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Vecchio 09-05-2012, 21:54   #1
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Ultima modifica di Franz86; 26-07-2015 a 23:50.
Vecchio 09-05-2012, 22:10   #2
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

In quanto alla guerra..
Nella sua storia, l'umanità, non ha mai voluto né potuto eliminare la guerra perché è la sua esistenza a dare senso e realtà alla vita degli esserei umani.
Avere sempre delle guerre in corso, in qualche parte del mondo, ha una sua specifica funzione: quella di alimentare l'illusione di pace della nostra società.
Ma la guerra deve essere reale, non può sembrare una finzione.
Leggere delle guerre del passato non basta.
La narrazione rischia di trasformarle in favole e annullarne l'effetto.
Se la gente non vede morti veri in televisione, se la sofferenza non viene mostrata, se la guerra non la tocca da vicino e le fa paura, la pace non può essere mantenuta, e il suo stesso significato viene dimenticato.
La gente ha bisogno della guerra per sentirsi viva.
(cit.)
Amare = voler bene, odiare = voler male, indifferenza = neutralità.. quindi l'opposto di amare è odiare.
Vecchio 09-05-2012, 22:24   #3
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
In quanto alla guerra..
Nella sua storia, l'umanità, non ha mai voluto né potuto eliminare la guerra perché è la sua esistenza a dare senso e realtà alla vita degli esserei umani.
Avere sempre delle guerre in corso, in qualche parte del mondo, ha una sua specifica funzione: quella di alimentare l'illusione di pace della nostra società.
Ma la guerra deve essere reale, non può sembrare una finzione.
Leggere delle guerre del passato non basta.
La narrazione rischia di trasformarle in favole e annullarne l'effetto.
Se la gente non vede morti veri in televisione, se la sofferenza non viene mostrata, se la guerra non la tocca da vicino e le fa paura, la pace non può essere mantenuta, e il suo stesso significato viene dimenticato.
La gente ha bisogno della guerra per sentirsi viva.
(cit.)
Amare = voler bene, odiare = voler male, indifferenza = neutralità.. quindi l'opposto di amare è odiare.
La citazione sulla guerra è interessante ( da dove l'hai presa?), ma sull' odio non mi convinci per nulla... cosa ferisce di più le persone nella quotidianità? L' odio? Cosa riesce ad essere più avvilente di tutto?
Vecchio 10-05-2012, 15:01   #4
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

L’odio - Wislawa Szymborska

Guardate com'e' sempre efficiente,
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l'odio.
Con quanta facilità supera gli ostacoli.
Come gli e' facile avventarsi, agguantare.

Non e' come gli altri sentimenti.
Insieme più vecchio e più giovane di loro.
Da solo genera le cause
che lo fanno nascere.
Se si addormenta,il suo non e' mai un sonno eterno.
L'insonnia non lo indebolisce,ma lo rafforza.

Religione o non religione-
purché ci si inginocchi per il via.
Patria o no-
purché si scatti alla partenza.
Anche la giustizia va bene, all'inizio.
Poi corre tutto solo.
L'odio. L'odio.
Una smorfia di estasi amorosa
gli deforma il viso.

Oh, questi altri sentimenti-
malaticci e fiacchi.
Da quando la fratellanza
può contare sulle folle?
La compassione e'mai
giunta prima al traguardo?
Il dubbio quanti volenterosi trascina?
Lui solo trascina,che sa il fatto suo.

Capace, sveglio, molto laborioso.
Occorre dire quante canzoni ha composto?
Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
Quanti tappeti umani ha disteso
su quante piazze, stadi?

Diciamoci la verità:
sa creare bellezza.
Splendidi i suoi bagliori nella notte nera.
Magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.
Innegabile e' il pathos delle rovine
e l'umorismo grasso
della colonna che vigorosa le sovrasta.

E' un maestro del contrasto
tra fracasso e silenzio,
tra sangue rosso e neve bianca.

