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Vecchio 08-06-2023, 21:15   #1
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Siete perfezionisti? Influisce negativamente sulla vostra salute mentale?
Facendo psicoterapia mi sono accorto che spesso tendo a pensare che se non posso essere tra i migliori in qualcosa allora tanto vale lasciare perdere e quindi finisco per scartare un sacco di possibilità. Inoltre mi focalizzo molto sugli errori, tendo a rimuginare e colpevolizzarmi moltissimo, faccio fatica a lasciarmeli alle spalle. Tendo invece a sminuire quelli che potrei considerare come successi perché ''tanto lo fanno anche gli altri'' ''tanto agli altri viene facile''. Questo porta ad uno stato di cronica insoddisfazione.
Vecchio 08-06-2023, 21:24   #2
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
se non posso essere tra i migliori in qualcosa allora tanto vale lasciare perdere e quindi finisco per scartare un sacco di possibilità
Avrei potuto scriverlo anch'io.

Ormai l'avrà capito tutto il forum che sono così, visto che spessissimo parlo del mio problema degli errori di distrazione sul lavoro, ne faccio almeno quattro o cinque all'anno e mi pesano tantissimo.
Vado avanti a lavorare perché, ovviamente, devo mangiare anch'io, ma l'idea che il mio lavoro risulti macchiato dagli errori che faccio mi perseguita quasi tutto il tempo.

Poi c'è la mia tesi di laurea, che avrei potuto pubblicare.
Se non l'ho fatto è solo perché mi sono posto degli standard altissimi, irraggiungibili, e quindi, nonostante abbia provato più volte a rimetterci mano per poi sottoporla a un editore, alla fine ho sempre rinunciato.
La mia parte più razionale mi dice che il mio è comunque un lavoro di livello superiore a quello della media, cosa confermata anche dalla relatrice che mi seguì all'università (quindi ho un parere oggettivo), ma la mia parte perfezionista questo non lo accetta, continua a tormentarmi dicendomi che il mio massimo non basta, non basterà mai, che dovrei ambire a fare molto di più, e così alla fine rinuncio sempre.
Vecchio 08-06-2023, 21:29   #3
Esperto
L'avatar di Clover
 

Perfezionista, severa con me stessa ,avoja ...
Per fortuna riesco a non essere ossessionata dalla simmetria altrimenti sarebbe un incubo .. sono sempre stata così quindi ci convivo, la cosa positiva è che mi rende molto accurata attenta ai dettagli e se devo svolgere un compito è sempre fatto al mio meglio.
Vecchio 08-06-2023, 21:49   #4
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Anch'io ho fatto spesso pensieri simili ma ho smesso quando ho capito che non ho talento in niente, ogni cosa in cui mi sono cimentato mi è costata tanta fatica per raggiungere risultati mediocri e a volte men che mediocri. Difficile da accettare ma è così. Adesso l'importante è fare qualcosa, qualsiasi cosa per uscire da questa situazione.
Vecchio 08-06-2023, 22:01   #5
Esperto
 

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio

Tendo invece a sminuire quelli che potrei considerare come successi perché ''tanto lo fanno anche gli altri'' ''tanto agli altri viene facile''. Questo porta ad uno stato di cronica insoddisfazione.
Questo sempre, ma non credo nemmeno che sia perfezionismo, è semplicemente che la fuori giudicano se non sai fare determinate cose o non hai raggiunto tappe, per questo c'è l'evitamento, per questo c'è insoddisfazione, ma reputo tutto normale come reazione, la patologia c'era da adolescente quando non ero consapevole, ora ci sono solo io e i miei sintomi e disfunzioni chimiche, ma ho ben compreso il ragionamento dietro, e lo reputo normalissimo e realista, non ci si può illudere pensando che "ma si la realtà è tutta rose e fiori, conosci gente e tutti saranno empatici", bisogna capire che per stare con gli altri bisogna adattarsi se siamo disadattati, è così e basta.
La mia psicologa mi disse, per sopravvivere nei contesti sociali (ovviamente quelli più superficiali) bisogna imparare ad essere assertivi e un pelo egoisti, perchè nessuno sa bene in realtà come comunicare.
Quindi essere realisti è la cosa migliore, niente favole, la realtà della vita adulta, senza deliri di bellezza, bisogna stare nella cruda realtà se davvero si vuole migliorare.
Vecchio 08-06-2023, 22:11   #6
Esperto
 

