Come da titolo: penso era difficile fare di peggio!
(...non chiedetemi il perchè ma sta cosa crea in me un irresistibile moto di ilarità!)
Lei è intelligente (dopo un ECCELLENTE percorso universitario , le si prospetta una brillante carriera professionale nell'ambito del diritto), acculturata,carina , con dei valori, ma , haimè, una cosidetta "viveur" della Versialia
Premessa.
Questa ragazza l'ho conosciuta quando avevo 14 anni e quando ancora (incredibile ma vero vista la mia attuale situazione) ero addirittura considerato,dalla cerchia di amici con cui mi muovevo, un quasi estroversone simpatico e piacente al gentil sessoCi siamo tenuti in contatto attraverso sms e qualche RARISSIMO incontro occasionale fino ai 17/18 anni, poi,con l'inizio della sua carriera universitaria e con il fatto che io mi sia barricato in casa per i noti motivi che vi potete immaginare,non ci siamo più sentiti, se non per formali scambio di auguri dovuti alle feste comandate.
A me questa ragazza è sempre piaciuta e anche se ora nega/nicchia ecc. la cosa penso ERA reciproca.
A capodanno 2012 a seguito del solito,formale, scambio di auguri, non avendo praticamente più nulla da perdere e senza un motivo apparente, le ho confessato l'interesse che avevo da adolescente per lei.
Piacevolmente sorpresa da questo, è cominciato ( o meglio,RI-cominciato) un serrato scambio "espistolare" che si protae ormai da mesi e in cui è nato un certo feelinng, visione comune e complicità
In questo scambio di messaggi ho ovviamente evitato/evito di parlare delle mie problematiche, come l'assenza di vita sociale o il mio decadimento (imbruttimento) fisico avvenuto in questi questi anni in cui ci siamo persi di vista, semplicemnte omettendo e/o raccontando PALLE!
L'altra sera, senza nemmeno troppo crederci,motivato da:
- Il macchinone preso in affitto per la cerimonia di un parente e che avevo ancora in consegna ("ottima scusa" ho pensato, "lei dice di essere appassionata di auto come me!")
- Un'accettabile(..) estetica personale (abbronzato,vestito elegante e non come un 15enne straccione, munito di un temporaneo ed ingegnoso artificio nascondi calvizie del parrucchiere) dovuta sempre alle cerimonia di cui sopra
- la voglia di incontrarla
le ho chiesto (ovviamente in modo indiretto,cosa che mi è stata, giustamente,rinfacciata.) un incontro veloce e senza pretese con la scusa di farle vedere "il macchinone"
Inopinatamente ha acettato e quindi ci siamo dati appuntamento in nota località a quaclhe km da dove abito(primo motivo di ansia in quato è una zona piena di locali, che conosce qualunque giovane dei miei posti tranne me!)
Arrivato al punto di incontro un po' per alleviare la tensione, un po' per sentirmi figo (" ormai sono un playboy, mi sollazzo amabilmnete con una mentre aspetto l'altra" ha pensato la mia mente malata!) ho chiamato al cellulare una ragazza conosciuta in una chat,"compagna di stronzate" da qualche mese, con cui ci provo a tempo perso nonstante il suo fidanzato e i 1000 km di distanza che ci separano.Accorgendomi del suo arrivo in ritardo, dopo una fragorosa risata a seguito di un torpiloquio ,chiudo bruscamente la chiamata diventando rosso paonazzo, seguito da un suo simpatico ma ficcante commento:" ma con chi parla a quest'ora?!"(erano le 00.30)
Fatti i dovuti saluti con l'inopportuno e ridicolo, visto il contesto, rituale di aprirle lo sportello la faccio accomdare in auto.
Non appena entrata si tura il naso con aria schifata.L'auto, prima di me, è stata probabilmente in possesso di un fumatore ed essendomi ormai io abituato al tanfo, nel nervosismo di quell'attesa non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello di cercare di camuffare o alleviare quella puzza oggettivamente fastidiosa.
Mi giustifico con un po' di imbarazzo abbassando i finestrini e partiamo, e con l'auto parte anche la conversazione, in questa prima fase discretamente fluida ed articolata. Al primo momento di gelo se ne esce con un "certo che per avere 400 cv è silenziosa!"
