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cmq non era chiaro dall'inizio xchè era una risposta direttissima a lei nella speranza che prima o poi si smuova da sta situazione di stallo perchè cara lice, il tempo vola, te i consigli li dai, accettali anche e se non da me, da quell'essere bello fuori e dentro con cui hai l'onore di colloquiare ogni tanto :lol: ad esempio oggi NON DOVEVI ESSERE QUI :!: |
Re: Verità VS Menzogna
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Dai retta a Calimero, esci, vivi la tua vita fuori da internet e sforzati di fare le normali esperienze che tutte le persone su questo pianeta fanno. Allora la rabbia che porti dentro piano piano si placherà. Non sei la sola a voler essere sincera con le persone alle quali vuoi bene. Anche chi ti vuole bene sente lo stesso bisogno, e non puoi odiarlo solo perchè vuole essere sincero con te e non nasconderti nulla. Rivendichi il diritto di essere sincera con le persone a cui vuoi bene, ma a loro non concedi il permesso di esserlo con te. La soluzione è eliminare le paure che ti fanno soffrire, non le persone che ti scatenano queste paure. |
Re: Verità VS Menzogna
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Secondo me hai fatto bene a provare a realizzare quell'ideale morale di meta-comunicazione che dovrebbe essere seguito da tutti. E' chi non ne coglie l'utilità, ma addirittura la usa per ferirti, che dovrebbe vergognarsi, non solo per il fatto di averti ferito, ma anche per contribuire, con il suo comportamento, a rendere utopico ciò che dovrebbe essere morale e comune... |
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Io so che questa persona nutre un sincero affetto nei miei confronti... Mi ha aiutato moltissimo e con costanza in questi mesi ed io le sono grata per questo. Quote:
E' sempre stata del tutto sincera con me...e vive con dispiacere il fatto di non potermi parlare liberamente di tutto...anche delle cose che sa mi farebbero male...ma purtroppo non riesco a non soffrire tantissimo nel sentir parlare di determinate cose... E quando parlo di soffrire intendo che il cuore mi esplode in petto, non riesco a respirare, mi sembra di soffocare dal caldo, mi tremano le mani e scoppio a piangere...come una lama conficcata nella schiena. Quote:
Ma solo alcune cose di cui soffriamo accomunano entrambi...ciò che fa soffrire me rende felice questa persona...vorrei che non fosse così...ma così è... :cry: Io ammetto di aver potuto dire cose sgradevoli...ma chi è completamente lucido quando soffre? Quindi, probabilmente, non si aspettava che io reagissi così...ma neanch'io mi aspettavo una sua reazione di quel tipo...non mi aveva mai mostrato quel lato del carattere ed io ne sono rimasta spaventata. Quote:
Non sono stata presa in giro, non ho subito ricatti e non sono stata illusa... E' una persona cristallina e onesta e dice sempre la verità...in questi mesi ha cercato di essere attenta a non ferirmi parlandomi di ciò che sa farmi male e questo l'ho apprezzato moltissimo, perchè finalmente pensavo di aver trovato qualcuno che avesse compreso le mie difficoltà...quell'attenzione e premura nel non ferirmi era una cosa bellissima per me, poichè in passato non avevo mai detto a nessuno ciò che mi faceva star male e mi ero sempre limitata a fingermi entusiasta di ogni bella notizia che coinvolgeva gli altri. Ed il risultato di quel modo di comportarmi nel passato fu che, per non soffrire tacitamente così, non volli più avere a che fare con nessuno... Quote:
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A parte il disturbo evitante, purtroppo tendo ad applicare sempre una modalità di pensiero tipica di chi ha un disturbo alimentare come il mio. Mi riferisco al Pensiero polarizzato tutto o nulla, tanto per la cronaca riporto che cosa sia: consiste nell'insistere su scelte dicotomiche delle quali l'una esclude l'altra. In questo caso la realtà si presenta o bianca o nera, o buona o cattiva, o coraggiosa o vigliacca, ecc., non c'è spazio per le vie di mezzo. Il danno principale prodotto da tale distorsione consiste nel modo con cui la persona si valuta. Se ha commesso un errore, immediatamente si dirà che non vale la pena continuare, è meglio mollare, tanto ormai è tutto rovinato. Naturalmente il pensiero polarizzato ci rende del tutto incapaci in situazioni dove invece è richiesta duttilità ed elasticità. L'anno scorso ho passato una fase di "TUTTO"...direi che è durata fino all'inizio di gennaio... Lavoravo come segretaria in uno studio legale, ogni giorno era un'esposizione alle situazioni che mi facevano male, non solo andare al tribunale di Milano, ma anche viaggiare per andare in altre città per lavoro, cercare di sorridere ai colleghi anche se a volte avevo sentito che dicevano