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08-05-2014, 16:46
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#81
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Ma è l'uomo che sta distruggendo il Mondo. Dovrebbe solo smettere di far danni...
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L'uomo fa parte del Mondo, non è un'entità separata. Sicuramente fa danni ad altre specie e causa cambiamenti ma il Mondo , se l'uomo dovesse estinguersi per sua stessa colpa, creerebbe un nuovo equilibrio in cui l'uomo non è presente. Semplicemente un'altra specie estinta.
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08-05-2014, 17:01
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#82
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Basterebbe smettere di fare 300 figli a testa. Uno basta e avanza.
Ci sono rimasta molto male quando la Cina ha tolto il divieto di un figlio a testa
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Basti questo perché ti possa venire il sospetto di star autoproponendo la scomparsa dello stile di vita occidentale, anziché garantire una sua più sobria sussistenza.
Perché tutti possano consumare meno occorre che tutti stiano consumando in egual modo. È così? Se no, perché chi non ha niente dovrebbe contentarsi del suo non aver niente?
Perché tutti possano diventare dei felici vegani occorre convertire la terra in un immenso territorio coltivabile, irrigabile e produttivo. È fattibile?
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08-05-2014, 17:47
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#83
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Ho detto questo? Chi vuole essere immortale? (a parte Silvio...)
Ho detto che il Mondo ha le sue regole, il più delle volte immutabili. L'uomo potrebbe cambiare le sue, creare una società più giusta ma come può farlo se ognuno ha le sue priorità, se ad esempio cose per me importanti (diventare vegani o almeno chiudere tutti i macelli-lager, consumare di meno, vivere in maniera più semplice) per la maggior parte delle persone sono emerite cazzate?
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Anch'io sono tendenzialmente pro-veganesimo, ma le cose non si raggiungono dall'oggi al domani e la "progressività" nel conseguimento di un obiettivo non dovrebbe trasformarsi in una lettura drastica sul fallimento dello stesso. Quanto c'hanno messo i riformatori dell'umanità ad abolire legalmente lo schiavismo o la segregazione razziale? Un bel po', e nel frattempo non hanno mai perso le speranze.
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08-05-2014, 17:49
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#84
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,760
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non so se sia già stata detta: " L'ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili; il pessimista teme che possa essere vero."
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08-05-2014, 17:51
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#85
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
"Il pessimismo non ha mai vinto alcuna battaglia", così parlò il signor Dwight D. Eisenhower.
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
"Non conosco nessun pessimista che abbia mai combinato qualcosa di buono nella vita" cit. Silvio Berlusconi
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concordo con Dwight e Silvio
purtroppo appartengo alla categoria dei pessimisti , cito G. Prezzolini
"quando un evento negativo paventato non si realizza questa è una soddisfazione per un pessimista ceh un ottimista non può avere "
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08-05-2014, 19:06
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#86
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Basti questo perché ti possa venire il sospetto di star autoproponendo la scomparsa dello stile di vita occidentale, anziché garantire una sua più sobria sussistenza.
Perché tutti possano consumare meno occorre che tutti stiano consumando in egual modo. È così? Se no, perché chi non ha niente dovrebbe contentarsi del suo non aver niente?
Perché tutti possano diventare dei felici vegani occorre convertire la terra in un immenso territorio coltivabile, irrigabile e produttivo. È fattibile?
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Ho detto che le popolazioni del cosidetto Terzo Mondo devono continuare a fare la fame? Siamo noi occidentali che dobbiamo cambiare vita per permettere alle altre popolazioni di alzare la loro qualità della vita che non vuol dire avere lo smartphone nuovo ogni anno o i jeans Diesel nuovi ogni mese... O forse per te vuol dire questo avere una vita dignitosa?
Per me vuol dire avere un lavoro, una casa (non villazza con piscina), cibo, istruzione e sanità pubbliche
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Anch'io sono tendenzialmente pro-veganesimo, ma le cose non si raggiungono dall'oggi al domani e la "progressività" nel conseguimento di un obiettivo non dovrebbe trasformarsi in una lettura drastica sul fallimento dello stesso. Quanto c'hanno messo i riformatori dell'umanità ad abolire legalmente lo schiavismo o la segregazione razziale? Un bel po', e nel frattempo non hanno mai perso le speranze.
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Fa prima a finire il mondo.
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08-05-2014, 19:20
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#87
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
O forse per te vuol dire questo avere una vita dignitosa?
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Per me anzitutto un calo dei consumi vuol dire rendere più difficile avere un lavoro, una casa, sanità ed istruzioni pubbliche; uno sviluppo della qualità della vita delle altre popolazioni comporta creare un avversario che vuole il tuo stesso livello di benessere con risorse che non possono soddisfare entrambi.
Si dovrebbe smetterla di chiamare sinistra quello che è un inefficace capitalismo dal volto umano.
