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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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Mi dicessero per esempio "farai un incidente che non ti fa piu' ricordare nulla del tuo passato e dopo sarai torturata per il resto dei tuoi giorni/ per sempre" non mi piacerebbe per nulla, non penserei che in fondo non son piu' io con la mia memoria che fa cio' che sono a venir torturata memoria di esperienze =/= da coscienza nel momento |
Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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ila82 forse hai ragione, più che di memoria bisognerebbe parlare di organizzazione, ossia la memoria non esplicita che ci struttura. Però se viene cancellata questa secondo me noi (come tipo di io) non esistiamo più. Penso che la nostra identità sia qualcosa di molto evanescente. Se mi dicessero "esisterai comunque ma di te sarà conservato solo l'involucro, avrai un'altra identità, altre tendenze, un altro temperamento e così via", mi chiedo seriamente cosa rimarrebbe di me... L'anima? Ma cos'è quest'anima? E a me cosa frega della sopravvivenza di questa sostanza? :nonso: :interrogativo: Cosa c'è di così diverso in queste teorie dalle leggi di conservazione fisiche in cui in base ad una certa forma di astrazione nulla si crea e nulla si distrugge? Per sopravvivere alla morte davvero per me risulta necessario che sopravviva (si conservi) buona parte della struttura e organizzazione attuale, se questa viene distrutta penso che si muore e basta. In linea di principio però prima o poi si potrebbe resuscitare :mrgreen:. A questo punto però più che chiederci se esistevamo o continueremo ad esistere, sia più appropriato chiedersi se esistiamo davvero adesso, ed in che senso esistiamo. |
Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
Chissà che sarà di noi, lo scopriremo solo vivendo (cit).....forse
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
Ragazzi, accettare il fatto che dopo la vita non ci sia nulla (ovviamente) non vi farà che bene. Per me è stato difficile data la mia educazione di stampo fortemente cattolica ma alla fine bisogna fare i conti con la realtà, c'è poco da fare.
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
Si però la realtà è soggettiva
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
ci vogliono fregare con sta cosa che se ti suicidi poi vai all'inferno, poi magari non lo fai perchè hai paura di soffrire pure nell'aldilà.. io spero che ci sia solo pace e nessun tipo di oppressione, qualsiasi cosa tu abbia fatto sulla terra, altrimenti bella fregatura. Dovremmo essere tutti uguali, una volta scontate le pene terrene
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
Ma ammettendo che ci siano stati altri della stessa 'anima' e altri ne seguiranno bisogna definire bene cosa è e come vive questa anima. Magari adesso sono sereno, prima ero depresso, domani sarò nervoso, seguendo la storia precedente che ha portato a queste sensazioni; in una precedente vita avrò avuto momenti in cui ero sereno, depresso, nervoso, ecc. in funzione di quello che avevo vissuto in quella vita; e in una vita successiva ancora un susseguirsi di sensazioni. L'anima presa a sè stante come sa la vive tutta questa ciclicità di sensazioni che passa per le diverse esistenze? Non sembra che si possa riconoscere, che ci sia un momento in cui possa dire 'io in quanto anima con tale identificativo mi sento così, penso queste cose, ecc.' lo farà sempre dal punto di osservazione dell'essere vivente che la 'ospita'. Sembra più un'entità elementare che ha bisogno di ritrovarsi via via nei nuovi nati per esplicare delle caratterisitche. Cioè sarebbe di un indefinito che non la distinguerebbe in quanto tale, ma immersa in un'essenza globale uniforme che caratterizza tutti gli esseri viventi.
