RainWillEnd |
02-02-2011 17:57 |
Re: La storia di Dekker, che si fà pena da solo
Quote:
Originariamente inviata da Dekker83
(Messaggio 475984)
Un giorno , il padre di dekker, lo vede ....
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A grandi linee già l'ho sentita di persona questa storia... ma devo farti i complimenti perchè l'hai scritta davvero bene, non avevo proprio voglia di leggerla (ma non me l'avresti perdonata xD) e invece dal primo paragravo già volevo arrivare fino alla fine.
Perdona tuo padre... anch'io sono così grazie a mia madre... alla fine non credo sia loro la colpa. Quasi sicuramente anche lui avrà ricevuto lo stesso pugno dal padre e anche tu darai lo stesso pugno a tuo figlio... il segreto sta, di generazione in generazione, nel dare sempre un pugno più leggero.
Il mio consiglio onestamente è quello di rimettersi in sesto prima di tutto, perchè se vai all'università acciaccato sei poco produttivo, lo fai soffrendo e perdi solo tempo. Secondo me tutto quello che rientra nell'autogestione deve essere fatto solo quando si sta bene. SE non si sta bene è molto meglio fare un lavoro, dove sai che devi fare quello e sei a posto, le seghe mentali se le fà il proprietario, e ti entrano i soldi. Con quei soldi compri vestiti, fai corsi, frequenti ambienti, paghi le serate alle ragazze ecc... per l'università c'è tempo. Lo so hai 27 anni, ma è anche vero che col famoso "pezzo di carta" oggi neanche lo trovi un lavoro... mia cucina ha studiato 10 anni da psicologa e mo parte un altra via crucis per aprirsi l'attività.
Devi essere una persona motivata per continuare l'università, poi dipende da quanti esami ti mancano, però se smettessi non perderesti nulla. Il mio consiglio è sempre quello di <<rimettere fermarti e rimettere a posto il motore, perchè continuando ad andare avanti col motore rotto prima o poi fiirai di romperlo e li saranno guai seri>>
Fra l'altro continuando ad andare avanti col motore rotto... oltre a spaccarlo... avanzerai anche lentamente...
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