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14-11-2025, 01:29
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#1
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Intermedio
Qui dal: May 2019
Messaggi: 167
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Come da titolo, a qualcuno di voi capita di prendersela troppo quando qualcuno vi puntualizza qualcosa? Sia in senso negativo che positivo.
Purtroppo e soprattutto, negli ultimi due anni, sono diventata molto più sensibile alle critiche e alle osservazioni che mi vengono mosse, sia quando capisco che vogliono essere costruttive, sia quando sono effettivamente distruttive; me la prendo troppo sul personale, le vedo come un attacco alla mia persona e alla mia integrità e ciò mi manda in paranoia. E purtroppo, in molte occasioni, non riesco a nascondere che la critica mi ha dato fastidio e non riesco quindi a rispondere in maniera adeguata, anzi all'altra persona può sembrare che voglia giustificarmi e non accolga il suo punto di vista; infatti, mi sono sentita dire più volte "tu non ascolti", quando invece sì, ascolto, ma voglio spiegare perchè agisco/faccio/penso/lavoro in un determinato modo.
Come dovrei fare?
Starmene zitta e dire "sì ok"?
Onestamente non capisco come mi dovrei comportare in questi casi, perchè succede a prescindere che si tratti di qualcuno venga apposta a rompere i coglioni o di qualcuno che in buona fede vuole darmi un consiglio.
Oggi a lavoro è stato mezzo e mezzo; su alcune critiche mi trovavo d'accordo, mentre sull'altre mi è sembrato un volersi approfittare della situazione per dovermi ammonire anche di altro. Io sono rimasta spiazzata, perchè alcune cose manco me le aspettavo e le poche certezze di competenza che avevo su questo lavoro sono andate a puttane in sola mezz'ora; ora domani non so affatto come lavorare, anche perchè alle mie domande "ma allora come devo fare? non sto capendo il tuo discorso", mi è stato risposto solo che come faccio io non va bene.
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14-11-2025, 09:38
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 7,328
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Dipende molto dal contesto, se la critica viene da una persona che stimo o che sai essere esperta in un determinato campo è giusto fare uno sforzo in più per ascoltare, se viene da chi in genere critica solo per sentirsi meglio puoi tranquillamente ignorare la critica e tirare dritto per la tua strada senza rimorsi.
È ok arrabbiarsi per una critica ricevuta se quella critica non è fondata o non è costruttiva.
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14-11-2025, 09:46
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#3
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Principiante
Qui dal: Feb 2025
Ubicazione: Veneto (VE/TV)
Messaggi: 46
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Premesso che ogni situazione ha le sue particolarità e non voglio banalizzare, purtroppo il perfezionismo e la passività sono due delle peggiori maledizioni della fobia sociale. Sulla carta, da un lato, le critiche andrebbero prese meno di petto; dall'altro, in alcuni casi, rispondere a tono è cruciale per guadagnarsi rispetto.
In verità convivo da sempre con questi problemi ed è tutto molto piu' faticoso e non so se si riesca ad uscirne; con o senza il supporto della psicoterapia, isolando certe situazioni e prendendo certe cose dell'esistenza meno seriamente, forse si può fare qualche parziale passo in avanti. Personalmente entrare su questo forum, e scoprire quanto certi comportamenti disfunzionali siano meccanici/deterministici, oltre che frequenti, è stata una vera epifania, ero davvero convinto di essere l'unico fobico. Da allora ho quasi cominciato a prendere certe mie reazioni con leggerezza, a ruminare meno, e ho iniziato a stare un poco meglio.
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15-11-2025, 00:29
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2022
Ubicazione: nel castello errante di Howl
Messaggi: 578
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Penso che dietro tutto questo si nasconda una eccessiva considerazione che hai nei confronti della tua persona e di conseguenza qualsiasi critica viene vissuta come un attacco che tende a sminuirti.
Sei insicura e hai bisogno di conferme per nutrire il tuo ego, e questa non è una critica diretta a te ma una considerazione che riguarda tutti noi, e qualsiasi cosa possa mettere in pericolo questo bisogno è vissuto come una minaccia.
Potresti nascondere la reazione davanti alla persona, e sarebbe forse un passo avanti, una soluzione temporanea, ma non puoi nasconderti davanti a te stessa e alla sofferenza che provi.
