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Re: Dittatura social-ista
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Rendere oggetto di attenzione sessuale il corpo di una persona, associandolo ad un atto sessuale, senza che questa ne abbia fatto richiesta o dato consenso, è considerabile una molestia. |
Re: Dittatura social-ista
Ti ripeto, sessualizzare significa associare il corpo di una persona a una pratica sessuale, lo hai fatto inserendo zoe666 all'interno degli interessi sessuali di Ero Bello.
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Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Ho storto un pò il naso perchè a leggerla si, può apparire sgradevole ( e totalmente fuori contesto ) ma va bene così;) |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
Analisi a mio avviso corretta sulla questione censure. |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
In questo video è stata citata la vicenda di Casapound, io ho cercato in rete ma ho trovato che il tribunale ha dato ragione a loro e non a Facebook anche dopo un ricorso di Facebook...
https://www.shalom.it/blog/news-in-i...cebook-b866881 Non so poi com'è andata a finire. Pur non essendo simpatizzante di questi movimenti vengono a crearsi comunque dei precedenti. Non è tutto così chiaro e lineare come dice il tizio nel video, che nessun tribunale di sicuro darebbe ragione in generale a un movimento che al tizio sta sulle palle. In quest'altro articolo che ho trovato vengono messi in evidenza ancora altri punti http://www.libertaepersona.org/wordp...o-del-re-sole/ |
Re: Dittatura social-ista
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Che non servono censure ma mezzi per comprendere, non bisogna zittire ma fare in modo che chi guarda capisca da sé che sono cazzate.Dare alternative e fare in modo che siano più convincenti. Se byoblu ha tutti quegli iscritti non è chiudendolo che si cambiano le cose, va spiegato alla gente perché quello che dice una persona ragionevole a caso è più corretto di quello che posta Messora, e la gente deve avere gli strumenti corretti per valutare e discernere. Nessuno deve censurare, se la società non è in grado di dare alternative e strumenti con una certa efficacia, è giusto che la disinformazione e il complottismo vincano. In poche parole, l'avversario non va eliminato, va battuto. Non lo ammazzi perché temi di perdere. |
Re: Dittatura social-ista
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E' poco chiaro chi siano i buoni e chi i cattivi, resta aperto il problema, poi ogni caso va valutato separatamente. Ci sono diversi organi di giudizio sociale, non solo le regole o le idee di chi gestisce un social o piattaforme analoghe e pare che non collimino tutti tra loro. Questo doveva essere messo in evidenza dal tizio nel video, che non ha fatto, e io per questo non condivido quello che ha detto, almeno non per intero. Per questo alla fine c'è la democrazia e si è deciso di non limitare l'accesso alla partecipazione in base a certe caratteristiche, perché non è sempre così chiaro chi siano i buoni che possono partecipare e i cattivi che andrebbero esclusi. Il caso specifico di Byoblu non lo conosco per la verità, l'ho seguito sempre poco, qualche video l'ho visto, ma non erano tutti da cestinare per me. |
Re: Dittatura social-ista
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Per il resto io non sono d'accordo con te, è un po' contraddittorio il tuo discorso, la disinformazione esiste ed è nettamente distinguibile dall'informazione laddove il singolo ha strumenti di pensiero atti a discernere; se tante persone non li hanno, e se chi fa informazione corretta non è in grado di convincere la maggior parte delle persone, il problema non è che esistano certi canali. Se ad esempio tu mi metti sullo stesso piano Biglino e Margherita Hack, dicendo che le loro sono opinioni equiparabili e non si sa dove stia la verità di preciso e che il confine non è netto, il problema non è certo che esita Biglino. Stando a byoblu, sicuramente in mezzo a tante idiozie costantemente smentite alla prova dei fatti,ci sarà anche nella sua narrazione qualche concetto vero, ma valutando il fenomeno nell'insieme, sono molte più le bufale che le verità, pertanto si colloca nella disinformazione, in modo netto e non sfumato o opinabile come sostieni tu. L'informazione corretta ha determinante caratteristiche, la disinformazione ne ha altre. Che ci siano fonti che fanno un po' e un po', è un altro paio di maniche. Ma la differenza c'è, di fatto, non credo serva spiegarla. Il pluralismo non deve esserci perché "tutto può essere vero e credibile" ma perché è dal dibattito (anche a colpi di video e post, dati i tempi) che si può far comprendere PERCHÉ una cosa è sbagliata e una giusta. Non censurando chi disinforma. Va spiegato perché quello che dicono è sbagliato, e data un'alternativa migliore. |
Re: Dittatura social-ista
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Altre sono addirittura vaghe. Non è che c'è un solo metodo ben chiaro a tutti, lo si segue e si scopre la verità, qua non abbiamo nemmeno questo. Quote:
Spesso abbiamo un argomento contro, e uno a favore, se non vince ancora nessuno dei due mettendo ko l'altro come si fa a sostenere che oggettivamente una delle due è disinformazione e l'altra informazione? Si guarda un incontro di pugilato, uno dei pugili sta messo malissimo, pare ormai che stia per crollare, ma non è ancora crollato del tutto. Fino a che non l'ha messo ko l'altro, l'altro non può cantar vittoria, l'incontro non si è concluso. Quindi fino a che non si arriva a questo ko, direi che è corretto pensare che delle affermazioni si trovano in una via di mezzo tra credibilità e non credibilità. Se escludiamo le tautologie restano tutte in queste zone qua e fino a che non se ne porta un'altra verso la tautologia, resta un po' appeso tutto, abbiamo a che fare solo con un pugile abbastanza malmenato che dice "A" e un altro che sta fresco che dice "non A" (o viceversa), ma l'incontro non è finito, è ancora possibile scommettere su quello malmenato e aver ragione. Non si censura chi (presuntamente) disinforma semplicemente perché non è chiaro ed evidente e condiviso che disinforma. L'affermazione è scorretta a monte. Appunto perché non è evidente a monte quale sia l'informazione e la disinformazione tra informazione e controinformazione, che non si censurano entrambe, perché ognuna delle due potrebbe essere vera. Insomma si permette al pugile malmenato di continuare a combattere perché potrebbe vincere, il succo del mio discorso è questo, non è affatto evidente a monte chi vincerà e se anche vincerà qualcuno anche se io personalmente potrei essere abbastanza sicuro che un tizio dice fesserie. |
