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Re: L' odio
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Re: L' odio
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Quella premessa l'avrei potuta fare in quasi tutti i miei post, ma mi sentivo "ispirato" a farla in quello, chissà perchè... Lo stesso tuttavia non si può dire del mondo virtuale complessivamente considerato: buona parte ha una utilità che che lo oltrepassa... Quote:
Se però mi vuoi dare la "prova contraria" e dimostrarmi che queste costruzioni intellettuali sono anche reali ne sarei ben felice... Il mondo "meccanicistico" è abbastanza monotono :yes: Quote:
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Re: L' odio
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Io sono convinto che le "discrepanze" che ho letto grazie al tuo link siano semplicemente dovute al fatto che il cervello non è perfetto. E' un organo molto complicato e come tutte le macchine complicate ha i suoi "bug", e può persino ammalarsi/guastarsi... Riguardo alla sensazione che noi non siamo il nostro cervello si può spiegare che nemmeno il cervello è un organo unico, ma è composto da più parti che possono essere in conflitto tra loro, da qui quella strana sensazione... Quote:
Dici che l'ignoranza è come giocare ad un gioco senza regole... è vero. Ma qual è il nostro vero obiettivo giocando? Vincere il gioco, o divertirci? Se poniamo che sia il secondo, e non il primo, la spensieratezza non può che giovarci in tantissime situazioni. La vita è un gioco complicatissimo, e solo in pochi arrivano a sentirsi vincitori. Non tutti hanno poi le capacità per arrivare a quel punto, anzi molto pochi... perchè riempire allora di pensieri chi, tanto, non può? Ex. Poniamo per assurdo che io con la mia mente illuminata scopra che Dio non esiste. Se diffondessi la notizia a tutto il mondo creerei un mondo più conspaevole, ma non necessariamente più felice. Priverei di tante persone del loro "oppio", e non sono per niente convinto che quel mondo sarebbe necessariamente migliore. Di sicuro mia nonna non starebbe meglio. Sono poche le persone che in fondo desiderano la libertà (che va a braccetto con la conoscenza), se non a chiacchere. La maggior parte vuole in fondo solo il pane, la pace e un'illusione. |
Re: L' odio
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Tuttavia qui l'esperienza è soggettiva all'estremo. Conta molto più la propria indole e la propria aspettativa, che non le reali capacità di una persona che, almeno per se stessi, contano molto poco. Da cosa dipende allora l'avere questa personalità che consente di arrivare al successo (soggetivo)? Sempre da un insieme di coincidenze. Non le stesse, gradite alla società, che servono diventare il numero 1 nel mondo in successo e ricchezze materiali (di cui sopra), ma sempre coincidenze sono. Quote:
E conferma delle conferme: ho anche un carattere malinconico! (altrimenti forse scriverei su altri tipi di forum) Quote:
Non vedo perchè una vita passata anestetizzati debba essere considerata una vita sprecata... Quali sono i criteri dell'utile? Verso chi siamo in dovere di trascorrere una vita utilmente? Noi stessi forse? Ma passare la più felice vita del mondo di fronte ad una eternità ignota che ci attende è tanto più utile? L'unico concetto di "utilità" certa che potrei concederti è quello riferito alla nostra specie. Siamo utili se ci riproduciamo, se tramandiamo il nostro patrimonio genetico. Non lo siamo se non lo facciamo (per morte precoce o per motivi che in tanti in questo forum conoscono o che so io). In fondo siamo solo dei "sacchetti di DNA"... Ma anche in tal caso, possiamo evitarci i sensi di colpa... l'umanità non si estinguerà comunque per qualche "eccezione" :sisi: Quote:
Ma del resto la discussione è morta nel momento esatto in cui tu dici che la "visione" che hai assunto può essere fatta propria solo tramite l'esperienza, e non tramite la conoscenza e il ragionamento. Quando farò esperienze mistiche sufficientemente convincenti te lo riferirò. Un video purtroppo non è sufficiente a farmi cambiare idea sul mondo. Tieni poi conto che non è una questione di scelta come dici tu, io non ho "scelto" di mantenere la visione che ho, che peraltro sono il primo a riconoscere che non porta a nulla di buono. Dipende solo da cosa io riesco a percepire come "corretto, oggettivo". Scegliere una visione equivale a ingannarsi da soli, il chè non è necessariamente negativo. Tuttavia "scegliere di ingannarsi" è impossibile per qualunque indidviduo sano di mente. |
Re: L' odio
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Re: L' odio
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Razionalmente è così, quella sarebbe la via. La nostra mente anelerebbe a qualcosa di superiore, ha un bisogno infinito da soddisfare, lo percepiamo tutti. Quando realizza che non esiste risposta a questo bisogno, certifica anche la sua inutilità, per cui... Tuttavia, come ho scritto in un post precedente, la ragione esegue il volere dei desideri (emotivi), e degli istinti (almeno nel lungo termine). L'istinto più potente che ciascuno di noi (eccezion fatta per casi patologici gravi) è quello di sopravvivenza. Quote:
Però rileggi con attenzione quanto ho scritto, ingannarsi è possibile ma non se ti rendi conto di ciò che stai facendo, non puoi farlo coscientemente e volontariamente. Se proprio insisti vai incontro alla certezza che l'inganno, inevitabilmente, prima o poi crollerà. |
Re: L' odio
E perfino una persona razionale come te non riesce a mettere a tacere un istinto? Sicuro non ci sia proprio altro?
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Re: L' odio
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E la tua è istigazione al suicidio! :mrgreen: Quote:
Semplicemente io non ho mai avuto nessunissimo sentore che qualcosa di quel genere esista. |
Re: L' odio
Ho degli odi e accumuli di rabbia repressa non indifferenti.
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