FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Non ha senso lavorare se non si ha una vita. (https://fobiasociale.com/non-ha-senso-lavorare-se-non-si-ha-una-vita-72409/)

claire 09-01-2021 19:08

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2556711)
Io dico che sia un dato di fatto che puoi pure lavorare e guadagnare ma senza rapporti vivi come un criceto solo in gabbia.

Intanto i rapporti si possono avere anche dentro il lavoro. Poi ripeto, questa è una tua proiezione, io la posso anche condividere e tanti possono farlo, ma non c'entra.
Non si può applicare a tutti, chi sei tu per dire che un altro si sente come un criceto in gabbia?Magari ci soffre poco, o per niente.
O magari ci soffre pure tanto ma senza lavoro soffrirebbe peggio ancora, e non per i soldi ma perché si sentirebbe deprivato di una parte identitaria importantissima per lui.
Che uno che "lavora e basta" stia necessariamente male è un pregiudizio proiettivo.
(Allo stesso modo di chi pensa che chi non lavora stia necessariamente male, le due facce delle medaglia).

Boyyy82 09-01-2021 19:23

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556692)
Giusto ieri mi è capitato di parlare con una persona che lavora tantissimo, perché ha un'attività di famiglia in proprio a cui si dedica.In più "nel tempo libero" collabora ad un'altra attività di quel settore. Non ama uscire e viaggiare, e non ha famiglia sua. Si dice soddisfatto della sua vita perché gli piace il suo lavoro e ha la passione.
Io non dico che debba essere la vita ideale di tutti, però che il lavoro possa dare una realizzazione anche significativa e fare vivere una vita soddisfacente, non è da escludere a priori.

Ne conosco anch'io diverse persone così e devo dire che non c'è nulla di male... anzi sono pure avvantaggiati perchè gli piace il lavoro che fanno e non gli pesa per niente dedicarci il maggior tempo della propria vita (alla fine tanto dobbiamo lavorare tutti e per gran parte della nostra vita, se ti piace e fai volentieri le cose sei superfortunato altrochè....). Come diceva anche qualcun altro in genere pero' sono autonomi o attività famigliari, la vedo più dura se si è operai o impiegati (ma nulla toglie che possano piacere anche certi tipi di lavoro da operaio/impiegato... soprattutto se si lavora in un bel ambiente e si è gratificati....). Nel complesso pero' credo che la passione del lavoro sia stata più una prerogativa delle generazioni più anziane (quelle che hanno vissuto gli anni d'oro per l'economia), ora è più difficile per tutti... chi è in proprio spesso fa una cosa che piace ma tra tasse, burocrazia, clienti che non pagano ecc alla fine si ritrova a brontolare ugualmente....

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2556703)
Ripeto, troppo facile coprire la non vita con il lavoro. I rapporti servono e sono fondamentali, con o senza lavoro.
Puoi pure prendere 2.000€ al mese e poi la sera torni a casa nella tua solitudine e non hai nessuno nemmeno per prendere una birra.

Dipende quali rapporti, visto che non sono un granchè e pure questi spesso non ti fanno star bene.... spesso puo' essere più appagante lavorare o, ancora meglio, dedicarsi ad hobby e attività piacevoli piuttosto che vivere rapporti complicati e malati

claire 09-01-2021 19:33

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Ora che ci penso anche una mia parente ha dedicato la sua vita al lavoro e non ha rapporti stretti, e lei la conosco abbastanza da poter dire che é una persona serena, se nasconde una grande depressione l'ha sempre nascosta benissimo, io la vedo "bene", trovo arrogante pensare che chi manifesta benessere perché vive come noi non concepiamo, necessariamente se la sta raccontando.

