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Vecchio 19-01-2012, 20:57   #1
Principiante
L'avatar di skptcrbl
 

Ciao ... francamente non ho idea di cosa scrivere in questo post!
Sono già delle ore che scrivo, cancello e riscrivo.
Dovrei spiegare perché mi sono iscritto ... ma mi sono iscritto per cercare spiegazioni.
L'unica cosa certa è che non ho una vita sociale (al di fuori della famiglia) ... da almeno 6 anni (.. e ne ho 29).
Fino ai 23 anni non ho avuto particolari problemi poi, ad un certo punto, nell'arco di un anno le mie relazioni si sono sciolte come neve al sole.
Probabilmente perché erano tutte superficiali, oppure bho?
All'inizio, stupidamente ho sottovalutato la cosa, pensavo fosse un periodo, che si sarebbe risolto da solo ... invece è andata sempre peggio.
Inutile aggiungere che, non uscendo praticamente di casa, si sono azzerate anche le relazioni con l'altro sesso.
Sopravvivo riempiendo il mio tempo libero di distrazioni, ignorando i problemi e rifugiandomi nei ricordi.
Queste le conseguenze, ma in quanto alle cause ...
Certo ho letto le definizioni dei vari problemi di cui parlate in questo forum ma non riesco a riconoscermi completamente in qualche profilo, forse il più somigliante è il Disturbo evitante di personalità ... però potrei sempre sbagliarmi: magari parlarne mi potrebbe aiutare.
Che dite?

Ultima modifica di skptcrbl; 19-01-2012 a 22:00.
Vecchio 23-01-2012, 11:26   #2
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Ok, ti attivo... benvenuto!
Vecchio 23-01-2012, 12:05   #3
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuto
Vecchio 23-01-2012, 12:24   #4
Banned
 

Ciao, benvenuto!
Vecchio 23-01-2012, 12:25   #5
Esperto
 

Benvenuto!
Quote:
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L'unica cosa certa è che non ho una vita sociale (al di fuori della famiglia) ...
idem

Quote:
Originariamente inviata da skptcrbl Visualizza il messaggio
le mie relazioni si sono sciolte come neve al sole.
Probabilmente perché erano tutte superficiali,
idem

Quote:
Originariamente inviata da skptcrbl Visualizza il messaggio
Inutile aggiungere che, non uscendo praticamente di casa, si sono azzerate anche le relazioni con l'altro sesso.
idemissimo, in realtà esco anche un po', ma sempre solo.

Quote:
Originariamente inviata da skptcrbl Visualizza il messaggio
Sopravvivo riempiendo il mio tempo libero di distrazioni, ignorando i problemi e rifugiandomi nei ricordi.
idem
Vecchio 23-01-2012, 12:43   #6
Principiante
L'avatar di skptcrbl
 

Grazie, come per molti mi è difficile parlare di queste cose.
Spero che un forum possa aiutarmi ad affrontare la questione grazie all'anonimato ma soprattutto al fatto che posso riflettere su quello che scrivo prendendomi il tempo necessario. Questo è forse il motivo principale che, in una discussione, mi porta a fuggire, negare, mentire a me stesso e agli altri.
Dopotutto sopravvivo facendo finta di niente, essere costretto alla realtà è una situazione che rigetto e sono pochi i momenti in cui ho la necessaria serenità per farlo.

Quote:
Originariamente inviata da Raskolnikov Visualizza il messaggio
idemissimo, in realtà esco anche un po', ma sempre solo.
Bè, non intendevo uscire fisicamente (non sono un hikikomori ... anche se ci sono quasi arrivato qualche anno fa).
Intendevo uscire in compagnia per eventi sociali.
Ad esempio a lavoro ci vado tutti i giorni ... ma, per intenderci, non è un lavoro che mi permette di socializzare (se mai ne fossi in grado), è un azienda di famiglia: ci sono mio padre, mia madre, una mia biscugina e un paio di dipendenti di vecchia data ... e pure mio nonno!
Comunque anche lì tendo ad evitare il contatto, solo se è necessario parlo con clienti e fornitori, e per la maggior parte del tempo tendo a starmene in un ufficio isolato.