qualcosa di sgradevole su di me, mi sono costretta ad accettare i pochi inviti ad uscire, ho persino cercato di "abbordare" un ragazzo, "cricetavo" tutti i giorni (quest'ultima cosa la può capire solo cali), ho frequentato un corso di PC ed infine dopo 10 anni che non tornavo dai miei parenti in Polonia, sono riuscita ad andarci... Ma questa fase si è interrotta...perchè era stato tutto, troppo e subito...senza la possibilità di graduare l'approccio al mondo...ed il risultato è stata la saturazione... Ora, se dovessi fare paragoni con l'anno scorso, potrei dire di essere nella fase del "NULLA"... L'anno scorso, ogni volta che raccontavo di essermi buttata nel fare qualcosa e puntualmente di essermi distrutta l'umore per questi tentavi...la psichiatra mi ripeteva sempre:" tu esemplifichi il tutto o nulla...ti butti sempre nel cerchio di fuoco scottandoti...devi imparare a mediare...calmati L., calma la tua foga...". Nel momento attuale, a parte il fatto di non essere in quel particolare stato emotivo "esplosivo", c'è il desiderio di imparare a mediare...fare piccolissimi passi che possano essere mantenuti e non quelli troppo lunghi che finiscono per farmi isolare da tutto ciò che è umanità. Come ti ho detto, non è solo il mio parere... Oggi stesso, parlando di questa situazione che si è venuta a creare con questa persona alla mia psicoterapeuta, mi sono messa a piangere...perchè quella persona pensa che la odi quando mi racconta certe cose...e io invece le voglio tantissimo bene e soffro tanto nel non riuscire a uscire di casa ed incontrarla...ma anche la psicoterapeuta mi ha detto:" è troppo presto"... Quote:
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Credo, nel profondo, che a meno che ognuno di noi non trovi qualcuno che sia la nostra copia identica, sia difficilissimo far capire a parole quanto stiamo male...farlo capire oltre un livello che non sia quello delle supposizioni... Io posso cercare di spiegarmi all'infinito, posso dispiacermi e scusarmi con quella persona per ciò che provo, posso fare questo...perchè al momento non ho la forza di fare altro...non è sempre vero che volere è potere, purtroppo. E non posso non sentire una grande rassegnazione dentro di me... |
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Non sono mai stata così vicina ad abbandonare questo forum e a non avere più a che fare con nessuno che abbia incontrato in questi 6 mesi... Se il risultato di avere a che fare con gli altri e di cercare di essere sinceri è quello di essere costantemente fraintesi...e stare continuamente male...allora non ne vedo più il motivo... Se non si prova mai gioa perchè continuare? |
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E l accettazione di se stessi è un traguardo che si raggiunge col tempo..a piccoli passi....Deve pensare prima di tutto a star bene con se stessa...perchè se così non fosse potrebbe pur affrontare il mondo e le sfide che esso gli pone davanti..ma tornerebbe sempre a casa cn l amarezza sul cuore....è il pensero e la visione di noi stessi che deve essere smussata e ricreata in modo tale da non autoinfliggerci piu ferite..... |
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Più che altro non sono i limiti della comunicazione, del linguaggio umano, che sono pochi, a renderlo impossibile, ma altri fattori psicologici, come l'orgoglio, la non simpatia nei confronti dell'interlocutore, o la sua mancanza di ascolto profondo, ma non mettiamo al linguaggio umano dei limiti che non ha per giustificare la nostra debolezza |
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Certo non conosco tutti i retroscena, però da quello che leggo nel post iniziale è proprio il presupposto di partenza che è sbagliato: il confronto tra un'amicizia di 15 anni reale, nel senso che includeva l'uso di tutti e 5 i sensi ;), e un'esperienza di 6 mesi che pare vissuta totalmente (?) tramite chat o forum. Io uso internet da circa 10 anni, che non è tantissimo se vuoi ma nemmeno poco, e se c'è una cosa che ho capito, anche piuttosto tardi in effetti, è che non può sostituire una vera e propria vita sociale. Più la conoscenza si protrae e vive solo diciamo così "nel virtuale" più quell'altra persona la si conosce meno, in un certo senso, diventa un fantasma nel quale riversiamo molto di noi stessi. Perciò, a mio avviso, prima di arrivare a soluzioni drastiche, se puoi aggiungici il prima possibile la maggior quota di realtà (potrebbe essere per il momento anche il telefono). |
Bè, in un rapporto di amicizia è giusto ricercare sincerità e confronto autentico, perciò hai fatto bene ad abbondonare tutte quelle pseudo-amicizie, fondate sul bisogno di annullare te stessa, comprese opiniooni e stati d'animo al solo scopi di risultare gradita all'altro.