Charles D. Ward 09-01-2021 20:17

Io da un certo punto di vista invidio chi riesce a trarre gratificazione dalla sola attività lavorativa.
Ma, come detto da altri, a meno di non fare attività in proprio e quindi poter continuare oltre il limite dell'età pensionabile, bisognerà fare i conti con la propria vita, e se non si hanno interessi riempire una giornata può essere difficile.
Vedo mio papà, ma anche altri amici di famiglia, che da quando è in pensione passa le giornate a rincoglionirsi tra TV e facebook perché davvero non sa che altro fare...

claire 09-01-2021 20:30

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Ma lì pure ci sono soluzioni gratificanti: un sacco di associazioni di volontariato chiudono perché non hanno volontari e i pochi che collaborano hanno troppo lavoro, e i pensionati dicono che a casa si annoiano e non sanno cosa fare.
Ma è un discorso complesso e un po' ot.

iceboy 09-01-2021 20:38

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556749)
Ma lì pure ci sono soluzioni gratificanti: un sacco di associazioni di volontariato chiudono perché non hanno volontari e i pochi che collaborano hanno troppo lavoro, e i pensionati dicono che a casa si annoiano e non sanno cosa fare.
Ma è un discorso complesso e un po' ot.

ma complesso di cosa? la maggior parte dei pensionati ne hann passate tlmente tante che è anche ovvio vhe desiderano solo oziare

Nightlights 09-01-2021 21:09

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Charles D. Ward (Messaggio 2556741)
Io da un certo punto di vista invidio chi riesce a trarre gratificazione dalla sola attività lavorativa.

Ma, come detto da altri, a meno di non fare attività in proprio e quindi poter continuare oltre il limite dell'età pensionabile, bisognerà fare i conti con la propria vita, e se non si hanno interessi riempire una giornata può essere difficile.

Vedo mio papà, ma anche altri amici di famiglia, che da quando è in pensione passa le giornate a rincoglionirsi tra TV e facebook perché davvero non sa che altro fare...

Infatti trovo pericoloso centrare la propria vita sul lavoro, ovvio che sia importante, ma non deve essere totalizzante. Perché se questo viene a mancare per le più disparate ragioni tutta la propria identità va in crisi, la depressione è dietro l'angolo.
Anche mio padre ha sempre ragionato così, e infatti quando è andato in pensione il cambio di stile di vita l'ha fatto andare in crisi.
Anch'io per anni ho ragionato come lui, prendendolo come modello, ma quando il lavoro è saltato la mia mentalità è cambiata, non ho più legato la mia identità al lavoro, ho cominciato ad immaginarmi come una macchina che deve svolgere determinate funzioni necessarie, per quel determinato orario, quando quell'orario è finito, quella persona rimane li dentro, fuori da lì la vita ricomincia.
Divido molto nettamente le due sfere, non voglio che si mescolino.
Mi sembra che anche i tedeschi hanno questa filosofia lavorativa, divisione netta tra sfera lavorativa e sfera privata.

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk

Ezp97 09-01-2021 21:23

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556749)
Ma lì pure ci sono soluzioni gratificanti: un sacco di associazioni di volontariato chiudono perché non hanno volontari e i pochi che collaborano hanno troppo lavoro, e i pensionati dicono che a casa si annoiano e non sanno cosa fare.
Ma è un discorso complesso e un po' ot.

Si ma mica tutti sono portati a fare volontariato.

claire 09-01-2021 21:27

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2556769)
Si ma mica tutti sono portati a fare volontariato.

Non si parla mai di tutti, appunto.

Boyyy82 09-01-2021 21:52

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Charles D. Ward (Messaggio 2556741)
Io da un certo punto di vista invidio chi riesce a trarre gratificazione dalla sola attività lavorativa.
Ma, come detto da altri, a meno di non fare attività in proprio e quindi poter continuare oltre il limite dell'età pensionabile, bisognerà fare i conti con la propria vita, e se non si hanno interessi riempire una giornata può essere difficile.
Vedo mio papà, ma anche altri amici di famiglia, che da quando è in pensione passa le giornate a rincoglionirsi tra TV e facebook perché davvero non sa che altro fare...

