![]() |
Re: realizzare che siete voi il problema
io do sempre la colpa agli altri, che chiedono troppo, che mi vogliono come vorrebbero loro ecc ma alla fine sono io che non sono adeguata alla società di oggi, non vado bene in ogni senso. La gente come me non va avanti, oggi vanno avanti solo i sicuri di se, gli espansivi, gli estroversi, i raccontaballe. Cosa posso fare io, niente, devo ambire sempre e solo a sopravvivere
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
|
Re: realizzare che siete voi il problema
E' l'inizio di ogni percorso capire di avere un problema. Il nostro dovere diventa cercare di risolverli ma sono convinto che non possiamo fare tutto da soli. Per questo è molto importante cercare di recuperare fiducia nei nostri simili.
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Io non sono un problema,io ho un problema.
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Sono sempre stato quello emarginato dai normaloni..così mi sono recluso in casa per anni..
|
Re: realizzare che siete voi il problema
con tutto quello che ho dovuto sopportare in famiglia mi riesce difficile "tagliare corto" dicendo che il problema nasce da me, sarebbe una semplificazione estrema. perché i miei problemi venissero riconosciuti come tali ho dovuto diventare adulta e doverli constatare io stessa.
stesso discorso per quanto riguarda le amicizie, che io sia incapace di stare insieme agli altri è indiscutibile, neanche gli altri scherzano quanto a comportamenti irrazionali però. sul fatto che il miglioramento dipenda da se stessi sono d'accordo, non si può passare la vita aspettando che gli altri si dimostrino clementi, nessuno perde tempo a pensare alle ragioni che ti hanno condotto ad assumere comportamenti socialmente inadeguati ecc. Quote:
Inviato dal mio HUAWEI VNS-L21 utilizzando Tapatalk |
Quote:
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
|
Anche io andando dallo psicologo ho preso coscienza che il motivo per cui sto male non è il fatto che tutti siano cattivi o altro... Avevo idealizzato me stesso e il mondo secondo una concezione del tutto sbagliata e fantasiosa che in qualche modo mi faceva sentire speciale, preso coscienza che il problema era il mio modo di pensare, di reagire, di rapportarmi, non nego che inizialmente è stato scioccante, in quanto è venuto a mancarmi il mondo su cui mi ero appoggiato per anni, poi però ciò è servito quantomeno a non odiare il mondo...
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
Se io ho bisogno di una certa forma di aiuto non è mica sicuro poi che la troverò nel consorzio umano. Io chiedo delle forme di aiuto ma a me sembra che questa cosa non attecchisce affatto, mi si vuol dare poi altro in funzione di altri desideri e bisogni, io ho capito bene che ci sono questi altri desideri e bisogni, ma a questo punto mi si dica che non si desidera a monte aiutarmi e basta, non mi si dica "noi siamo dalla tua parte", "noi siamo amici", "noi vogliamo il tuo bene" e poi ci si comporta diversamente in senso contrario al mio bene... volete fare altro? Non riuscite a non fare altro? Fate altro, ma non ditemi poi di stare dalla mia parte se poi non è vero. A me è questa cosa qua che mi infastidisce più di tutte. |
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
Infatti ben venga l'autocritica sempre però qui si sbaglia all'opposto, oggi non c'è un cazzo di giusto a seguire questa follia collettiva, andrebbe da chiedersi cosa fare in primis per se stessi per dare un esempio che porti a un ipotetico cambiamento non dire "la maggioranza fa così e mi devo adeguare". Con questi ragionamenti vanno al potere certi personaggi con i baffetti, e la maggioranza sicuro si accoda oggi come ieri. |
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
prima di pensare a come ristabilire i rapporti con il mondo esterno pensa ad ottenere risultati utili per te stesso, la mancanza di titoli di studio e di un lavoro fa storcere il naso alla maggior parte delle persone... Inviato dal mio HUAWEI VNS-L21 utilizzando Tapatalk |
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Io sono il problema + altri me li hanno creati = Non sono solo io il problema.
Voglio dire, è giusto prendere consapevolezza dei propri limiti, dei propri difetti e anche dei propri errori (il passato fa male lo sai), ma mi pare un po' riduttivo dire "sono io il problema". Gli eventi che si verificano durante l'infanzia e l'adolescenza condizionano per sempre l'esistenza di un individuo. E non parl… Anzi no parliamone della società. Un mondo nel quale se non pratichi lecchinaggio e non sei raccomandato non trovi uno straccio, dico uno straccio di lavoro. Un paese nel quale la gente il venerdì o il sabato pomeriggio va a catechismo (a imparare fesserie), la domenica in chiesa e poi dal lunedì al venerdì a bestemmiare come se nulla fosse. Una società nella quale se ti comporti in maniera diversa dagli altri o esponi un punto di vista diametralmente opposto al loro finisci sul patibolo. E lasciamo perdere le patenti facili. Francamente, mi sento superiore anche se non lo sono. |
Re: realizzare che siete voi il problema
Quote:
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Noi siamo parte del problema, non certo IL problema. Bisogna avere consapevolezza dei propri mezzi e possibilità e agire di conseguenza. Se ci si comporta di merda è ovvio che prima o poi si resterà soli, bisogna fare i conti con tutto.
|
Re: realizzare che siete voi il problema
Il problema è che non si trova una soluzione a questo problema. E non ho richiesto io di essere un problema, prima di nascere :nonso:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:37. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.