Perfezionismo sociale
Non inteso come essere impeccabili,fare tutto a puntino,ma come desiderio continuo che gli altri ti vedano normale,e fare tutto di conseguenza.
Lavorare per crearsi una vita che agli occhi degli altri sia interpretata come normale.Io faccio questo.Poi faccio le figure di merda fobiche e scivolo in basso... |
Re: Perfezionismo sociale
a prima impressione direi che non mi ci ritrovo molto in questa aspettativa, così come l'hai descritta. Mi sento più vicino al concetto di accettazione da parte degli altri nella propria diversità; non intendo tanto diversità rappresentata dalla fobia, ok vorrei liberarmi di quest'ultima e non riuscendoci spero di non essere 'allontonato' a causa sua (della diversità che rappresenta), ma intendo che vorrei non rinunciare a un modo di essere che volta per volta mi risulta naturale per venir incontro alle richieste (reali o presunte) degli altri, insomma la classica storia del voler essere accettati per come si è. Anche se spesso come si pensa di essere non equivale a come si è e in questi casi possono nascere incomprensioni.
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Re: Perfezionismo sociale
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Re: Perfezionismo sociale
Io tendo ad essere ossessionato dai miei comportamenti, ho sempre paura di fare delle espressioni che facciano trapelare il mio disagio; inoltre se mi capita di dire, o fare, qualcosa fuori luogo tendo a passare le ore consecutive a pensarci :miodio:
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Re: Perfezionismo sociale
Secondo me siamo noi per primi a non accettarci, quindi si lavora più per apparire normali ai nostri occhi piuttosto che a quelli degli altri; nel senso che se tu fossi soddisfatta del tuo modo di rapportarti agli altri potresti in realtà anche apparire completamente diversa da come tu presumi di apparire ma non lo vivresti come un problema perché saresti sufficientemente sicura di te da non mettere continuamente in dubbio il tuo comportamento, casomai l'interpretazione altrui di tale comportamento.
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Re: Perfezionismo sociale
Nel primo senso che hai individuato (essere impeccabili) sì, ogni istante, specialmente in presenza di altre persone (ma non solo, anche la mia coscienza deve essere impeccabile). Ma non è questo che intendevi.
Nel senso da te inteso, invece, il discorso è un po' più complicato, perché nella mia testa a volte si instaurano dei meccanismi un po' complicati. Mi capita di voler entrare in contatto con qualcuno, ma non ne sono in grado: in quei casi mi prodigo per apparire normale, nella speranza di non essere bollato come "strano" dalle persone con le quali voglio entrare in contatto, nella speranza che siano loro a vedermi come potenziale nuova conoscenza (appunto perché io non sarei in grado di fare il primo passo) (sia chiaro che sto parlando di qualsiasi tipo di rapporto, anche solo di semplice conoscenza). Ma devo dire che è una eventualità piuttosto rara, non mi capita così spesso di voler entrare in contatto con qualcuno. Nella vita di tutti i giorni, con gli sconosciuti, è un po' diverso: ho una paura fottuta delle figuracce, di risultare inadeguato, ma solo perché altrimenti la mia autostima ne uscirebbe devastata, non sono pensieri che si inseriscono in una dicotomia normale/anormale (credo). Cerco di volare basso, cercando di evitare di fare cose che possano direttamente identificarmi come "inadeguato", appunto. Non so se mi sono spiegato, è difficile anche per me comprendere queste dinamiche. |
Re: Perfezionismo sociale
La piu grande prigione in cui le persone vivono è la paura di ciò che pensano gli altri cit. Il 99% delle nostre azioni derivano da questa paura.
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Re: Perfezionismo sociale
Andrebbe forse corretto con "normalismo sociale"
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Re: Perfezionismo sociale
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Re: Perfezionismo sociale
Quasi tutti gli interventi sopra questo mio toccano i punti importanti e le note dolenti...Dovrei mettere ringrazia come se piovesse...:D.
Io vivo ormai stabilmente in mezzo alla gente come un vaso di terracotta in mezzo a millemila vasi di ferro (Don Abbondio docet) e mi sono fatto tutte le pare mentali di questo mondo accompagnate da un'assordante paura del giudizio altrui e del rifiuto (che poi in certi casi diventa una certezza)... Ma ho imparato vivendo una cosa importante... Per vincere almeno in parte (spesso sono talmente radicate da non essere sradicabili nemmeno parzialmente) le tue paure le devi affrontare a testate con tutta la forza possibile ed inimmaginabile...Mai fermarsi...Sempre a faccia a faccia con i miei demoni sono...Vinco poco ma combatto sempre ed è questo che mi fornisce la linfa vitale per andare avanti.... |
Re: Perfezionismo sociale
Curiosità: in punto di morte, valutando la vita che hai trascorso, non sentiresti un certo rammarico al pensiero di aver impegnato il tuo tempo a sembrare normale?
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Re: Perfezionismo sociale
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Oltretutto razionalmente non sono neanche grande amante della normalità,meglio chi si distingue. Non sono io che decido,qui va tutto per conto suo |
Re: Perfezionismo sociale
Non siamo i soli ad avere questi stati d'animo, che ovviamente sono piuttosto radicati nell'essere umano per varie ragioni, storiche evolutive ecc...la differenza rispetto a tanti altri ossessionati da questa idea è che i nostri problemi ci impediscono di avere riscontri ed andiamo in paranoia....anche perchè non è soloun discorso di prestigio sociale, il prestigio sociale crea degli effetti positivi concreti e tangibili....senza il ps è molto piu dura....come scalare una montagna a piedi (con una gamba rotta oltretutto) invece che farsela in funivia....
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È una cosa che faccio anch'io. E ogni volta che faccio le figure da "disagiata" che, secondo me, palesano a tutti la mia anormalità, divento triste a abbattuta.
Questo perché la vita normale non ce l'ho (per il momento). Se la avessi non mi porrei il problema |
Re: Perfezionismo sociale
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Re: Perfezionismo sociale
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Re: Perfezionismo sociale
È vero quello che dite,però io sul lavoro ne ho fatte anche di eclatanti di figure,quelle a cui tutti darebbero peso,quelle di cui gli altri parlano per settimane e che non si dimenticano facilmente.
Comunque oggi con grande travaglio interiore ho preso due giorni di malattia perchè sto fisicamente malissimo,ma mi sento in colpa e il peso di ciò che penso che pensino gli altri mi opprime |
Re: Perfezionismo sociale
io sono caduto in depressione dopo tutta la fatica per indossare maschere..barare..autotraining autogeno eccecc..ora non mi alzo dal letto
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Re: Perfezionismo sociale
Ecco, questo non va bene, stai male e hai preso 2 giorni, è un diritto sacrosanto questo, non dovresti sentirti in colpa. Non possono certo pensare male di te. Intanto speriamo che passi :consolare: :)[/QUOTE]
Certo che possono pensar male,mai sentito considerazioni negative su chi sta a casa?Io ne sento sempre...chi parla male degli altri con te,parla male di te con gli altri Grazie :) |
Re: Perfezionismo sociale
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