/sentire esperienze altrui, leggere le varie terapie coi vari metodi, e poi parlare con uno psichiatra che magari saprà indirizzarci. Quote:
Io vedo anche gente, che sta in terapia e non sa nemmeno di che tipo è, a me sembra assurda come cosa, possibile che fai qualcosa senza sapere come funziona? A me viene automatico informarmi, si parla della mia salute, devo capire, leggere, studiare tutto ciò che riguarda quello che sto facendo, perchè magari qualcosa mi sfugge, o non l'ho capita bene, o che ne so io. :nonso: |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Mai condizionare o farci condizionare da esperienze negative altrui. Io ad esempio, non ho avuto grandi miglioramenti frequentando il csm, ma altre ragazze del mio stesso gruppo di terapia dell'epoca invece, ne hanno tratto giovamento. Quindi, non mi sento minimamente di sconsigliarlo, non tutti i csm sono uguali, non tutte le persone sono uguali, non tutti i disturbi sono uguali, ogni persona fa storia a se, sempre. E dato che è anche gratuito, consiglierei sempre di fare una prima prova lì, anche per capire il meccanismo della terapia, che non è così automatico come si potrebbe pensare, male che va, avremmo perso un po' di tempo, ma almeno non soldi. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Più passa il tempo e più scivolo verso posizioni scettiche. Frequentando una facoltà di indirizzo medico mi sono reso conto di quanto opinabili siano le verità nel campo della medicina, di quanto dipendano da meccanismi di promozione di alcune tesi (a discapito di altre) all'interno della comunità scientifica, da ipse dixit dei soliti luminari, da conformismo rispetto alle mode del momento. Mi chiedo quanto possa essere affidabile, a maggior ragione, una disciplina meno "scientifica" della medicina come la psicologia.... |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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A me ha fatto bene. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
Si possono avere discreti miglioramenti secondo me con il procedere degli anni e con le esperienze di vita, lo psicologo può fa parte di una di queste esperienze che diventa protetta, con la quale è più facile confrontarsi per chi ha problemi relazionali, i cui metodi sembrano più tecniche di "buonsenso" e comunque prevedibili.
Quindi questi miglioramenti non sono sicura che si ottengono grazie alla psicoterapia, ma è più facile che il merito sia dovuto ad esperienze positive, di accettazione e affetto da parte degli altri. In definitiva un buon amico, una guida o un maestro di vita può sostituire benissimo uno psicologo. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Dovrei usare termini tecnici che non so se vengono capiti o no, comunque, ho fatto molti passi avanti in questi 6 mesi, ho risolto cose nel rapporto con gli altri, coi miei amici è la prima volta che mi sento libera di esprimermi senza avere paura e senza evitarli (gente che conosco da 10-15 anni, non da ieri), nelle relazioni sentimentali ci sto lavorando, chiaro che sia più difficile, ma già molte cose sono cambiate, mi pongo domande, esprimo i miei dubbi e anche pensieri "brutti" specificando che è solo un pensiero, e la cosa "strana" è che la gente (non gente random, ma persone che tengono a te e a cui tieni), quando spieghi loro le cose, è in grado di capirle. Il "mostro finale" è sicuramente il lavoro, mi sento ancora di merda da morire, ma mi faccio aiutare, accetto compromessi, ascolto quello che mi viene detto, ci provo. Ci rifletto su, mi rendo conto di quanto sono testarda e rancorosa su argomenti scomodi, mi confronto con gente che capisce la mia problematica, e chiedo consiglio a loro quando la psico non è disponibile, questa è una cosa in più che non tutti hanno, il fatto di fidarmi di alcune persone al punto di non sentirmi giudicata e poter fare affidamento sul loro giudizio esterno, accettando la critica, perchè se sono miei amici, vogliono il mio bene, non il mio male. Guarda, non so se vale per tutti, ma a me ha aiutato molto vedere da cosa derivavano i miei blocchi, capire che i miei bisogni o debolezze non sono secondari o marginali, come invece avevo interiorizzato da piccola (grazie mamma! :ciao:) che ho valore come persona, e che la gente deve rispettare quello che sono e se non lo fa, non è colpa mia. Il senso di colpa è sparito, dato