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Re: Anch'io subii il bullismo
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Re: Anch'io subii il bullismo
Anch’io in apparenza sembro forte e sicuro , è l’unico modo di difendere la mia sensibilità dal mondo esterno e dalle difficoltà, ma spesso dentro soffro :(
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Re: Anch'io subii il bullismo
Ho letto la tua storia e sono rimasto colpito.
Anch'io ho subito bullismo al liceo (prese in giro, pugni, spinte ecc.). Mi sono battuto su youtube sempre in difesa di questi poveracci che venivano filmati con crudeltà e indifferenza mentre venivano bullizzati, e alla fine nei commenti ero sempre io che passavo per un deficiente che difendeva colui che " loro " (i bulli) chiamavano " mentecatto fallito ". Non mi sono mai arreso per difendermi, anzi, aggiungo che i carabinieri mi hanno anche richiamato per i miei video pieni di parolacce contro i bulli, ma naturalmente coloro che si mettono a offendere i più deboli e i più saggi vengono sempre lasciati in pace. Passiamo ad altro... tu hai parlato di colpa... bhe ti garantisco che non hai nulla da rimproverare a te stesso: nè perchè non sei mai stato sposato nè per il fatto che non hai figli, nè per niente di tutto questo. Cancella la parola " colpa " dal tuo vocabolario. Ti abbraccio e ti auguro tanta fortuna |
Re: Anch'io subii il bullismo
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Re: Anch'io subii il bullismo
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Re: Anch'io subii il bullismo
Subii bullismo durante tutta l’infanzia e l'adolescenza (salvo gli ultimi due-tre anni delle superiori, in cui venni graziato). L'essere deriso, anche pesantemente, per così tanti anni ha lasciato indubbiamente i suoi segni sulla mia psiche e mi ha procurato molta sofferenza, questo anche quando quel brutto periodo si concluse.
Oggettivamente di quegli anni non saprei dire quali siano stati i peggiori, perché fecero tutti abbastanza schifo. Questo salvo i periodi estivi, perché non c’era l’odiata scuola ed ero in genere lontano dal mio paese (grazie al cielo quando ero bambino io cellulari e social erano poco usati, quindi non c’era possibilità che venissi ritracciato e bullizzato a distanza). Gli insulti che ricevevo penetrarono poco alla volta nella mia psiche. Da bambino semplicemente mi stupivo e mi intristivo, a volte mi arrabbiavo pure, in quanto non capivo cosa avessi fatto di male per meritarli, non li interiorizzavo e non li prendevo come verità che mi descrivessero. A livello emotivo li prendevo come cose senza senso che non avevano molto a che fare colla mia persona, con quello che ero. Poi però iniziai a dare credito a quelle frasi che mi venivano ripetute costantemente ( le quali dicevano tutte grossomodo “Sei una m***a!” “Non vali niente!”) ed iniziai a ripeterle contro di me e a darmi addosso. In quegli anni, cioè fra gli 11 ed i 13, i disturbi causati da quelle violenze si palesarono (fino ad allora provavo stati di ansia, ma riuscivo cmq ad interagire con i miei coetanei abbastanza decentemente). Verso i 15, a causa di episodi di bullismo violento, ebbi un tracollo totale e mi isolai completamente. Tuttavia, nonostante tutto, mi reputo comunque relativamente fortunato, soprattutto perché i miei genitori riuscirono a farmi proseguire negli studi, studi che volevo abbandonare il primo ed il secondo anno delle superiori, e sono grato loro per questo. Ciò mi dette la possibilità di risanarmi un pochino durante gli ultimi anni delle superiori, stringendo qualche amicizia e così iniziando poco alla volta ad uscire dallo stato di terrore con cui vivevo i rapporti sociali ormai da anni. |
Forse hai subito una situazione peggiore della mia, il mio periodo peggiore fu in corrispondenza delle elementari, ma da quello che ricordo il periodo delle medie fu migliore, per poi ripresentarsi nei primi 2 anni delle superiori.
Devo dire che la paura che questo generò nei confronti dell'andare a scuola paradossalmente si manifestò più tardi, quando non c'era più bullismo, ma nel momento in cui capii che era possibile marinare la tanto odiata scuola. E così dopo aver frequentato per 3 volte la quarta superiore non riuscii mai a prendere il diploma, ritirandomi tutte e 3 le volte a metà anno scolastico, e non ho mai più avuto intenzione di rimetterci piede nemmeno in seguito. Devo dire anche che comprensione da parte di insegnanti zero. Mi incuriosiscono alcune frasi che hai scritto, da grandi è possibile parlarne penso, se l'abbiamo superata. Non capisco il significato di dire in età precoce "sei una mexxa, non vali niente" ecc. Cioè mi sembra troppo generico, detto così tanto per, senza nessun motivo reale, non ha senso. Un conto è essere presi in giro per qualcosa che si può contestualizzare, come un difetto fisico, un difetto caratteriale. Ma dire "sei una mexxa" che significa, non capisco. Non credo che a quell'età possano esistere dei motivi per essere etichettati in quel modo per azioni fatte o comportamenti, non so mi sembra abbastanza incomprensibile. |
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Re: Anch'io subii il bullismo
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Re: Anch'io subii il bullismo
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Mi avete fatto tornare in mente la prima elementare, ero in classe con un bimbo figlio di uno sfasciacarrozze. Sempre arrabbiato, infastidiva un po' tutti, ma io ero la sua vittima preferita. Mi tormento' tutto l'anno, mi terrorizzava, mi salvò un "cane da pastore", faceva la quinta, una specie di eroe. Sapevo che finché ero vicino a lui non osava avvicinarsi.
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Re: Anch'io subii il bullismo
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Re: Anch'io subii il bullismo
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Re: Anch'io subii il bullismo
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