Persone tronfie, bolse, piene di sč, di io nei discorsi, che riversano le stesse accuse sugli altri, in una sorta di paranoia all'incontrario, persone che rubano il proscenio dell'attenzione non appena possono, e giustificano il loro comportamento sempre con una battuta, con un'accusa, con un'attenzione su di sč giustificata in qualche modo.
Persone che abusano verbalmente di altre persone, aggressivitā verbale, aggressivitā istintuale, giustificata in qualsiasi modo, persone che si difendono aggredendo, persone la cui offesa č sempre causata a loro dire da un comportamento altrui.
Persone che non lasciano spazio agli altri. Persone che passano sullo spazio altrui. Persone che violentano lo spazio altrui.Persone che affermano:esse stesse, e negano:gli altri. Violenza, aggressivitā, sofferenza, dolore generato, che genera violenza e dolore in un apprendistato costante.
Persone mulini a vento, ruotano in direzione del soffio della convenienza, millantano crediti psicologici verso gli altri, ingigantiscono le loro azioni, le azioni degli altri sempre sabbia che scorre nelle mani del destino. Persone inique.
Persone ipocrite, nei loro ragionamenti viene omesso sempre un fattore x, e alterata l'equazione in modo posticcio, come il loro sorriso e il loro volto.
Persone arroganti, sensazione di narcisismo che li precede di uno stadio, divinitā inviolabili nel loro orgoglio.
Ad ogni angolo si mostrano, zelanti verso i pių alti nella gerarchia, e torbidamente gelidi verso i pių bassi nella stessa. Persone senza significato.Sono dovunque.
Persone che fingono sofferenze intollerabili, metro di se stesse e della loro nullessenza, persone che hanno bisogno di esibire per esistere ai loro stessi occhi.
Persone che non lasciano vivere, parassiti succhiasangue, persone che non ritengono degno il prossimo, persone su un immaginario gradino sopra, persone che stilano classifiche di umanitā per giustificarsi e per giustificare la fatica imposta agli altri.
Persone che non guardano mai ciō che non interessa. Bisogna essere calcolatori e cinici.
Persone che infiltrano la sofferenza altrui come un cancro dannoso, spacciando se stessi come medicina, il cui veleno di parole parole parle assopisce la consapevolezza gradualmente. Iene fameliche che si nutrono dell'umiliazione altrui.
Persone che sperimentano tutto ma non conoscono niente. Persone che conoscono tutto ma non sperimentano niente. Persone che hanno smarrito se stesse in un calembour linguistico.
Persone avide, di sguardi, sorrisi,attenzioni, avide di turpiloquio quando altro si afferma, si dice, si guarda. Persone avide di affetti, che non si ha, ma si č.