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Re: Una vita da neet
Sarei disposta a fare la pendolare con l'autobus tutti i giorni lavorando fuori città (infatti di colloqui ne ho fatti ben tre in una città che dista circa 45 km dalla mia, in tre uffici diversi, tra cui uno per uno stage di 400 euro al mese, senza successo) invece che fare il tipico lavoretto estivo (cameriera, barista o nelle spiagge); dato che nella mia c#zzo di città non si può aspirare ad altro.
Viaggiare in autobus lo trovo molto ma molto meno ansiogeno e stressogeno. |
Re: Una vita da neet
In quest'ultimo periodo, tra ricerche e colloqui, comincio a realizzare di essere completamente inadeguato e impreparato (fisicamente e psicologicamente) al mondo del lavoro.
Ritmi incessanti; resistenza; problem solving; decisioni istantanee; concorrenza spietata; sfruttamento; menefreghismo... Quel breve periodo in cui ho lavorato, l'ho trascorso in ambiente piccolo, con poche persone e per pochi mesi. Ed è bastato questo per mandarmi fuori di testa, per farmi crollare. Come posso pensare di riuscire a resistere per tutta la vita all'interno dell'ambiente lavorativo che si prospetta? Non c'è alcun futuro per gli scarti, gli inetti come me che non riescono ad adattarsi a questo sistema. Non sono fatto per questo mondo. |
Re: Una vita da neet
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Re: Una vita da neet
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Non sei il primo che mi consiglia di concludere gli studi e c'ho riflettuto molto anch'io; ma con il diploma di liceo artistico cosa cambierebbe? Mi riderebbero in faccia perché è una scuola inutile ed i settori artistici che hai citato, in Italia sono considerati alla stregua di attività da asilo nido, figuriamoci se la gente sarebbe disposta a pagare per questo genere di cose. Sopravvivono solo come arte di strada dalla quale ci si ricava 5 euro da parte dei turisti. In caso riuscissi a finirla, cosa avrei ottenuto? Un diploma inutile; ed io mi ritroverei comunque senza esperienza lavorativa o capacità utili ma con qualche anno in più sulle spalle. E dopo i 29 si è fuori dall'apprendistato quindi addio lavoro, addio guadagno, addio vita. Oltre a questo, ci sarebbe l'ulteriore spesa da far sostenere ai miei genitori. Già quando frequentavo la scuola non riuscivo a sostenerne lo stress ed i ritmi di lavoro, infatti ho ceduto. Però, da un certo punto di vista, questa mancanza nei confronti dei miei coetanei e la mia ignoranza culturale, non giovano all'autostima. |
Re: Una vita da neet
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Re: Una vita da neet
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Credo che guidare sia l'unica cosa che riesca a fare senza incappare in pensieri ansiogeni e persecutori. A volte mi è utile quando devo distrarmi o distogliere qualche pensiero poco sano ma anche in questo caso limito i giri a vuoto perché la benzina costa, e naturalmente la devono pagare i miei. Qui nella mia zona come corsi serali c'è ben poca scelta: professionale per meccanico di veicoli; professionale per tecnico ottico e il liceo artistico, quello che frequentavo prima, che è a 45km di distanza. Ai concorsi pubblici non avevo neanche mai pensato, visti i favoritismi presenti in quei settori. Per "presenza" intendo l'aspetto fisico, perché sembro un 16enne, e il carattere, perché ho paura di risultare troppo timido, insicuro o a volte troppo rigido. I colloqui per me sono situazioni troppo ansiogene e stressanti nelle quali non riesco a prendere decisioni ferme ed istantanee. |
Re: Una vita da neet
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Re: Una vita da neet
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Un mio piccolo sogno era quello di guidare i camion (di cui sono appassionato fin da piccolo) ma tra patente C, E e cqc, la spesa si aggira intorno ai 3/4 mila euro. Senza poi avere alcuna certezza di trovare lavoro; anche in questo campo, nei pochi annunci che ho trovato, era richiesta esperienza... E sempre sperando di riuscire a trovare un'azienda seria. Ho un parente che fa il camionista e ne ha viste di tutti i colori. Licenza di taxi costa veramente tantissimo, io non avrei neppure i soldi per le patenti sopra citate, quindi... Per gli ncc, la mia zona non è servita da Uber e simili. Forse qualche città vicina ma ho letto nei requisiti che è necessaria un'auto di segmento E o superiore e di recente immatricolazione. Sono tutti settori preclusi ai poveri... |
Re: Una vita da neet
Io, almeno, il diploma di ragioneria lo ho eppure avevo considerato anch'io di ritirarmi da scuola ma ero consapevole della cazzata che sarei andata a fare, quindi sono arrivata alla maturità.