che lo avevo anche per delle cazzate incredibili. Chiaro che ho ancora blocchi e momenti di crisi, ma adesso durano molto meno, e sono meno intensi rispetto a prima, se prima dovevo evitare il mondo per 8 mesi, adesso, mi basta una settimana o due. Io non so spiegarti scientificamente perchè avviene questo e come è successo, so soltanto che è scattato qualcosa, che mi ha fatto comprendere quello che ero e perchè lo ero. E non sto parlando di comprensione razionale, non siamo cretini e lo sappiamo tutti quello che dovremmo fare, il problema è che non lo abbiamo ancora interiorizzato, non lo sentiamo, lo capiamo di testa, ma non "di pancia". Quote:
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Esempio: mi faccio schifo, e credo che non potrò mai piacere a nessuno, chiunque si avvicini a me, anche con le migliori intenzioni, verrà guardato con sospetto (mi sta prendendo in giro, mi farà soffrire, non sono in grado, mi abbandonerà, non posso fidarmi e via discorrendo) e dopo 8 milioni di dubbi, lo allontanerò, non so voi, ma io avoja quante volte l'ho fatto da ragazzina. Altro esempio: ho degli amici, ci andrò d'accordo il più delle volte, ma se un giorno ci litigo o fanno qualcosa che non mi piace (nessuno è perfetto) avrò il coraggio di dirglielo e affrontarli, o mi chiuderò in me stessa e finirò per evitarli per mesi/anni? Anche qui, parlo di mie esperienze passate. Cos'è una guida? Cos'è un maestro di vita? Dove si trovano? Non faccio prima a cercarmi uno psicologo, dato che è il loro mestiere e stanno lì apposta per aiutare in questo tipo di problematiche? Che mi può dire un buon amico? Può consolarmi, capirmi, starmi vicino, ma all'atto pratico come mi aiuta? Mi accompagna a fare le cose che non riesco da sola? Che altro? :pensando: |
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Il sentirsi meglio non deriva dalla terapia in sé, ma dalla capacità di applicare quanto fa questa emergere in modo costruttivo nella propria vita. Nulla esclude che questo si possa farlo autonomamente. Ma in questo caso, contando solo sulle proprie forze, si può anche ritrovarsi incastrati nei propri pensieri, nell'incapacità di cambiare o in meccanismi mentali ormai talmente consolidati e reiterati da sfuggire alla propria considerazione degli stessi come fonte dei propri problemi. Io ho intrapreso questo percorso negli anni passati ( e continuo tutt'ora) e mi sono cambiato radicalmente in molti aspetti. Ma ci è voluto tempo e anche una buona dose di inutili sofferenze - che a loro volta hanno prodotto effetti. Una parte di queste è stata determinata dal mio rifiuto di rivolgermi a specialisti, all'epoca. Se lo avessi compiuto prima con un terapeuta, mantenendo questa volontà di mettermi in discussione interamente, probabilmente ora le cose sarebbero diverse. Di sicuro avrei ridotto i tempi necessari per raggiungere consapevolezza di alcuni problemi e smantellare i comportamenti ad essi collegati. Anzi, proprio il perdurare di un mio malessere di fondo mi ha portato di recente (proprio pochi giorni fa) a rivolgermi ad una psicoterapeuta, questa volta. Per ora, sembra che la mia autoanalisi precedente sia stata condotta bene, a suo dire. Ed è proprio questa ad avermi condotto da lei ;) Edit : in ogni caso credo valga sempre la pena tentare tutte le strade possibili e sensate, quando si parla della propria salute. Io stesso non ho cieca fiducia nella psicoterapia, non mi aspetto che necessariamente risolva qualcosa o ci siano miglioramenti. So solo che sto male nonostante tutto e quindi tanto vale provare anche questa strada, che non ne preclude altre. Nel peggiore dei casi posso ritornare alla sola autoanalisi quando voglio o se la cosa diventa eccessivamente onerosa. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
questa cosa che dalla psicosi (la mia psichiatra questo e il disturbo di personalità misto mi ha appioppato come malattie) non si guarisce non lo sapevo. potresti spiegarti meglio stregatta? grazie
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
Quando a ottobre 2013 mi rivolsi ad un terapeuta neanche io sapevo bene cosa aspettarmi. So solo che non stavo bene e non avendo nessuno scelsi appunto un professionista. La scelta è stata buona e di fatto c'è che senza lui a frenarmi forse mi sarei licenziato dal lavoro anni fa in un periodo di crisi e attacchi di panico.
