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		|  03-09-2014, 23:22 | #1 |  
	| Banned 
				 
				Qui dal: Jul 2014 
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			Dopo l'infanzia ho pianto rarissime volte. E quasi sempre non era un vero pianto, ma una cosa abbastanza placida, si bagnavano un po' gli occhi, magari scendeva una lacrima stupida ma nient'altro, a parte qualche frase 'apocalittica' ripetuta senza molta fantasia. Parlo di motivazioni psicologiche (non dovute a dolori fisici o a lutti gravi, che fortunatamente, facendo tutti gli scongiuri, non ne ho mai avuti). Così tante volte davanti al disastro, lo scoraggiamento totale, il crollo dell'ultima illusione, aver il desiderio o il bisogno di buttare fuori il male, ma quasi mai la capacità di farlo, come se mondo interiore o esteriore fossero separati da un baratro di incomunicabilità.
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				 Ultima modifica di alien boy;  05-09-2014 a 01:09.
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		|  03-09-2014, 23:42 | #2 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Nov 2012 Ubicazione: Toscana 
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			Io ho sempre pianto pochissimo, nello specifico non ricordo di aver pianto per i problemi che mi hanno portato qui: l'ansia, l'insoddisfazione, la solitudine, le difficoltà sociali non hanno secondo me, almeno nel mio caso, la violenza e l'immeditezza in termini di dolore di un lutto o di una separazione, sono sensazioni più costanti, che non hanno picchi di intensità ma ti tartassano costantemente, questo fa sì che abbiano un impatto meno violento. Chiaramente è una questione molto soggettiva.
 Diversa è l'emozione violenta del lutto o di una separazione, li si che ho pianto, l'ultima volta è quando mi sono lasciato con la ex, li veramente sono esploso....
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		|  04-09-2014, 00:17 | #3 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Apr 2014 Ubicazione: Pisaurum 
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			(C'era un topic aperto proprio qualche giorno fa sul pianto, ti consiglio di togliere l'ultima frase, almeno si puo' fare a meno di unire quel topic con questo, magari in questo ti possiamo dare consigli)
 Comunque si, una volta inibivo un sacco il pianto, era da "deboli" piangere
 
 Col tempo mi son reso conto della tremenda ignoranza che gira attorno a quel pensiero. La verita' e' che piangere e' normalissimo, sfoga le nostre emozioni nel modo piu' semplice, ma profondo. Bisogna piangere
 
 Eppure questa cosa non e' cosi palese per tutti..
 
 Ti consiglio solo questo: isolati e sforzati di piangere, anche senza motivo, ma provaci. Ti fara' molto strano all'inizio, e' normale se non si ha l'abitudine di piangere (perche' bisogna prenderci l'abitudine, piangere dovrebbe essere spontaneo) ma ti accorgerai stare subito meglio, come se avessi sbloccato qualcosa di pesante
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		|  04-09-2014, 00:36 | #4 |  
	| Intermedio 
				 
				Qui dal: Jun 2014 Ubicazione: nord 
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			Spesso.Piangere fa bene.
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		|  04-09-2014, 00:49 | #5 |  
	| Avanzato 
				 
				Qui dal: Feb 2014 
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			Una volta ebbi una specie di crisi piangevo e ridevo contemporaneamente e mi mancava il respiro...Non credo di essere sano mentalmente
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		|  04-09-2014, 12:17 | #6 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Aug 2014 Ubicazione: Bologna 
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			Ultimamente piango spesso e a volte senza motivo, non è un pianto forte è abbastanza blando. Non è una cosa che mi fa molto piacere.
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		|  04-09-2014, 13:17 | #7 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Aug 2013 
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			Ricordo anni fa quando ero inzerbinato con le ragazzze che piangevo spesso, ora ne sono uscito. Nel senso che se mi rifiutano non piango più, c'è la rassegnazione e l'accettazione in tranquillitià piuttosto che la disperazione    |  
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		|  04-09-2014, 13:28 | #8 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2014 
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			Non ho mai pianto per i miei problemi
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		|  04-09-2014, 14:24 | #9 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Dec 2006 
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					Originariamente inviata da ndm  Ricordo anni fa quando ero inzerbinato con le ragazzze che piangevo spesso, ora ne sono uscito. Nel senso che se mi rifiutano non piango più, c'è la rassegnazione e l'accettazione in tranquillitià piuttosto che la disperazione   |  ci sei riuscito da solo o hai trovato qualche aiuto per riuscire nell'accettazione in tranquillità?
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		|  04-09-2014, 16:17 | #10 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Aug 2013 
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			Ci sono riuscito da solo..alla fine è tutta una questione di mentalità. Ho capito che vedevo le ragazze in maniera sbagliata e soprattutto che io stesso non ero visto come credevo (credevo di essere attraente), insomma soffri, ti fai un po' di conti, tiri le somme, razionalizzi e ti metti il cuore in pace una volta per tutte.
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		|  05-09-2014, 01:09 | #11 |  
	| Banned 
				 
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					Originariamente inviata da Biomotivato  (C'era un topic aperto proprio qualche giorno fa sul pianto, ti consiglio di togliere l'ultima frase, almeno si puo' fare a meno di unire quel topic con questo, magari in questo ti possiamo dare consigli) |  Non sapevo, adesso rimedio
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		|  05-09-2014, 01:19 | #12 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da alien boy  Dopo l'infanzia ho pianto rarissime volte. E quasi sempre non era un vero pianto, ma una cosa abbastanza placida, si bagnavano un po' gli occhi, magari scendeva una lacrima stupida ma nient'altro, a parte qualche frase 'apocalittica' ripetuta senza molta fantasia. Parlo di motivazioni psicologiche (non dovute a dolori fisici o a lutti gravi, che fortunatamente, facendo tutti gli scongiuri, non ne ho mai avuti). Così tante volte davanti al disastro, lo scoraggiamento totale, il crollo dell'ultima illusione, aver il desiderio o il bisogno di buttare fuori il male, ma quasi mai la capacità di farlo, come se mondo interiore o esteriore fossero separati da un baratro di incomunicabilità. |  Idem. 
Il bello è che io sono il depresso per fama, il negativo, il triste, e invece non piango per un'eccessiva forma di autoironia e di capacità di sdrammatizzazione. 
Gli altri mi fanno facilmente pena, io molto raramente, sono una corazza. 
Però ho due punti deboli: i miei genitori e me stesso.
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