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11-05-2016, 09:01
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Non inteso come essere impeccabili,fare tutto a puntino,ma come desiderio continuo che gli altri ti vedano normale,e fare tutto di conseguenza.
Lavorare per crearsi una vita che agli occhi degli altri sia interpretata come normale.Io faccio questo.Poi faccio le figure di merda fobiche e scivolo in basso...
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11-05-2016, 10:14
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#2
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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a prima impressione direi che non mi ci ritrovo molto in questa aspettativa, così come l'hai descritta. Mi sento più vicino al concetto di accettazione da parte degli altri nella propria diversità; non intendo tanto diversità rappresentata dalla fobia, ok vorrei liberarmi di quest'ultima e non riuscendoci spero di non essere 'allontonato' a causa sua (della diversità che rappresenta), ma intendo che vorrei non rinunciare a un modo di essere che volta per volta mi risulta naturale per venir incontro alle richieste (reali o presunte) degli altri, insomma la classica storia del voler essere accettati per come si è. Anche se spesso come si pensa di essere non equivale a come si è e in questi casi possono nascere incomprensioni.
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11-05-2016, 10:52
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#3
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 120
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non inteso come essere impeccabili,fare tutto a puntino,ma come desiderio continuo che gli altri ti vedano normale,e fare tutto di conseguenza.
Lavorare per crearsi una vita che agli occhi degli altri sia interpretata come normale.Io faccio questo.Poi faccio le figure di merda fobiche e scivolo in basso...
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Anch'io tento disperatamente di sembrare normale, ma non ci riesco. Anzi, più tento più sembro strana. Ho cominciato a pensare che sia meglio accettare di apparire strani e fare della stranezza ( e della timidezza, nel mio caso) parte del proprio 'personaggio' , piuttosto che fingere ciò che non si riesce ad essere.
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11-05-2016, 12:59
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 924
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Io tendo ad essere ossessionato dai miei comportamenti, ho sempre paura di fare delle espressioni che facciano trapelare il mio disagio; inoltre se mi capita di dire, o fare, qualcosa fuori luogo tendo a passare le ore consecutive a pensarci
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11-05-2016, 13:05
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Secondo me siamo noi per primi a non accettarci, quindi si lavora più per apparire normali ai nostri occhi piuttosto che a quelli degli altri; nel senso che se tu fossi soddisfatta del tuo modo di rapportarti agli altri potresti in realtà anche apparire completamente diversa da come tu presumi di apparire ma non lo vivresti come un problema perché saresti sufficientemente sicura di te da non mettere continuamente in dubbio il tuo comportamento, casomai l'interpretazione altrui di tale comportamento.
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11-05-2016, 13:52
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 894
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Nel primo senso che hai individuato (essere impeccabili) sì, ogni istante, specialmente in presenza di altre persone (ma non solo, anche la mia coscienza deve essere impeccabile). Ma non è questo che intendevi.
Nel senso da te inteso, invece, il discorso è un po' più complicato, perché nella mia testa a volte si instaurano dei meccanismi un po' complicati. Mi capita di voler entrare in contatto con qualcuno, ma non ne sono in grado: in quei casi mi prodigo per apparire normale, nella speranza di non essere bollato come "strano" dalle persone con le quali voglio entrare in contatto, nella speranza che siano loro a vedermi come potenziale nuova conoscenza (appunto perché io non sarei in grado di fare il primo passo) (sia chiaro che sto parlando di qualsiasi tipo di rapporto, anche solo di semplice conoscenza). Ma devo dire che è una eventualità piuttosto rara, non mi capita così spesso di voler entrare in contatto con qualcuno.
Nella vita di tutti i giorni, con gli sconosciuti, è un po' diverso: ho una paura fottuta delle figuracce, di risultare inadeguato, ma solo perché altrimenti la mia autostima ne uscirebbe devastata, non sono pensieri che si inseriscono in una dicotomia normale/anormale (credo). Cerco di volare basso, cercando di evitare di fare cose che possano direttamente identificarmi come "inadeguato", appunto.
Non so se mi sono spiegato, è difficile anche per me comprendere queste dinamiche.
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11-05-2016, 15:49
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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La piu grande prigione in cui le persone vivono è la paura di ciò che pensano gli altri cit. Il 99% delle nostre azioni derivano da questa paura.
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11-05-2016, 17:39
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Andrebbe forse corretto con "normalismo sociale"
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11-05-2016, 20:06
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non inteso come essere impeccabili,fare tutto a puntino,ma come desiderio continuo che gli altri ti vedano normale,e fare tutto di conseguenza.
Lavorare per crearsi una vita che agli occhi degli altri sia interpretata come normale.
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uhhh, nelle piccole cose ci provo continuamente, ma è una battaglia ormai persa
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11-05-2016, 20:10
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quasi tutti gli interventi sopra questo mio toccano i punti importanti e le note dolenti...Dovrei mettere ringrazia come se piovesse... .
