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31-05-2010, 01:05
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#1
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Intermedio
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 168
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Ultima modifica di Wren; 15-10-2011 a 16:51.
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31-05-2010, 01:23
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Un po' in Emilia, un po' in Romagna
Messaggi: 1,521
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Per me è maleducazione non ricambiare il saluto. Certo, uno può essere timido e non farsi notare però arrivare a questo punto mi sembra davvero eccessivo.
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31-05-2010, 01:24
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Tra le nuvole
Messaggi: 1,734
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Quote:
Originariamente inviata da Wren
Frequento da qualche tempo un corso di formazione, uno di quelli gratuiti che durano pochi mesi e con classi di pochissime persone.
Ci conosciamo tutti per nome e nonostante la solita timidezza e imbranataggine che mi contraddistingue, sarebbe stato impossibile non scambiare regolarmente quattro chiacchiere fra di noi visto che siamo così pochi. Insomma, quando arrivo loro mi vedono, mi salutano, mi chiedono come va e io ricambio cercando di essere meno chiusa possibile e di arrossire il minimo. Noto, però, che nemmeno questo è bastato a salvarmi dal sentirmi esclusa ed invisibile.
Il professore evita il più possibile di rivolgermi la parola e quando è costretto a farlo intuisco il suo fastidio. Ma ciò che più mi fa' sentire una nullità è al momento dell'uscita. Quando usciamo fisicamente dalla struttura e ognuno va per la sua strada, tutti si salutano e io faccio altrettanto ma difficilmente mi ricambiano. Ho provato a salutare alzando il tono di voce, ottenendo pochi risultati.
Io capisco che un timido passa facilmente inosservato ma addirittura la sua voce?
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Ammazza stronzaggine allo stato puro
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31-05-2010, 08:12
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Oh beh, anche dove lavoro io, il saluto è un optional che a volte c'è e a volte non c'è...
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31-05-2010, 08:44
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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M'è successo qualcosa di simile: ho incontrato una collega in centro, eravamo sullo stesso marciapiede (che non era largo), faccia a faccia, io ero da solo, lei con un'ex-collega, l'ho salutata (io ho un tono di voce naturalmente alto, tant'è che spesso mi dicono che sembra quasi che urli) e lei nulla, come se non mi avesse nemmeno visto! Oltretutto in ufficio mi aveva sempre trattato con una cordialità superiore alla media delle altre colleghe.
La mia conclusione: quando la gente è costretta a frequentarci (lavoro, scuola, ecc.) finge una certa cordialità ma in pubblico non è neanche disposta ad ammettere di conoscerci! Ormai in quei contesti io presumo la stronzaggine fino a prova contraria e mi comporto di conseguenza.
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Ultima modifica di barclay; 31-05-2010 a 08:47.
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31-05-2010, 09:10
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 554
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Magari sono più timidi di te
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31-05-2010, 10:14
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da Thermaltake
Per me è maleducazione non ricambiare il saluto. Certo, uno può essere timido e non farsi notare però arrivare a questo punto mi sembra davvero eccessivo.
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cmq. non voglio fare di tutta l' erba un fascio, ma anche io frequentai anni fà uno di questi corsi e non è che siano frequentati da persone "educate" in senso stretto: allora mi ricordo di una ragazza a sto corso che bestemmiava come un turco
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31-05-2010, 10:26
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
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Non so se puo' essere utile nel tuo caso, ma io spesso mi trovo a salutare in modo indiretto, senza aspettare il saluto di ritorno di nessuno. Cioè indipendentemente se c'è un saluto ricambiato, ma solo per la mia educazione al saluto.
Per cui ad esempio mi trovo ad entrare in un ambiente dove ci sono piu' persone e... "Ciao a tutti!" e mi metto a fare cio' che devo fare (la risposta è relativa).
Oppure mi incrocio con qualcuno che immagino possa anche non salutarmi e "Ciao, buonasera!" e tiro avanti. Se poi il tipo incrociato mi saluta o meno... è un problema suo.
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31-05-2010, 10:44
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Torino
Messaggi: 172
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Quote:
Originariamente inviata da Wren
Frequento da qualche tempo un corso di formazione, uno di quelli gratuiti che durano pochi mesi e con classi di pochissime persone.