E soprattutto non lo annoia mai
il motivo del lindo carnefice
sopra la vittima insozzata

In ogni instante e' pronto a nuovi compiti.
Se deve aspettare, aspetterà.
Lo dicono cieco. Cieco?
Ha la vista acuta del cecchino
e guarda risoluto al futuro
lui solo.
Vecchio 11-05-2012, 16:22   #5
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
La citazione sulla guerra è interessante ( da dove l'hai presa?), ma sull' odio non mi convinci per nulla... cosa ferisce di più le persone nella quotidianità? L' odio? Cosa riesce ad essere più avvilente di tutto?
È presa da
.
Se io cammino per strada, cammino tra persone che mi sono indifferenti, io non le conosco e loro non conoscono me.
Se io giro indossando la maglietta del milan nella curva juventina, queste persone mi odieranno, questa seconda condizione è decisamente peggiore.. è perfino pericolosa.
Ora tu parli di "avvilire", questo è un sentimento non ha molto a che fare con il significato di opposto che è praticamente matematico (1 vs -1).
I sentimenti per loro natura sono individuali e perfino irrazionali.. cioè potenzialmente decisamente lontani da ciò che è matematico, quindi è possibilissimo che l'indifferenza per taluni sia peggio che essere odiati ma però non parliamo più di opposti.
Vecchio 11-05-2012, 20:29   #6
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Se io cammino per strada, cammino tra persone che mi sono indifferenti, io non le conosco e loro non conoscono me.
Se io giro indossando la maglietta del milan nella curva juventina, queste persone mi odieranno, questa seconda condizione è decisamente peggiore.. è perfino pericolosa.
Attento, quello della curva non è odio rivolto a te come persona. E' un'altra cosa, è un meccanismo "tribale" di ostilità collettiva. Ma è legato alla non-conoscenza dell' altro. Se tu arrivi ad una festa di tuoi amici d'infanzia, che ti conoscono tutti da anni e che però sono tutti juventini, con la maglietta del Milan, ti sfotteranno magari, ma non ti faranno del male. Men che meno ti odieranno. Perchè ti conoscono bene.

Io parlo dell' odio personale, capisci, come ad esempio: io, Franz, conosco personalmente Kitsune e lo odio.
In questo senso l' odio è più vicino all' amore dell' indifferenza, è comunque un sentimento irrazionale proveniente da un singolo e rivolto ad un altro singolo individuo.

"L'odio di massa" come "l'amore di massa", sono concetti che non è molto corretto assimilare totalmente a quelli riferiti ai singoli individui.

Quote:
Ora tu parli di "avvilire", questo è un sentimento non ha molto a che fare con il significato di opposto che è praticamente matematico (1 vs -1).
I sentimenti per loro natura sono individuali e perfino irrazionali.. cioè potenzialmente decisamente lontani da ciò che è matematico, quindi è possibilissimo che l'indifferenza per taluni sia peggio che essere odiati ma però non parliamo più di opposti.
Non mi sono spiegato bene forse. Perchè ci confrontiamo qui su FS? Perchè non con la gente che vediamo per strada tutti i giorni? Perchè loro ci odiano?
No, perchè siamo circondati dall' indifferenza. Perlomeno sul forum ci ascoltiamo ... Per me l'indifferenza al giorno d'oggi ferisce molto più dell' odio, è questo che intendo.

L'indifferenza è "fredda", non è un sentimento e non è quindi irrazionale, al contrario è razionalissima. " Kitsune tenta di instaurare un dialogo con me? E perchè mai dovrei ascoltarlo, devo andare a fare la spesa." E me ne vado per la mia strada ...

@eVito Corleone: la poesia è molto bella, tra l'altro ho visto che l'autrice è morta quest'anno... io non l'avevo nemmeno mai sentita nominare...

