![]() |
Re: Una vita da prigioniera
Mi chiedo che senso abbia continuare a "vivere" così. Questa non è vita. Passare le giornate a lavorare inutilmente perché tanto non mi interessa nulla, a disprezzare le persone, a provare rabbia per una società che sento lontanissima da me. Aggiungiamoci una depressione esistenziale sempre più nera, l'ansia sempre presente, una gravissima forma di evitamento e davvero è come se fossi una prigioniera.
|
Re: Una vita da prigioniera
effettivamente ... avrei poco da aggiungere. E' proprio un non vivere
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
|
Quote:
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
|
Re: Una vita da prigioniera
Dopo aver aperto la discussione non sono più entrata nel forum, non mi aspettavo tutte queste risposte.
È stato un momento di sfogo in una giornata particolarmente nera, non ho scritto ulteriori dettagli perchè ne ho già parlato in passato in altre discussioni ed è una situazione un po' complessa (giusto per dare un'idea, genitori in guerra perenne, madre disabile a cui devo badare, e oltretutto sono disoccupata e senza vita sociale). Vi ringrazio per le risposte e il sostegno, a volte una parola gentile è quello che ci vuole... non risolve nulla, ma mi fa sentire un po' meno sola. Quote:
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
Prima amavo la solitudine, adesso la odio. Sto troppo tempo da sola e !i rendo conto che la cosa mi fa male. Ma il pensiero di incontrare gente o stringere nuove relazioni per me è altrettanto inconcepibile: quando ci ho provato mi è andata malissimo, l'ansia da gestire era troppa e sono tornata sui miei passi. Quindi sono evitante al 100%. Quando avevo un lavoro la situazione era tollerabile, almeno avevo una routine quotidiana e incontravo gente per metà della giornata, da un punto di vista esterno potrebbe sembrare poco ma per me era tutto. Poi il contratto è finito e sono tornata di nuovo ai domiciliari. |
Re: Una vita da prigioniera
Deve essere angosciante dover badare ai tuoi genitori in difficoltà, quando tu avresti bisogno di qualcuno che badi a te. Hai almeno un sostegno di Invalidità per tua madre ? So che certe volte erogano cifre ridicole che non bastano neanche a pagare l'affitto, ma non conosco la tua situazione.
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
Con la solitudine ho da sempre un rapporto complicato, ma sono costretta a farmela andar bene perché l'alternativa è di gran lunga peggiore. Anche per me è inconcepibile incontrare gente. Troppa ansia, evitamento ai massimi livelli e inoltre da parte mia noto sempre un maggior disprezzo verso il prossimo. Tutto mi irrita, mi dà la nausea. Più che fobica, sto diventando psicopatica, secondo me. |
Re: Una vita da prigioniera
Diventare schizoidi è una conseguenza naturale..io lo sono ormai..
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
Se andassero d'accordo tra di loro, credo non mi penserebbe dover badare a mia madre, ma il fatto che ci sia una vera e propria guerra quotidiana mi ha logorato l'esistenza, mi hanno letteralmente fatta impazzire. |
Re: Una vita da prigioniera
Essere evitanti è uno schifo. A me è venuto anche il sospetto di essere Asperger o schizoide, ma penso che derivi dalla abitudine a rimanere da solo protratta per troppo tempo. Poi gli Asperger spesso non comprendono il sarcasmo, invece io lo capisco benissimo ( e lo pratico), però ci sono analogie quando si tratta di entrare in conversazione con più di tre persone: non capisco quando infilarmi nel discorso o sbaglio i tempi, la caciara diventa un brusio fastidioso e sono costretto ad alzare la voce oppure a stare zitto per il fastidio. :moltoarrabbiato:
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
Una terapia tra l'altro sarebbe impossibile per me. Sono completamente chiusa in me stessa, non aprirei bocca con uno sconosciuto. So già cosa dovrei fare, so cosa mi direbbe, ma su di me non funziona. Ho già provato ad espormi, l'ho fatto per anni e non ha funzionato. Non amo le persone, non so interagirci (nemmeno voglio, in realtà) e non credo ci sia qualcosa che possa farmi cambiare idea. Sono inadatta alla vita, non amo vivere e non vedo l'ora che finisca tutto. |
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
Fondamentalmente abbiamo tutti vissuti e storie diverse, ma credo che per tutti possa esserci una soluzione proprio nelle persone: se imparassimo ad essere meno egoisti e pensare un po' di meno ai nostri malesseri e di piú a quelli di chi ci sta accanto, se riuscissimo a comunicare un po' di calore umano gli uni con gli altri ci sentiremo meno abbandonati a noi stessi e meno soli. Abbiamo dei pesanti limiti relazionali, è indubbio, ma almeno qui siamo tutti sulla stessa barca, su questo ci capiamo. Nessun uomo è un isola, anche se lo crede c'è sempre qualcosa che lo lega ad un altro. Tu ti senti sola e incompresa, eppure giá solo con questo post ho notato delle somiglianze tra le nostre situazioni personali. Non ti dico questo per una sorta di "mal comune mezzo gaudio", ma non pensare che attorno a te hai solo nemici, non è cosí. Al massimo, siamo noi ad essere nemici di noi stessi, io almeno l'ho sempre pensata cosí. |
Re: Una vita da prigioniera
La maggior parte delle persone sono delle teste di... quindi penso sia anche in parte normale avere atteggiamenti evitanti. Anche quelle che sembrano un po' più valide hanno sempre il loro tornaconto o qualcosa da chiedere.. forse è anche colpa nostra che non siamo abbastanza affascinanti per far sì che la gente ci stia vicino solo per il puro gusto di farlo.
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
Avere momenti in cui si vede tutto nero, penso sia anche normale, ma non lo è quando questa angoscia dura praticamente da sempre. Va bene trovare la felicità nelle piccole cose, certo (a me ad esempio fa stare bene nuotare, giocare col gatto, passeggiare in mezzo alla natura), ma resta il fatto che rimane quell'angoscia esistenziale di fondo, una sensazione di mancanza. E' questo che distingue la sopravvivenza dal vivere appieno la vita, secondo me. Io non riesco a non sentirmi sola, a comunicare calore umano. Non comunico proprio nulla, purtroppo. Sono invisibile e insignificante. Purtroppo, anche se ci possono essere vissuti simili, caratteri simili, questo non è sufficiente lo stesso. Sarò io che ormai sono troppo diffidente e che vedo nemici ovunque, ma credo che in fondo a nessuno importi realmente niente degli altri (a meno che non si abbia qualcosa da offrire), e quindi la comunicazione rimane impossibile per quanto mi riguarda. |
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
|
Re: Una vita da prigioniera
Quote:
Voglio qualcosa in cambio da loro? No. Mi avvicino per fini personali? Si, ovviamente, il fine è sentirmi migliore di chi ha abbandonato me quando avevo bisogno di aiuto. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 13:21. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.