Si ma forse la nostra generazione non avrà quel problema visto che l'età pensionabile sarà a 70 anni se non a 75 :D:miodio:

A parte ciò credo comunque che quelle generazioni ( quelle dei nostri genitori /nonni), erano più attaccate al lavoro e gratificate anche perchè sono state fortunate (per esempio se avevi il sogno di aprirti un negozio lo aprivi, facevi soldi e comunque non avevi grossi problemi.... prova ad aprirti un negozio di questi tempi.... anche se fosse il tuo sogno lasci già perdere fin dall'inizio perchè faresti sicuramente un buco nell'acqua).

Altra cosa... c'erano molte meno distrazioni di oggi, in quei tempi la gente aveva paura di annoiarsi a casa e quindi preferiva di gran lunga andare al lavoro (perchè oltre alla tv non è che ci fosse granchè), oggigiorno con la tecnologia abbiamo solo l'imbarazzo della scelta per farci passare il tempo e abbiamo molti più hobby direi...

PrincessGinevra 09-01-2021 22:44

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556692)
Giusto ieri mi è capitato di parlare con una persona che lavora tantissimo, perché ha un'attività di famiglia in proprio a cui si dedica.In più "nel tempo libero" collabora ad un'altra attività di quel settore. Non ama uscire e viaggiare, e non ha famiglia sua. Si dice soddisfatto della sua vita perché gli piace il suo lavoro e ha la passione.
Io non dico che debba essere la vita ideale di tutti, però che il lavoro possa dare una realizzazione anche significativa e fare vivere una vita soddisfacente, non è da escludere a priori.

la chiave sta tutta qui. ha una passione, e l'ha trasformata in un lavoro (oppure ha trovato il lavoro che riguarda le sue passioni). questo è il top, perchè si fa nella vita ciò che piace e venendo pure retribuiti.. pertanto il lavoro non viene vissuto come un qualcosa che si deve fare per sopravvivere, ma fatto perchè da un senso alle attività della persona e gratificazione.

da grandissime soddisfazioni infatti il lavoro secondo me in tal senso :) da realizzato lavorativamente lo diventi anche personalmente.

Quote:

Originariamente inviata da Charles D. Ward (Messaggio 2556741)
Io da un certo punto di vista invidio chi riesce a trarre gratificazione dalla sola attività lavorativa.
Ma, come detto da altri, a meno di non fare attività in proprio e quindi poter continuare oltre il limite dell'età pensionabile, bisognerà fare i conti con la propria vita, e se non si hanno interessi riempire una giornata può essere difficile.
Vedo mio papà, ma anche altri amici di famiglia, che da quando è in pensione passa le giornate a rincoglionirsi tra TV e facebook perché davvero non sa che altro fare...

se uno fa per lavoro una cosa che gli piace, la gratificazione è massima come scrivevo sopra, ma se semplicemente si è soddisfatti del proprio lavoro (lavoro che si deve fare per campare) allora la gratificazione sarà limitata.. pertanto si, bisogna avere altro da fare, hobby o relazioni o amici da frequentare..

Quote:

Si ma forse la nostra generazione non avrà quel problema visto che l'età pensionabile sarà a 70 anni se non a 75
infatti la mia preoccupazione è proprio quella del lavoro in tal senso, non puoi fare qualcosa che non ti piace fino a 70 anni.. si impazzisce.
il mio attuale lavoro non mi dispiace, ma non so se lo farei ancora per tanti anni..:interrogativo:

Keith 09-01-2021 23:21

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2556729)
Ora che ci penso anche una mia parente ha dedicato la sua vita al lavoro e non ha rapporti stretti, e lei la conosco abbastanza da poter dire che é una persona serena, se nasconde una grande depressione l'ha sempre nascosta benissimo, io la vedo "bene", trovo arrogante pensare che chi manifesta benessere perché vive come noi non concepiamo, necessariamente se la sta raccontando.

