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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Ehi ciao :)
Guarda ti capisco benissimo.... posso dire che questa sia la mia più grande fobia. Diciamo che pure io ho avuto genitori molto giudicanti, anche se non in maniera violenta; però si, hanno sbagliato atteggiamenti... ed ecco che la paura di sbagliare e del conseguente giudizio é entrata a far parte del mio essere :testata: Anche per me la scuola non é stata il massimo e l'università lasciamo perdere. Anche io ho lasciato andare parecchie occasioni. Il lavoro é però la mia più grande fobia... penso che se avessi la possibilità di fare la casalinga il 70% dei miei problemi andrebbe via. Da poco ho iniziato ad affacciarmi al mondo del lavoro con impiego amministrativo semplice.... ma che ansia.... non so nemmeno se mi terranno. Tu almeno i CV li mandi ..a me sale l'ansia anche per quello!! Queste piccole opportunità le ho avute tramite passaparola. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Anche io ho paura, tanto che l'anno scorso non dormivo e soffrivo solo all'idea di fare chissà quale lavoro per soddisfare chissà quali esigenze e avere a che fare con chissà quali persone. Ho anche paura di essere ancora più miserabile e depresso di come sono ora, per tutte quelle ore al giorno poi. Inutile starlo a spiegare, tanto mi daranno sempre del lavativo, e questo mi fa soffrire tantissimo, non avrei mai voluto essere giudicato tale. Anche perché quando ad una cosa ci tengo -e sto col cervello a posto- riesco ad essere molto disciplinato, perché sono motivato.
Ho bisogno del mio tempo e poi andrò a fare sti lavoretti* del cazzo pure io, anche perché ho un debito da estinguere e mi sento in colpa di pesare così tanto sui miei. Questo non vuol dire fare qualsiasi lavoro però, ci sono lavori che non potrei mai fare. Sarebbe l'ideale fare un lavoro con poco contatto con persone esterne, dove hai responsabilità nei confronti di chi ti assume. Non potrei mai fare, ad esempio, nemmeno il commesso. Potrei, con uno sforzo immane, perfino superare la noia cronica e la miseria dell'anima che un'occupazione così monotona provoca, ma avere a che fare con tutte quelle persone, con l'ansia di essere spigliato (sono proprio il contrario), l'avere a che fare con i soldi degli altri, e dover affrontare eventuali complicazioni... naaah, non esiste. Quindi con questa premessa è molto più difficile trovare qualcosa. È una paura ridicola pure come lo è la mia paura di guidare del resto. Quindi sono proprio un soggetto pauroso e ansioso in generale proprio. Tant'è, alla fine le vecchie generazioni ti faranno sempre sentire una nullità viziata. E forse hanno ragione, ma solo in parte. *Parlo proprio di "lavoretti" infatti, non di lavoro serio e duraturo. Sto aspettando settembre per iscrivermi nuovamente all'università (che spero stavolta vadi bene) ma nel frattempo non faccio nulla a parte studiare (che non è fare nulla, ma vabe), quindi i miei fanno pressioni su un lavoretto. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Secondo me il lavoro è paragonabile alla schiavitù e se non si ha una serenità mentale può solo peggiorare le cose. Credo anche che eccezion fatta per il classici lavori d'ufficio tipo banche, aziende, società, ecc., i diritti dei lavoratori vanno a farsi fott**e perchè si è costretti a lavorare sabato,domenica e festivi, spesso anche su turni notturni.
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Prova a eliminare dalla tua mente tua madre. Vivi il lavoro più direttamente ed elimina i pensieri inutili e opprimenti. Il lavoro lo devi fare te non tua madre e il lavoro deve piacere a te ("deve piacere" almeno in parte poi si sa che è praticamente impossibile trovare il lavoro che sogniamo di fare). Provaci sempre e se non va bene significa che quel lavoro non fa per te ma non ne fare un dramma. Oggi più che mai il mondo del lavoro è una giungla dell'insicurezza per tutti: l'importante è provarci
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Concordo particolarmente con quello che ha detto Pablo's Way.