In questo modo un'amicizia tende ad appiattirsi a sterile riempitivo e la ricerca dell'altro diventa qualcosa di unicamente funzionale allo svago e ad uno stare bene di facciata, che non contempla affatto la cosa più importante che dovrebbe, al contrario, reggere un'amicizia vera: il confronto, lo scambio, la comunicazione, il coraggio di mettersi in discussione e di accettare la sincerità dell'altro nella misura in cui noi stessi auspichiamo di poterci esprimere con il nostro amico in maniera diretta e cristallina. Personalmente, quando avverto che in un'amicizia sorgono dei tabù e che incominciano a instaurarsi dei non-detti che ci spingono a censurarci, perchè si teme che il dialogo a 360° possa destabilizzare l'equilibrio fittizio di un rapporto, incomincio a capire che una determinata relazione non fa per me; inizio a vivere un disagio interiore che nasce dalla castrazione di idee e sentimenti a cui mi obbligano timori e tabù altrui. Fortunatamente riesco ad essere abbastanza indipendente dall'altro e questa indipendenza mi ha reso anche molto selettiva, nonostante la solitudine che ne è derivata. Però, personalmente, penso che quando si accetta la sfida a mettersi in gioco con una persona, questa sfida ad affrontare la complessità del rapporto si debba portare sino in fondo, perchè creerebbe frustrazione e insoddisfazione avvertire chiusura e reticenza, forse nascenti dal timore di venire colpiti nella propria intima fragilità. I rapporti si devono fondare poi sul rispetto e la reciprocità; se siamo noi i primi a ricercare un rapporto basato sull'autenticità e sulla libera espressione dei nostri pensieri se ne devono accettare anche tutte le conseguenze: Dobbiamo accettare di essere esposti direttamente al giudizio e alle opinioni dell'altro, anche se queste potrebbero ferirci; però poi, alla fine, si è anche consapevoli che tale sofferenza è comunque un mezzo per crescere attraverso una dialettica incessante col nostro prossimo, in grado di arricchirci e aiutarci a guardarci dentro da un punto di vista esterno al nostro, di cui sappiamo di poterci comunque fidare... Alla fna Lice, posso solo dirti questo: non esiste reale scambio se non c'è anche una dose di sofferenza, data dal rischio che si incorre quando ci si mette a nudo e si ricerca una dialogicità autentica e senza veli....certo, le fragilità non devono essere strumentalizzate dalla persona di cui ci fidiamo nei momenti difficili ... |
:cry:
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Re: Verità VS Menzogna
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Se tu dovessi descrivere ad una persona che non è MAI andata sulle montagne russe, le emozioni che si provano facendolo; ritieni che le tue parole, per quanto dettagliate siano, riuscirebbero a far non solo SUPPORRE, ma anche far IMMEDESIMARE il tuo interlocutore? Al punto tale che, nell'ipotesi che egli stesso un giorno vada sulle montagne russe, non rimanga a tal punto basito dalle emozioni provate, da considerare i tentativi di spiegazione da te fatti solo sterili e neanche lontanamente paragonabili alla realtà. Io, ad esempio, pur avendo ascoltato o letto le parole di persone che raccontavano di tentativi di suicidio e delle sensazioni provate in quel momento...della paura, dell'istinto di sopravvivenza che prende il sopravvento, ecc... Quelle emozioni le ho capite solo quando tentai il suicidio...e tutte le parole lette o ascoltate in precedenza sono state distrutte dalla realtà e da ciò che si prova in quei momenti... |
Ma semplicemente capire di chi ci si può fidare e di chi no senza rifugiarsi in una diffidenza paranoica è tanto difficile?