Sarò ripetitivo ma mi rimane difficile concepire una persona che sta bene senza rapporti sentimentali, sessuali, amicali e neanche conoscenti.. nessuno dei quattro.. mi pare strano che si possa essere sereni così, però se me lo confermi ti credo sulla parola.

pokorny 09-01-2021 23:54

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2556833)
Sarò ripetitivo ma mi rimane difficile concepire una persona che sta bene senza rapporti sentimentali, sessuali, amicali e neanche conoscenti.. nessuno dei quattro.. mi pare strano che si possa essere sereni così, però se me lo confermi ti credo sulla parola.

Autodifesa. Sublimazione. E perché no, una base caratteriale meno dipendente dalla sfera affettiva. Se poi queste cose si combinano ecco almeno spiegato in parte.

Ezp97 10-01-2021 00:03

Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2556833)
Sarò ripetitivo ma mi rimane difficile concepire una persona che sta bene senza rapporti sentimentali, sessuali, amicali e neanche conoscenti.. nessuno dei quattro.. mi pare strano che si possa essere sereni così, però se me lo confermi ti credo sulla parola.

Ma infatti...l’ho detto che senza rapporti puoi pure stare bene a livello lavoratio e tutto ma è come se ti manca sempre qualcosa, inutile negare. Tutti abbiamo bisogno della socialità.
Prima o poi impazzisci.

Delta80 10-01-2021 00:15

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Un partner si può benissimo non averlo , ma un amico/a che condivide la visione della vita , e che magari ha caratteristiche simili a noi sia come problematiche che come cose positive , credo sia quasi indispensabile, altrimenti davvero lavorare e basta alla lunga mette un ulteriore tristezza che si aggiunge ad altri problemi magari già presenti

Ezp97 10-01-2021 00:20

Quote:

Originariamente inviata da Delta80 (Messaggio 2556863)
Un partner si può benissimo non averlo , ma un amico/a che condivide la visione della vita , e che magari ha caratteristiche simili a noi sia come problematiche che come cose positive , credo sia quasi indispensabile, altrimenti davvero lavorare e basta alla lunga mette un ulteriore tristezza che si aggiunge ad altri problemi magari già presenti

Concordo. Senza nessuno è durissima la vita.

Keith 10-01-2021 00:32

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2556849)
Autodifesa. Sublimazione. E perché no, una base caratteriale meno dipendente dalla sfera affettiva. Se poi queste cose si combinano ecco almeno spiegato in parte.

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2556856)
Ma infatti...l’ho detto che senza rapporti puoi pure stare bene a livello lavoratio e tutto ma è come se ti manca sempre qualcosa, inutile negare. Tutti abbiamo bisogno della socialità.
Prima o poi impazzisci.

Si, secondo me qualcosa manca sempre. A me manca, e non sono uno molto dipendente dalla sfera affettiva. Ci sarà anche chi è ancor meno dipendente da me, ma credo siano veramente pochi. Un minimo di socialità non virtuale ci vuole.. un minimo.. senza niente si sta quantomeno un po' male, se non molto male, diciamo maluccio.

Stasüdedòs 10-01-2021 11:48

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2556833)
Sarò ripetitivo ma mi rimane difficile concepire una persona che sta bene senza rapporti sentimentali, sessuali, amicali e neanche conoscenti.. nessuno dei quattro.. mi pare strano che si possa essere sereni così, però se me lo confermi ti credo sulla parola.

Basta essere schizoidi... l'istinto/bisogno della socialità "vera" (esclusi quindi rapporti occasionali, superficiali, di routine quotidiana) viene inibito automaticamente o non funziona proprio, come un interruttore sempre spento, quindi non si fa alcuna fatica a starsene (bene) per conto proprio.