@Alfie: in linea di principio penso di comprendere quello che intendi. Però usare le ideologie politiche come metafore mi sembra molto azzardato... eviterei

Ultima modifica di Franz86; 11-05-2012 a 20:47.
Vecchio 12-05-2012, 01:22   #7
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
L'indifferenza è "fredda", non è un sentimento e non è quindi irrazionale, al contrario è razionalissima. " Kitsune tenta di instaurare un dialogo con me? E perchè mai dovrei ascoltarlo, devo andare a fare la spesa." E me ne vado per la mia strada ...
Ok chi ti odia probabilmente "ti pensa" ma chi ti odia non solo non ti ascolta.. ti augura anche del male mentre fa la spesa.
Io personalmente preferisco essere ignorato che odiato e questa è appunto una questione di opinione individuale.
Vecchio 12-05-2012, 08:47   #8
Esperto
L'avatar di Allocco
 

[le seguenti sono opinioni del tutto svincolate dalla realtà]
Franz, sei il mio utente ideale!
Purtroppo ultimamente sono un po' assente dal forum quindi non posso partecipare moltissimissimo ma ti leggerò con piacere!

L'affetto, o l'amore, bene o male si generano quando il mondo corrisponde alla nostra immagine di esso (quando "ci piace")
L'indifferenza, quando esso non ci tocca, a prescindere dalla sua polarità rispetto ai nostri desideri.
L'odio e la rabbia secondo me sono legati all'amore a doppio filo, nel senso che credo nascano soprattutto quando qualcosa che amiamo o potremmo amare diverge dalle o mette in pericolo le nostre aspettative/credenze.

Per fare un esempio quotidiano:
1 - nostra madre ci prepara la colazione - siamo contenti, le vogliamo bene
2 - pinco palla NON ci prepara la colazione - chissene, mai fatto, chi lo conosce?
3 - nostra madre, che prepara sempre la colazione, non lo fa - che palle, ci infastidisce

Insomma, bisognerebbe riflettere molto sul perché odiamo qualcuno, quando succede.
Secondo me è un segno di affetto anche quello.
Tant'èvvero che ultimamente sono sempre più comuni i terapisti/pedagogisti e compagnia bella che ricorrono all'insegnamento della "gestione del conflitto".
Cioè alla ricerca del conflitto e delle sue soluzioni, e non all'antica (bigotta) idea che la vita affettiva debba sempre essere in positivo.

[fine delle opinioni]
---
Discorso a parte per la guerra e l'odio tra gruppi, come ha già detto giustamente Franz, tralasciamo il discorso

Ultima modifica di Allocco; 12-05-2012 a 08:54.
Vecchio 12-05-2012, 09:56   #9
Esperto
L'avatar di passenger
 

La Haine...
Vecchio 14-05-2012, 16:03   #10
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Quote:
Originariamente inviata da passenger Visualizza il messaggio
La Haine...
Intendi il film, vero? L'ho "visto" tempo fa, ma ammetto di non averlo seguito con attenzione, quindi non posso dare un'opinione a riguardo.

Però gli spezzoni che sono riuscito a seguire mi sono sembrati molto interessanti, infatti mi sono riproposto di guardarlo con attenzione, quando capiterà l'occasione.
Vecchio 21-05-2012, 23:40   #11
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Interessante...



Tutto implica il suo opposto, quando c'è amore c'è odio, come dice Osho se ami una persona 24 ore al giorno c'è qualcosa che non và, è come mangiare 24 ore al giorno, è come inspirare e basta, uno deve anche espirare... ogni tanto ci si ama, ma poi ci si odia anche, allora è un'amore vivo e non gli asfittici rapporti in cui alla fine si cade nell'indifferenza (che definirei assenza di amore o comunque di sentimenti più che opposto di amore...).

Comunque perché farne una questione dialettica? Odiare è un'esperienza e come tale deve essere esperita, non può essere comunicata, conoscerai l'odio quando odierai.

Quello che è interessante è che tu te ne faccia una questione, tu ci rifletta sopra, quando per molti è un dato acquisito da non mettere in discussione...
Stavo per chiederti se mi dicevi "interessante" per prendermi in giro... ho cliccato su "quote" per scrivertelo, si vede che hai modificato in quel momento esatto e mi sono accorto che la risposta era in questa frase:

Quote:
Quello che è interessante è che tu te ne faccia una questione, tu ci rifletta sopra, quando per molti è un dato acquisito da non mettere in discussione...
Forse la mia spiegazione non rende bene ciò che è successo, ma è stato stranissimo vedersi rispondere senza aver posto ancora la domanda!

