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Ci sono dei giorni che vado a dormire e prego dio che non mi faccia più svegliare! Quale morte migliore di questa? |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
Argomento spinoso. Ahimè questi anni di studio e solitudine sono stati la mia maledizione, hanno destrutturato la visione che ho del mondo e con essa il desiderio di abitarlo (non senza duri conflitti intrapsichici). Al momento ho ancora delle cose da fare, alcune delle quali mi auguro mi condurranno a un minimo di equilibrio.
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Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
Sinceramente non lo so, probabilmente andrò avanti come tutti un po' per inerzia, un po' per speranza che la situazione possa migliorare, finchè non arriverà la batosta più grossa che io possa immaginarmi che mi farà uscire di testa seriamente, a quel punto non voglio immaginare cosa potrà succedere. Cerco di vivermi il presente ultimamente, "alla giornata" come si dice, ho cercato una routine che fatico a rispettare tutt'ora, approfitto dei momenti stabili quantomeno... Ma la verità è che ho cambiato visione del mondo, ormai ho perso fiducia. La maschera che userò per interfacciarmi ad un ipotetica società, la quale dovrò volente o nolente inserirmi, la sto progettando lentamente, solo questa è la mia speranza, stravolgere me stesso per darla vinta a chi mi ha affossato sempre.
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Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
Mi ero dato una data di scadenza... Ma sono andato oltre... Sarò un "preferibilmente" [emoji848]
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All'età di 20 anni ero appena entrato nella mia crisi post diploma, una crisi soprattutto sociale ed in parte esistenziale, oltre che legata alla mia totale e cronica inettitudine con l'altro sesso. Riflettevo riguardo un ipotetico suicidio se entro il compimento del 25° compleanno la mia vita non fosse sensibilmente migliorata: un ragionamento molto infantile, ma l'idea di trascorrere altri 5 anni in quel modo mi terrorizzava.
A 25 anni ci sono arrivato e no, la mia condizione non ha visto miglioramenti sostanziali. Ho pensato di farla finita? Non seduta stante, quanto meno. Quanto possa andare avanti è difficile dirlo. Se la mia vita rimanesse così com'è oggi potrei persino sopportarla, ma per forza di cose prima o poi questa fase della mia esistenza dovrà terminare. Per quanto la mia vita attuale sia ricca di criticità, credo che sia rose e fiori rispetto a ciò che realisticamente mi attenderà nei prossimi 5-10 anni. E allora farò le mie valutazioni. Come le feci a vent'anni. |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Qua alla fine le motivazioni che bloccano le persone non sono relative alla voglia di vivere, l'ambivalenza e così via, ma pare che dipendono il larga misura proprio dal dolore che causa l'agonia, l'ambivalenza non c'entra quasi nulla, questo pare sia il vero ostacolo, se no non mi spiego certe cose. Si potrebbe morire anche smettendo di nutrirsi e di bere ad esempio, c'è bisogno di documentarsi per fare questa cosa qua? Perché i suicidi di questo tipo qua (quando l'inappetenza o la mancanza di voglia di bere non sono causate da disfunzioni organiche) sono così sporadici? Massimo una settimana senza liquidi e sei morto, non ti serve nulla. Ci si potrebbe ammazzare anche dando testate contro il muro e nei modi più assurdi, certo è che non sarà una passeggiata a livello di sensazioni dolorose e cose simili. A cosa serve la sensazione di dolore? A costringerci a rimanere integri, se non provassimo una cosa del genere saremmo già morti quasi tutti. Non siamo vivi solo perché vogliamo vivere, siamo vivi anche perché sentiamo segnali sgradevolissimi in sé se tentiamo ti tagliarci un braccio o urtiamo qualcosa o questo e quell'altro. |
Certo che è così per tutti! Almeno per me lo è. Trovate una soluzione! Ma se siamo realisti ti rendi conto che suzioni non ve ne sono! E te ne rendi sempre più conto quando passano gli anni! Tra i 18 e 3p anni puoi vedere ancora soluzioni! Ma in base a. Come ti va la vita e per noi sappiamo come va la vita, dai 30 anni in poi per la mia esperienza capisci che non ve ne sono soluzioni! Poi ve chio. Pensa prima o dopo i 30anni per fare un esempio di età dove ti rendi sempre più conto della tua. Situazione! Sicuramente il dolore che si prova in questi modi di morire ti fa passare la. Voglia di provarci! Almeno io non lo farei mai così! O un colpo in testa o in bocca con la pistola rivolta verso il cervello! O ti metti in una vasca piena d'acqua ti tagli le vene in una direzione ben precisa e ti lasci abbandonare allo svenimento senza guardare la vasca piena di sangue che è meglio! O un imbottitura di farmaci letale che però ti potrebbe far soffrire dal punto di vista crampi alla pancia e cazzi vari! Non vedo altre soluzioni! Quelle di ingerire acidi o altri cazzi lo escludo assolutamente! Che poi magari rimani in vita e sei un vegetale!