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Re: Una vita da neet
Io la scuola l'avevo lasciata per problemi sociali, solo un paio di anni dopo ho ripreso e conseguito il diploma. Non fu una mia idea,ma dei miei genitori ed è stata senza alcun dubbio ottima.
Con la sola terza media non avrei potuto aspirare a nulla se non un lavoretto manuale sottopagato... Almeno adesso un briciolo di speranza di poter ambire a qualcosina di meglio c'è,anche il solo poter ambire a partecipare ad un concorso è un buon passo in avanti... |
Re: Una vita da neet
Capisco che è difficile ma purtroppo oggi senza un diploma non si va quasi da nessuna parte. Sono nel mondo del lavoro da quasi 20 anni e lo so bene. Infatti secondo me un diploma/laurea è un investimento non un costo altrimenti si è tagliati fuori praticamente da tutte le opportunità lavorative.
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Re: Una vita da neet
the_Dreamer provo a suggerirti un'altra cosa: lavorare come autista di furgoni (basta la patente B) per un corriere espresso, se non da dipendente con una partita IVA (ditta individuale). A volte loro ti danno il furgone e tu lo guidi quindi non devi avere un mezzo tuo. Chiedi comunque consiglio a un commercialista per i dettagli ma ho personalmente conosciuto persone che lo hanno fatto.
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Re: Una vita da neet
Ma anche se avessi una remota possibilità di riuscire a prendere il diploma, siamo realisti, quanto potrebbe cambiare con il liceo artistico?
Un conto è aver fatto un istituto tecnico o un professionale dove almeno apprendi qualche attività utile al mondo del lavoro ma il liceo artistico... Cosa dovrei dire ad un colloquio, che so fare due disegnini su un foglio? Già all'ultimo si sono messi a ridere dicendomi "...ma allora sei un artista!", come quando si fanno le vocine ai bambini. Il vero problema è l'esperienza. Quasi nessuno ha voglia di prendersi la briga di formare qualcuno e i pochi che ci sono, vengono presi d'assalto ed è ovvio che anche in questi se hai un minimo di esperienza sei avvantaggiato. Oltre tutto, non mi sento neanche psicologicamente pronto per tornare a scuola; sono anni che non studio. Dovrei fare due anni, che sia diurno o serale; ho 23 anni e in molti annunci escludono già gli over 24. Non so più dove sbattere la testa. L'errore più grande è stato scegliere il percorso sbagliato fin dall'inizio. |
Re: Una vita da neet
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Comunque conosco ragazzi della mia età che, pur avendo solo la terza media, lavorano e guadagnano dai 1200 ai 1600 al mese. Quote:
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Re: Una vita da neet
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Sai quante volte ho tentato il reinserimento scolastico prima di prendere il diploma? ben QUATTRO VOLTE! |
Re: Una vita da neet
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All'inizio gli stipendi erano di molto inferiori ma poi in un paio d'anni sono cresciuti. La loro fortuna è stata trovare aziende che sono state disposte ad assumerli nonostante non avessero esperienza. Riguardo la scuola, per me è stato abbastanza arrivare due volte a metà anno e non riuscire a proseguire, pur avendo sempre avuto supporto psicologico. A quel punto i miei avevo già sprecato troppi soldi. |
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Oltre al fatto che dovrebbero rendere disponibili corsi di studio in grado di offrire prospettive più concrete. Nella mia zona gli unici diplomi richiesti sono perito meccanico e perito elettronico. Quote:
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Re: Una vita da neet
Vorrei riuscire a superare i trascorsi di queste settimane e andare avanti ma non ci riesco.
Sono ancora vivi e forti i sentimenti di rabbia, sconforto e delusione causati da quella maledetta azienda (anche se per lo psicologo è stato meglio perderla gente del genere). Se solo mi avessero accennato la loro fretta di assumere, invece di riflettere un giorno, li avrei richiamati un'ora dopo! Giusto il tempo materiale di arrivare a casa e riferire ai miei l'esito del colloquio. Tra l'altro, credo che non abbiano nemmeno preso qualcun altro perché l'annuncio è ancora presente in rete. Tutto per il fatto di non aver dato una risposta immediata, nel giro di 2 secodi... Ero anche molto interessato all'orario a turni con il quale avrei avuto a disposizione 4 o 5 ore libere, al giorno, da dedicare allo svago o alle mie passioni. Oltre a darmi la possibilità di apprendere un mestiere utile per il futuro. Non ricapiterà più un'occasione come quella ed il rimpianto continuerà a corrodermi l'anima... F@ncul0 loro e il sistema. |
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