Non so aiutarti molto su ciò che riguarda la ricerca del lavoro. Posso dirti che quando lo cercavo io, anch'io mi sentivo sopraffatto dalla fobia del lavoro. Non mi sentivo adatto ad alcun lavoro, se non a quelli che non conoscevo proprio, perché lontani dalla mia più diretta formazione (l'ignoranza genera illusioni). A un certo punto, il malessere derivante dal fatto di non lavorare è diventato maggiore, e quando mi si è finalmente presentata una possibilità di lavorare, ho comunque preferito raccoglierla e dirmi "della fobia del lavoro ci occuperemo a partire da domani". E così è stato, mi ricordo che il secondo giorno di lavoro ebbi un momento in cui facevo fatica a respirare. Oggi a distanza di 4 anni sono ancora sulla stessa scrivania e con alterne difficoltà sono apprezzato e valorizzato. Quando capiterà l'occasione, cerca se possibile di accettarla e di "dare un giro alla ruota". |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
E niente.... probabilmente sono troppo "lenta" o con lavoro bene sotto pressione..... ma mi sa che la mia prova lavoro non sia andata bene e mi dicano ciao :testata:
Io penso che ormai il mondo del lavoro sia troppo di corsa. Finché tutti vorranno tutto e subito per forza che vorranno esperienza. Nessuno ha tempo da perdere per starti dietro e quindi, di conseguenza, anche la pazienza di correggeri i tuoi sbagli e insegnarti. Poi noi ci mettiamo del nostro sicuramente. |
Del lavoro non mi viene nemmeno voglia di discuterne, già solo a pensarci vado in ansia. Sono talmente inadeguato che mi chiedo come farò, cosa farò e quando.
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Che poi a volte sembra che ormai possano lavorare solo le menti eccelse, e chi non è uno scienziato grande studioso che fa? E sono tanti eh...
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Più o meno così... https://youtu.be/5GaBbha3X0M?t=28 Che forse le tue intenzioni sono anche buone, ma fai un effetto "grillo parlante". |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Lavoro? Italia? Senza contratto? Laureati disoccupati? 2 euro/ora?
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
La differenza tra un fobico/Ergofobico e un fancazzista la riconosci subito.
Il fancazzista non lavora ma il tempo libero lo impiega tra: uscite con amici, svaghi e viaggi vari, divertimenti assortiti. l'ergofobico ansioso invece non esce e non fa una beata fava, è in un perenne stato di ansia alternato da stati di quiete quando è nella sua maledetta comfort zone. Che consiste nelle sue quattro mura domestiche.( nel mio caso) Nel mio caso c'è anche una patologica ricerca di una sorta di routine semplice ( un ordine), una ripetitività che deve essere rispettata e non alterata, pena lo stato ansioso di cui sopra. Invece capita che ti assumano per fare l'addetto alla vendita in negozio, e invece ti ritrovi a trasportare casse di vino a casa del capo in montagna. Oppure a fare commissioni di pagamenti in giro guidando l'auto ( e hai pure la fobia dell'auto ). Il tutto si conclude con un ricovero in ospedale e un disturbo neurologico del movimento aggravato dallo stress. |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
anche io ho queste paure, l'ultima esperienza lavorativa le ha ulteriormente consolidate, perché venivo trattato male, dall'alto verso il basso, mi sentivo continuamente inadeguato e in una prigione e ora non sono più in grado di fidarmi del mondo del lavoro e di propormi per qualsiasi lavoro, se già avevo poca motivazione a trovarmi un lavoro, ora non me ne resta più
la paura di ricadere negli stessi schemi è tanta |
Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Eh ne soffro anche io
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Io ho sviluppato la fobia del lavoro dopo esser stata derisa al mio primo colloquio di lavoro ,mi ero appena laureata e non avevo esperienza . Ho forte ansia già solo a pensare di fare un colloquio quindi figuriamoci ..negli ultimi anni ho cercato di superare questa paura e qualche contratto sono riuscita a firmarlo ma tutti brevissimi e in ambiti che non hanno nulla a che fare col mio percorso di studio .per fortuna non ho mai avuto colleghi stronzi ma non faccio in tempo ad abituarmi a loro e al posto di che il contratto già finisce . E così riprende lo stress e l ansia di cercare di nuovo un impiego ,riprende la fobia immensa dei colloqui e tutto il resto . Se solo trovassi un lavoro degno di tale nome e che duri più di un mese mi risparmierei tante ansie e disagi ma tanto chi mi prende più a 31 anni e senza competenze? In Italia credo nessuno ...se solo non fossi fobica farei la valigia e lascerei questo paese ...
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
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Re: Ergofobia ossia la paura di lavorare
Più leggo le vostre testimonianze più son convinto che ho fatto bene a dichiarare i miei problemi, mi trattano meglio così :nonso:
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