Quote:
Originariamente inviata da bardamu
...
Davvero, o per lo meno non è ciò che intendiamo noi con normalità.
...
|
Esiste una definizione oggettiva, di normalità...ed è quella che io adotto sempre, da sempre.
Il concetto di normalità corrisponde esattamente a quello della moda matematica (...aggiungo "matematica" per evitare assurdi nessi con...modelle, vestiti, sfilate e simili scemenze...gh...).
Essere normali significa essere uguali (...almeno simili...) alla maggior parte dei membri del gruppo, nel quale si è integrati.
Esempio infantile: una scatola, potrebbe essere paragonata ad un insieme. Se la scatola contenesse 30 palline colorate (...gli elementi dell'insieme...)...15 rosse, 9 verdi, 5 blu ed 1 gialla...allora si potrebbe, obbiettivamente ed inconfutabilmente (...almeno credo...), affermare che, la normalità (la moda)...nel suddetto insieme (nella scatola), sarebbe rappresentata dalle palline rosse.
Si potrebbe dire che, nel piccolo e limitato ambito della scatola, essere una pallina rossa equivarrebbe ad esser normali.
Essere, ad esempio, una pallina blu...invece no (...quella gialla è la più anomala, di gialla c'è solo lei...è quella che viene derisa/insultata/emarginata dalle palline rosse bulle insomma...ghghgh...).
Questo almeno da un punto di vista, per così dire, cromatico...perchè è altresì ovvio che, una pallina del suddetto insieme, potrebbe risultare normale oppure no a seconda della caratteristica sulla quale ci si baserebbe, per calcolare la moda.
Per esempio...tornando nell'insieme in esame...cromaticamente parlando, gli elementi normali risulterebbero essere gli oggetti rossi ma, riferendosi alla forma e tralasciando il colore, li si scoprirebbero invece tutti normali...perchè, tutte le palline, in quanto tali devono inevitabilmente esser dotate di una forma approssimativamente sferica.
Penso si potrebbe concludere dicendo che, un elemento assolutamente normale, non potrebbe esistere...lo sarebbe o meno, a seconda dei punti di vista.
Volendo applicare, questo esempio, agli esseri umani ed a me...ovviamente non posso che comprendere di essere normalissimo, per molteplici aspetti della mia persona: ad esempio, so d'esser dotato di un normale apparato cardio-vascolare (...mai avuto problemi...)...di una normale struttura muscolo-scheletrica (...ho solo pochi e comunissimi difettini...)...di un'ordinarissimo modo di vestire...e così via.
Volendo però prender in esame la mia psiche, suppongo che tutto si potrebbe dire...tranne che io sia normale (...e pensare che me ne vanto, a volte...): non essendo, la maggior parte delle persone che popolano 'sto schifoso e vostro pianeta azzurro, affette da fobia sociale (...gemini, per esempio...)...non può essere vero che, uno socialfobico, sia una persona nella norma (...mentalmente parlando...).
Per dirla in modo conciso e diretto: un socio-fobico è un..."fuori di testa"...gh (...e lo è tanto più, quanto più grave è la forma in cui si mostra, la sua FS...).
Detto questo...c'è chi, con "normalità", intende una cosa...chi un'altra...a me piace cercar di pensare in modo logico, per cui non posso che preferire la succitata definizione.
Lascio, all'HurryUp, eventuali correzioni...dato che, non essendo un metematico, capisco d'aver potuto "condire", le mie affermazioni, non varie ed eventuali scorrettezze/imprecisioni/eresie...amen.
Quote:
Originariamente inviata da bardamu
L'omologazione non è normale, è sottomissione alla normalità altrui.
|
Proprio per questo...spesso mi piace "sbandierare" la mia anormalità: odio l'omologazione. Ma, altrettanto spesso, vorrei essere normale per poter fare quello che, i normali, fanno...per me purtroppo è impossibile.
Che questo sia bene o male...poi...solo Dio (...forse...) lo sa (...perchè forse, quell'esaltato del suo primogenito, direbbe: "beati i fobici...perchè...". Finite voi la frase...ghghgh...).
Bye.