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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Si fantastica e si ama con più forza l'idea che vorremmo fosse vera, tanto che ci pare quasi reale e una "risoluzione". Quando poi il contatto avviene, il castello crolla e rimane sotto l'unica verità, ovvero che la famme fatale si utilizza solo per nascondere le proprie debolezze, mentre la realtà è tutt'altra cosa. Lo dico, non conoscendo la persona, ma rendenomi conto che quando sono io ad attuare certi meccanismi non faccio che rifugiarmi in un castello di immagini mentali del tutto slegate dalla realtà. Tutte, ovviamente, salvifiche. |
Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Se over 30-35 ti trovi senza amici, voglio vedere dove le fai le conoscenze che portano a una relazione |
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Io ne sarei lusingata.
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
mi farebbe piacere. perchè ci sarebbe una compatibilità caratteriale e sentimentale, che mi piacerebbe ci fosse.. io ho sempre fatto fatica a trovare qualcuno con cui sono in sintonia, e francamente non so perchè, non so che impressione trasmetto.. forse di troppa ridigità, ma la mia è solo una corazza, viste le pessime esperienze pregresse. faccio molta fatica a lasciarmi andare.
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Prima di stare con qualcuno effettivamente non è che si può conoscere tutto e non si conosce tutto nemmeno quando magari ci stai per una vita intera. Se vedi una donna, inizi ad innamorarti dell'aspetto, delle movenze, del modo di vestire. E già qua non è che non si è percepito nulla dell'altro, da queste cose se ne deducono molte altre: età, condizioni economiche, stato sociale, anche in parte il temperamento se è un po' impacciata. Si ha una base che può colpire la fantasia. Magari una relazione può finire anche quando si scopre che l'altro è disordinato e lascia il dentifricio aperto e anche anni di frequentazione amicale magari non te l'hanno fatta conoscere questa cosa prima della convivenza. Prima si era entusiasti della persona, poi l'entusiasmo cala quando si scoprono cose del genere e può ribaltarsi in senso opposto. E' un difetto generale dell'innamoramento questo, non si dovrebbe innamorarsi praticamente mai, visto che poi spesso quando si conoscono davvero le persone chi sono non si vuol più stare insieme a loro e probabilmente per intero non le si amava davvero nemmeno prima. Di chi si era innamorati davvero? Sempre di un'idea di chi sia l'altro, non dell'altro necessariamente. Si sa solo che fino ad ora l'altro non si è discostato troppo da questa idea qua in base a quel che sappiamo e si afferma che si è innamorati... Fino a prova contraria. La persona era la stessa, eravamo noi che non conoscevamo questi aspetti qua. La si è comunque idealizzata in ogni caso la persona, riempiendo i vuoti di conoscenza con cose che a noi stavano bene ma che potrebbero non corrispondere alla realtà e ci potrebbero far ritrattare poi, stroncando il rapporto. Bisognerebbe innamorarsi... Quando? Magari senza questo sentimento preliminare non si finirebbe nemmeno a letto, ma senza finire a letto come si fa a conoscere l'altro come fa l'amore e se piace davvero? Perciò direi che non ci sono regole corrette in tal senso. Ci si può innamorare di un gesto, un comportamento, un'immagine, questo sentimento poi serve come leva per conoscere meglio l'altro, e poi come si dice se son rose fioriranno. |
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Magari scambiarci due parole o conoscerle sul lavoro o in altri contesti riduce un attimo il rischio di sbagliarsi, rispetto all averla vista camminare per strada |
Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Quando bisogna iniziare a provare certi sentimenti per l'altro? Quando si è assolutamente certi che l'altro è la persona che si immagina? Se è così non li si dovrebbe iniziare a provare mai perché questa certezza non la si avrà mai. Si può esser certi solo di essersi sbagliati, non di aver individuato l'oggetto d'amore che si immagina. Quanto certi bisogna essere per innamorarsi? :nonso: E si può quantificare questa certezza? In casi del genere non lo so, perché di caratteristiche da verificare potrebbero essercene infinite rispetto a quelle già verificate e questi infiniti quantitativamente sono tutti magari dello stesso numero. Secondo me non si riesce a trovare alcuna regola generale, si suppone che sia valido che l'oggetto tale è quello di amore immaginato e spinti dal sentimento (che scatta una volta osservate certe caratteristiche specifiche in modo soggettivo) si prosegue la conoscenza fino a prova contraria. Ricordo un mio compagno di scuola che una volta vedendo una donna per strada disse "una donna così non l'ho mai vista... E' perfetta" ora né io né altri avevamo visto quel che aveva visto lui, era scattato in lui qualcosa in base a certe caratteristiche osservate che a noi altri non sarebbero bastate per farlo scattare. Alla fine quando dovrebbe scattare questo qualcosa ed in che contesti io non lo so, e secondo me non c'è alcuna regola generale per stabilire quando dovrebbe scattare ed in relazione a quali caratteristiche. Il razionalismo si può applicare ad altro, non a quel che si sente. |
Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di voi?
...che è uno sfigato o quanto meno uno strano forte, anche se il 98% di loro non lo ammetterebbe mai. ;) |
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
Se ne fossi attratta non mi importerebbe nulla il fatto che sia uno stramboide,il problema forse sta nel trovare in questa vita un essere vivente che mi attraga:(
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
Sono cosi figo che non riuscirei a non farmi notare da lei
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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magari si' potrei pensare in un attimo di orgoglio e illusione che forse davvero ha capito la mia vera essenza e saputo vedere la bellezza del mio animo (roba che non vedo manco io) e qua e la', poi tornerei a pensare che e' un fesso che vive sulle nuvolette ( e se mi trova esteticamente tanto attraente evidentemente anche un po' ciecato) |
Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Re: Domanda alle utentesse: cosa ne pensereste di uno platonicamente innamorato di vo
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Certo e' una cosa che quando si e' fobici viene il fantasticare di nascosto. Cionostante il modo corretto, sano sarebbe: opzione 1) cercarci un'interazione il prima possibile (che non significa gridarle "ah bella" ) quindi instaurare un rapporto di conoscenza graduale basato sulla realta' e reciproco (non fantasie unilaterali) oppure opzione 2) mettere l'altro rapidamente a conoscenza dei propri sentimenti e turbamenti oppure opzione 3) passare oltre. Ah, il mio discorso vale sia per uomini sia per donne da ambo i lati, come sognatori o creature sognate. |
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