Chi se ne frega se ci son state persone che si son comportate male, ogni persona è diversa, ogni persona merita una possibilità. |
già verità vs menzogna
l'amicizia si riconosce anche quando si trova il coraggio e la forza di riferire le cose importanti anche se si sta male la prima volta una presunta amica o confidente non mi ha riferito una cosa che mi avrebbe forse evitato inutili sofferenze la seconda volta non mi ha detto una cosa che forse non sapendola sarebbe stato meglio, ma sono venuto a saperlo da altri, ed è ancora peggio quando tutti sanno delle cose e chi in teoria è tuo confidente non ti dice nu cazz e nient non che sia una cosa che ormai mi riguardi più, ma cmq mi ha colpito, forse perchè ancora non sono guarito del tutto, e sommata all'altro pettegolezzo (quello dell'insospettato big tromber), la cosa mi ha turbato (seppur sicuro della diversità dell'incontro, anche se forse solo x incompatibilità di 8===> ) come direbbe un mio conoscente estroversone... amici amici, amici un cazz poi a volerla dire tutta, la verità a volte fa anche male come dico sempre l'amicizia è precaria, oggi siamo amici domani siamo nemici indi per cui mai più racconterò li cazzetti miei supersegreti a NESSUNO bò, abbasso animasolfa |
Perché fare l'amico non è proprio uguale a essere amico (cit) 8)
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ma che senso ha far finta di essere un'altra persona ?? ...è ovvio che se ti pesa così tanto hai già la risposta
...ti consiglierei essere te stessa e nn è detto che rimarrai sola |
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semplicemente scioccato, mi è caduto un mito e mi son anche sentito preso pe u chiup, perchè c'avevo anche creduto sulle sue vere intenzioni :twisted: ... voi e custi cazz di retroscena, che arrivano anche se ti barrichi in casa :lol: |
la prima parte è tutta per lice (alla quale già in passato ho scritto che non c'è stata nel momento del bisogno, a differenza di te)
l'ultima è per te... quando ti ho scritto quelle cose ti ho chiesto di tenertele per te anche in caso di litigi... invece... dal vivo mi hai colto di sopresa, ci ho riso sopra, ma riflettendoci a caldo ho valutato che hai tradito il massimo della fiducia che ti ho dato, e ti avevo anche scritto che a NESSUNO lo avevo detto, eri solo tu a sapere il mio segreto... adesso lo sanno in 3, bella storia! posso lo stesso continuare a vederti e sentirti, ma capirai che prima che io ti faccia una confidenza strettissima ne passerà di acqua sotto i ponti animasolfa, ce ne ho anche x te... scusa, ma non riesco a legare con chi mi dice che risponde a tutti e che se non viene contattata non si fa sentire |
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Dopo la lettura di questo post ho deciso di prendere pubblicamente le difese di calinero e di appoggiarlo al 100%.
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calinero ha dei difetti come chiunque altra persona, ma è cristallino e sincero...SEMPRE, può scaldarsi ed arrabbiarsi molto ed a volte può essere difficile trattare con lui, ma SICURAMENTE HA L'INTELLIGENZA PER CAPIRE E PERDONARE (la seconda cosa gli viene un pochino più difficile, ma ci riesce :D ). Un tipo di intelligenza emotiva che non ho avvisato in te. Quote:
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Per il semplice fatto di non aver partecipato al tuo compleanno, mi hai riversato addosso una tale quantità di merda e di odio come nessun'altra persona, in 29 anni di vita (al di fuori del mio sgradevole ambito familiare) aveva mai fatto... Hai utilizzato tutte le confidenze che ti ho fatto in questi mesi, i tentativi di spiegarti quali e come funzionano i miei disturbi, il motivo per cui, al momento, non posso superare certi limiti (parere avvalorato anche dai miei psicoterapeuti), per SPEZZARMI LA SCHIENA...letteralmente! Per quanto un compleanno sia importante, non giustifica, nè in questo universo, nè in nessun'altro un tale rancore... Desidererei davvero poter postare le mail che mi hai mandato...per mostrare la persona che si nasconde dietro i "TI VOGLIO BENE!" che elargisci con grande facilità, ma che si trasformano in rabbia furente se una persona agisce, facendoti, quello che a parer tuo, è un gravissimo torto...nel mio caso, ad esempio, la non partecipazione al tuo compleanno. Quote:
