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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
bisogna solo sperare di arrivare al giorno della morte in salute e autosufficenti, se disgraziatamente si hanno problemi economici o di salute essere soli è una tragedia
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Nessuno si occupa più di me da anni, vivo da sola lontana centinaia di km dalla mia famiglia e sono totalmente indipendente economicamente ed emotivamente.
Ho un bel pò di risparmi e conto di risparmiare ancora per quando invecchierò. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
A stare solo ci ho fatto il callo, quindi quello non sarebbe un 'problema' lo sarebbe nel caso avessi problemi di salute seri e nessuno a cui chiedere aiuto, ovviamente spero sempre di trovare una compagna; l altro problema è il lato economico e su questo la vedo nera.
O vado a fare il barbone se non ricevo nessun aiuto o sennò nella peggiore delle ipotesi mi tolgo di mezzo:( |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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E' assurdo pensare che poi un individuo per magia potrà mettercela da solo se il saperla mettercela o meno dipende dall'educazione precedente, o si arriva alla conclusione che l'educazione non conta nulla c'è il libero arbitrio che per magia fa scegliere di star bene, o se si assume che è vero questo, bisogna pensare ad un argine efficace, qualcosa di successivo che ripari il guasto creato in precedenza, sempre se è vera questa cosa. Se uno in base all'educazione familiare è sbroccato e non capisce una mazza, fai un discorso con lui e la cosa si avvicina ad un delirio e la persona è completamente incapace di rendersene conto, dopo che uno ci ha parlato un po' e vede che non cambia idea, che si fa? La soluzione sociale suggerita in base a certe idee diffuse è questa "è lui che vuole star male e credere al suo delirio, la colpa non è della famiglia, non è della società, è della persona", e si risolve la cosa :mrgreen:. Come può esser vero che la responsabilità maggiore viene attribuita al soggetto che in teoria sarebbe quello meno cosciente di tutta la situazione? Ovviamente la persona dirà che non è così, che è cosciente, ma che si fa la si asseconda per comodità questa affermazione che magari non si appoggia a nulla (ma la persona è incapace di accorgersene proprio in base all'assunzione di partenza relativa alla famiglia disfunzionale) per poi poterle attribuire una responsabilità che non può assumersi davvero con affermazioni tipo "ci vuole credere", "vuole star male" e via dicendo? Delle due una, 1) o è falso che la famiglia, la genetica o altro influiscono sulle capacità di autonomia visto che è vero che ognuno può rendersi autonomo in base al libero arbitrio indipendentemente dal resto o 2) è vero che la famiglia e altri fattori influiscono perché non c'è questo libero arbitrio che ci mette una pezza e dovrebbe esserci poi qualcos'altro che genera questa forma di autonomia (che non può partire dall'individuo in modo cosciente, visto che si sta assumendo che la persona funziona male proprio in base a fattori precedenti) dato che la famiglia, la genetica o altro hanno fatto cilecca. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Io vivo con mia nonna da sempre, mio padre è schizofrenico e non ci sta molto nella realtà, mi devo preparare alla morte di mia nonna, solo che ormai anche io sto di merda, ho il cervello in pappa, ho paura che quando morirà perderò completamente la ragione, non ho resilienza in sti ultimi anni.
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Ho i miei figli, ma abitiamo in città diverse, al max potrebbero darmi piccolo aiuto economico nel caso di bisogno ma per il resto hanno la loro vita...
Oltre genitori e anziana zia non ho altri parenti , con quelli più lontani ho perso contatti da decenni.. |
Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Non sono figlio unico (ho fratello e sorella ma hanno la lavoro vita) ma ci penso spesso.
A questo cose ci penso molto più adesso (ho fatto i 40 quest'anno), nonni morti da tempo e i miei ovviamente iniziano ad invecchiare (seppur ancora in buona salute). A livello economico non avrò problemi (ho un lavoro stabile e lavoro da anni, i miei poi stanno abbastanza bene economicamente), la mia paura sarà quella di soffrire di solitudine e crollare psicologicamente quando i miei non ci saranno più, soprattutto poi quando interveranno problemi di salute e relativi alla vecchiaia. io spero solo di non diventare troppo anziano, quello si. |
Dei miei genitori sinceramente mi interessa poco, quando si comportano bene sono assolutamente inutili, quando si comportano male mi portano ogni volta sull'orlo del precipizio ma in ogni caso io quando avrò bisogno non li cercherò anche per un motivo di orgoglio, è vero che loro i problemi non li risolvono ma li ingigantiscono, però io non chiederò mai nulla a prescindere da chi mi ha rovinato la vita fin da subito.
Per il resto di altri parenti è come non averli perché li vedo se va bene una volta all'anno, quindi l'unica persona che io sono veramente terrorizzato di perdere è mia sorella, senza di lei sarei completamente solo sotto ogni punto di vista. Poi per carità è ancora giovane, ci passerà ancora qualche anno nel caso in cui si dovesse sposare e metter su famiglia però sta di fatto che lei ora la sua vita la sta vivendo, io no. Lo so che comunque anche se dovesse andare via di casa a breve non mi abbandonerebbe, ma l'idea di non avere più nessuno in casa con cui anche solo scambiare due chiacchiere o fare due risate alla sera prima di dormire mi devasta. E a devastarmi credo sia anche proprio la mia incapacità di costruirmi una vita e dover sempre essere dipendente da lei per non sentirmi solo, anche se lei non mi chiuderebbe mai la porta in faccia io comincio a sentirmi quasi come un parassita nei suoi confronti. |
Io a 41 anni ho perso tutto e tutti prendendo del piagnina sfigato non in grado di affrontare le "cose della vita" da parte delle ragazze della mia vecchia compagnia (però empatiche nei confronti dei raffreddori dei maschioni interessanti del gruppo)...A parte un iniziale sbigottimento (perché ok che sono la quintessenza della nullità meritevole di ogni male, ma perdere, da figlio unico, entrambi i genitori più in caro amico in sei mesi non è un qualcosa di molto comune) che ha avvicinato un pochino di persone a me poi sono sparite quasi tutte e da allora sono passati quasi quattro anni...Che dire Svalvolato ti posso dire che si sopravvive ma cerca di non aspettarti troppo dal prossimo tuo e goditi la presenza dei tuoi cari finché ci sono perché ti posso assicurare che non ci saranno per sempre...Mister banalizzato torna nell'oblio..Un saluto!!!
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
Non so quanto potrò fare affidamento su mia sorella quando mia madre se ne andrà. Mi ha detto chiaramente che non ha intenzione di farmi da badante quando mia madre sarà morta perché ha già due figli a cui pensare, d'altronde non gli ho mai chiesto nulla del genere ma evidentemente è preoccupata. Mia madre anche se adesso sta ancora bene e non è troppo anziana si preoccupa di che fine farò da solo senza una compagna e dei figli. Questa cosa non mi spaventa più di tanto dal momento che ormai a 45 anni è chiaro che rimarrò solo e morirò tale, è solo questione di tempo prima che tutto vada definitivamente in malore.
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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Donne empatiche? la falsità e l'ipocrisia di certe donne è imbarazzante... |
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Re: Che ne sarà di noi quando non avremo più nessuno?
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