[Chiudo l'Ot, ad ogni modo.]
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08-05-2014, 20:01
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#88
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ni thread altrui un po' le rompi le palle
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Ma dai, questo è pessimismo nero.
Devi guardare al lato positivo delle cose, muttley: grazie al mio intervento hai potuto conoscere un'opinione in più rispetto all'argomento per il quale hai aperto il thread (thread che, a quanto io sappia, non è di proprietà di nessuno, motivo per cui ognuno degli utenti è libero di intervenirvi). Il che, per un sostenitore dell'apertura mentale e dello scambio con gli altri come te, dovrebbe essere una cosa più buona. Possibile che debba essere io a dirtelo?
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08-05-2014, 20:59
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#89
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Per me anzitutto un calo dei consumi vuol dire rendere più difficile avere un lavoro, una casa, sanità ed istruzioni pubbliche; uno sviluppo della qualità della vita delle altre popolazioni comporta creare un avversario che vuole il tuo stesso livello di benessere con risorse che non possono soddisfare entrambi.
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La tua soluzione sarebbe andare verso la catastrofe allora?
Cambiare i consumi (non annullarli) porterebbe alla disoccupazione mondiale? Il motto "Lavorare meno, lavorare tutti" è troppo sinistroide per te? Uno stipendio si può dire dignitoso solo se supera i 3000 euro, una casa si chiama casa solo se è una villa da 100 stanze e un'auto si può dire auto solo se costa più di 30000 euro?
Ma allora cosa parli dell'ottimismo Muttley se intanto siamo destinati ad autodistruggerci presto?
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08-05-2014, 21:08
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#90
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Il motto "Lavorare meno, lavorare tutti" è troppo sinistroide per te?
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esatto
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08-05-2014, 21:14
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#91
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Vedi, cara Wrong, questi son discorsi terribilmente complicati e mi limito a replicare (o se vuoi a squilibrare) sul piano logico questi argomenti per come me li presenti, e a pormi sul piano delle loro conseguenze.
Ma tutto rimane comunque confinato ad un piano astratto.
Posso invitare la tua intelligenza (che c'è, e tanta, perché intervieni con passione, e dunque hai bisogno di darle delle ragioni) ad approfondire questioni di storia, economia politica, processi sociali; non vale la pena limitarsi agli slogan.
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08-05-2014, 21:30
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#92
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Tzé tzé... e io che volevo essere propositiva e quasi "ottimista" (argh! un attacco di orticaia!)
Alla fine quello che spero è solo un sogno irrealizzabile.
E comunque: quale destino per il genere umano?
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09-05-2014, 00:29
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#93
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
No, magari un ottimista se non trova lavoro al suo paese se ne va all'estero oppure se lo crea, nei limiti delle sue possibilità, un pessimista invece si abbandona alle recriminazioni e dà la colpa alla classe politica, agli immigrati, ai raccomandati e tutto il resto...insomma, in italia gente del genere è in buona compagnia.
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tu non sei tanto meglio di noi poveri scemi, dato che invece di stare a fare il motivatore pieno di successo all'ammeregana in un teatro stracolmo, stai facendo il predicatore da strada vestito di stracci in mezzo a noi
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09-05-2014, 00:45
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#94
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Vedi, cara Wrong, questi son discorsi terribilmente complicati e mi limito a replicare (o se vuoi a squilibrare) sul piano logico questi argomenti per come me li presenti, e a pormi sul piano delle loro conseguenze.
Ma tutto rimane comunque confinato ad un piano astratto.
Posso invitare la tua intelligenza (che c'è, e tanta, perché intervieni con passione, e dunque hai bisogno di darle delle ragioni) ad approfondire questioni di storia, economia politica, processi sociali; non vale la pena limitarsi agli slogan.
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Io capisco chi è molto sensibile all'ingiustizia del sistema (e sfido chiunque a dimostrarmi sia giusto un sistema in cui un può avere 10.000.000.000 e un altro 1, pur se il primo non vale nè ha lavorato 10 miliardi di volte più dell'ultimo) e rendendosi conto che il processo per cambiarlo, sempre che effettivamente succeda, richiederà un tempo mooolto superiore alla lunghezza della propria vita, si concede almeno a parole di forzarne le tappe.
Io stesso, tante volte.
E' una forma molto sfumata di ottimismo, cosa credete
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09-05-2014, 01:47
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#95
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso
L'ottimismo da tycoon americano, self-made man di successo, lo rispedisco al mittente. L'ottimismo del fare, del costruire, del risultato a tutti i costi, non mi piace.
L'esistenza umana non è riducibile a schemi del tipo: problema - identificazione della soluzione - strategia per mettere in atto la soluzione - applicazione della strategia - risultato, o similia. Cose che vanno tanto di moda nei libri di psicologia di oggi, influenzati dalla mentalità d'oltreoceano.