Comunque, io sono stato innamorato. Forse amo ancora, anche se non voglio ammetterlo. Ho avuto momenti di forte frustrazione in cui forse ho odiato questa persona... ma pensare ad un odio che possa durare nel tempo quanto l'amore... non appartiene alla mia esperienza di vita, ecco.
Vecchio 22-05-2012, 01:08   #12
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
L' odio viene solitamente definitito come contrario dell' amore. Però, se io cerco un opposto dell' amore, mi viene in mente la più fredda e radicale indifferenza. Perchè lì non c'è alcun sentimento, non c'è trasporto, anzi è proprio l' assenza totale di sentimento. Il trionfo della razionalità, sotto certi aspetti.
Si... l'indifferenza nei rapporti personali, che porterebbe come conseguenza alla asocialità completa, è proprio il trionfo della razionalità.

Quote:
Ma l'odio-sentimento (quindi irrazionale), l'odio personale, cosa sarebbe? E qual è il suo rapporto con l' amore?
Non capisco perchè ritieni che sia l'indifferenza, piuttosto che l'odio, il contrario dell'amore. Se vogliamo dare una "misura" della affinità con una persona mi verrebbe da pensare che l'indifferenza è nulla, è 0, mentre amore e odio hanno un segno (+/-, a chi dei due assegnare il + e a chi il - è ovviamente una scelta arbitraria).

Questo ovviamente se vogliamo considerare in modo brutale la questione... sappiamo bene infatti che spesso l'amore è frammisto all'odio (e viceveresa), e sappiamo anche che in tutti i casi in cui questi opposti convivono l'indifferenza è sempre assente. L'indifferenza è un non-sentimento, è razionalità, come hai detto tu. Odio e amore sono sentimenti. Va da se quindi che non può essere l'indifferenza il contrario dell'amore, ma l'odio!

Riguardo a "cosa" sia, come definirlo, è difficile... per il semplice motivo che le neuroscienze sono ancora all'età della pietra. Figuriamoci poi chiederci perchè esiste...
Ci dobbiamo accontentare quindi di percepirlo, e questo non è difficile... è molto più facile odiare che amare, e capita molto più frequentemente.
Vecchio 22-05-2012, 01:30   #13
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
AGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!

Abbasso le neuroscienze!!!!!!! Viva Osho!!!!!!!
Osho?

Lui?
http://it.wikipedia.org/wiki/Osho_Rajneesh

Di santoni ne è pieno il mondo. Perchè lui dovrebbe essere diverso/migliore?
(Il Metodo Scientifico invece è uno, ed è quello per tutti)

Quote:
Povero! Non sarà sempre così.
Non sarà sempre così? Che risposta è?
La mia era una affermazione generale. Se anche un giorno io mi innamorassi ciò non toglie che è comunque un evento più raro...
E penso di poter generalizzare con sicurezza: è così per tutti.
Vecchio 22-05-2012, 01:46   #14
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
1) Perchè lo consiglio io.
2) Infatti mica è stata l'unica persona saggia del pianeta, di saggi è pieno il mondo, è pieno anche di santoni vanagloriosi (chi ha detto "come Joseph"????? ).
Ok. Allora mi basterà leggere i tuoi post per attingere alla fonte del Sapere, e posso così evitarmi la lettura del tuo santone...

Quote:
Va bene, va bene hai vinto... un pizzico di "risentimento" c'era in quella frase (non dovevo scriverla...)

Ogni tanto persino io riesco a farmeli sfuggire... Colpa dell'ora tarda che impigrisce la mente
Vecchio 22-05-2012, 02:12   #15
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Non riesco a capire a quale frase ti riferisci... quella in cui mi definisci fonte del Sapere, quella in cui dici che l'odio è più frequente dell'amore o quella in cui dici che quest'ultima era un'affermazione generale?
Quote:
è molto più facile odiare che amare, e capita molto più frequentemente.
Era un'osservazione superflua rispetto al mio ragionamento in quel post. Ti ho servito la battuta pronta sul piatto...

