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Re: It's too late
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Poi comunque aggiungo, e qui magari mi sbaglio ed ammetto anche che ci potranno essere delle eccezioni, che le fasi oppositive vanno bene, il bisogno di individuazione è ok, ma ogni essere umano sente prima o poi anche il bisogno di appartenenza. |
Re: It's too late
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Re: It's too late
(Direi che il modo in cui quei due se la ridono a crepapelle sotto la scritta "Vivi i tuoi sogni", la dica lunga... :D)
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Re: It's too late
In teoria, per quello che ho visto nel forum e nella vita reale, non è troppo tardi per trovarsi una compagna, certo forse è troppo tardi per fare vita da discotecaro ma forse nemmeno per quello.
Io sono sempre rimasto più angosciato per il discorso delle reti di conoscenze, qualsiasi uomo ha almeno una donna a cui può piacere, però deve trovarla, e per chi è vissuto isolato difficile. Queste reti si formano in giovane età, costruirle da zero è difficile per un introverso. Non so se è una visione consolatoria, però almeno sposta il problema su una cosa concreta, non a una "palingenesi" del proprio carattere che tarda sempre ad arrivare. |
Re: It's too late
Moony...ti capisco perfettamente non passa giorno che non ci pensi. Faccio un giro in macchina e penso potrei essere io al posto di quelle persone, sento i miei colleghi e mi rendo conto di quanto ho perso e di quanto continuo a perdermi.
Si, è troppi tardi e stiamo continuando ad accumulare ritardi. I momenti di sconforto sono inevitabili se inizi a pensare a quello che sei e a quello che avresti potuto realizzare, ottenere. Non ho molto a cui appigliarmi in questi momenti se non alla mia fantasia, alla mia speranza di migliorare la situazione, alle parole gentili di una persona, al mio continuo illudermi ed idealizzare le persone, arma a doppio taglio ma necessaria/sufficiente ad alimentare la speranza per non soffocare e continuare ad andare avanti, perchè? prima o poi qualcosa cambierà... lo so. |
Re: It's too late
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E devo dire che spesso è questo pensiero a mandarmi nel panico e magari a farmi andare allo sbaraglio su badoo e in qualche chat. Il problema è che così non funziona, perché non riesco ad essere tranquillo e ad essere me stesso. Inoltre vedendo che magari non riesco a concludere nulla mi deprimo fortemente. Per me è dura scegliere una da un profilo e cercare di approciarmi... mi sembra così artificioso... e poi così molto è legato alle foto e magari alle prime minchiate che le dici per iniziare a parlarci. Mentre il contesto giusto sarebbe che frequentando o se vogliamo anche sentendo una persona con il tempo possano nascere dei sentimenti... ma vista la nostra condizione è difficile poter vivere situazioni "normali" ed inoltre c'è il problema dello scorrere del tempo... e questo timore non consente di avere pazienza... Io penso che consolarsi con altro non sia positivo, idem il non pensarci (che poi può anche essere una delle cause che ha portato a "rinviare", a "non agire prima"). Però bisognerebbe evitare di farla diventare un'ossessione soprattutto perché questo a volte (o almeno a me succede) si ripercuote negativamente sul nostro modo di agire e di porsi nei confronti delle persone che si cerca di conoscere... Quindi pensarci sì ma cercando di mantenere la calma e, anche se difficile per i motivi già citati, bisognerebbe avere un po' di pazienza... che però non deve assolutamente essere associata alla passività. Per quanto riguarda i messaggi nei profili delle ragazze tipo “sono piena di paure e paranoie e cerco qualcuno che mi sorprenda con la sua spontaneità” anche io mi sento tagliato fuori... però credo sia fondamentale trovare persone che ci apprezzino per come siamo e bisogna considerare che ogni tanto questi messaggi sono semplici sparate... che fanno pensare che per conoscere quella ragazza devi essere per forza in quel modo... mentre magari se ce ne fosse la possibilitò, in altri contesti, potrebbe apprezzarti/ci comunque... Il problema più che altro è l'approcio iniziale in quei siti e il fatto che spesso ti scartano a priori senza averti dato neanche la chance di conoscersi. Comunque una volta mia nonna mi ha visto triste. Si è avvicinata e mi ha detto che non dovevo essere triste, perché mio nonno l'aveva conosciuta e sposata a 32 anni (io ora vado per i 28, all'epoca ne avevo 25). In realtà ero triste per il lavoro che facevo, però adesso quando sono giù per i motivi citati da moonwatcher a volte penso a questa cosa. |
Re: It's too late
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Re: It's too late
Io la penso come te Moon: credo di essermi "svegliato" troppo tardi e molte possibilità mi sono precluse, oltre ad aver buttato via la gioventù... certo, negli ultimi tempi qualche progresso l'ho fatto, quindi credo che seppur minimo, abbiamo un margine di miglioramento e non dobbiamo farcelo sfuggire... Per quello che possiamo.
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Re: It's too late
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Re: It's too late
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Re: It's too late
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Per quanto riguarda le esperienze mica devi dirlo che non le hai avute. L'introverso è intelligente e creativo: inventa. |
Re: It's too late
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Re: It's too late
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Re: It's too late
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Re: It's too late
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Senza il cinema oggi sarei già morto di sicuro. L'unica persona che non neghi mai abbracci, altrove spezzati: :baccio: ![]() (oltre al garishimo predelino, si capisce! :D) |
Re: It's too late
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Re: It's too late
Scusa, in realtà volevo quotare tutto il tuo messaggio compresa la parte della nonna citato dal precedente (come si fa a citare la citazione nella citazione?). Pensavo alla differenza tra la mentalità ai tempi della "nonna" e quella di adesso, che un po' secondo me ci avvantaggia (sia uomini che donne) perché prolunga quasi all'infinito l'adolescenza rendendo possibili certe esperienze anche in età un po' "tarda".
Effettivamente meglio non inventare di aver avuto esperienze...ma uno almeno può omettere...:D |
Re: It's too late
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Re: It's too late
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Re: It's too late
quando si parla di aver buttato via gli anni migliori.... non ci si riferisce di certo unicamente alle cose materiali non fatte, come andare in discoteca, ubriacarsi, ecc.
ma alla condivisione di queste cose con altri con cui ti trovi bene (amici), l'importante non è cosa fai, ma con chi lo fai... mica sento di aver buttato l'adolescenza solo perchè non sono andato in discoteca, ma perchè non ho potuto condividere (in quegli anni) tale esperienza con persone degne della mia stima e simpatia (amici)... mica sento di aver buttato l'adolescenza solo perchè non ho avuto la ragazza, ma perchè non ho potuto provare (in quegli anni) l'amore verso un'altra persona, l'intimità, la complicità, l'affetto... cose che avrei condiviso con una persona di sesso opposto al mio... ovvio che tutte le cose che ci siamo persi si potranno benissimo (ma anche no) fare più avanti... ma di sicuro non sarà la stessa cosa rispetto ad averle fatte in "quegli anni".. e non venitemi a fare ragionamenti di menefreghismo perchè puzzano enormemente di vicenda volpe-uva.... :D |
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