Ciao a tutti, felice di fare la vostra conoscenza.
Sono un ragazzo di Roma che soffre ormai da diversi anni d'ansia ed attacchi di panico, proprio per quest'ultimi tutti i miei tentativi di inserimento all'interno di un contesto universitario o lavorativo hanno portato ad un'inevitabile rinuncia (così come tutti gli altri contesti sociali; amici, ragazze, feste, uscite spensierate etc.)
Non ho mai avuto problemi di apatia o di asocialità, anzi, mi considero nel complesso un ragazzo molto socievole e che non si fa troppi problemi a dire le cose in modo schietto e conciso, tuttavia, le mie suddette problematiche mi hanno portato ad entrare nel "circolo vizioso dell'evitamento", ovvero, mi hanno praticamente costretto ad allontanarmi da tutto e tutti, a rinunciare o inventarmi le scuse più banali al fine di non vivere quei disagi e quella sintomatologia che mi attende al varco ogni qualvolta metto il naso fuori di casa per la maggior parte delle uscite che ormai vengono considerate dalla mia persona dei veri e propri impegni.
Oserei dunque dire che non è la mia personalità che fa sì che le mie relazioni sociali si siano ridotte all'osso, piuttosto l'interruzione di questi rapporti ed interazioni con l'esterno non sono altro che la conseguenza di un disagio molto più grande che si esprime attraverso l'ansia e gli attacchi di panico e che mi ha consapevolmente costretto a prendere decisioni dolorose (mi sembra ovvio che dietro a questi disturbi c'è un disagio, conscio o inconscio che sia, che si trincera proprio dietro questi ultimi).
Ho cambiato diverse volte terapeuta, soprattutto perché ognuno di loro dava le più disparate spiegazioni al mio disagio, anche se da dicembre ho avuto la fortuna di intraprendere un nuovo percorso psicoterapeutico con uno psicologo che, finora, mi è sembrato molto sicuro, professionale e, probabilmente, più speranzoso di me in merito ad una mia uscita dal tunnel (dopo anni di sofferenze ed umiliazioni personali è dura sforzarsi di vedere la luce, seppur l'intraprendimento di un percorso terapeutico e la mia iscrizione ad un forum come questo possono considerarsi una sorta di colpo di reni da parte mia).
Conclude con il dire che questo forum mi è stato consigliato da un conoscente che me ne ha parlato molto bene, soprattutto per gli spunti di riflessione che esso offre.
Spero di potermi confrontare con voi e di trovare qualcuno nella mia medesima situazione, si sa/spera che l'unione faccia davvero la forza
A presto
PS: Qualunque domanda sarà gradita :P