Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
Che però può non costituire un problema di capitale importanza anche in questo caso: per la maggioranza degli uomini, può non essere un problema fare il primo passo in modo esplicito, dopo che ne sono stati fatti tanti in maniera implicita dall'altra parte...già lo scrissi altrove: per me è molto più difficile instaurare un rapporto di giocosità fisica (es. sfiorare con le mani una persona mentre si parla) che non chiedere esplicitamente di uscire e/o vedersi...sarà che ormai faccio parte della maggioranza
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Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
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Io dico che se uno non riesce a comunicare il proprio desiderio in nessuna forma (e ne esistono molte oltre a quelle codificate) è assai probabile che quel desiderio non sussista affatto. E qui non è questione di intraprendenza, bisogna solamente prender coscienza del fatto che il desiderio trova in ogni caso la sua via d'espressione, anzi di più: il desiderio, laddove sia autentico, è tutt'uno con il proprio divenir comunicabile, la sua articolazione è il momento essenziale in cui esso, da astratto "appettito del cuore", diviene occasione di rischiaramento, Aufklarung nel quale il soggetto desiderante è, per una volta, di fronte a sé stesso. "Conoscere qualcuno significa conoscere il suo desiderio", diceva Barthes, ma se io il mio desiderio non lo esplicito in nessun modo, se non ne vedo il riflesso nell'accettazione o nel -per definizione tragico- rifiuto dell'altro, questo desiderare rimane un ché d'astratto e impersonale, lo avverto alla stregua di una suggestione che non m'appartiene, e di conseguenza non posso conoscere neanche me stesso, dico io. Io non solo desidero te, ma desidero che tu sappia che ti desidero: ecco le parole che, in un modo o nell'altro, l'infatuazione prima o poi ti mette in bocca, anche contro la tua volontà. Ora va da sé che queste, per il tuo "guardare la realtà", dovranno apparire na massa di cazzate inintellegibili; ci sarebbe qui da parlare a lungo della risaputa ed evidente inadeguatezza del metodo positivista, dell'empirismo rozzo, nel comprendere i fenomeni sociali ma a ben vedere non servono troppi argomenti contro chi tenta di pesare una piuma con una bilancia da scannatoio per le bestie: è fin troppo evidente che uno sta usando lo strumento (del pensiero) inadatto. |
Re: "Come aver successo con le donne"
per aver successo con le donne bisogna chiamarsi Fenrir
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Re: "Come aver successo con le donne"
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che studi hai fatto? |
Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
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È chiaro che uno come me è quanto di più distante possa esserci da uno come Furio. |
Re: "Come aver successo con le donne"
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Ti dico solo che le cose nel mio caso non sono andate affatto così, non c'è stato nulla di macchiettistico e non sono stato ad aspettare che la manna piovesse dal cielo, e quindi non credo di stare parlando di cose lunari. Quote:
Il resto del tuo post non sono in grado di commentarlo, perchè dopo Aufklarung non ci ho capito granché: ammetto la mia ignoranza e il mio empirismo rozzo (cit.), che presume di non dover necessaramente spiegare ogni fenomeno utilizzando gli strumenti più complicati possibili e tirando in ballo Barthes, Arendt e compagnia anche quando non è necessario. Non tutto è piuma, a volta basta anche la bilancia da scannatoio. Una domanda: perché quando avanzo la sola ipotesi che 'sto benedetto primo passo possano non doverlo fare gli uomini nella maggior parte dei casi, questo ti fa girare tanto le scatole? Personalmente, a te, cosa ti viene a togliere? E' così assurdo come pensiero? |
Re: "Come aver successo con le donne"
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Adesso ho capito tutto :mrgreen: |
Re: "Come aver successo con le donne"
spesso si diemntica che un fobico intorverso ha deiffciolta' di nozioni base di interzione sociale,ricorod uan volta che un amica mi tocco' il braccio mi feci chissa qualei flash...se non si e abituati a certi giochetti contatti,si vive di idealizzazioni..
uno che e ansioso si agita di fornte ad uno sconosciuto non puo essere lucido e capace fraintenda o eviti scappi da qule tipi di segnale o voglia dirsi enlla mente sto sognando ecc...a me a volte e capitato cosi'...cioe avevo intuito che potessi piacere ma nona vendo base empirica ho cercato di dirmi non puo essere che io piacca a tizia...ecco |
Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
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1) è pubblicizzato da "La ventisettesima ora" 2) sembra occuparsi quasi esclusivamente dei bambini/adolescenti (interpretazione mia: "chi se ne frega dei maschi adulti, quelli sono irrecuperabili") 3) non afferma che gli uomini possono permettersi di essere insicuri, afferma che devono essere sicuri in una forma socialmente accettabile 4) non dice una parola che sia una sull'influenza che le aspettative femminili hanno (tutt'ora) sui comportamenti maschili. Chissà perché.... |
Re: "Come aver successo con le donne"
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Re: "Come aver successo con le donne"
Sì, infatti. Tra l'altro l'educazione dei bambini viene portata avanti prevalentemente dalle madri, il che rende ancora più sospetto il generico riferimento alla "società" del trailer. Stendiamo poi un velo pietoso sulle pretese femminili dal punto di vista erotico-sentimentale.
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