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Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Non so se è ancora reperibile, ma ricordo un documentario che ho visto dove c'erano delle persone che non percepivano il dolore e dovevano andare in giro con caschi ed evitare di mettere le mani nel fuoco o cose simili per rimanere integri. Se non percepissi sensazioni di malessere o dolorose anche quando mangi roba avvelenata difficilmente ti abitueresti ad evitarla la prossima volta e le probabilità di restarci secco/a aumentano. Certo uno vorrebbe una soluzione, il problema è solo uno... Dov'è? C'è questa soluzione? In base a quel che mi dicono e raccontano altre persone nel mio caso specifico questa soluzione non la vedo, vogliono sempre impormene altre che a me fanno comunque schifo, e mi infastidiscono proprio questi aiuti qua. Attaccano tutti con i soliti discorsi, dicono a me di essere un registratore rotto ma loro fanno altrettanto. |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
Non me lo chiedo, trovo che la preoccupazione sia una gran cosa quando ti aiuta a fare dei progetti di miglioramento. Dopo anni e anni di preoccupazioni che non han portato a nulla se non sofferenza fine a se stessa ho pensato che sì può servire ma non a me e quindi la scaccio.
Vado avanti per inerzia, a volte devo ripetermi dove sono, cosa sto facendo e perché ma non c'è un vero e proprio pilota, può essere che sono arrivato a questo punto da quando non ho più paura di morire, diventare pazzo o un senzatetto. Penso che chi vuole farla finita faccia confronti con la sua vita e un'ipotetica vita a cui aveva sempre aspirato o osserva negli altri, io non credo di aver mai immaginato nulla, zero aspettative e zero delusioni che è l'esatto contrario di quello che la società ti inculca. Chi mi segue ha sempre detto che man mano le difficoltà si presentano sono in grado di affrontarle, questo non significa che sarò in grado di affrontare tutto ma che ci provo quando ci sbatto contro. |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
se solo esistesse il suicidio assistito ammesso per qualsiasi motivazione.....
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Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Conviene a chi sta al potere lasciare tutto così com'è. Se si liberalizzassero questi sistemi l'individuo disporrebbe finalmente della propria vita e potrebbe sottrarsi in ogni istante ai doveri che lo stato e il consorzio umano gli impongono. Questo le organizzazioni pubbliche lo vogliono impedire, un tizio che avesse fatto una strage e poi si suicida in modo indolore farebbe incazzare tutti, un altro che deve mantenere la famiglia e fa lo stesso produrrebbe un danno, poi gli alimenti alla moglie chi li paga se questo tizio muore? A chi sta messo meglio converrebbe solo eliminare gli individui improduttivi che non sono nemmeno grossi consumatori, gli altri bene o male servono, nel senso che sono servi, se anche una quota di questi si ammazzasse, chi li sfrutta poi non potrebbe piú sfruttarli. Un animale da soma conviene tenerlo attivo e sfruttarlo finché si può, dargli una via di uscita semplice per sottrarsi al giogo del bastone e la carota che lo fa andare avanti quasi per inerzia, non conviene. Viviamo in una sorta di enorme campo di concentramento un po' camuffato. Agli aguzzini non conviene mica che i prigionieri del campo si ammazzino da soli, poi dei lavori forzati chi se ne occuperebbe? |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Quello che la società non offre è un sistema di suicidarsi talmente semplice che chiunque in un momento di negatività passeggero possa mettere in atto, il che per quanto non sia propriamente entusiasta della contemporaneità mi pare comunque etico. |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
Non ne ho idea, ma se qualcosa non si raddrizza non oltre il prossimo autunno. Ultimamente ho avuto pensieri depressivi che non facevo da un pò, o che perlomeno erano coperti da altro.
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Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Quelli che si occupano di parenti disabili disperati, quelli che lavorano e basta senza svaghi.... Questa gente all'organizzazione serve. E una volta che i suicidi aumentano se si vuole che un tizio sia produttivo e continui ad occuparsi di famiglia, lavoro e compagnia bella, bisognerà usare altri sistemi e curarla davvero in modi più dispendiosi l'esistenza di questo tizio, non con le solite cazzate. Per questo per me la liberalizzazione (ma che sia totale) metterebbe sotto scacco i sistemi più beceri di sfruttamento. Le persone che tirano avanti senza voglia di vivere oggi secondo me non sono più una sparuta minoranza. Ma non la concederanno mai una cosa del genere, chi sta messo meglio lo sa che produrrebbe un danno di questo tipo, e se si lascia in piedi questo diritto bisognerà trovare altre soluzioni davvero. É un diritto che non verrà concesso: a monte c'è l'idea che la vita di un tizio non sia del tizio, ma della comunità che deve e può disporne. Se uno è adulto è giusto che disponga di queste cose per me, è più etico questo che lasciare che altri decidano se siamo in grado di decidere. |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
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Il consesso umano non ti incoraggia a suicidarti, ma non è affatto vero che te lo renda impossibile. |
Re: Vi chiedete quanto potete resistere ancora?
Ma figa quanto ci vuole in teoria a prendere una corda al brico? La verità è che suicidarsi è molto più difficile che parlarne.
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XL ha esposto in maniera perfetta il mio stesso pensiero, in verità siamo solo carne da macello (e da profitto naturalmente) per i soliti noti.
Io da parte mia non darò mai al mondo qualcuno da macellare e svuotare da dentro. Che si fotta il demiurgo. |
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