Io letteralmente non so fare cose che la gente della mia età fa da anni, sono rimasto indietro letteralmente, ho conosciuto dei ragazzi di 26 anni lo scorso venerdì, erano loro e le loro compagne, tutti con la macchina, tutti che avevano obiettivi nella vita, che lavorano, emotivamente stabili... Lì mi sono sentito inadeguato come non mai, non riuscivo quasi a spiccicare parola, ho detto "bella macchina l'ho vista" e poi ho cercato di cambiare discorso prima che facessero domande, invece mi hanno chiesto che cosa facessi nella vita e io ho detto "sto cercando lavoro" e uno di loro mi fa una proposta di lavoro in un bar, e io stavo quasi per avere un attacco di ansia, ma gli ho detto "guarda devo fare un colloquio a giorni per entrare in*posto*, quindi ti ringrazio molto", questo episodio mi ha fatto capire che la vita adulta è questa, o hai raggiunto le tappe, o la gente normale ti prende per rincoglionito.
Vecchio 08-06-2023, 22:27   #7
Esperto
L'avatar di Chamomile
 

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
se non posso essere tra i migliori in qualcosa allora tanto vale lasciare perdere
Letteralmente così anche per me, per lo stesso motivo è inutile impegnarsi se raggiungere il risultato agli altri viene più facile che a me. Nel mio caso credo però che ci sia un pensiero un po' diverso alla base, non esattamente "perfezionismo".
Vecchio 08-06-2023, 22:41   #8
Esperto
L'avatar di CamillePreakers
 

io ci ho dovuto lavorare molto perché il mio istinto è "se non posso farlo in modo perfetto allora meglio non farlo' quindi ho dovuto ridurre il perfezionismo per ottenere qualcosa
Vecchio 08-06-2023, 23:15   #9
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Avrei potuto scriverlo anch'io.
Anche io pari pari, ma proprio pari pari.
Vecchio 08-06-2023, 23:16   #10
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Per carattere mio no, anzi tendo a fare "il grosso" del lavoro per poi poter passare ad altro.
Lo ero da piccolo, ma poi per spirito di ribellione verso i miei sono cambiato
Vecchio 09-06-2023, 09:56   #11
Esperto
L'avatar di anahí
 

In realtà io penso che questo tipo di perfezionismo è un modo per esprimere "non riesco ad agire se non con il senso di sottostare a un obbligo opprimente". È una cosa che può bloccare tantissimo, sentire sempre il senso di obbligo rigido dietro l'angolo

Penso che ci sia questo dietro ed è un inganno vederla come voglia di fare le cose bene portata all'estremo. Infatti non c'è ragione per cui avere tanta voglia di lavorare bene impedisca di farlo con piacere
Vecchio 09-06-2023, 10:06   #12
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Una volta lo ero adesso molto meno ho imparato ad essere più elastico altrimenti si vive male
Vecchio 10-06-2023, 10:11   #13
Esperto
 

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
https://www.youtube.com/watch?v=NpVfwjFX3Tg

Siete perfezionisti? Influisce negativamente sulla vostra salute mentale?
Facendo psicoterapia mi sono accorto che spesso tendo a pensare che se non posso essere tra i migliori in qualcosa allora tanto vale lasciare perdere e quindi finisco per scartare un sacco di possibilità. Inoltre mi focalizzo molto sugli errori, tendo a rimuginare e colpevolizzarmi moltissimo, faccio fatica a lasciarmeli alle spalle. Tendo invece a sminuire quelli che potrei considerare come successi perché ''tanto lo fanno anche gli altri'' ''tanto agli altri viene facile''. Questo porta ad uno stato di cronica insoddisfazione.
Vero, capita spesso anche a me.
Vecchio 10-06-2023, 11:02   #14
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
https://www.youtube.com/watch?v=NpVfwjFX3Tg

Siete perfezionisti? Influisce negativamente sulla vostra salute mentale?
Facendo psicoterapia mi sono accorto che spesso tendo a pensare che se non posso essere tra i migliori in qualcosa allora tanto vale lasciare perdere e quindi finisco per scartare un sacco di possibilità. Inoltre mi focalizzo molto sugli errori, tendo a rimuginare e colpevolizzarmi moltissimo, faccio fatica a lasciarmeli alle spalle. Tendo invece a sminuire quelli che potrei considerare come successi perché ''tanto lo fanno anche gli altri'' ''tanto agli altri viene facile''. Questo porta ad uno stato di cronica insoddisfazione.
Io per certe cose non provo soddisfazione, essere tra i migliori mi interessa nella misura in cui posso ottenere certe cose che mi danno soddisfazione.