Io vivo ormai stabilmente in mezzo alla gente come un vaso di terracotta in mezzo a millemila vasi di ferro (Don Abbondio docet) e mi sono fatto tutte le pare mentali di questo mondo accompagnate da un'assordante paura del giudizio altrui e del rifiuto (che poi in certi casi diventa una certezza)...
Ma ho imparato vivendo una cosa importante...
Per vincere almeno in parte (spesso sono talmente radicate da non essere sradicabili nemmeno parzialmente) le tue paure le devi affrontare a testate con tutta la forza possibile ed inimmaginabile...Mai fermarsi...Sempre a faccia a faccia con i miei demoni sono...Vinco poco ma combatto sempre ed è questo che mi fornisce la linfa vitale per andare avanti....
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11-05-2016, 20:11
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#11
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Curiosità: in punto di morte, valutando la vita che hai trascorso, non sentiresti un certo rammarico al pensiero di aver impegnato il tuo tempo a sembrare normale?
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11-05-2016, 20:19
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#12
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Curiosità: in punto di morte, valutando la vita che hai trascorso, non sentiresti un certo rammarico al pensiero di aver impegnato il tuo tempo a sembrare normale?
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Certo.
Oltretutto razionalmente non sono neanche grande amante della normalità,meglio chi si distingue.
Non sono io che decido,qui va tutto per conto suo
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11-05-2016, 20:33
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Non siamo i soli ad avere questi stati d'animo, che ovviamente sono piuttosto radicati nell'essere umano per varie ragioni, storiche evolutive ecc...la differenza rispetto a tanti altri ossessionati da questa idea è che i nostri problemi ci impediscono di avere riscontri ed andiamo in paranoia....anche perchè non è soloun discorso di prestigio sociale, il prestigio sociale crea degli effetti positivi concreti e tangibili....senza il ps è molto piu dura....come scalare una montagna a piedi (con una gamba rotta oltretutto) invece che farsela in funivia....
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11-05-2016, 22:36
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#14
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 232
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È una cosa che faccio anch'io. E ogni volta che faccio le figure da "disagiata" che, secondo me, palesano a tutti la mia anormalità, divento triste a abbattuta.
Questo perché la vita normale non ce l'ho (per il momento). Se la avessi non mi porrei il problema
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11-05-2016, 23:52
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 924
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
sento il peso delle figure di merda e delle delusioni che mi demoralizzano e buttano giu' l'autostima, quando altre persone invece saprebbero cavalcarci sopra a quelli che per me sono fallimenti che mi affossano.
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Ho notato che spesso gli altri non fanno più di tanto caso a quello che facciamo; a volte ci pare di fare una figuraccia perchè diciamo una parola sbagliata, o facciamo un gesto fuori luogo, ma in un certo senso, nella nostra testa, amplifichiamo il reale peso di queste azioni, pensando che gli altri siano sempre pronti a deriderci per ogni minimo passo falso.
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12-05-2016, 08:25
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 42
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non inteso come essere impeccabili,fare tutto a puntino,ma come desiderio continuo che gli altri ti vedano normale,e fare tutto di conseguenza.
Lavorare per crearsi una vita che agli occhi degli altri sia interpretata come normale.Io faccio questo.Poi faccio le figure di merda fobiche e scivolo in basso...
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Guarda ti dirò. Secondo Glover, l'autoredi No More Mr NNice Guy, questi si chiamano allegati (attachement). Del tipo : - Io non sono sicuro di valere come persona, qquindi ho bisogno di un qualcosa ché lo provi al mondo- es. ho un lavoro figo, sono bello, ho una moglie figa, frequento gente popolare etc
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12-05-2016, 15:54
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#17
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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È vero quello che dite,però io sul lavoro ne ho fatte anche di eclatanti di figure,quelle a cui tutti darebbero peso,quelle di cui gli altri parlano per settimane e che non si dimenticano facilmente.
Comunque oggi con grande travaglio interiore ho preso due giorni di malattia perchè sto fisicamente malissimo,ma mi sento in colpa e il peso di ciò che penso che pensino gli altri mi opprime
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12-05-2016, 16:01
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#18
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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io sono caduto in depressione dopo tutta la fatica per indossare maschere..barare..autotraining autogeno eccecc..ora non mi alzo dal letto
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12-05-2016, 16:20
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Ecco, questo non va bene, stai male e hai preso 2 giorni, è un diritto sacrosanto questo, non dovresti sentirti in colpa. Non possono certo pensare male di te. Intanto speriamo che passi [/QUOTE]
Certo che possono pensar male,mai sentito considerazioni negative su chi sta a casa?Io ne sento sempre...chi parla male degli altri con te,parla male di te con gli altri
Grazie
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12-05-2016, 16:34
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#20
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Doubleman
Quelli sputano veleno a random, antipatici e odiosi
Ma sono in torto loro però, mica tu.
Io gli darei i tuoi problemi per una settimana (lo ammetto sono cattivo ).
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Non ti dico cosa gli auguro io
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