Ultima modifica di skptcrbl; 23-01-2012 a 12:50.
Vecchio 23-01-2012, 13:45   #7
Esperto
L'avatar di missim
 

Ciao e benvenuto
Vecchio 23-01-2012, 13:59   #8
Esperto
L'avatar di Don Chisciotte
 

Benvenuto!
Vecchio 23-01-2012, 14:05   #9
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

Benvenuto
Vecchio 23-01-2012, 15:51   #10
Esperto
L'avatar di barclay
 

Benvenuto
Vecchio 23-01-2012, 16:15   #11
Avanzato
L'avatar di Keaton
 

Quote:
Originariamente inviata da skptcrbl Visualizza il messaggio
Grazie, come per molti mi è difficile parlare di queste cose.
Spero che un forum possa aiutarmi ad affrontare la questione grazie all'anonimato ma soprattutto al fatto che posso riflettere su quello che scrivo prendendomi il tempo necessario. Questo è forse il motivo principale che, in una discussione, mi porta a fuggire, negare, mentire a me stesso e agli altri.
Dopotutto sopravvivo facendo finta di niente, essere costretto alla realtà è una situazione che rigetto e sono pochi i momenti in cui ho la necessaria serenità per farlo.



Bè, non intendevo uscire fisicamente (non sono un hikikomori ... anche se ci sono quasi arrivato qualche anno fa).
Intendevo uscire in compagnia per eventi sociali.
Ad esempio a lavoro ci vado tutti i giorni ... ma, per intenderci, non è un lavoro che mi permette di socializzare (se mai ne fossi in grado), è un azienda di famiglia: ci sono mio padre, mia madre, una mia biscugina e un paio di dipendenti di vecchia data ... e pure mio nonno!
Comunque anche lì tendo ad evitare il contatto, solo se è necessario parlo con clienti e fornitori, e per la maggior parte del tempo tendo a starmene in un ufficio isolato.
Tu questo lavoro con i tuoi perché lo fai ? Ti ci sei trovato e lo fai solo per sicurezza, ma in realtà avevi tutt' altre idee ? Lo sai che cosa mi ha messo in crisi/svegliato nello stesso tempo ? Il pensare di non avere alcun controllo nella mia vita, il fatto che sia tutto già scritto, una vita non mia e di una banalità assurda, senza senso. Non ti sto dicendo di cambiare lavoro, è solo che ho preso questo aspetto perché ne hai parlato tu. Se fai finta di niente è peggio, devi esplodere o morirai lentamente. In fin dei conti se ci penso bene, perché mi sono ritirato socialmente ? perché non mi interessava, ero spinto a fare cose che non mi andavano, se però cerchiamo di imporre a noi stessi la nostra personalità, delle persone che ci apprezzano ci saranno, se invece ci copriamo sempre, non le incontreremo mai. E' questo che penso da un po' di tempo.

Facile a dirsi, non a farsi.
Vecchio 23-01-2012, 16:31   #12
Intermedio
L'avatar di Heropas
 

Benvenuto!
Vecchio 23-01-2012, 18:26   #13
Principiante
L'avatar di skptcrbl
 

Quote:
Originariamente inviata da Keaton Visualizza il messaggio
Tu questo lavoro con i tuoi perché lo fai ? Ti ci sei trovato e lo fai solo per sicurezza, ma in realtà avevi tutt' altre idee ? Lo sai che cosa mi ha messo in crisi/svegliato nello stesso tempo ? Il pensare di non avere alcun controllo nella mia vita, il fatto che sia tutto già scritto, una vita non mia e di una banalità assurda, senza senso. Non ti sto dicendo di cambiare lavoro, è solo che ho preso questo aspetto perché ne hai parlato tu. Se fai finta di niente è peggio, devi esplodere o morirai lentamente. In fin dei conti se ci penso bene, perché mi sono ritirato socialmente ? perché non mi interessava, ero spinto a fare cose che non mi andavano, se però cerchiamo di imporre a noi stessi la nostra personalità, delle persone che ci apprezzano ci saranno, se invece ci copriamo sempre, non le incontreremo mai. E' questo che penso da un po' di tempo.

