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Uno - di una qualsiasi età- che non lavora o lo fa’ perché non trova un cavolo o non ha minimamente voglia perché magari vive un malessere serio o perché bullizzato e deriso. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
il fenomeno degli erbivori giapponesi ormai è arrivato anche da noi. io sono il re degli erbivori.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Aggiungiamo anche che la comodità si paga, passare dal comodo allo scomodo é impegnativo, cambiare abitudini é stressante per tutti. Uno sforzo é richiesto. Più passano gli anni e più lo sforzo per cambiare sarà maggiore anche perché ci si troverà inevitabilmente indietro rispetto agli altri e le energie per affrontarle saranno inevitabilmente minori, si invecchia. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Concordo per il gaming, funziona allo stesso modo, solo che la concorrenza è più alta. |
Si possono guadagnare tutti i soldi di questo mondo, ma il tempo sprecato a lavorare, nessuno te lo ridarà mai indietro.
Io se avessi un lavoro, ma vivessi in una bettola, non avessi relazioni sociale e fossi pure con problemi di salute, mi ucciderei. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Oggi primo giorno di lavoro dopo 2 settimane di ferie, un incubo! Ho sempre faticato ad ingranare dopo il rientro dalle ferie ed ogni anno ho l'impressione che è sempre peggio; ma come quest'anno non ho mai provato, anche i lavoretti più semplici mi sembravano ostacoli insormontabili. Resto dell'idea che se uno non ha una vita e di conseguenza non ha ambizioni, se fa un lavoro che gli pesa, appena ha raggiunto una cifra di risparmi dignitosa fa bene a ritirarsi dal mondo lavorativo. Per quanto mi riguarda spero di poterlo fare entro i 45 anni (ne ho 33 quindi spero di non lavorare più di 12 anni ancora), ma 12 anni, che poi è un ipotesi ottimistica, sono tanti :(
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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ma tornando sempre sullo stesso punto, qua nessuno mai ha definito il lavoratore privato schiavo e tanto meno disprezzato quindi evita ilazioni a caso ed aggiungo anche che oltre a non aver capito a cosa servono le tasse e come funziona il nostro sistema economico ti ricordo che se i dipendenti pubblici sono mantenuti (compresi medici, vigili del fuoco e forze dell'ordine) allora per tua logica perversa dovrebberlo essere anche tutti i lavoratori con la 104 e quelli sotto mutua ma non è così per nessuno, inoltre, visto che ti reputi così colta in materia, sai quante aziende private sono mantenute dallo Stato tra appalti, sovvenzioni, finanziamenti, agevolazioni fiscali ?? e sai quanti lavoratori privati sono anch'essi mantenuti a tuo modo di vedere che appartengono alla categoria dei privati? sai cosa è la naspi? e la cassaintegrazione? sai quanti bonus i lavoratori privati durante questo periodo d'emergenza hanno ricevuto in maniera indiscriminata bonus 600 euro per le partite iva? 1000 euro per alcune categorie di lavoratori, cassa integrazione in deroga prorogata oltre ogni termine grazie al blocco dei licenziamenti voluto dallo Stato che ha deciso di mantenerli per come la vedi te? aggiungiamoci bonus vacanze e bonus babysitter ai nonni, ne vuoi ancora Wrong? ma tranquilla non sto scrivendo per te ma per gli altri che leggono che magari vogliono andare oltre ai tuoi cori da stadio |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Nel titolo del thread manca "e si è ricchi di famiglia".
https://fobiasociale.com/picture.php...pictureid=7051 |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
Lavorare per un fobico servirebbe, esclusivamente, per far fronte ad eventualità certa (morte dei nostri genitori), insomma, il giusto per non finire per strada.
Per il resto, a cosa servirebbe un lavoro ad un fobico? Il fobico medio non ha chissà quali ingenti spese, i suoi risparmi saranno maggiori rispetto la società comune perché il fobico medio non ha una vita, non avendo amici quindi non esce mai alla sera o durante il giorno, tra cene/aperitivi, non fa viaggi, non ha bisogno di comprarsi chissà quali vestiti/capigliatura/prodotti per lacuna della persona perché, essendo fobico, non ha bisogno di vantarsi con gli amici. Inoltre, il fobico medio è, necessariamente single, quindi non ha bisogno di spendere ingenti somme di denaro per accontentare un/a eventuale partner. Poi, oltre ad essere fobici, si è, pure, depressi, un fobico/depresso medio non ha alcuna passione né hobby, gran parte delle sue giornate le passa a vegetare nel letto, quindi i soldi sono risparmiati pure in quello. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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Se uno é fobico può anche migliorare e anche tanto. Ma se uno è fobico e crede che sarà sempre uguale, non farà niente e resterà fobico, anzi magari peggiorerà e diventerà pure depresso. |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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https://fobiasociale.com/picture.php...pictureid=7051 |
Re: Non ha senso lavorare se non si ha una vita.
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