Ultima modifica di Woland12; 22-05-2012 a 12:16.
Vecchio 22-05-2012, 02:43   #16
Banned
 

Ma cosa state combinando nel mio topic? Da bravi... Domani rispondo

Cioè oggi... ma più tardi.
Vecchio 22-05-2012, 04:55   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Woland12 Visualizza il messaggio
(...) Non capisco perchè ritieni che sia l'indifferenza, piuttosto che l'odio, il contrario dell'amore. L'indifferenza è un non-sentimento, è razionalità, come hai detto tu.
Ok.

Quote:
Odio e amore sono sentimenti. Va da se quindi che non può essere l'indifferenza il contrario dell'amore, ma l'odio!
Ma appunto, invece... Due sentimenti sono comunque più vicini tra loro che non ad un non-sentimento come l'indifferenza. Siccome parliamo dell' intera gamma nelle possibili relazioni umane, gli estremi sono dati dalle due polarità: all' una si situa il sentimento all' ennesima potenza (odio o amore, buffo, vero?) all' altra l'indifferenza.

Comunque, considerando gli estremi della gamma ma anche tutto ciò che c'è in mezzo (le infinite sfumature di sentimento), al giorno d' oggi stiamo sempre più spostando l'asticella verso l' estremo "indifferenza" piuttosto che verso quello "sentimento". Non verso il fuoco o comunque su tutte le possibilità del calore, ma verso il ghiaccio più gelido... mi pare significativa questa tendenza generale.

Ultima modifica di Franz86; 22-05-2012 a 05:13.
Vecchio 22-05-2012, 17:02   #18
Esperto
L'avatar di Sotterranea
 

Definirei l'odio come un sentimento di avversione che si genera nei confronti di qualcuno che ha il potere di ferirci e con cui vi è un legame (anche solo auspicato), nel momento in cui ha tradito la nostra fiducia o perchè ci ha sottratto qualcosa a cui tenevamo molto.
L'odio nasce e matura con il tempo, richiede molte risorse mentali e perciò probabilmente inizia a far capolino laddove si instilla la consapevolezza che non vi è possibilità di mediare o di instaurare altri rapporti più produttivi con l'altro oppure di allontanarlo semplicemente dal nostro campo visivo.

L'odio lo associo poco ad una personalità evitante come la mia perchè implicherebbe un dedizione all'altro che non voglio concedere o un rapporto di vicinanza che non voglio riconoscere.
Sono riuscita ad odiare solo i miei genitori.
Vecchio 22-05-2012, 18:25   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Rispecchia la tendenza presente in ogni altro aspetto della vita umana in questa società, che è la tendenza a allontanarsi dalla vita e dai suo guazzabugli caotici. (...)
Ah ah, stavolta non mi hai freghi con la risposta telepatica.
(Lo svarione più pesante da anni a questa parte...)


Comunque, io la vedo in una maniera differente. A mio avviso nell' epoca moderna si tende a cadere, in ogni ambito, nell' indifferenziazione complessiva.
I sentimenti nascono dal riconoscimento dell' altro come singolo: tanto più sono forti quanto più sono esclusivi, tanto più sono flebili quanto più possono essere provati per chiunque.

I sentimenti sono vittima della società di massa, che tenta di forgiare (e piano piano sta riuscendo nell' intento) individui-fotocopia verso cui diventa impossibile provare forte attrazione/repulsione. Cos'è oggi un' espressione di "personalità"? Non tanto azioni e pensiero, quanto il vestiario, la pura esteriorità, l'apparenza. Al di sotto della quale però si nasconde l' indifferenziazione.