Dovendo scegliere, preferisco essere un sano pessimista europeo. Anche se a dire il vero, la rigida dicotomia pessimismo-ottimismo è una semplificazione un po' banalotta frutto del pensiero moderno.
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Leggo tra le righe un'evidente pregiudizio verso lo stare bene in senso psicologico, quasi fosse unicamente il parto di un certo tipo di mentalità, ovvero la mentalità d'oltreoceano come la chiami tu. Qui non si fa alcun riferimento a linee di pensiero precise e riconducibili a particolari strategie filosofiche (la citazione di un presidente americano cade a fagiolo solo per la sua sinteticità), si rivendica la semplice priorità dello stare bene interiormente, quale condizione necessaria per condurre un'esistenza al di fuori di paure e limiti autoimposti dalla mente.
Se non sbaglio tu hai anche fatto riferimento all'aver assunto farmaci in passato...non è forse una soluzione in linea col pensiero americanista che mira alla risoluzione farmacologica dei disturbi del carattere?
Quote:
Originariamente inviata da lauretum
tu non sei tanto meglio di noi poveri scemi, dato che invece di stare a fare il motivatore pieno di successo all'ammeregana in un teatro stracolmo, stai facendo il predicatore da strada vestito di stracci in mezzo a noi
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L'argumentum ad hominem si usa quando non si sa come confutare le tesi dell'interlocutore, cosa che tu fai spesso a quanto vedo.
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09-05-2014, 08:56
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#96
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Vedi, cara Wrong, questi son discorsi terribilmente complicati e mi limito a replicare (o se vuoi a squilibrare) sul piano logico questi argomenti per come me li presenti, e a pormi sul piano delle loro conseguenze.
Ma tutto rimane comunque confinato ad un piano astratto.
Posso invitare la tua intelligenza (che c'è, e tanta, perché intervieni con passione, e dunque hai bisogno di darle delle ragioni) ad approfondire questioni di storia, economia politica, processi sociali; non vale la pena limitarsi agli slogan.
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peccato che dove queste teorie hanno trovato applicazione pratica
il popolo poteva solo dividere la miseria ... ah già sento la obbiezione che non era socialismo ma capitalismo di stato . peccato che fosse stato Marx stesso a teorizzare una fase di comunismo e dittatuta del proletariato come passaggio verso il comunismo
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09-05-2014, 09:00
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#97
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Se non sbaglio tu hai anche fatto riferimento all'aver assunto farmaci in passato...non è forse una soluzione in linea col pensiero americanista che mira alla risoluzione farmacologica dei disturbi del carattere?
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permettimi la risoluzione dei problemi psicologici con la assunzione di farmaci è una gran cavolata che lascio ai pragmatici americans, almeno che non si tratti di leggeri problemi d'ansia e di stati brevi di depressione reattiva , non funzionano fino in fondo ...
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09-05-2014, 10:41
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#98
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
permettimi la risoluzione dei problemi psicologici con la assunzione di farmaci è una gran cavolata che lascio ai pragmatici americans, almeno che non si tratti di leggeri problemi d'ansia e di stati brevi di depressione reattiva , non funzionano fino in fondo ...
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Infatti sono d'accordo, i farmaci per quanto utili sono solo un palliativo
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09-05-2014, 11:39
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#99
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,642
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Il pessimismo non è mai d'aiuto e rischia di bloccare un individuo.
Della serie "non ci proverò mai" (a fare quella telefonata, ad andare in un dato luogo, a partecipare ad una sfida, ecc ecc) perché ho zero possibilità di successo.
C'è da dire che a volte ci protegge anche da alcune delusioni ma è come uscire di casa a dicembre con soltanto un bel maglione di lana spessa addosso.
Il freddo lo sentiremo comunque.
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09-05-2014, 12:16
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#100
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Il pessimismo non è mai d'aiuto e rischia di bloccare un individuo.
Della serie "non ci proverò mai" (a fare quella telefonata, ad andare in un dato luogo, a partecipare ad una sfida, ecc ecc) perché ho zero possibilità di successo.
C'è da dire che a volte ci protegge anche da alcune delusioni ma è come uscire di casa a dicembre con soltanto un bel maglione di lana spessa addosso.
Il freddo lo sentiremo comunque.
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Un pessimismo misurato e realista, come dice wrong, può invece essere il segreto del successo. Tenere conto di tutto quello che può andar male, permette di prevenirlo o non farsi cogliere impreparati.
Nella strategia, non c'è spazio per l'ottimismo o il pessimismo, sono concetti senza senso.
Ma non ditelo al telepredicatore dei poveri, per lui è tutto un "Oooh yeah"
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Ultima modifica di lauretum; 09-05-2014 a 12:19.
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