Ho pensato "è il momento di riscattarsi"
Mi volto verso di lei con aria spaccona (non oso immaginare la faccia da pirla che devo aver avuto in quell'istante) e con tono sprezzante le dico"sicura?!" pestando contemporaneamente il piede destro sull'acceleratore.
L'auto con un rombo assordante (ed inebriante per chi è un appassionato come me) schizza in avanti con la forza di accelerazione che la schiaccia sul sedile. Nemmeno ha il tempo di dirmi "non correre qua che ci sono gli autovelox!" che vedo la lucetta che d'un colpo mi toglie la poca dignità rimasta sotto i piedi e la spedice in cina e con essa non so ancora quanti punti patente e soldi dal portafoglio.
Tra la sua incredulità e stupore e la mia rabbia trattenuta a stento scatta una risata isterica e commenti vari sull'accaduto.
In seguito proseguo con un' andatura incerta e senza una meta precisa(ripeto, non conoscevo i posti) stanco (non sono abituato a certi orari fuori casa) e sovrapensiero per la disavventura di prima, "buco" qualche semaforo rosso ed evito per poco di tamponare l'auto davanti a me.Lei notando questo andazzo prende in mano la situazione e con aria quasi stizzita, mi invita a seguire le sue indicazioni in quanto ha la volonta di "farti vedere i locali che frequento il sabato sera" cominciando a dirmi quando andare e quando fermarmi ai semafori e segnalandomi ogni possibile pericolo , come farebbe qualsiasi buon padre di famiglia con il figlio neopatentato alla guida, svilendo di fatto le mie doti di guida (mi considero un buon pilota, una delle poche di cui vado orgoglioso di me) e , ulterormente,la mia dignità.
Arrivati alla meta da lei indicata parcheggio l'auto, non prima di averle chiesto 10 volte ogni 10 cm di strada percorsa " qui la posso parcheggiare?!" (ottimo metodo per dimostrarsi sicuri di se!) e scendiamo in cerca di un locale "per prendere qualcosa"
Vista l'ora tarda molti locali sono chiusi e alla vista di una gelateria la convinco a prendere appunto un gelato.
Qui ha inizio il punto più basso della serata.
Seduti uno di fronte all'altra, tra concetti senza capo ne coda, silenzi imbarazzanti e mezze frasi sbiscicate sintomo di stanchezza e del palese fatto che non avevamo più nulla da dirci, prima le rutto(
a bocca chiusa) involontariamente in faccia (Il nervosismo pre-incontro ha fatto si che ingurgitassi qualsiasi cosa commestibile ed ora questo comportamento presentava il conto) suscitanto in lei un'espressione schifata trattenuta a fatica.
Poi mi accorgo di non essere più in grado di mangiare un innoquo cono fragola e limone il quale stava inesorabilmente colando lungo la mano e poi sul tavolo.Impietosita dalla scena, e dal caso umano che le si pone davanti, si offre di porgermi un fazzoletto e si mette a frugare nelal borsa, ma io, con uno scatto di orgoglio la fermo e , procurandomi dei tovaglioli presi all'interno della gelateria mi accingo a ripulire il disatro!
Fatto questo mi risiedo quando un inspiegabile ed imprecettibile spasmo articolare fa si che il cono mi sfugga dalle mani e cada sul tavolo rendendolo, di fatto, non commestibile.
Con la voglia di sparire sotto terra e borbottando qualcosa di cui nemmeno io ho memoria,lo prendo e nervosamente lo sbatto nel cestino senza il coraggio di alzare gli occhi sul volto di lei la quale avrà sicuramente pensato:"questo idiota non è nemmeno in grado di mangiare un gelato!"
Sempre più stanco, avvilito , e demoralizzato, ci rechiamo in un altro bar per sfruttare il bagno dove andrò a pulirmi le mani appiccicose e dove con scenografici sbadigli mi fa capire che è stanca e vuole essere riaccompagnata alla sua auto.Nonostante la serata disastrosa, arrivato al parcheggio , con una serie di pretesti, ritardo i saluti, e sondo il terreno per capire se c'è la possibilità di tentare un approccio per baciarla.
Non ricenvendo alcun riscontro desisto e ci salutiamo lasciandoci con un "ci sentiamo poi".
Non l'ho più risentita(erano 9 mesi che ci sentivamo assiduamente..).Ora sto valutando se farmi vivio io...
e...nulla non ho particolari domande da farvi, volevo solo condividere la mia esperienza con voi.Chiedendo perdono per la lunghezza del post