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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
Si vabbè dai, di cosa stiamo parlando, una genetica favorevole è tutto nella vita.. poi ti può dire sfiga pure se sei Jim Morrison e muori a 27 anni, ma è sfiga, non è la regola.
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Per questo la prima frase mi stona un po' visto che se sei per la selezione naturale bisognerebbe accettare le regole del gioco. Da un punto di vista della questione maschile ci sarebbe da chiarire sui cambiamenti; chi saremmo "noi stessi"? la categoria o ognuno per sé? Se la categoria sarebbe come cambiare gli altri perché gli altri uomini non li controllo, se invece ognuno per sé non sono così convinto che si possa cambiare, ma come impatto sulla questione maschile sarebbe praticamente nullo. |
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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mia nonna per es ha passato tutta la vita a cucinare per tutti , mo s è rotta il cazzo , probabilmente nn gli andava manco prima , i ruoli XD , senza probabilmente .... l ha detto .... |
Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
mi annoiano queste questioni di genere, che siano per un genere o per l'altro.
Non mi attiverei perchè comunque non credo che ne trarrei beneficio, al momento di attivarmi verso una donna che si fosse resa disponibile a seguito dell'esito positivo dell'attivismo per i diritti maschili non credo che sarei in grado di portare avanti l'approccio fino a un punto di svolta, quindi perderebbe pure di senso la partecipazione alla battaglia precedente, guardando da un punto di vista egoistico. Sarebbe solo un modo per poter dire 'ok, sono piaciuto', cosa che interessa essenzialmente a molti cosiddetti fobici, più dell'instaurare una relazione con tutti i pro e specialmente i contro, per la quale bisogna essere "più uomini", più bramosi e imprudenti, mentre uno come me si farebbe 1000 problemi per ogni passo che dovrebbe fare, non c'è sufficiente tensione. Tant'è che alla fine penso di aver bisogno più di una solo-amica affettuosa. Comunque poi non penso che ci sia una categoria in cui riconoscersi e per cui combattere, davanti a una che poi piace a me e a te finisce la solidarietà maschile. Siamo tutti potenzialmente in competizione, anche tra fobici. I diritti nelle relazioni si possono ottenere solo togliendoli agli altri, o ingannandoli, e gli altri chiaramente non ci stanno. Diciamo che le donne non sono ripartibili come i soldi, questi rompono / romperebbero meno le scatole (si fa per dire) al tentativo di prenderli di qua e metterli di là. |
Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Per inciso, non è che mi voglia poi distaccare da un qualche "voi". Anche io vivo sulla mia pelle la costante esperienza dell'essere repulso. Che vi devo dire. Io, per me, continuerò a farmi domande sul perché sono repellente, e come posso fare per non esserlo più. Quote:
Ma prima bisogna partire da sé stessi, perché è l'unico dominio sul quale hai un controllo attivo. Qualche domanda: hai un reddito decente? Vivi da solo o comunque senza i genitori? Hai una cerchia sociale da frequentare? Sei di sana e robusta costituzione? Hai un bmi decente? Se non hai nessuna di queste cose, hai voglia a lamentarti dei diritti degli uomini. Nessuno vorrà mai ascoltarti. Nessuno vorrà mai prendere esempio da te. Prima ci si prende cura di sé, poi il resto. |
Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Cosa che ho imparato a fare a 11 anni per sopravvivenza visto che tornavo dalle medie e non c'era nulla di pronto/nessuno ad aspettarmi a casa. È questione di abitudine e pratica, se ti piace fare qualcosa, ti informi un attimo e la fai per n anni, prima o poi deve uscire bene |
Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
Che mito Eric Andre
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Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Si ma infatti queste questioni di genere hanno annoiato. Il punto è proprio quello, non è possibile che tutti vogliono fare tutto quello che vogliono, questo è libertinaggio insensato. In ogni posto ci sono almeno un minimo di gerarchie, perciò la parità va bene fino a un certo punto, poi oltre non è possibile perché almeno una delle due parti deve avere il predominio, un predominio leggero ma comunque un predominio, altrimenti si crea solo caos, confusione e problemi vari. Ed è inutile che si sbattono con discorsi senza senso, la normalità impone che l'uomo è a capo del rapporto e le donne sono la parte più sensibile che cresce i figli e fa le faccende domestiche. È una questione di ruoli, esiste dappertutto, altrimenti non funziona niente. |
Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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Comunque mi riferivo più alla competizione all'interno dello stesso genere, anche se è vero che comunque nella lotta per i diritti di genere c'è comunque una forma di competizione, si vuole sempre 'strappare' qualcosa in più, potenzialmente togliendo in modo indiretto (o meno) all'altra categoria di persone, traguardo che si vuole riconosciuto tramite interventi dall'alto. |
Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
I ruoli esistono, basterebbe non stravolgere quelli naturali, che possiedono il loro equilibrio, se lo stravolgi fai la fine di quell'utente donna che non ricordo il nome e che ha risposto prima. Va a finire che a nome di una parità che non si sa cosa sia perché non aveva le idee chiare, non sapendo che parte dover far prevalere, non riesce a venire a capo di niente e quindi, non essendoci nessuno al comando, un comando leggero ovviamente, si arriva al caos. Questo caos nelle forme più gravi può portare alla pazzia e alla violenza, proprio perché non si viene a capo di niente.Anche a scuola il maestro comanda ma se è una persona seria non maltratta nessuno.
Altrimenti l'uomo non andrebbe a lavorare e la donna non cucinerebbe. Ora al di là di tutto chi ha iniziato questa discussione mi ricorda questa canzone. Io credo che uno possa essere il portavoce di qualcosa che senza offesa può avere un lato concreto ma quando si parla di sentimenti, moralità e tutto il resto, non credo che si possono mettere leggi specifiche, altrimenti diventa una litania, fatta anche in modo poetico, ma fine a se stessa. https://youtu.be/_ECJvc0nnbg |
Re: Attivismo per i diritti degli uomini - condizione maschile
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