Facile a dirsi, non a farsi.
Ecco, una questione che mi mette in grande difficoltà.
Dovrei parlare del periodo universitario per spiegarlo ma è una questione complessa.
Mettiamola così: i miei problemi sociali sono iniziati allora, l'effetto sugli studi è stato disastroso, ho procrastinato a non finire senza concludere nulla. Bamboccione per me è un eufemismo, lavoro solo da un anno. Praticamente per 5 anni non ho fatto quasi niente. Sono andato a lavorare prima che si decidessero a cacciarmi di casa.
Chiaramente non è che avessi altre possibilità nella situazione in cui mi ero cacciato, forse è una fortuna aver avuto un lavoro già pronto o forse sarebbe stato meglio non averlo ...
Non è che mi abbiano caricato di responsabilità o che abbiano tentato di scrivermi un futuro, anzi volevano l'opposto ... ma forse mi hanno caricato di aspettative che non sarei mai riuscito a soddisfare o che, addirittura, volevo disattendere (non riesco a liberarmi dell'ipotesi di aver voluto fare esattamente il contrario di quello che si aspettavano ... anche se preciso che non ho mai avuto un rapporto conflittuale con la famiglia).
Per il resto non c'è qualcosa che voglia fare, mai avuto interessi tali da dedicarci la vita professionale, un po' invidio chi ha qualcosa da raggiungere ma, per esperienza, l'appagamento è privilegio di pochi.
Tanti vivono con un lavoro mediocre, più o meno fruttuoso (certo aiuta), ma le loro vite sono riempite dalle amicizie e da un partner (e si comincia a parlare anche di figli).
Inoltre inizio ad avere un'età che riduce drasticamente le possibilità professionali e poi il lavoro ha in realtà migliorato la mia condizione (ho già scritto che ero diventato un recluso, quello si che é morire dentro), ho qualcosa e sto iniziando a pensare ad un futuro. Non sarei qua altrimenti. Il problema rimane la mia asocialità che devo superare in qualche modo.

Ultima modifica di skptcrbl; 23-01-2012 a 19:05.
Vecchio 23-01-2012, 18:58   #14
Esperto
L'avatar di JasonB
 

Benvenuto!!
Vecchio 23-01-2012, 19:10   #15
Esperto
L'avatar di Trent
 

Quote:
Originariamente inviata da skptcrbl Visualizza il messaggio
Fino ai 23 anni non ho avuto particolari problemi poi, ad un certo punto, nell'arco di un anno le mie relazioni si sono sciolte come neve al sole.
Probabilmente perché erano tutte superficiali, oppure bho?


All'inizio, stupidamente ho sottovalutato la cosa, pensavo fosse un periodo, che si sarebbe risolto da solo ... invece è andata sempre peggio.
Inutile aggiungere che, non uscendo praticamente di casa, si sono azzerate anche le relazioni con l'altro sesso.
Stessa identica cosa per me

Benvenuto
Vecchio 23-01-2012, 19:20   #16
Avanzato
L'avatar di Keaton
 

Quote:
Originariamente inviata da skptcrbl Visualizza il messaggio
Ecco, una questione che mi mette in grande difficoltà.
Dovrei parlare del periodo universitario per spiegarlo ma è una questione complessa.
Mettiamola così: i miei problemi sociali sono iniziati allora, l'effetto sugli studi è stato disastroso, ho procrastinato a non finire senza concludere nulla. Bamboccione per me è un eufemismo, lavoro solo da un anno. Praticamente per 5 anni non ho fatto quasi niente. Sono andato a lavorare prima che si decidessero a cacciarmi di casa.
Chiaramente non è che avessi altre possibilità nella situazione in cui mi ero cacciato, forse è una fortuna aver avuto un lavoro già pronto o forse sarebbe stato meglio non averlo ...
Non è che mi abbiano caricato di responsabilità o che abbiano tentato di scrivermi un futuro, anzi volevano l'opposto ... ma forse mi hanno caricato di aspettative che non sarei mai riuscito a soddisfare o che, addirittura, volevo disattendere (non riesco a liberarmi dell'ipotesi di aver voluto fare esattamente il contrario di quello che si aspettavano ... anche se preciso che non ho mai avuto un rapporto conflittuale con la famiglia).
Per il resto non c'è qualcosa che voglia fare, mai avuto interessi tali da dedicarci la vita professionale, un po' invidio chi ha qualcosa da raggiungere ma, per esperienza, l'appagamento è privilegio di pochi.
Tanti vivono con un lavoro mediocre, più o meno fruttuoso (certo aiuta), ma le loro vite sono riempite dalle amicizie e da un partner (e si comincia a parlare anche di figli).
Inoltre inizio ad avere un'età che riduce drasticamente le possibilità professionali e poi il lavoro ha in realtà migliorato la mia condizione (ho già scritto che ero diventato un recluso, quello si che é morire dentro), ho qualcosa e sto iniziando a pensare ad un futuro. Non sarei qua altrimenti. Il problema rimane la mia asocialità che devo superare in qualche modo.
Ho capito, certo io sono più giovane e queste cose non le posso capire bene. Sai qual' è stato il momento di rottura con un "normale passato", è già qualcosa.
Vecchio 23-01-2012, 19:25   #17
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

Ciao benvenuto.
Vecchio 23-01-2012, 19:33   #18
Esperto
L'avatar di monika89
 

benvenuto e un saluto
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