Rainbow Veins |
05-12-2017 21:29 |
Re: Fobici ed occasioni perse
Quote:
Originariamente inviata da fobicona
(Messaggio 2031830)
Essendo fobica e avendo conosciuto persone come me, mi sorgono alcune riflessioni, soprattutto rivolte agli uomini. Naturalmente non voglio generalizzare perché va analizzato caso per caso e so che se alcuni uomini sono arrivati ad essere chiusi è anche perché certe donne si sono comportate più che male. Fatta questa premessa, ho notato che molti fobici (ovviamente parlo in generale, perché nella vita ne ho conosciuti alcuni) si lamentano della mancanza di una donna, però magari se gli capita un'occasione, si pongono molti problemi o inventano scuse pur di sfuggire. Essendo io stessa molto introversa, capisco che prendere iniziativa risulta quasi impossibile, ma se è un'ipotetica lei a fare il primo passo? Ad esempio, io sono chiusa ma se mi viene offerta un'occasione interessante - e non mi riferisco all'amore ma a qualsiasi ambito della vita - mi viene naturale accettarla, perché la sociofobia non mi impedisce di privarmi di opportunità per essere serena, sarei semplicemente una stupida a rifiutare. Inoltre ho notato che molti uomini chiusi si aprono soltanto se la conversazione vira più sull'esplicito (non mi riferisco solo al sesso, ma anche all'ambito amoroso in generale), mentre se la donna intavola conversazioni più profonde, viene snobbata. Ed è qui che mi pongo un quesito: dobbiamo riconfermare il luogo comune secondo cui l'uomo - introverso o estroverso - è irrimediabilmente attratto dalla "femme fatale senza cervello" o snobbare una donna più profonda è paura che questa possa friendzonare e che quindi non vi apprezzi? Non pensate che, come una donna debba comprendervi, anche voi dobbiate venire incontro all'altro, senza scrollare ogni responsabilità sulla "sociofobia", considerando che potreste trovarvi davanti una sociofobica come voi? Non pensate che a volte la chiusura possa essere confusa con snobismo?
So che queste mie affermazioni "semineranno un vespaio", come si dice qui da me, ma da ragazza fobica ci tenevo a comprendere alcuni aspetti. Detto ciò, spero di essermi spiegata bene e sarò ben lieta di leggere vostre considerazioni :)
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Mmm... Qualche "occasione" di natura sentimentale, fino a 3/4 anni fa (quando ero ancora caruccio) l'ho avuta. Alcune le ho lasciate di mia volontà per strada perché erano occasioni senza alcun significato profondo, dettate solo dagli ormoni e dal bisogno di non rimanere soli.
L'ultima occasione che ho avuto invece, l'ho lasciata andare perché pensavo che lei meritasse di meglio (lo penso tutt'ora e lo penso di tutte, purtroppo) nonostante eravamo tutti e due, magicamente - oserei dire - presi l'uno dall'altro.
L'unico blocco che sento di avere ora nel cogliere occasioni (di qualsiasi natura) non è dato dalla sociofobia bensì dalla mancanza di fiducia in me stesso, nelle poche skill da offrire all'altro in questo momento rispetto ad un ragazzo di medio/alto livello sociale.
Vero comunque, un blocco può apparire come un comportamento snob purtroppo, in realtà è paura (già sperimentata) di non deludere e di non deludersi ulteriormente.
La mancanza di occasioni sentimentali, amicali, la solitudine insomma, mi ha spinto a sperimentare ciò che si dice da migliaia di anni: che dare amore (quello gratuito) sia molto più bello che riceverne.
Delle occasioni ci sono a lavoro con i clienti, dove tramite un sorriso o un atto di gentilezza oltre il semplice dovere professionale, si può dimostrare amore ed armonia.
Che dire, speriamo di sbloccarci tutti :)
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