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08-03-2012, 19:10
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Ultima modifica di amarlena; 22-10-2012 a 12:53.
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08-03-2012, 20:06
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#2
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Mettiamo che avete una scadenza, importante e che per giunta ve la siete pure scelta , sì comporta responsabilità ma è una responsabilità che vi aiuta a vivere perchè in quanto lavoro, la sua presenza aumenta la vostra autostima.
Bene, prendete l' impegno ma poi non riuscite minimamente a pensarci senza sentire un senso forte di oppressione perchè pensate di avere poco tempo e più ci pensate più il tempo scorre,. ....
Allora rimandate/ rimando a domani perchè mi dico ho ancora un settimana di tempo e per adesso azzero il pensiero, poi arriva domani stesso iter......poi riconto i giorni e mi sembra che la scadenza sia vicina inesorabilmente,
comincio ad aver paura, io sto consumando il tempo senza riuscire far nulla come se qualcuno mi avesse legato il cervello non mi so spiegare.
E non si può dire che inizio ma nn continuo...no, io proprio non inizio.
Insomma....è un circolo vizioso nn riesco a uscirne bene
Se lavoro sono contenta perchè mi sto migliorando però poi il senso di responsabilità e quello di essere perfetta mi opprime, se non lavoro mi sento depressa e senza speranza.
A nulla vale l' idea che mi prefiggo di cominciare con piccoli passi oppure di annullare il pensiero.
Mi sento come se fossi mummificata, peggio di un calco di ercolano e pompei ,ma che m' avranno fatto?
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Ammazza quanto ti capisco.
io, non ci riesco ad uscirne sempre, ma bene o male ho questo sistema che ha un'efficacia del 50% circa.
1) mi punto un cronometro 5 minuti, spengo tutte le cose che possano distrarmi (computer, musica), mi fermo a respirare e penso solo ai miei pensieri e ai rumori che ho attorno; non sto necessariamente 5 minuti, ma cerco di stare più tempo possibile.
2) vado a lavarmi i denti, per me è un rito, lo faccio sempre molto meccanicamente con gesti stereotipati al massimo (svito il tubetto in un certo modo, appoggio lo spazzolino in un certo modo, ecc.). Mentre mi lavo i denti penso solo a lavarmi i denti, al rumore dello spazzolino, ecc. Qualsiasi pensiero differente lo sopprimo sul nascere. Tu dovresti trovare un tuo rito analogo.
3) finito di lavare i denti corro a fare l'attività prevista, senza pensarci due volte!
Chissà se condividere questa cosa può servire a te o qualcun'altro.....
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16-03-2012, 14:02
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#3
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Mettiamo che avete una scadenza, importante e che per giunta ve la siete pure scelta , sì comporta responsabilità ma è una responsabilità che vi aiuta a vivere perchè in quanto lavoro, la sua presenza aumenta la vostra autostima.
Bene, prendete l' impegno ma poi non riuscite minimamente a pensarci senza sentire un senso forte di oppressione perchè pensate di avere poco tempo e più ci pensate più il tempo scorre,. ....
Allora rimandate/ rimando a domani perchè mi dico ho ancora un settimana di tempo e per adesso azzero il pensiero, poi arriva domani stesso iter......poi riconto i giorni e mi sembra che la scadenza sia vicina inesorabilmente,
comincio ad aver paura, io sto consumando il tempo senza riuscire far nulla come se qualcuno mi avesse legato il cervello non mi so spiegare.
E non si può dire che inizio ma nn continuo...no, io proprio non inizio.
Insomma....è un circolo vizioso nn riesco a uscirne bene
Se lavoro sono contenta perchè mi sto migliorando però poi il senso di responsabilità e quello di essere perfetta mi opprime, se non lavoro mi sento depressa e senza speranza.
A nulla vale l' idea che mi prefiggo di cominciare con piccoli passi oppure di annullare il pensiero.
Mi sento come se fossi mummificata, peggio di un calco di ercolano e pompei ,ma che m' avranno fatto?
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Capisco benissimo, mi succede spesso e volentieri, ho avuto sempre questo difetto e cioè quello di rimandare le cose all'ultimo momento, di non pensare alle cose che devo fare, anche se in me permane il senso di irrequitezza, che poi sfocia nel fare le cose in brevissimo tempo, come se avessi il pepe al culo, perchè non mi potrei perdonare non aver fatto quello che dovevo fare, almeno fino a che devo dare conto a qualcuno, mentre se devo dare conto solo a me stesso, allora anchio tendo a rimandare all'infinito
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16-03-2012, 15:18
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Anch'io sono vittima del circolo vizioso tipico del rimandare: più rimando più quello che devo fare diventa gravoso
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16-03-2012, 16:01
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Mettiamo che avete una scadenza, importante e che per giunta ve la siete pure scelta , sì comporta responsabilità ma è una responsabilità che vi aiuta a vivere perchè in quanto lavoro, la sua presenza aumenta la vostra autostima.
Bene, prendete l' impegno ma poi non riuscite minimamente a pensarci senza sentire un senso forte di oppressione perchè pensate di avere poco tempo e più ci pensate più il tempo scorre,. ....
Allora rimandate/ rimando a domani perchè mi dico ho ancora un settimana di tempo e per adesso azzero il pensiero, poi arriva domani stesso iter......poi riconto i giorni e mi sembra che la scadenza sia vicina inesorabilmente,
comincio ad aver paura, io sto consumando il tempo senza riuscire far nulla come se qualcuno mi avesse legato il cervello non mi so spiegare.
E non si può dire che inizio ma nn continuo...no, io proprio non inizio.
Insomma....è un circolo vizioso nn riesco a uscirne bene
Se lavoro sono contenta perchè mi sto migliorando però poi il senso di responsabilità e quello di essere perfetta mi opprime, se non lavoro mi sento depressa e senza speranza.
A nulla vale l' idea che mi prefiggo di cominciare con piccoli passi oppure di annullare il pensiero.
Mi sento come se fossi mummificata, peggio di un calco di ercolano e pompei ,ma che m' avranno fatto?
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ti capisco molto bene questo post potrei averlo scritto io
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16-03-2012, 16:03
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
ti capisco molto bene questo post potrei averlo scritto io
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ahhhhh...ho capito allora fa cosi pure il mio commercialista
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24-03-2012, 22:56
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Ommioddio ommioddio, siamo uguali, è una cosa devastante è per questo che odio gli appuntamenti di qualsiasi tipo soffro di "ansia da prestazione" per quindi ultimamente tendo a fare un saltino e arginare l'ostacolo: " mi spiace non posso omiodio sono terribilmente impegnata ( ohh ) " così mi evito la sensazione opprimente di cui parli, ma non va assolutamente bene!
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24-03-2012, 23:57
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#8
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Principiante
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 55
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A me non sembra una cosa così strana, non è da malati rinviare gli impegni opprimenti ANZI penso sia più che normale... il problema nasce quando inizi a non prendere più nessun tipo di impegno a prescindere dall'impegno che comporta. è sempre meglio dare delle priorità e affrontare gli impegni subito e senza pensarci troppo, ok son banalità però di solito funzionano.
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25-03-2012, 11:10
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Somewhere Over The Rainbow
Messaggi: 1,064
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
ti capisco molto bene questo post potrei averlo scritto io
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Anche io !
Ma pensavo fosse una mia prerogativa.
Come se ne esce? Con piccoli e costanti impegni quotidiani?
Io,a volte, penso che non ne esco più. Troppo vecchio per cambiare,anche se,forse,è la depressione che mi fa parlare così....
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