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14-02-2011, 01:30
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#1
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Principiante
Qui dal: Sep 2009
Messaggi: 33
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Ciao,
dopo diverso tempo che non mi sono più connesso...stasera mi sento di scrivere qualcosa. Ho avuto un netto miglioramento della mia fobia sociale negli ultimi mesi e di questo mi sento abbastanza soddisfatto certo il percorso è ancora lungo. Ho cercato attraverso molti libri che ho letto di correggere tutte le distorsioni cognitive che si sono create nella mia testa, non riesco purtroppo ad allentare la mia mania di perfezionismo e ipercontrollo che ho nelle situazioni sociali...mi sto esponendo costantemente alle situazioni temute spesso con risultati buoni altre volte meno. Forse è anche un problema della mia autostima, non sentirmi all'altezza in certe situazioni specialmente con le donne e la paura dannata di apparire sfigato, di essere deriso è una cosa che non riesco a sopportare mi fa andare in bestia, anche se so dentro di me che non si puo piacere a tutti. Non riesco a fregarmene in fondo chi cazzo se ne frega se faccio una brutta figura o meno ma questo non basta per allieviare la mia ansia. Mi sento rigido, a volte impacciato sempre sotto osservazione degli altri, controllo costantemente l'ambiente attorno a me...in cerca di "minaccie", spesso quindi mi trovo a disagio comincio a sudare freddo, tremori, senso di derealizzazione e certi sintomi fisici mi agitano ancora di più visto la mia ipocondria, allora metto in atto il controllo per cercare di nascondere la mia ansia/tensione e matematicamente gli accentuo ancora di più!come vivete questo problema se è simile al vostro?Non riesco a vivermi certe situazioni serenamente ho sempre questa preuccupazione in testa.Grazie a tutti
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14-02-2011, 01:40
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#2
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Intermedio
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 254
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Ho il tuo stesso problema di fondo, ma in maniera meno grave: non mi guardo attorno nel timore di fare brutte figure a meno di non essere al centro dell'attenzione, e non ho sintomi fisici così grandi per lo stato di ansia in cui mi trovo. Per il resto soffro anch'io di perfezionismo (e formalismo), e mi sento bloccata perchè ho sempre paura di sbagliare, come se quello sbaglio mi potesse costare la vita. Quindi, in questo stato trattenuto, ho problemi a legare con la gente e a mostrarmi per quella che sono realmente.
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14-02-2011, 01:52
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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Sono un perfezionista all'ennesima potenza
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14-02-2011, 01:53
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#4
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: PURTROPPO NAPOLI
Messaggi: 4,470
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nulla è perfetto è solo l'illusione nella ricerca di un concetto che è astratto
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14-02-2011, 02:02
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: veneto
Messaggi: 578
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si anchio uguale
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14-02-2011, 09:32
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#6
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Avanzato
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove si posano i "persi" :D
Messaggi: 490
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Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco
Sono un perfezionista all'ennesima potenza
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Sono sempre stato un perfezionista all'ennesima potenza.
Già da bambino alle elementari, sul banco pretendevo massimo ordine "geometrico".
Fino a pochi anni fa, ero assolutamente rigoroso su come dovevano o non dovevano stare /andare, le cose.
Oggi sono meno meno rigido di un tempo, me ne sbatto di più.
Il disordine però, non lo sopporto proprio !! Mi da molto fastidio.
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Urge una divisione in "settori", del mio perfezionismo:
-lavoro: altissimo, maniacale, rigido, intransigente, rigoroso.
-Hobby: come il lavoro !
-Amicizie: medio, medio alto, con momenti di zero assoluto.
-Affetti: estremamente alto, tanto da essere "non pervenuto".
-Sociale: medio alto, sono abbastanza schizzinoso ed irriverente.
-Alimentazione: medio
-Ordine (materiale): altissimo, purissimo, "perso"issimo.
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Che dire, il mio perfezionismo sfocia quasi sempre in intolleranza verso cose e persone. Spesso mostra il mio lato "rigido ed intransigente". Non lascia spazio a mezze misure.
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Non sempre è un bene; ma certe cose non si cambiano... od almeno, non sempre si "vogliono" cambiare ..
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14-02-2011, 10:23
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#7
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: In Hell
Messaggi: 772
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si, mi capita assolutamente.
la mania di controllo e` diretta conseguenza dell'ansia che proviamo nelle varie situazioni (nel mio caso quasi tutte, anche leggere un libro o vedere un film da solo).
L'unico modo per cambiare le cose e` perseverare a ristrutturare i nostri pensieri ed esporci a queste situazioni, per fare in modo che con il tempo l'ansia diminuisca.