Ad esempio se mi pagassero abbastanza bene per un lavoro, mi andrebbe bene anche essere il più inetto degli inetti, anzi io non farei proprio un cazzo se mi pagassero uguale, ma mi sa che le due cose difficilmente collimano, i peggiori beccano meno dei migliori quasi ovunque, a meno che non si riesca a perculare per bene le persone riuscendo a convincerle di essere tra i migliori pur non essendo tali, ma anche per far questo ci vogliono comunque certe capacità persuasive.

Agli errori io non ci penserei proprio se non esistessero tizio caio e sempronio che rompono le palle a riguardo e ti possono licenziare, buttare fuori, non assumerti, impedirti di ottenere certe cose.
Perché dovrei pormi il problema di correggere un errore se poi ottengo le stesse cose?
Il vero problema di fondo è che in relazione ad un errore corrisponde una perdita, più errori fai più perdi, io manco li correggerei degli errori visto che è faticoso correggerli se non generassero a catena una serie di conseguenze negative.

Se prendessero tutti ad un concorso mica fregherebbe poi tanto a qualcuno di essere tra i migliori.

A me questi discorsi psicologici dove si disattivano i neuroni e non si pensa al fatto che queste gerarchie del cazzo non le creiamo certo noi con la mente mi fanno imbestialire.

Se ti situi in un certo punto delle gerarchie becchi qualcosa, ma poi magari sei insoddisfatto perché non ti basta, non è che la soddisfazione viene da sé qualsiasi cosa becchi, io non sono mai riuscito a funzionare così.

Potessi ottenere lo stesso di certi altri, io non mi porrei nessun problema, anzi direi che sono depresso proprio perché ci sono queste gerarchie e io devo riuscire ad occupare una certa posizione per beccare certe cose, e anche questa cosa mi fa innervosire. Non c'è un dover fare nulla in sé, il punto è che io comunque desidero ottenere certe cose, e vedere che se non riesco a piazzarmi bene e sbaragliare la concorrenza non becco abbastanza mi fa innervosire e mi deprime, ma non è il mio perfezionismo di certo il problema.

L'ambiente pretende un certo grado di perfezione per concedermi certe cose, e poi scarica su di me questa fissazione qua? La fissazione di dover riuscire a fare certe cose?

Io vorrei essere un compagno super imperfetto volentieri, mi farebbe proprio piacere essere imperfetto in tutto se delle donne che mi piacciono stessero con me lo stesso. Il punto è che la realtà circostante non funziona così.

Vorrei vedere poi cosa direbbe lo psicoterapeuta privato casomai risultassi abbastanza imperfetto da non poter pagargli le sedute.
Che farebbe? Continuerebbe a seguirmi comunque per dimostrarmi che non è poi così importante avere certe entrate economiche?


Un certo grado di perfezione rispetto alle mie performance lo pretende l'ambiente per restituirmi certe cose, non certo io direttamente perché c'ho voglia di essere perfetto per capriccio.

Se ero già incollerito e depresso 10 di mio per certe situazioni, dopo discorsi cura di questo tipo mi incollerisco e deprimo 20 o 30.

Ultima modifica di XL; 10-06-2023 a 11:37.
Vecchio 01-07-2023, 19:01   #15
Esperto
L'avatar di Aaren
 

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
https://www.youtube.com/watch?v=NpVfwjFX3Tg

Siete perfezionisti? Influisce negativamente sulla vostra salute mentale?
Facendo psicoterapia mi sono accorto che spesso tendo a pensare che se non posso essere tra i migliori in qualcosa allora tanto vale lasciare perdere e quindi finisco per scartare un sacco di possibilità. Inoltre mi focalizzo molto sugli errori, tendo a rimuginare e colpevolizzarmi moltissimo, faccio fatica a lasciarmeli alle spalle. Tendo invece a sminuire quelli che potrei considerare come successi perché ''tanto lo fanno anche gli altri'' ''tanto agli altri viene facile''. Questo porta ad uno stato di cronica insoddisfazione.
Secondo me dovresti raggiungere il tuo livello e mantenerlo altrimenti succede proprio che per avere tutto perdi anche quel poco che hai. Una volta ebbi a che fare con una persona veramente ignorante, io gli consigliai di fare le cose a modo suo perché non era intelligente ma se sfruttava le sue caratteristiche senza cambiare, allora avrebbe vissuto meglio. Dopo pochissimo tempo fece una specie di affare e mi ringrazió in modo spontaneo perché aveva seguito il mio consiglio.
Ora io non ti conosco, puoi anche essere il migliore, secondo me la cosa più importante è capire i propri limiti e rispettarli, alla fine noto che in tutti gli ambiti nessuno riesce ad andare oltre più di tanto e ognuno insieme ai successi ha anche dei fallimenti, è la vita, anche il migliore ha i propri limiti.
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