Ciao a tutti, mi chiamo Mirko e ho 22 anni. Da tempo mi rendo conto di non essere quello che ero prima, di soffrire troppo determinate situazioni, di pensare in modo differente e quindi mi sono messo a fare ricerche sui disturbi della personalità e penso che questa sia la mia patologia. Forse ne soffrivo già da piccolo anche se più lievemente. Fin da piccolo ho avuto sempre problemi ad inserirmi in nuovi contesti e impiegavo molto tempo ad inserirmi anche se poi una volta inseritomi tutto procedeva normalmente. Avevo una voglia sotto l'orecchio abbastanza brutta da vedere soprattutto da piccoli (quindi la classica frase: "cos'hai lì, che schifo") di conseguenza non volevo mai fare attività, riuscivo a farle solo se "accompagnato" da un mio amico che poteva facilitarmi l'inserimento. Al liceo sono passate settimane prima di legare grazie ad un ragazzo che è tutt'ora uno dei miei amici stretti, il più estroverso della classe che mi ha accettato e fatto accettare da tutti, nonostante tutto dopo un mese ho comunque fatto l'intervento per togliere l'angioma pensando di vincere tutte le mie insicurezze. Per un periodo è stato così, da quel momento mi sono sentito invincibile, al liceo ero accettato, l'angioma non c'era più ed andava tutto a gonfie vele perché comunque conoscevo tutti e avevo tutto sotto controllo. Circa 2 anni fa la mia ex ragazza mi ha lasciato brutalmente, da quel giorno sono psicologicamente crollato e adesso sono completamente cambiato, sono anche in una situazione peggiore rispetto a quella in cui ero da piccolo. La mia ex ragazza è l'unica persona con la quale ho legato fino in fondo, con lei non avevo alcuna paura, con lei mi aprivo completamente. Ho lasciato l'università, mi sono chiuso in casa, mi consolavo guardando serie tv, film, ascoltando musica praticamente tutto il giorno e la sera uscivo per bere cercando di essere felice. Fin qui sembrerebbe più un caso di depressione, ma continuo a spiegare. Ad un tratto mi sono reso conto che non potevo continuare così e ho cercato di rialzarmi, mi sono iscritto all'università cambiando facoltà ma sempre insieme ad un mio amico che, come da programma, ha rotto il ghiaccio facendo amicizia con altri che adesso costituiscono il mio gruppo universitario (il mio amico ha poi lasciato l'università ma credo che senza di lui sarei ancora solo in un contesto come quello universitario in cui si è tutti molto distaccati rispetto al liceo). Sono cambiato radicalmente, ho iniziato a odiare qualsiasi cosa che non sia una cosa che mi piace, non sopporto alcuni comportamenti che ritengo superficiali e mi rifiuto di intraprendere nuove conoscenze. Non ho più avuto relazioni con nessuna ragazza, non parlo mai con nessuna anche se mi attira, ho paura di essere rifiutato oppure che lei possa apparire superficiale ai miei occhi, sto allontanando anche la mia migliore amica. Ho paura a parlare ad esempio a lezione perché non sopporterei tutti gli occhi su di me. Non riesco a fare lavori manuali per paura di sbagliare ed essere giudicato. Ho paura a guardare negli occhi le persone che mi parlano, mi sento a disagio e muovo continuamente lo sguardo. Cerco di essere presente il più possibile nelle uscite e alle lezioni perché ho paura che quando sono assente gli altri possano parlare male di me, prendermi in giro per qualcosa. Ho paura di non essere capito. Non mi apro neanche con i miei amici stretti, il gruppo universitario mi rifiuto di frequentarlo al di fuori delle lezioni perché sinceramente non ho niente da dirgli sono diversi da me, non mi interessano. Penso di essere un fallito e credo che nella vita non combinerò mai niente perché gli altri sono più bravi di me in tutto. Odio il mondo perché è crudele, vorrei stare solo e non soffrirei, non ho difficoltà ad allontanarmi dalle persone neanche quelle più strette (i miei sono separati, ho avuto un problema con mio padre e non lo sento praticamente da agosto e non mi manca, non ho voglia di scrivergli ma comunque gli voglio bene e non capisco perché non soffro la sua mancanza), sono troppo cinico e la morte di persone care non mi tocca minimamente. Mi sento emotivamente bloccato non provo quasi più alcuna simpatia anche se sono una persona buona, aiuto comunque tutti se mi viene chiesto, io non voglio essere così ma mi viene naturale. Mi sento all'interno di una completa contraddizione. Mi capita di camminare accanto a un'altra persona e non so mai cosa dire, guardo lo smartphone, ho paura che l'altra persona pensi che io sia asociale allora magari dico qualcosa anche banale, non mi interessa parlare ma lo faccio per paura di un giudizio. Mi capita di essere impacciato in determinate situazioni, vado in crisi quando mi sento osservato. Soffro in maniera tremenda gli esami universitari, mi capita di dormire poche ore durante l'intera settimana precedente (una volta ho dormito 8 ore in totale prima dell'esame), tremo, vado in tilt e non rendo come dovrei e potrei, gli esami li passo ma riesco a dire pochissimo per colpa di questa maledettissima ansia che mi blocca, la paura di essere giudicato da un professore che non conosce nulla di me tranne un numero di matricola. Qualsiasi cosa, che sia andare a mensa, che sia andare a un concerto o intraprendere un corso ecc riesco a farla solo se insieme ad un altro amico (uno dei soliti, degli unici che conosco da anni e con i quali esco insieme e sono cresciuto dai tempi del liceo). Una cosa che mi ha colpito è che da quel giorno sono pessimista, ho pensieri negativi (per un periodo subito dopo essere stato lasciato sono stato convinto di avere un tumore e aspettavo la morte), prima di uscire mi capita di girare casa 3-4-5 volte per controllare se ho spento le luci, tolto le spine, chiuso i rubinetti, il frigo ecc, a volte mi è capitato di risalire perché mi convincevo di aver tralasciato qualcosa. Queste sono le cose principali che mi sono venute in mente, potrei aver tralasciato qualcosa ma spero che avrò modo di approfondire con l'attivazione. Credo di essere stato vittima di una forte depressione in seguito al trauma della rottura con la mia ex ragazza, una depressione che ha ritirato fuori ogni insicurezza che avevo sepolto dentro di me negli anni trasformando tutto questo in fobia sociale...sono qui per capire, sento di stare bene così, ma allo stesso tempo so che prima non ero così, ero diverso o quantomeno ero meno colpito in maniera così netta da questa patologia, vorrei farmi aiutare e aiutare. Spero di essere stato esauriente nonostante la mia caotica esposizione
(ho anche dovuto riscrivere perché mi era scaduto il login
). Aspetto un vostro responso, buona notte a tutti voi.