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Originariamente inviata da M.me Adelaide
Anche a me pare un po' una visione idealizzato.
Cmq forse per capire meglio mi fai qualche esempio di sovrastruttura che ti impedisce di vivere i rapporti in modo più spontaneo?
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Penso all'unica relazione che ho avuto, l'altra persona aveva avuto un mucchio di esperienze e aveva già in mente una serie di progetti nei quali mi aveva inserito, mentre il mio era un amore più spontaneo e ingenuo, essendo il primo (e credo l'ultimo
).
Ecco mi è mancata questa forma di reciprocità e ho capito che alla mia età non si recupera più. Dopo questa esperienza immagino che una donna vicina alla mia età avrà un atteggiamento diverso.
Qua si è andata a creare una sovrastruttura, questo piccolo trauma mi ha reso più consapevole e cosciente, però questo comporta che non riuscirò a vivere in modo spensierato certe relazioni (ma è tutto ipotetico tanto non penso che riuscirò a smuovere qualcosa).
A questa età (ma è un pensiero mio adesso) non esistono donne che vivrebbero un amore adolescenziale con me, sarebbero motivate a stare con me in relazione all'utilità pratica, non spinte da sensazioni, emozioni e vagheggiamenti. Questa è una cosa che penso io comunque, ma struttura comunque tutto il resto.
Da ragazzo potevo partire e fantasticare e crederci davvero ad una storia con un certo tipo di ragazza, oggi penserei che è tutto incastrato in certe gerarchie, differenze sociali e culturali ancora più marcate, e già soltanto nel pensiero la cosa risulterebbe bloccata.
Insomma oggi non le farei certe cose con la consapevolezza che ho acquisito, ma è una consapevolezza un po' coartata, ho una forma di nostalgia per quel me stesso più ingenuo che non ha mai trovato alcuno spazio per esistere.
Esser diventati adulti quando la tua parte più giovane e più infantile non ha ricevuto supporto non so se sia qualcosa di positivo. La maturità è uno stadio che dovrebbe seguire dopo lo sviluppo del precedente (grazie al nutrimento apportato da una serie di esperienze), ma per molte persone qua, soprattutto in ambito affettivo (ed anche sessuale) non c'è stato questo sviluppo precedente, ci si è trovati a trenta e più anni ad avere le prime relazioni (e relazioni sessuali) con persone... "sfasate"... Lasciami passare questo termine (per chi ha avuto la fortuna di riuscirci).
Per usare una metafora farei un esempio surreale del genere: è come se tu fossi diventata mamma un giorno e ti trovassi il giorno dopo un uomo di quarant'anni che sarebbe tuo figlio e avessi saltato tutti gli stadi intermedi, allattamento e così via... Adattarti all'improvviso a questa cosa credo che non ti riuscirebbe a far sentire mamma davvero.
La maturità acquisita e raggiunta in questi modi diventa qualcosa di più rigido e non una conquista positiva come la potrebbe vivere un altro tipo di persona.
Ci ho pensato un po' meglio e forse era questo che avevo in mente.