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Re: Essere quello che si è, piacere per come si è
Rispondo al messaggio iniziale, senza aver letto tutte gli interventi seguenti.
Ho 33 anni ormai. Non sono molti, ma nemmeno pochi. Ho vissuto sempre in un certo modo, non conformandomi a ciò che mi circonda, senza però mai perdere l'abitudine dell'adattamento. A furia di fare così, a dire il vero, non so più nemmeno distinguere il confine tra ciò che sono davvero io e quello che mi ha portato ad essere l'adattarmi alle circostanze. Non ho mai passato i miei limiti e comunque quando l'ho fatto l'ho fatto sempre entro certi limiti. Sarebbe stato meglio essere diversa? Non lo so, so che non sarei stata più io (anche se, ripeto, non so più nemmeno dire chi sono io!). So anche che la solitudine fa male. C'è chi sembra riuscire a convivere e anzi, addirittura a vivere solo (cosa che lo rende soddisfatto). A me fa morire. Fa morire il venir sempre scartata (nei casi in cui mi butto) che sia per l'aspetto (non mi è mai importato nulla dell'estetica, dei tacchi alti, il make up...) o per il carattere. Fa morire essere sempre qui in attesa di un qualcosa. Fa morire la paura che nel mio destino ci sia solo il vuoto. Nonostante tutto, nonostante le sempre più pressanti idee negative (troppo negative...) no, non credo che sarebbe stato meglio essere diversa. Gli ideali, i valori, non so se sono gli stessi tuoi ma sono miei e guai a chi me li tocca. Posso adattarmi, smussarmi, non cambiarmi. Per rispondere alla tua domanda... no, credo che questa consapevolezza non serva a un cavolo poichè non fa parte di te. |
Re: Essere quello che si è, piacere per come si è
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Re: Essere quello che si è, piacere per come si è
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Re: Essere quello che si è, piacere per come si è
Essere quello che si è,io faccio esattamente la stessa cosa,ma per questo sono incompatibile con le donne e con il genere umano in generale,di questo pago le conseguenze in ogni singolo istante della mia esistenza,ma non riesco ad essere qualcosa di cui non sono,non riesco ad uniformarmi alla massa,so cosa dovrei fare per piacere alla gente,ma a me non piace,punto,stop,per questo sostengo fermamente che non avrò mai una donna,perchè il mio essere cozza (non l' ex calciatore :) ) con le donne.
Poi il calcio non c'entra niente,perchè allora io che sono fissato dovrei essere un playboy ed invece non ho nessuna. :) |
Re: Essere quello che si è, piacere per come si è
Io pure ho sempre detto fuori dai denti quello che pensavo e sul lavoro ho avuto parecchi problemi a riguardo. Ci ho pure provato a cambiare per piacere agli altri ma poi alla fine erano gli altri che non piacevano a me e stavo comunque male. Oggi cerco di vivere e lasciar vivere, se piaccio bene se non piaccio pazienza.
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Re: Essere quello che si è, piacere per come si è
Se anche qualcuno provasse ad allinearsi al gregge, non succederà un bel niente. Perchè non è parlando di calcio, non è parlando di figa, nè postando roba su facebook che la propria vita diventa felice.
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Re: Essere quello che si è, piacere per come si è
Bisogna giudicare la propria vita dalla propria felicità, non dai vantaggi o giudizi altrui, per cui se si è fatto in un certo modo vuol dire che si era felici di fare in quel determinato modo...talvolta ci si lascia turbare da giudzi altrui o modelli, ma invece bisogna semplicemente proseguire.
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