Dei suoi limiti datigli dai suoi problemi e delle difficoltà che ne conseguono nel riuscire a trovare ciò che migliorerebbe la qualità della sua vita ne ha straparlato in questo forum... E di certo, privatamente, si lascia andare maggiormente all'auto-critica...nella speranza che le sue confidenze non vengano poi usate per fargli del male...come chiunque ne faccia ad altre persone desidera che ciò non avvenga. Quote:
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Ricordiamoci tutti che la gente si conosce là fuori... Qui dentro, in questi 6 mesi, ho visto tante persone presentarsi in un modo, per poi rivelare, con il trascorrere del tempo ed ancor più conoscendole dal vivo, la contrapposizione tra "personalità virtuale" e "personalità reale"...una contrapposizione che ha mostrato dei divari difficilmente prevedibili... Sono contenta che queste beghe vengano fuori anche pubblicamente... Io scelsi di postare su questo forum perchè mi ero censurata nelle relazioni con le persone per tutta la mia vita, avevo indossato una maschera di ironia ed auto-ironia per proteggermi dal mondo e fui sempre accondiscendente con gli altri per il timore delle liti e di rimanere sola...MA ADESSO BASTA! MAI PIU'! Non ho nulla da nascondere ed a quasiasi cosa mi verrà rinfacciata replicherò con la verità...non me ne frega nulla che ciò avvenga su un forum a cui tutti possono accedere. Quote:
Ma perchè, ad esempio, quando tu hai scritto il post sottostante non lo hai forse fatto con me? Non hai espresso un TUO giudizio sui miei limiti pubblicamente? Quote:
Gli amici non sono quelli che si profondono esclusivamente in coccole e complimenti all'altro, che dicono esclusivamente cose carine per ottenere l'approvazione dell'altra persona, che assecondano l'altro, anche a proprio discapito, per renderlo felice...insomma che si "azzerbinano" al presunto amico. Gli amici se sono tali, possono e devono dirti anche cose sgradevoli, se facendolo ritengono che potrebbero aiutarti in determinate circostanze, quindi un'amico può anche decidere di rendersi sgradevole agli occhi dell'altra persona. Ma è altrettanto vero che essere amici vuol dire anche capire e accettare i limiti dell'altro e non insultarlo ed arrabbiarsi perchè al momento non riesce a superarli. Entrambe queste due cose devono essere bilanciate e sopratutto poter essere reciproche... Io, conoscendoti, ho notato che a te è dovuto il diritto di poter dare suggerimenti o fare commenti feroci, non altrettanto alla persona che si relaziona con te...non pensi quanto faccia male a chi cerca di conoscerti di più, questo tuo atteggiamento? Quote:
Ci sono persone che avranno meno problemi se paragonati ai tuoi, ma ce ne saranno anche altre che staranno di gran lunga peggio. Ognuno di noi percepisce il proprio dolore come unico e speciale...ed a meno di non poter fare una fusione mentale, nessuno riuscirà mai a capire quanto e come soffrono le altre persone eccetto noi stessi... Ma questo non è un motivo sufficiente per auto-censurarsi ed astenersi dal scrivere ciò che una persona sente il bisogno di buttare fuori. Non avviso nulla di sbagliato in ciò che calinero ha fatto postando oggi in questo topic. Quote:
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Hai utilizzato le confidenze di una persona che nutriva fiducia ed affetto nei tuoi confronti per vendicarti e sfogare il tuo rancore... Una persona che ti ha aiutato in passato e che ha un senso della privacy enorme...quindi hai scelto il modo peggiore per fargli del male. E si capisce anche che, tu non abbia lontanamente capito, con che abisso di sofferenza vive cali la sua solitudine sentimentale... Tutto quello che ha scritto sul forum è solo un modo per urlare al mondo il suo dolore...ognuno lo fa a modo suo... Forse, spesso, possono risultare "sgradevoli" o "strani" i suoi post...ma c'è sempre un'enorme sofferenza dietro...e se ciò non viene compreso o è perchè non si possiede neanche lontanamente una cosa chiamata "empatia", o perchè i propri problemi divergono a tal punto da quelli di calinero che non si riesce ad entrare nella sua ottica, o perchè ci si trova in una posizione privilegiata e la sua sofferenza non sembra poi avere delle fondamente così solide... Quote:
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