Re: Dittatura social-ista
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Re: Dittatura social-ista
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Già ho riportato una controversia sorta in italia con Facebook, pare che alcuni giudici interpretando in certi modi delle norme hanno dato ragione ad un movimento politico, poi che il mancato oscuramento di un certo gruppo danneggi l'immagine dell'azienza diventa secondario. Poi anche se adesso non ci fossero leggi abbastanza forti per tutelare certi diritti, bisognerebbe discuterne. Tutta questa roba che è saltata fuori in rete bisogna regolarla diversamente rispetto ai media classici come giornali e televisioni, la legislatura è rimasta indietro, già l'ho scritto prima non sono così sicuro che si possa equiparare Youtube ad una tv privata con la sua linea editoriale o Facebook e Twitter a giornali online (anche perché non mi è chiaro se la responsabilità sui contenuti ricada tutta su di loro, come capita a tv e giornali, o sugli utenti che pubblicano, con i diritti d'autore s'è risolta in un certo modo la cosa, ma con i contenuti o i messaggi non mi è molto chiaro come sia regolato tutto, se fossero giornali e sono alcuni gestori le figure responsabili dei contenuti (come capita in tv o nei giornali, ci sono delle figure che si assumono queste responsabilità) dovrebbero chiuderli (perché non penso che riescono a controllare i contenuti dei messaggi che inserisce l'utenza), funzionano in modo molto diverso queste piattaforme. |
Re: Dittatura social-ista
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Dittatura social-ista
Proprio lì sta il punto, quando una piattaforma media raggiunge una copertura capillare ed estensiva inizia ad essere un carattere di interesse pubblico, influenza elezioni, opinioni e comportamenti delle masse e così via, quindi non può essere demandato tutto alla policy dell’azienda ma anche e soprattutto lo Stato deve entrare nel discorso.
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Re: Dittatura social-ista
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Sono sofismi, come il paradosso della tartaruga e della lepre, anzi di Achille mi confondo. :D |
Re: Dittatura social-ista
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L'errore nel mio ragionamento dov'è? :nonso: Secondo me delle teorie o idee spesso si trasformano in ideologia, non si può più dubitare di niente o esprimere idee alternative là dove l'altra parte ha in mano solo ragionamenti euristici per sostenerle? A me non sta bene questo modo di fare, è scorretto far passare un ragionamento euristico per prova o dimostrazione definitiva, questo è un sofisma, non certo quel che sostengo. Finché non si passa al lato pratico bisogna poter parlare di certe cose, le maggioranze e le autorità più forti possono avere il controllo effettivo del potere pratico, ma non quello per cui devono essere loro a decretare a cosa poter e dover credere. Siccome non sempre credo che starò dalla parte "forte" preferisco un sistema che tuteli quella "debole" dei "matti" e dei cavalieri ostinati delle "cause perse" :mrgreen:. |
Re: Dittatura social-ista
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Ora questo non e' razzismo e' verita' -salvo smentite- che a tutti fa comodo ignorare, io per prima 1. non ho voglia di perdere i miei privilegi (rispetto a chi muore di fame ne ho) 2. non ho nessuna voglia di una guerra contro la Francia per difendere degi africani quindi mi sta bene considerarla la patria di liberta' democrazia fratellanza pero' probailmente e' lo stesso come lui dice. Quanto all'immigrazione be' una persona di colore che per primo dice che e' un'assurdita' e che nuoce sia alla gente di colore che agli italiani (beneficiando questa pero' qualcun'altro, una nuova tratta dei neri come quelle di un tempo ) gli andrebbe dato un po' di ascolto prima di bollarlo come deficiente razzista contro l'immigrazione Per il resto tende a voler reagire un po' violentemente credo che in Africa si tenda di piu' a esser pronti a combattere, a vederlo come un modo possibile di risoluzione di problematiche e questo suo atteggiamento avra' fatto comodo a chi non cercava che qualche pretesto per quel che aveva in mente (far chiudere Byoblu) ... anche se chi vuoi che comodo col c.lo sul divano sgranocchiando biscotti sentendo uno che dice dovete combattere qui e li' davvero si fa influenzare da parole fra l'altro di un panafricano cioe' uno fra l'altro non vicinissimo come idee che lo muovono, non e' come se lo dicesse un sindacalsita a dei disoccupati Ma e' bello, eh perche' ci son scene di violenza continuamente in tv, telefilm coi bulletti da cui i ragazzini prendono esempio (fin videogame in cui scopo e' uccidere questo e quello, tipo il no mask non so se son ufficialmente ammessi comunque esistono e se ci si prende la briga di elaborare qualcosa di simile - non me ne intendo ma a sensazione non e' una cosa che basti il lavoro di un singolo qualche oretta- e' perche' si pensa di smerciarlo e ottenerne guadagno, vuol dire che vengon smerciati e rendono ) ma un ospite intervistato che dice "qui bisogna davvero fare qualcosa, le misure dolci purtroppo non posson bastare" (immagino, come dicevo il video incriminato non ho avuto modo di vederlo) si chiude per sempre a distanza di 6 mesi il canale che l'ha una volta ospitato |
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