Forse il tipo di terapia sistemico-relazionale è molto blanda per il sottoscritto. Ho visto che ci sono decine di indirizzi terapeutici (gestalt, psicoanalisi, terapia familiare, psicologia analitica ecc...) e orientarsi è un casino. Io ho sempre avuto domande che mi tormentano e problemi che mi porto dietro da anni che ancora dopo 2 anni non ho risolto, perchè mi pare di aver capito di non ottenere risposte, e forse ho sbagliato a scegliere la persona alla quale rivolgermi (come ho sbagliato molte altre cose). Fino a una decina di anni fa potevo sentirmi vivo, mi piaceva leggere e vivevo senza grossi problemi di sorta, poi all'improvviso sono come morto, non leggo più niente da anni né ho interesse a farlo, come non ho interesse a fare nient'altro, mi sento mentalmente stanco ed ho l'impressione di un drastico calo della mia intelligenza (leggasi: sono diventato un povero scemo, pure scrivendoquesto post mi accorgo che i pensieri si connettono a fatica) oltre a un rancore, un pessimismo ed a un mal di vivere che mi porto sempre dietro e una situazione familiare che mi annichilisce giorno dopo giorno. Rivolgendomi ad un terapeuta pensavo di capirne qualcosa su cosa mi fosse successo, un supporto, un appiglio per un rilancio, ma niente, non si sà, sembra quasi non sia affar suo e tutto quello che faccio è raccontare la mia settimana, ottenere qualche parere e finita lì. Perché non provo più piacere in niente? Cosa mi sta succedendo? Cos'è questo malessere che mi attanaglia? Perché sono così misero? Domande senza risposta..ma forse anche se conoscessi la risposta camierebbe qualcosa? Ma allora non posso fare altro che accettare la mia infelicità? Una vita di sofferenza, in uno stato di perenne "chivalà"... La vita per me è stata un gran peso, lo psicologo mi aiuta a sopportarla ma poco altro, per il resto sembra che debba invidiare qualunque altra persona a questo mondo... |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Certo che fai prima cercarti uno psicologo, lo farei anch'io e non è detto che rinunci. Ma uno dei tanti motivi che mi trattiene è il considerare che quando finisce l'ora della terapia finisce tutto. E prima o poi finirà per sempre il rapporto terapeutico, mi chiedo allora cosa mi rimarrà? La guarigione, il miglioramento? No, non lo voglio! mi interessa solo la relazione con la persona, cioè quello che si è costruito, quello che ho ricevuto e ho potuto offrire. Un rapporto "vero" non parole dette secondo una tecnica metodica, dettate da ragionamenti e protocolli stabiliti. |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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Anche a me a un certo punto è successo qualcosa.. e non so cosa..e purtroppo è stato graduale.. fosse stato repentino sarebbe stato meglio. Penso che dipenda dal non aver dato un indirizzo alla mia vita: puntare tutto su un qualcosa, lavoro, famiglia, un seguire un ideologia politica.. ma purtroppo non credo in niente, per il lavoro sono inadeguato, per una famiglia non potrei essere l'uomo di cui una famiglia ha bisogno e quindi vivacchio così.. senza saper bene perchè.. schivando gli ostacoli e tamponando con una mano tutte le varie falle che giornalmente escono.. ho perso lo slancio ecco. Un signore che conoscevo di vista ha lasciato questo mondo, di sua volontà.. la cosa mi ha colpito molto, ma era molto vecchio..ci può stare.. ci si stanca di vivere, di tamponare falle.. solo che non vorrei dover fare questa cosa anche io fra pochi anni.. perché a vivere solo a risolvere grane non è che mi va tanto, oppure a vivacchiare così..alla lunga stufa |
Re: Lo psicologo aiuta davvero?
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"Le nevrosi sono dei disturbi psicologici causati probabilmente dall’interazione di fattori psicologici, biologici e ambientali, che sono fonte di disagio per il soggetto. L’individuo con una nevrosi instaura una relazione disfunzionale con il proprio ambiente sociale e per questo è sottoposto ad ansia e stress. Le psicosi sono dei disturbi del funzionamento mentale, di gravità tale da causare la compromissione o, in alcuni casi, la perdita totale del rapporto con la realtà." Non vorrei dire sciocchezze, ma mentre nevrotici si diventa, psicotici si nasce (nasciamo tutti con delle predisposizioni genetiche), il disturbo è decisamente più grave, i farmaci sono fondamentali, proprio perchè si perde il contatto con la realtà, si possono avere pensieri deliranti, fortemente incoerenti e completamente sconnessi dalla realtà, come anche allucinazioni di vario tipo. Da quanto mi diceva la mia psico, dopo che le ho raccontato di un mio amico che ha avuto in passato un episodio psicotico, la remissione del problema è molto rara, di solito chi ce l'ha, lo avrà sempre, può calmarsi un periodo e tornare in un altro momento in situazioni di stress, dopo una certa età il paziente si stabilizza (intorno ai 50 anni), ma la guarigione totale non so se è proprio impossibile sempre, ma molto difficile. Adesso, so che sei molto giovane, e non vorrei che prendessi alla lettera quello che dico, io parlo di psicosi grave come potrebbe essere la schizofrenia, ma ogni caso fa storia a se, ci sono diverse forme di psicosi, e dovresti parlarne in terapia per vedere cosa dice lo psichiatra del tuo caso specifico, queste erano informazioni generali. Quote:
Lo psicologo è un medico, non un amico, ma questo non vuol dire che debba essere freddo e tecnico e che non si instauri un rapporto con lo stesso, quindi quando finisce la terapia, finisce sì il tuo rapporto con la persona (le cose finiscono, questa è una realtà a cui non puoi opporti), ma tu avrai acquisito i mezzi per affrontare le tue difficoltà, per superare blocchi e paure, ma ti pare poco? Un amico invece tenderà ad empatizzare con te, e il suo aiuto sarà condizionato dall'affetto che nutre nei tuoi confronti, quindi tenderà a prendere la tue parti e a non essere obiettivo, non ha quel "distacco" che permette ad un medico di lavorare con te nel modo giusto. Sembra che tu voglia più una figura di riferimento che non ti abbandonerà mai, come potrebbe essere un genitore, ma purtroppo non sono rapporti che si trovano facilmente. E lo psicologo ha un altro ruolo. |
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