Ultimamente ho avuto dei piccoli cambiamenti...Sono uscito un paio di volte con degli amici che non vedevo da anni...non mi sono divertito particolarmente...sono uno di quei gruppi che si riuniscono in un posto (nel mio paese di fronte al distributore di benzina) e poi non si schiodano per tutta la serata...Mi sono sentito un corpo estraneo, un elemento non facente parte del sistema...Però sento dentro di me che qualcosa è cambiato...Il piacere che provo nello stare solo si è ridotto, è schiacciato da un forte desiderio di intimità, di affetto; ho voglia di sentirmi sciolto nell'abbraccio di un amico, di vedermi riflesso nello sguardo complice di una donna, la mia donna...Questi miei vecchi amici hanno tutti macchina e ragazza, e vedeste che tipi sono...l'uno è quasi obeso, l'altro, quello che un tempo era il mio migliore amico e che adesso sembra essere indifferente alla mia vita, è un nasone, anche se in fondo una bravissima persona...Anche lui è sempre stato una persona timida, di poche parole, ma non si è mai isolato e 5 anni fa ha trovato la sua attuale ragazza...Sono uscito con loro e sono schiacciato dalla consapevolezza che se devo risolvere questa situazione di isolamento auto-imposto devo agire, darmi da fare, prendere i miei rischi...Lo sapete qual è il nostro problema? Non è tanto la sociofobia e quindi la paura, che in alcune situazioni può essere considerata addirittura una risorsa, ma il fatto che abbiamo evitato così tante situazioni e per cosi tanto tempo che quando ci rendiamo conto della trappola che è l'evitamento è troppo tardi perché nella nostra vita non ci sono più sfide...Voglio una sfida, un qualcosa che mi provochi, che mi tocchi dal di dentro facendomi capire chi sono malgrado questa mia paura di relazionarmi con gli altri...