Quote:
Originariamente inviata da Sotterranea Visualizza il messaggio
Definirei l'odio come un sentimento di avversione che si genera nei confronti di qualcuno che ha il potere di ferirci e con cui vi è un legame (anche solo auspicato), nel momento in cui ha tradito la nostra fiducia o perchè ci ha sottratto qualcosa a cui tenevamo molto.
L'odio nasce e matura con il tempo, richiede molte risorse mentali e perciò probabilmente inizia a far capolino laddove si instilla la consapevolezza che non vi è possibilità di mediare o di instaurare altri rapporti più produttivi con l'altro oppure di allontanarlo semplicemente dal nostro campo visivo.

L'odio lo associo poco ad una personalità evitante come la mia perchè implicherebbe un dedizione all'altro che non voglio concedere o un rapporto di vicinanza che non voglio riconoscere.
Sono riuscita ad odiare solo i miei genitori.
Buona definizione, veramente. Quando cercavo di individuare un rapporto di odio duraturo che qualcuno potesse aver esperito mi era venuto proprio in mente qualche contesto familiare particolarmente ostico.

Il passaggio che ho evidenziato mi ha colpito particolarmente: anche nell' odio quindi vi è un forte riconoscimento del "valore" dell' altro come singolo individuo in un certo qual modo "speciale"... solo che non si riesce a far coincidere questo riconoscimento con la creazione di un rapporto costruttivo, quindi si è costretti a "ripiegare" sulla distruttività.

Mi verrebbe da fare una domanda a questo punto: se esiste in ognuno un bisogno innato di affettività, esiste anche allo stesso modo un altrettanto innato bisogno di avversione?
Vecchio 23-05-2012, 00:54   #20
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Ma appunto, invece... Due sentimenti sono comunque più vicini tra loro che non ad un non-sentimento come l'indifferenza. Siccome parliamo dell' intera gamma nelle possibili relazioni umane, gli estremi sono dati dalle due polarità: all' una si situa il sentimento all' ennesima potenza (odio o amore, buffo, vero?) all' altra l'indifferenza.
Posto che tutto questo "filosofare" su cosa sia l'odio è abbastanza fine a se stesso...
Ma posto anche che devo prendere sonno :

Ho capito cosa intendi dire... penso ci siano 2 modi per vedere la questione:
1)Io avevo pensato a una scala di affinità nel legame con una persona, su cui disporre amore e odio. Andavo quindi a valutare la natura del legame con l'altro. In quest'ottica vado a centrare la mia "scala ordinale" sull'indifferenza, che è lo 0, in quanto è una emozione nulla: non proviamo né attrazione, né repulsione per un soggetto. Detto ciò, ovviamente amore e odio non potranno che occupare i valori + e -.

2)Tu hai invece pensato a una scala di intensità emotiva. Così facendo consideravi la carica emotiva del soggetto a prescindere dalla natura del legame. In tal caso ovviamente vedi l'indifferenza come massimo distacco, e odio/amore (uniti) come massima emotività.

Quote:
Comunque, considerando gli estremi della gamma ma anche tutto ciò che c'è in mezzo (le infinite sfumature di sentimento), al giorno d' oggi stiamo sempre più spostando l'asticella verso l' estremo "indifferenza" piuttosto che verso quello "sentimento". Non verso il fuoco o comunque su tutte le possibilità del calore, ma verso il ghiaccio più gelido... mi pare significativa questa tendenza generale.
Ti confesso che io questa tendenza cui ti riferisci non la sto notando...

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Comunque la si guardi si vede sempre la medesima tendenza mortifera propria della mente, che è nemica del cambiamento e quindi della vita, ed è amica (come l'agente Smith) del controllo e dell'omologazione.
Quante farneticazioni! Occhio a non orientaleggiare troppo.

Il nostro Io è la nostra mente. La nostra mente racchiude tutta la nostra sfera psicologica.

Per quanto razionalità ed emotività (cui io associerei anche il termine "istinto") siano 2 atteggiamenti opposti nel singolo momento, sono inscindibili nell'arco di una vita, e stanno l'una (la razionalità) al servizio dell'altra (l'emotività).
L'emotività priva di razionalità diventa impulsività/istinto, e questa è una proprietà delle bestie.
La razionalità priva di emotività/istinto semplicemente non esiste nel mondo "senziente", è una proprietà delle sole macchine.
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