Prima della vita non so se si può dire che ci fosse proprio il nulla, si può dire che c'è stata comunque la serie di vite altrui che ha condotto alla presente, anche se non avevamo coscienza in quelle, sono state comunque delle premesse 'vive'. |
Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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mille mille volte meglio che tornare qui o anche di molto altro si potrà immaginare qualcosa di più bello ma se non si e' rinunciarci non sarà un problema, non ci saremo per rimpiangere |
@deepblue
Lo spostamento tra 'punti di osservazione' potrebbe essere qualcosa che avviene in modo connesso o completamente sconnesso dalla precedente esistenza. Nel primo caso ci dovrà essere un legame che collega le due vite adiacenti, perciò in un certo senso pensavo a un'entità comune che avevo denominato senza troppi scrupoli 'anima'. Ma si può chiamare anche 'flusso' o altro. Che sia invece completamente sconnesso quel trasferimento porta a pensare che la cosa sia equivalente semplicemente a considerare il fenomeno della vita come nascita di una vita in se stessa senza alimentazione dall'esterno, l'impulso che genera l'esistenza sarebbe già intrinseco alla 'materia,' che prende forma. Non riesco a figurarmi questo 'salto' da una fine a un inizio di un altro essere senza che ci sia un canale che renda possibile il trasferimento, un fenomeno che faccia finire proprio nel corpo x invece che in un altro. Si potrebbe ipotizzare che il primo concepimento disponibile automaticamente ospiti il flusso uscente dall'essere che finisce la sua vita biologica in un dato momento, ma a parte che sarebbe richiesto un bilancio sempre rispettato tra situazioni finali ed iniziali, bisogna sempre capire se il filo che rappresenta questo passaggio è qualcosa che fa parte di quel flusso multi-vita. O è così (e allora bisognerebbe vedere se c'è qualcosa che fa sentire quella diciamo anima se stessa trasversalmente alle diverse esistenze) oppure semplicemente manca quel collegamento oppure è completamente casuale, cioè ogni esistenza sarebbe una cosa a sé stante, come in una visione del tutto atea e materialistica insomma. |
Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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Se e solo se si è riusciti in vita a crearsi un'aniima stante e non cadente, tramite percorsi ascetici mistici religiosi ecc ecc, allora ci sarà corporificazione reale dello spirito e la sopravvivenza dell'anima alla morte. Quindi nella maggiorpare dei casi il percoso è a senso unico, dalle esperienze che facciamo verso lo spirito, mentre dovrebbe esserci anche quello inverso, dallo spirito a noi, cosa che nona vviene quasi mai.. |
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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quale e' il vantaggio di avere corporificazione dello spirito e sopravvivenza dell'anima, puo' aver senso che uno preferisca invece dissolversi o comunque che l'anima si dissolva? poi non ho capito che significa percorso "dallo spirito a noi" |
Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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L'anima è quella struttura che permette di interagire con il corpo, quindi uno stadio intermedio tra spirito e corpo...alcuni l'han vista composta da diversi corpi sottili, causale eterico astrale ecc ecc Per la religione catolica anche l'anima è eterna e può finire all'inferno in purgatorio o paradiso, mentre per le dottrine esoteriche ed iniziatiche non è eterna ma può dissolversi progressivamente dopo la morte, la cosidetta seconda morte..a meno che uno in vita già non sia riuscito ad ottenere una evoluzione piuttosto spinta..quindi se uno ha il desiderio di dissolversi non compiendo questa evoluzione si dissolverà progressivamente dopo la morte, si possono leggere i vari libri dei morti tibetano ed egiziano a riguardo... Percorso dallo spirito a noi vuol dire cogliere sempre quei barlumi di risveglio, di beatitudine che solitamente cogliamo pochissime volte durante la vita, solo in alcuni momenti particolarmete intensi, quando ci sentiamo molto "vivi". Purtroppo la maggior parte della vita la passiamo "addormentati", persi nei nostri pensieri nele nostre rimuginazioni, preda degli sconvolgimenti emotivi che ci dominano e quindi queste spinte spirituali che sono cmq molto "delicate" generalmente non l esentiamo siamo come stacccati e separati dalla parte spirituale . |
Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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Re: suicidio? cosa ci sarà dopo la morte?
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Bè essere innamorati è un piccolo esempio...si ha molta più enegia che ci scorre dentro, ci si sente p iù vivi, recettivi, solo che è uno stato indotto dall esterno e che dura il tempo che dura, poi si ripiomba nella zombitudine... Vero è che casi di esaltazione mistica son stati spesso scambiati per isteria nei secoli passati, come ci son casi di gente partita de capoccia dopo certe prariche meditative spinte, o tenciche per risveglio della kundalini fatte senza controllo e purificazioni varie che han "bruciato" più o meno totalmente i praticanti che non avevano una guida adeguata... |
Se dopo c'è qualcosa a che scopo suicidarsi?! :nonso:
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