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Vecchio 17-05-2007, 19:57   #1
naD
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Avete mai sentito parlare del PNL?

Mia madre stasera si informa con questa persona http://www.francescoscimo.com/ (spero non sia SPAM)....boh, voi che dite?
Vecchio 17-05-2007, 20:15   #2
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Originariamente inviata da naD
Avete mai sentito parlare del PNL?

Mia madre stasera si informa con questa persona http://www.francescoscimo.com/successi.htm (spero non sia SPAM)....boh, voi che dite?
Ho un sacco di libri sulla pnl...ma non li leggo mai.Vorrei approfondire,ma non mi applico.
Un sostenitore acceso della programmazione neuro-linguistica,se non erro,
è KNULP...peccato che non intervenga più come una volta...
Vecchio 06-04-2008, 17:14   #3
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possibile che su sto forum ci sia così poco sulla PNL???
Vecchio 06-04-2008, 17:46   #4
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Originariamente inviata da naD
Avete mai sentito parlare del PNL?

Mia madre stasera si informa con questa persona http://www.francescoscimo.com/ (spero non sia SPAM)....boh, voi che dite?
L'anno scorso partecipai ad un seminario introduttivo ad un corso di Pnl e sinceramente alla fine rimasi molto scettico sulla sua validità.

Inoltre non accetto il fatto di dover manipolare il mio interlocutore per inporre il mio pensiero a tutti i costi. Sono più libero confronto.
Poi non mi risulta che esita la prova scientifica documentata di qusto metodo.
Mi sembra che attorno a questa metodologia non esistendo ne corsi universitari ne albi professionali si muovano molti squali pronti a succhiare soldi sulle insicurezze della gente.

Ci abbinerei Wanda Marchi come propagandista.
Vecchio 07-04-2008, 22:04   #5
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LA MAPPA NON è IL TERRITORIO.

Questa è la PNL, io sono stato in cura da un psicologo che usava questo metodo e sinceramente molte cose mi sono servite mentre altre no.

Alla fine poi credo che se uno ha la sfortuna di nascere con certi tarli mentali se li porta dietro tutta la vita.

Perchè 2 persone che vivono la stessa tragedia reagiscono in maniera differente?

Insomma la PNL parla di persone distrutte che poi sono diventate dei fenomeni.
La PNL ti fà vedere il bicchiere mezzo pieno.

Alla fine se si stà veramente male ci vogliono le medicine
Vecchio 08-04-2008, 00:37   #6
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Originariamente inviata da sognatore
La PNL ti fà vedere il bicchiere mezzo pieno.
Una teoria psicologica che ha la pretesa di essere scientifica non deve far vedere il bicchiere mezzo pieno, ma tutto il bicchiere (slittando fuori dalla metafora il significato implicito è: una teoria scientifica non deve tendere alle mezze verità, ma alla totale verità).
Il modello della pnl è scientificamente fondato, almeno in senso fuzzy (i sistemi rappresentazionali sono frutto dell'osservazione empirica del codice extra-verbale delle persone equilibrate e positive), ma il postulato della pnl che non condivido è quello che dice che
-i risultati della comunicazione dipendono dal comunicante: se c'è un fallimento questo è dovuto a un errore del comunicante.
Non sono riuscito a trovare la coerenza di questo postulato, perchè la comunicazione è una funzione a due variabili (comunicante e mittente), quindi non capisco in che senso si può affermare che il risultato della comunicazione dipenda solo dal comunicante.
Vecchio 08-04-2008, 09:55   #7
Principiante
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Comunque una cosa che non mi è mai piaciuta della PNL e che mi ha lasciato sempre molto perplesso è il fatto che bisogna analizzare la persona che ci stà difronte capire se è uditiva visiva e altre cose del gene e RISPECCHIARE il suo modo di gesticolare di parlare ecc. per trovare un'intesa con questa.

Questa cosa mi sembra proprio sbagliata perchè uno snatura il suo modo di essere realmente. Uno vive una vita di finzione e questo va bene se devi vendere un'aspirapolvere ma non nelle relazioni quotidiane.
Vecchio 08-04-2008, 11:09   #8
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Originariamente inviata da sognatore
Comunque una cosa che non mi è mai piaciuta della PNL e che mi ha lasciato sempre molto perplesso è il fatto che bisogna analizzare la persona che ci stà difronte capire se è uditiva visiva e altre cose del gene e RISPECCHIARE il suo modo di gesticolare di parlare ecc. per trovare un'intesa con questa.

Questa cosa mi sembra proprio sbagliata perchè uno snatura il suo modo di essere realmente. Uno vive una vita di finzione e questo va bene se devi vendere un'aspirapolvere ma non nelle relazioni quotidiane.
La pnl dice di fare questa analisi solo perchè si basa sul presupposto che, questa analisi, si faccia già a livello inconscio.
Inconsciamente analizziamo sempre il sistema rappresentazionale del nostro interlocutore, e una volta che ne prendi coscienza non ha più molto senso farlo a livello inconscio.
Quello che a me non piace è un'altra cosa: cioè il fatto che l'analisi venga fatta all'insaputa dell'interlocutore, è questo che suona demenziale. Ti faccio l'analisi, ok, ma ti informo che la sto facendo, non ti faccio credere che sono spontaneo, altrimenti sarebbe una recita
Vecchio 08-04-2008, 11:38   #9
Principiante
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Comunque alla fine il concetto di tutte le varie scuole di pensiero è solo ed esclusivamente uno.