Ci conosciamo tutti per nome e nonostante la solita timidezza e imbranataggine che mi contraddistingue, sarebbe stato impossibile non scambiare regolarmente quattro chiacchiere fra di noi visto che siamo così pochi. Insomma, quando arrivo loro mi vedono, mi salutano, mi chiedono come va e io ricambio cercando di essere meno chiusa possibile e di arrossire il minimo. Noto, però, che nemmeno questo è bastato a salvarmi dal sentirmi esclusa ed invisibile.
Il professore evita il più possibile di rivolgermi la parola e quando è costretto a farlo intuisco il suo fastidio. Ma ciò che più mi fa' sentire una nullità è al momento dell'uscita. Quando usciamo fisicamente dalla struttura e ognuno va per la sua strada, tutti si salutano e io faccio altrettanto ma difficilmente mi ricambiano. Ho provato a salutare alzando il tono di voce, ottenendo pochi risultati.
Io capisco che un timido passa facilmente inosservato ma addirittura la sua voce?
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Ti capisco, a me darebbe un fastidio che non ti dico
Quasi quasi dovresti smettere di salutarli e buonanotte
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31-05-2010, 10:46
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#10
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Intermedio
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Torino
Messaggi: 172
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Quote:
Originariamente inviata da soloio
Non so se puo' essere utile nel tuo caso, ma io spesso mi trovo a salutare in modo indiretto, senza aspettare il saluto di ritorno di nessuno. Cioè indipendentemente se c'è un saluto ricambiato, ma solo per la mia educazione al saluto.
Per cui ad esempio mi trovo ad entrare in un ambiente dove ci sono piu' persone e... "Ciao a tutti!" e mi metto a fare cio' che devo fare (la risposta è relativa).
Oppure mi incrocio con qualcuno che immagino possa anche non salutarmi e "Ciao, buonasera!" e tiro avanti. Se poi il tipo incrociato mi saluta o meno... è un problema suo.
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Questo è di sicuro l'atteggiamento migliore
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31-05-2010, 10:58
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Messaggi: 569
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Per educazione saluto, me ne frego se qualcuno non risponde al saluto...
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31-05-2010, 11:10
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#12
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Intermedio
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 281
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Come ti capisco... anche io non vengo salutato da nessuno.
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31-05-2010, 11:43
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#13
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
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Per chi non riesce a vedere le cose in modo obbiettivo:
immaginate un po' quanti complessi e quanta sofferenza avete potuto provocare voi quando, a causa della vostra situazione, siete stati i primi a non aver magari guardato mai negli occhi una persona, a non aver mai dato una semplice e banale pacca sulla spalla a qualcuno che ne aveva bisogno, a non aver fatto un sorriso rassicurante a qualcuno perchè impediti dalla vostra fobia!
Piantiamola con il voler lasciar intendere che tutto il mondo è crudele e che noi siamo le povere vittime sacrificali, semplicemente per un saluto non ricevuto. Questo atteggiamento mentale non porta da nessuna parte.
Non riusciamo a dare la giusta interpretazione alle cose perchè siamo noi ad essere limitati. Facciamo un esame di coscienza.
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31-05-2010, 12:10
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#14
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 95
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Quote:
Originariamente inviata da soloio
Non riusciamo a dare la giusta interpretazione alle cose perchè siamo noi ad essere limitati. Facciamo un esame di coscienza.
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Sono parzialmente d'accordo, anche se non penso che buttarla sulla coscienza possa aiutare dei fobici, tutt'altro...
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31-05-2010, 12:26
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#15
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
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Quote:
Originariamente inviata da misanthrope
Sono parzialmente d'accordo, anche se non penso che buttarla sulla coscienza possa aiutare dei fobici, tutt'altro...
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- Sì, ma... qual'è la metà parte della mia frase che ti trova d'accordo e quale no?!
- i puntini cosa stanno a significare?!
Vuoi lasciare il discorso sul vago giusto per pensare di aver detto tutto? (quando poi in realtà non hai detto niente).
