Alchemist |
27-11-2013 20:57 |
Re: Ma io, in fondo, non ne ho voglia di socialità!
Quote:
Originariamente inviata da Novak
(Messaggio 1188401)
Ma infatti, più sei introverso e meno il problema "non ho 1000 amici, non vado a spingere in disco" dovrebbe pesare.
Sono casi in cui la soluzione non sta nell'uscire e buttarsi nella folla ma nel trovare un proprio equilibrio anche, ebbene sì, conducendo la "scandalosa" vita tranquilla.
Problema diverso è quando si è un po' più estroversi, o comunque si sente di volersi relazionare più di quanto già non si faccia al momento, oppure lo si voglia fare in maniera diversa.
Allora lì sì che uno dovrebbe forzarsi uscir fuori dalla propria zona di comfort, ma solo se ciò è dettato da un desiderio autentico e non da distorsioni sociali o personali.
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Hai ragione, l'annosa questione della differenza tra introversione e introvertimento.
Sono ben felice di evitare certe situazioni sociali che non mi darebbero nulla se non ansia e noia. Spesso però pensando a posteriori a quello che ho fatto (o meglio non fatto) nella mia vita, ci sto male e penso fra me e me che qualche volta avrei dovuto buttarmi, e che se l'avessi fatto a quest'ora chissà dove sarei. Questo credo sia indice del fatto che nel profondo desidero avere rapporti sociali, magari un po' diversi da quelli stereotipati che mi concedo quotidianamente all'università, che mi diano qualcosa in più di una semplice chiacchierata, quel rapporto stretto che mi manca da troppo tempo, praticamente da sempre, famiglia compresa.
Per quanto riguarda capodanno, ognuno è liberissimo di fare ciò che vuole e di festeggiarlo o meno, però per esperienza personale l'anno scorso l'ho passato solo in casa, mentre gli anni precedenti era una delle poche serate in cui mi concedevo un'uscita in discoteca (o meglio negli ultimi 3 anni lavoravo, ma vabbè era comunque una festa) e devo dire che l'ultimo capodanno ho provato sentimenti contrastanti: da un lato non mi pesava più di tanto il fatto di non essere andato a far baldoria insieme ai miei coetanei, dall'altro sentendoli parlare delle loro esperienze e dovendo rispondere vagamente alle loro domande riguardo a cosa avevo fatto mi sono sentito una merda. Per questo devo ammettere che alla fine è forse meglio "sforzarsi", piuttosto che rimanere del tutto soli. L'ideale sarebbe trovare il giusto equilibrio che per noi sarebbe sbilanciato verso la tranquillità, ma la cosa richiede tempo e fortuna, ma in mancanza delle persone giuste è pressochè impossibile.
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