ciao a tutti mi sono appena iscritto. Perdonate ma preferisco non dare informazioni troppo dettagliate e precise su di me quindi mi descriverò in maniera discreta. Ho capito da un anno di avere la fobia sociale, anzi credo che il mio sia disturbo evitante di personalità.
Sono un ragazzo di vent'anni, nato in una città del Sud Italia che ha vissuto in molte città per il lavoro di suo padre. Questo non mi ha aiutato ad avere delle basi e mio padre con il suo carattere molto autoritario di certo non mi ha aiutato ad avere delle certezze.
Fino alle medie comunque ho sempre avuto degli amici perchè stranamente ho sempre avuto un talento per il calcio e giocando nelle squadre locali riuscivo a inserirmi. Sono comunque sempre stato molto sensibile alle reazioni della gente e col passare degli anni ho provato un costante e crescente disagio a stare in mezzo alla gente.
Quando avevo 12 anni io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in una città del Veneto dove tuttora vivo e mi ricordo che il cambiamento è stato un pò traumatico specie a scuola. Ho avuto alcune esperienze che mi hanno fatto perdere quei pochi punti fermi che avevo tirato su negli anni dovuto probabilmente alle differenze tra nord e sud. Ad es. al sud Italia c'è un certo tipo di rispetto tra le persone e anche una particolare attenzione a misurare bene le parole perchè se offendi qualcuno non lo dici per scherzo e rischi anche di rovinare definitivamente i rapporti (famose sono le litigate tra famiglie che poi per sciocchezze non si parlano più per anni). Comunque mi ricordo ad es. che nella nuova città in Veneto dei miei compagni di classe un giorno scherzando avevano insultato mia madre e mio me la prendevo molto anzi volevo anche alzare le mani (non perchè fossi un violento ma perchè in qualche modo avevo imparato che ci si comporta cosi in quei casi) mentre per loro non significava niente. Forse ero ingenuo Questo e tante altre piccole cose mi facevano sentire alienato perchè mi dicevo che l'unico modo per sopravvivere, visto che avevo cambiato ambiente ed ero io lo straniero, era quello di omologarmi. Per anni quindi ho cercato di integrarmi non sentendomi però mai accettato.
Per carità avevo qualche amico ma sentivo di non potermi mai fidare veramente di nessuno. Ho avuto poi sempre una grande difficoltà a capire alcune interazioni sociali, cioè ho sempre preso le affermazioni delle persone letteralmente e ho sempre avuto difficoltà a capire il senso nascosto di un discorso almeno che non parlassero chiaramente.
Tutto questo mi ha creato negli anni un grande stress e durante le superiori mi ricordo che in classe mi rumoreggiava constantemente la pancia per l'ansia, cosa che mi creava ancora più disagio perchè avevo paura che gli altri sentissero la mia pancia borbottare e ridessero di me. La cosa poi ha assunto toni patologici al punto che passavo tutte le ore ogni giorno a cercare di evitare che la mia pancia brontolasse, ricordo che mi tenevo le mani sullo stomaco e mi agitavo costantemente sulla sedia. Insomma praticamente anche durante l'intervallo quando camminavo o quando parlavo con qualcuno avevo sempre il terrore che mi brontolasse la pancia davanti a loro, specialmente davanti alle ragazze. Li per lì non capivo perchè stessi cosi e avevo fatto anche degli esami medici ma fisicamente stavo a posto. Comunque questo accrebbe la mia timidezza e sensibilità e compromise anche i miei risultati scolastici in quanto praticamente mi concentravo più sul sembrare normale e stare bene che sulle lezioni. Senza contare le mie paranoie sul mio aspetto fisico. Comunque era come se avessi un'attenzione divisa ma prevalessero i pensieri ansiosi ed era difficile se non impossibile mantenere la concentrazione mentre la professoressa spiegava. Questo ovviamente ha fatto si che una volta tornato a casa dovessi anche sorbirmi le discussioni con i miei sui voti scadenti o appena sufficienti quando io mi sentivo svuotato ogni giorno di tutte le energie. Comunque dopo 5 anni di inferno (ho anche cambiato scuola per gli ultimi due anni) mi sono preso quel diploma di liceo classico per quel che vale. Molto confuso su quale potesse essere il mio futuro visto che mi sentivo un sub umano, incapace di far niente, sono stato spinto da mio padre a fare un anno di università in un'altra città riuscendo però a dare solo pochi esami. Ho poi mollato perchè non ce la facevo più. Studiavo tanto per passare a malapena o venire poi bocciato perchè il disagio era costante e l'ansia non mi aiutava a memorizzare niente.
In questi anni però ho anche intrapreso una sorta di percorso di ricerca interiore perchè partendo dalla mia sofferenza, mi sono anche interrogato sul perchè ci fosse tanta sofferenza nel mondo. Ho cominciato quindi a interessarmi di letteratura e studiare alcune tematiche spirituali (credo alla reincarnazione) ed esoteriche e anche un pò di politica e alcune teorie diciamo "complottiste". Comunque devo dire che questa sofferenza è stato il motore che mi ha permesso di trovare un senso alla mia esistenza e che mi è stato di conforto in tutti questi anni.
Ci sono stati poi alcuni eventi che definirei quasi paranormali nella mia vita di cui magari parlerò in un altro post.
Tornando alla mia storia... dopo quell'anno di università sono andato a vivere un periodo in Germania per studiare il tedesco su consiglio di mio padre. E devo dire che è stato il periodo più bello della mia vita. Cambiare ambiente mi ha giovato e non so come, con una sorta di autodisciplina giornaliera sono anche stato con alcune ragazze bellissime magari anche solo per una notte (all'estero lo chiamano one night stand).
Se da un lato infatti sono un sociofobico dall'altro sono sempre stato uno a cui piace uscire nei locali, vestirsi bene e divertirsi (l'alcol poi ha aiutato molto). Comunque come ho detto è stato un periodo fantastico, avevo molti amici e delle ragazze, uscivo e facevo festa. Per la prima volta nella mia vita avevo rispetto per me stesso.
Purtroppo però quando sono dovuto tornare in Italia sono ricaduto vittima di pensieri negativi, paure varie e praticamente ho finito per rinchiudermi in casa. Ho fatto poi alcuni lavoretti e ho riprovato ad andare all'università in una nuova facoltà ma senza successo. Al momento più che altro lavoro e per il resto sto chiuso in casa ma va bene cosi tutto sommato.
Essendo molto interessato di temi spirituali vorrei poi chiedervi se avete mai sentito parlare di bambini indaco e cristallo e di starseed. Personalmente credo che alcune malattie abbiano una spiegazione spirituale
http://hearthaware.wordpress.com/sta...BA-1-chi-sono/
grazie per l'attenzione (se siete arrivati a leggere fino a qui complimenti) e spero di diventare un membro attivo in questo forum visto che non conosco altri come me