TUTTO DIPENDE DA COME VEDIAMO LE COSE PERCHE' LA MIA REALTA NON è LA TUA E VICEVERSA.

2 persone vedono lo stesso incidente però tutte e 2 lo rancconteranno in maniera diversa.
Vecchio 08-04-2008, 12:51   #10
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Originariamente inviata da sognatore
Comunque alla fine il concetto di tutte le varie scuole di pensiero è solo ed esclusivamente uno.

TUTTO DIPENDE DA COME VEDIAMO LE COSE PERCHE' LA MIA REALTA NON è LA TUA E VICEVERSA.

2 persone vedono lo stesso incidente però tutte e 2 lo rancconteranno in maniera diversa.
Certe volte viene viene presentata così, ma secondo me è un modo improprio di definire la realtà, perchè il fatto che ognuno vede la realtà in modo diverso non implica che non esista una realtà oggettiva.
Vecchio 08-04-2008, 15:43   #11
mefiori
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La PNL ti fà vedere il bicchiere mezzo pieno.
-i risultati della comunicazione dipendono dal comunicante: se c'è un fallimento questo è dovuto a un errore del comunicante.
Non sono riuscito a trovare la coerenza di questo postulato, perchè la comunicazione è una funzione a due variabili (comunicante e mittente), quindi non capisco in che senso si può affermare che il risultato della comunicazione dipenda solo dal comunicante.
neanche io non trovo coerenza in quest'affermazione, posso provare a dedurre che si tratti di una mancanza sociale di fantasia comunicativa detta diversamente parlando... In questo caso, isolando il ricevente, esprimo questo concetto:

il ricevente si aspetta sempre la stessa onda comunicativa e la sua capacità ricettiva è sempre collegata a questo parametro di quasi "unità di misura della comunicazione" dove il messaggio, figlio della stessa, ha origini e segni sempre uguali, indipendentemente dalla sua carica espessiva e dal suo reale scopo
Vecchio 08-04-2008, 15:46   #12
mefiori
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Comunque alla fine il concetto di tutte le varie scuole di pensiero è solo ed esclusivamente uno.

TUTTO DIPENDE DA COME VEDIAMO LE COSE PERCHE' LA MIA REALTA NON è LA TUA E VICEVERSA.

2 persone vedono lo stesso incidente però tutte e 2 lo rancconteranno in maniera diversa.
Certe volte viene viene presentata così, ma secondo me è un modo improprio di definire la realtà, perchè il fatto che ognuno vede la realtà in modo diverso non implica che non esista una realtà oggettiva.
In che senso non esiste una realtà oggettiva?
Vecchio 08-04-2008, 17:19   #13
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Originariamente inviata da mefiori
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Comunque alla fine il concetto di tutte le varie scuole di pensiero è solo ed esclusivamente uno.

TUTTO DIPENDE DA COME VEDIAMO LE COSE PERCHE' LA MIA REALTA NON è LA TUA E VICEVERSA.

2 persone vedono lo stesso incidente però tutte e 2 lo rancconteranno in maniera diversa.
Certe volte viene viene presentata così, ma secondo me è un modo improprio di definire la realtà, perchè il fatto che ognuno vede la realtà in modo diverso non implica che non esista una realtà oggettiva.
In che senso non esiste una realtà oggettiva?
In un testo divulgativo di uno psicologo della pnl c'era scritto che ognuno ha una propria mappa della realtà, e che quindi nessuna mappa rappresenta la realtà oggettiva, e poi ha aggiunto tra parentesi:
"sempre ammesso che una realtà oggettiva esista"
(a proposito, è appassionante notare che non mi sono contraddetto mettendo la proposizione precedente tra virgolette anzichè tra parentesi, almeno per me, chiudo la parentesi).
Mi riferivo a questo
Vecchio 08-04-2008, 17:20   #14
mefiori
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capito
Vecchio 08-04-2008, 20:07   #15
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Originariamente inviata da mefiori
neanche io non trovo coerenza in quest'affermazione, posso provare a dedurre che si tratti di una mancanza sociale di fantasia comunicativa detta diversamente parlando... In questo caso, isolando il ricevente, esprimo questo concetto:

il ricevente si aspetta sempre la stessa onda comunicativa e la sua capacità ricettiva è sempre collegata a questo parametro di quasi "unità di misura della comunicazione" dove il messaggio, figlio della stessa, ha origini e segni sempre uguali, indipendentemente dalla sua carica espessiva e dal suo reale scopo
Mancanza sociale di fantasia comunicativa da parte di chi? del modello della pnl?
Comunque la sintassi della comunicazione secondo me è formalizzabile, la formalizzazione della comunicazione del modello della pnl, e delle sue dinamiche, non le considero limitative, perchè definiscono insiemi fuzzy di comportamenti prevedibili, quindi sono utili approssimazioni.
Forse in questo senso va interpretato il postulato che dice che la reazione del ricevente dipende dal modo in cui io comunico: se il ricevente adotta il sistema rappresentazionale X, le sue reazioni saranno (in senso fuzzy, e forse anche un po' statistico) prevedibili: saranno reazioni che fanno parte dell'insieme fuzzy di comportamenti del sistema rappresentazionale X, quindi in questo senso la responsabilità delle reazioni del ricevente viene data al mittente: se il mittente sa che il ricevente adotta il sistema rappresentazionale X, sa anche a quale insieme fuzzy apparterranno le reazioni ai propri comportamenti.
Vecchio 08-04-2008, 20:58   #16
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Originariamente inviata da HurryUp
Mancanza sociale di fantasia comunicativa da parte di chi? del modello della pnl?
Comunque la sintassi della comunicazione secondo me è formalizzabile, la formalizzazione della comunicazione del modello della pnl, e delle sue dinamiche, non le considero limitative, perchè definiscono insiemi fuzzy di comportamenti prevedibili, quindi sono utili approssimazioni.
Forse in questo senso va interpretato il postulato che dice che la reazione del ricevente dipende dal modo in cui io comunico: se il ricevente adotta il sistema rappresentazionale X, le sue reazioni saranno (in senso fuzzy, e forse anche un po' statistico) prevedibili: saranno reazioni che fanno parte dell'insieme fuzzy di comportamenti del sistema rappresentazionale X, quindi in questo senso la responsabilità delle reazioni del ricevente viene data al mittente: se il mittente sa che il ricevente adotta il sistema rappresentazionale X, sa anche a quale insieme fuzzy apparterranno le reazioni ai propri comportamenti.
Non me ne intendo molto, però sapevo che parte importante della PNL era l'estrazione dei valori del ricevente e della sua modalità di comunicazione, e quindi il ricalco e così via sono tecniche che sfruttano questa estrazione preliminare. In tal senso l'errore potrebbe stare sia nella errata formalizzazione del suo sistema rappresentazionale (errata estrazione dei valori), sia nella padronanza delle tecniche successive (rispondere in maniera utile a tale sistema rappresentazionale). La prima ipotesi la vedo molto più plausibile, perchè le difficoltà nel comprendere una persona e il suo schema rappresentazionale sono determinate anche dall'atteggiamento che quella persona ha nel farsi conoscere e nell'agire in modo "sincero", specialmente se si parte da zero. Applicare delle "regole" ad un dato sistema la vedo molto più semplice. Al di là del fatto se come comportamento tenda o meno alla giustizia (ne avevamo anche già discusso) trovo che la PNL sia un mezzo (e come tale adattabile ai propri valori) che quasi sempre viene associato a cose poco nobili, forse perchè i probabili acquirenti il più delle volte sono tali. Capisco anche che tu, per il tuo sistema di pensiero, sia molto attento ai possibili aspetti sgradevoli. E' una modalità comunicativa di attacco, aggressiva, ma allo stesso tempo trae le mosse da un grosso adattamento all'altro.
Vecchio 09-04-2008, 16:52   #17
mefiori
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Originariamente inviata da HurryUp
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Originariamente inviata da mefiori
neanche io non trovo coerenza in quest'affermazione, posso provare a dedurre che si tratti di una mancanza sociale di fantasia comunicativa detta diversamente parlando... In questo caso, isolando il ricevente, esprimo questo concetto:

il ricevente si aspetta sempre la stessa onda comunicativa e la sua capacità ricettiva è sempre collegata a questo parametro di quasi "unità di misura della comunicazione" dove il messaggio, figlio della stessa, ha origini e segni sempre uguali, indipendentemente dalla sua carica espessiva e dal suo reale scopo
Mancanza sociale di fantasia comunicativa da parte di chi? del modello della pnl?
Comunque la sintassi della comunicazione secondo me è formalizzabile, la formalizzazione della comunicazione del modello della pnl, e delle sue dinamiche, non le considero limitative, perchè definiscono insiemi fuzzy di comportamenti prevedibili, quindi sono utili approssimazioni.
Forse in questo senso va interpretato il postulato che dice che la reazione del ricevente dipende dal modo in cui io comunico: se il ricevente adotta il sistema rappresentazionale X, le sue reazioni saranno (in senso fuzzy, e forse anche un po' statistico) prevedibili: saranno reazioni che fanno parte dell'insieme fuzzy di comportamenti del sistema rappresentazionale X, quindi in questo senso la responsabilità delle reazioni del ricevente viene data al mittente: se il mittente sa che il ricevente adotta il sistema rappresentazionale X, sa anche a quale insieme fuzzy apparterranno le reazioni ai propri comportamenti.
No il mio era un decentramento dal discorso generale della Pnl
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