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Re: Il grande problema dei timidi
Parla solo quando hai davvero qualcosa da dire, è inutile mettersi a dire cose inutili. Se ci sono dei silenzi pazienza, anche quelli fanno parte di una conversazione. Non è detto che bisogna parlare ogni momento, va bene fare delle pause.
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Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
Il problema è che sei preso da così tante paranoie che non sai poi cosa dire. Ti preoccupi di te stesso e di ciò che gli altri possano pensare di te. Ciò ti blocca dall'agire spontaneamente.
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Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
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Per fare un paragone è come essere brilli senza però l'effetto euforico. E ora che ci penso con l'alcol trovo sempre qualcosa di interessante da dire e soprattutto da fare che è anche più importante quando interagisci con qualcuno |
Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
Capita anche a me ma gli altri non hanno niente in piu di te.
Respirano parlano mangiano e cagano come fai te, ma a differenza tua si sono creati un palco di stronzate sopra la loro esistenza che va in fumo ad un soffio. Spogliali e smascherali, vedrai che sono piu deboli di quanto pensi. E ci godrai a soggiogarli, eccome se ci godrai. Ricorda che crepano pure loro |
Re: Il grande problema dei timidi
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Il fatto che molti basino la loro sicurezza su dei castelli di carta purtoppo non ci aiuta molto |
Re: Il grande problema dei timidi
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Il punto è possibile riuscire a trasportare queste caratteristiche al comportamento giornaliero di ognuno di noi? |
Re: Il grande problema dei timidi
1 allegato(i)
Oltre a questo è chiaro
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Re: Il grande problema dei timidi
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Oggi non parli, passi inosservato e torni a casa contento; domani non parli, la gente inizia ad ignorarti e tu sei ancora più tranquillo e contento; dopodomani dici che hai un impegno, te ne stai a casa a guardare quei 6 episodi arretrati della tua serie preferita, stai da Dio e sei ancora più contento; il giorno dopo nemmeno ti invitano più, tu guardi il cellulare silenzioso e sei ancora più contento. Alla lunga hai permesso alla tua timidezza di condizionare la tua vita. Questa è in buona parte la mia storia. |
Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
Sintonia emotiva con l'altro.
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Re: Il grande problema dei timidi
Io quando bevo sono ancora più inibito di quando sono lucido. Perché ho paura di dire cazzate e fare gaffe (è successo, non vi racconto che è meglio), ho paura di barcollare o rovesciare le cose (una volta mi è scivolato di mano un bicchiere di birra :mrgreen:); e ho paura di avere lo sguardo perso (edit).
Le stesse paure che ho nel dialogo di tutti i giorni, moltiplicate per tre. |
Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
Voglio spezzare una lancia a favore dei timidi.
E' vero che spesso siamo ansiosi, è vero che spesso siamo troppo riflessivi, è vero che spesso siamo semplicemente paranoici... Ma è vero che il problema di molti timidi è anche l'essere emotivamente più sensibili e in un certo senso maturi. Non siamo in grado di banalizzare i rapporti, per noi è tutto molto importante, una parola sbagliata può essere un casino, mentre i non-timidi sparano stronzate (a volte anche in modo ripetitivo a mo' di tormentone) senza curarsi troppo delle conseguenze. Tanto poi basta un "ma non intendevo dire quello" e tutto si sistema. Per un timido è inconcepibile, perché riconosciamo la fragilità insita in chiunque. I timidi hanno fin troppa premura nel rivolgersi agli altri spesso. E questo ci fa apparire bloccati, inebetiti, tontoloni e via dicendo. A volte nella mente di un timido si nascondono intrecci di ragionamenti che farebbero sfigurare un campione di algebra, elaboriamo possibili dialoghi, possibili conseguenze, possibili danni e offese nel tempo di uno sbadiglio. E questo non è un male, la cosa negativa è il fatto di rimanere bloccati nell'incapacità di scegliere, perché alla fine di tutto questi ragionamenti al contrario di quelli matematici non hanno un risultato garantito da teoremi o leggi, e si torna all'incapacità di astrarre di cui sopra. E ci si perde nelle infinite variabili. E le occasioni si sprecano. |
Re: Il grande problema dei timidi
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Re: Il grande problema dei timidi
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