Gli altri giustamente non possono capire o immaginare possibile una simile situazione, perchè quell'interruttore normalmente è sempre accesso, magari non va granchè bene ma funziona, e si fa sentire in qualche modo.

Percui sì, è possibile stare sempre bene da soli, con buona pace di chi non ci vuole credere.... ma chiaramente è tutto merito di questa "anomalia" (o anche per altri motivi psicologici - mentali), un trucco che facilita enormemente le cose, tutto quì.

Boyyy82 10-01-2021 12:48

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Stasüdedòs (Messaggio 2556959)
Basta essere schizoidi... l'istinto/bisogno della socialità "vera" (esclusi quindi rapporti occasionali, superficiali, di routine quotidiana) viene inibito automaticamente o non funziona proprio, come un interruttore sempre spento, quindi non si fa alcuna fatica a starsene (bene) per conto proprio.

Gli altri giustamente non possono capire o immaginare possibile una simile situazione, perchè quell'interruttore normalmente è sempre accesso, magari non va granchè bene ma funziona, e si fa sentire in qualche modo.

Percui sì, è possibile stare sempre bene da soli, con buona pace di chi non ci vuole credere.... ma chiaramente è tutto merito di questa "anomalia" (o anche per altri motivi psicologici - mentali), un trucco che facilita enormemente le cose, tutto quì.

Certo si puo' star bene anche da soli ma fino ad un certo punto, anche la maggior parte dei solitari vorrebbe avere un minimo di socialità e comunque una vita completamente da soli e senza nessuno oltre che ad essere molto triste porta anche a delle conseguenze poco piacevoli.
Il problema nasce anche quando hai effettivamente bisogno di qualcuno, metti che sei una persona sola al mondo, non hai più nessuno, ne genitori e ne fratelli, ne amici.... ti ammali... che fai? oltre ad un sostegno pratico dovresti avere anche uno psicologico (e direi che quest'ultimo è altrettanto importante).. ma se non hai nessuno su cui contare è durissima.....
la solitudine è una brutta bestia

Stasüdedòs 10-01-2021 13:31

Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
 
Quote:

Originariamente inviata da Boyyy82 (Messaggio 2556970)
Certo si puo' star bene anche da soli ma fino ad un certo punto, anche la maggior parte dei solitari vorrebbe avere un minimo di socialità e comunque una vita completamente da soli e senza nessuno oltre che ad essere molto triste porta anche a delle conseguenze poco piacevoli.
Il problema nasce anche quando hai effettivamente bisogno di qualcuno, metti che sei una persona sola al mondo, non hai più nessuno, ne genitori e ne fratelli, ne amici.... ti ammali... che fai? oltre ad un sostegno pratico dovresti avere anche uno psicologico (e direi che quest'ultimo è altrettanto importante).. ma se non hai nessuno su cui contare è durissima.....
la solitudine è una brutta bestia

Ripeto che mi riferisco a casi particolari, di chi ha disturbi specifici: senza gli "interruttori" della socialità accesi, la mancanza non la senti, non ci soffri, e stai bene da solo, anzi la solitudine la cerchi, è l'unica comfort zone.

Questo NON vale per il 95-99% della gente normale che non ha questo problema, allora sì: in quel caso, salvo brevi momenti, è IMPOSSIBILE stare bene senza socialità, l'istinto è acceso e pretende la sua parte (anche in molti fobici o evitanti, che hanno problemi diversi legati alle relazioni ma non in grado tuttavia di farne a meno).

Se da vecchio mi ammalo, MI ARRANGIO come sempre si è fatto e come fanno tuttora milioni di anziani soli nel mondo... e se non posso arrangiarmi autonomamente perchè messo veramente male, CREPO, lascio che la natura faccia il suo corso. E senza rimpianti, perchè faccio e farò sempre il massimo possibile compatibilmente ai limiti entro cui sono costretto a muovermi con la vita che mi ritrovo.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 19:02.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.