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31-05-2010, 12:31
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#16
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 95
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Quote:
Originariamente inviata da soloio
- Sì, ma... qual'è la metà parte della mia frase che ti trova d'accordo e quale no?!
- i puntini cosa stanno a significare?!
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È il discorso sulla coscienza che suscita dubbi in me.
I puntini vorrebbero lasciare intendere il fatto che far leva sulla coscienza di un fobico/depresso/problematico non è affatto semplice, potrebbe facilmente buttarla sul vittimismo e sentirsi ancora peggio per le sue mancanze.
Quote:
Vuoi lasciare il discorso sul vago giusto per pensare di aver detto tutto? (quando poi in realtà non hai detto niente).
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Lungi da me il voler chiudere il discorso in così poche righe. Ho scritto quel che pensavo senza offendere la tua opinione.
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31-05-2010, 12:45
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#17
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
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L'esame di coscienza servirebbe per cercare di portare la "vittima" nelle condizioni di poter inquadrare il problema in modo oggettivo e non fagli perdere il tempo dietro il suo pensiero di dover riversare le responsabilità sulla crudeltà dei "normali" che magari arrivano addirittura a non ricambiare un saluto.
Un fobico/depresso/problematico resterà tale se non è cosciente di qual'è il vero problema e non cercherà soluzioni che lo possano fare risollevare.
P.S. Lungi da me il pensare che tu volessi chiudere il mio discorso in poche righe o che volessi offendere la mia opinione.
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31-05-2010, 13:01
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#18
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 95
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Quote:
Originariamente inviata da soloio
L'esame di coscienza servirebbe per cercare di portare la "vittima" nelle condizioni di poter inquadrare il problema in modo oggettivo e non fagli perdere il tempo dietro il suo pensiero di dover riversare le responsabilità sulla crudeltà dei "normali" che magari arrivano addirittura a non ricambiare un saluto.
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Quoto. Il problema sta proprio nel riuscire a spostare il centro percettivo. Aggrapparsi all'idea che tutti gli altri sono cattivi e indifferenti è certamente più facile che guardarsi dentro, esplorare il proprio male con il dolore immediato che ne consegue.
Quote:
Un fobico/depresso/problematico resterà tale se non è cosciente di qual'è il vero problema e non cercherà soluzioni che lo possano fare risollevare.
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Verissimo, la consapevolezza del proprio problema è fondamentale.
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31-05-2010, 13:17
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#19
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Principiante
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 28
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Quote:
Originariamente inviata da Wren
Frequento da qualche tempo un corso di formazione, uno di quelli gratuiti che durano pochi mesi e con classi di pochissime persone.
Ci conosciamo tutti per nome e nonostante la solita timidezza e imbranataggine che mi contraddistingue, sarebbe stato impossibile non scambiare regolarmente quattro chiacchiere fra di noi visto che siamo così pochi. Insomma, quando arrivo loro mi vedono, mi salutano, mi chiedono come va e io ricambio cercando di essere meno chiusa possibile e di arrossire il minimo. Noto, però, che nemmeno questo è bastato a salvarmi dal sentirmi esclusa ed invisibile.
Il professore evita il più possibile di rivolgermi la parola e quando è costretto a farlo intuisco il suo fastidio. Ma ciò che più mi fa' sentire una nullità è al momento dell'uscita. Quando usciamo fisicamente dalla struttura e ognuno va per la sua strada, tutti si salutano e io faccio altrettanto ma difficilmente mi ricambiano. Ho provato a salutare alzando il tono di voce, ottenendo pochi risultati.
Io capisco che un timido passa facilmente inosservato ma addirittura la sua voce?
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Come ti capisco! anche io spesso mi sono ritrovata in queste situazioni!
A volte quando cerco di dire la mia oppure tento di salutare non mi calcolano di striscio!
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31-05-2010, 13:27
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#20
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
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Quote:
Originariamente inviata da dreamergirl88
Come ti capisco! anche io spesso mi sono ritrovata in queste situazioni!
A volte quando cerco di dire la mia oppure tento di salutare non mi calcolano di striscio!
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...ecco un'altra "vittima"!
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