Credo che queste tue parole siano molto indicative e un ottimo punto di partenza per riflettere:
Quote:
Originariamente inviata da Dusk
sono diventata molto più sensibile alle critiche e alle osservazioni che mi vengono mosse, sia quando capisco che vogliono essere costruttive, sia quando sono effettivamente distruttive; me la prendo troppo sul personale, le vedo come un attacco alla mia persona e alla mia integrità e ciò mi manda in paranoia. E purtroppo, in molte occasioni, non riesco a nascondere che la critica mi ha dato fastidio
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La reazione che hai non ti fa del bene, perché la rabbia o la paranoia sono molto distruttive e non esiste alcuna giustificazione per dare loro spazio perché ciò significa dare spazio a qualcosa che va contro i tuoi interessi: non ti aiuta né a livello personale, né lavorativo, né all'interno di un rapporto interpersonale qualunque esso sia.
Certe reazioni sono risposte istintive, automatiche, davanti a situazioni che ci mettono in allarme, che viviamo come minacce, e puoi starne certa: la rabbia cresce quando c'è sofferenza perché una persona che sta bene non prova rabbia, e credimi il sottoscritto potrebbe scrivere un trattato sulla rabbia.
Non arriverà mai il giorno in cui non riceverai critiche e tutto andrà come le tue aspettative, che nutri in modo consapevole o inconsapevole, pretendono che vada, e questo significa che puoi lavorare solo su di te perché di certo se aspetti che siano le altre persone a lavorare su se stesse morirai sperando.
Parti da questa consapevolezza, vedila come una certezza e quindi non hai alternative: o cambia il tuo modo di vedere le critiche e reagire ad esse o non smetterai di stare male.
Non è facile ma puoi farcela, ho fatto dei passi in avanti anche io e ancora ci sto lavorando.
Se non riesci a trovare il modo di farlo da sola è necessario trovare qualcuno che possa aiutarti, qualcuno con cui creare un legame di fiducia perché se anche trovassi una persona che ha gli strumenti per aiutarti ma della quale non ti fidi, con la quale non stabilisci una certa sintonia, servirà a poco.
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15-11-2025, 07:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 30,190
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Desensibilizzarsi dal giudizio è dura. In ambiente lavorativo, poi ci sono delle dinamiche di potere (superiore-inferiore, sono nuovo l'altro ha piú esperienza...).
La soluzione non ce l'ho e non è semplice, anche perché ormai ho ben capito che col razionale, l'irrazionale non lo tocchi, e se lo capivo prima ciao psicologi e piú soldi in tasca a me.
Detto questo, la domanda che al posto tuo mi porrei è: di che" tipo" sono le persone di cui temo di più il giudizio? E perché? Tu cosa pensi di come sono loro e del loro modo di agire? Le giudichi nella tua testa?
Se facciamo attenzione, ci sono persone del cui giudizio ci importa di più, di altre di meno e di altre zero. Secondo me capire questo aiuta a capirsi meglio.
Poi, sul risolvere, mi taccio perché se bastasse "fregarsene" e " non essere permaloso" come suggerirà qualcuno , non esisterebbe il problema. Un po' come dire : hai mal di pancia? Non averlo! È facile.
Infine: talvolta, succede che abbiano ragione e basta. E quei casi bisogna riconoscerli ed accettare la critica e intascarsela.
A me è successo ieri: persona che reputo "di merda", piccolo appunto che mi ha fatto su un mio errore con una modalità corretta e rispettosa, anche cordiale. Modalità che sta persona usa poco, sta sempre a urlare , giudicare, incalzare. Lì per lì mi veniva da frignare. E ho pensato "stronza" .Poi ho elaborato e niente, si al netto che ho tutti i problemi e le giustificazioni cel mondo, al netto che quella è una personaccia, è vero: ho sbagliato, devo stare più attenta, e intascarmi la mia frustrazione e la voglia di frignare.
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Ultima modifica di claire; 15-11-2025 a 08:04.
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15-11-2025, 11:48
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 718
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Secondo me dovresti prendere atto del fatto di essere sensibile alle critiche e basta, senza troppe pippe mentali, altrimenti vivrai peggio
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