E, paradossalmente, piu` figure di merda si fanno e meglio e` (se si e` in grado di gestirle positivamente a livello cognitivo).
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14-02-2011, 14:12
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: limbo
Messaggi: 2,852
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Quote:
Originariamente inviata da Paul
Mi sento rigido, a volte impacciato sempre sotto osservazione degli altri, controllo costantemente l'ambiente attorno a me...in cerca di "minaccie", spesso quindi mi trovo a disagio comincio a sudare freddo, tremori, senso di derealizzazione e certi sintomi fisici mi agitano ancora di più. come vivete questo problema se è simile al vostro?
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Anch'io..........
Non ho risolto niente...evito il più possibile l'esposizione (ehm... lo so che è sbagliato).
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14-02-2011, 15:22
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da AmyLee
Ho il tuo stesso problema di fondo, ma in maniera meno grave: non mi guardo attorno nel timore di fare brutte figure a meno di non essere al centro dell'attenzione, e non ho sintomi fisici così grandi per lo stato di ansia in cui mi trovo. Per il resto soffro anch'io di perfezionismo (e formalismo), e mi sento bloccata perchè ho sempre paura di sbagliare, come se quello sbaglio mi potesse costare la vita. Quindi, in questo stato trattenuto, ho problemi a legare con la gente e a mostrarmi per quella che sono realmente.
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Anch'io, spesso non riesco a forzarmi di pensare "OK, mettiamoci a fare questo intanto, poi per il resto si vedrà". Ho sempre paura di stare trascurando o sbagliando qualcosa.
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14-02-2011, 19:11
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#10
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 107
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Il perfezionismo (di rilevanza clinica) è considerato un fattore di rischio per molti disturbi psicologici ed è spesso associato a significative manifestazioni ansiose. Le persone perfezioniste possiedono standard prestazionali molto elevati e di conseguenza più difficili da realizzare e quindi avvertiti più facilmente come minacciati. Da qui appunto l'ansia.
In genere, sono persone che difficilmente si sentono soddisfatte per ciò fanno e questo gli impedisce di sperimentare con frequenza emozioni positive, esponendoli al contrario a sentimenti di insoddisfazione, a causa dell'attenzione selettiva per ciò che non ha funzionato piuttosto che per ciò che ha funzionato.
Dott. Liverani
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14-02-2011, 19:28
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#11
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 79
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Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Le persone perfezioniste possiedono standard prestazionali molto elevati e di conseguenza più difficili da realizzare e quindi avvertiti più facilmente come minacciati. Da qui appunto l'ansia.
In genere, sono persone che difficilmente si sentono soddisfatte per ciò che fanno e questo gli impedisce di sperimentare con frequenza emozioni positive, esponendoli al contrario a sentimenti di insoddisfazione, a causa dell'attenzione selettiva per ciò che non ha funzionato piuttosto che per ciò che ha funzionato.
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A me succede in continuazione, e me ne rendo perfettamente conto. E' un circolo vizioso... quando entri non ne esci più. Tutto sembra inutile, stupido, insignificante, e ti senti un idiota per non riuscire ad arrivarci anche tu, quando in realtà sei 3 passi avanti rispetto gli altri... più che il preludio per l'ansia è il preludio per la depressione (per me è stato così). Secondo me è una delle peggiori situazioni che possano capitare, una vera e propria droga.
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14-02-2011, 19:40
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#12
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Il perfezionismo (di rilevanza clinica) è considerato un fattore di rischio per molti disturbi psicologici ed è spesso associato a significative manifestazioni ansiose. Le persone perfezioniste possiedono standard prestazionali molto elevati e di conseguenza più difficili da realizzare e quindi avvertiti più facilmente come minacciati. Da qui appunto l'ansia.
In genere, sono persone che difficilmente si sentono soddisfatte per ciò fanno e questo gli impedisce di sperimentare con frequenza emozioni positive, esponendoli al contrario a sentimenti di insoddisfazione, a causa dell'attenzione selettiva per ciò che non ha funzionato piuttosto che per ciò che ha funzionato.
Dott. Liverani
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....
Come si fà ad essere meno perfezionisti o ad "accontentarsi" di un livello di perfezione più basso?
Insomma si può lavorare su questa "mania"?
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14-02-2011, 20:08
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#13
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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Quote:
Originariamente inviata da Majorana
A me succede in continuazione, e me ne rendo perfettamente conto. E' un circolo vizioso... quando entri non ne esci più. Tutto sembra inutile, stupido, insignificante, e ti senti un idiota per non riuscire ad arrivarci anche tu, quando in realtà sei 3 passi avanti rispetto gli altri... più che il preludio per l'ansia è il preludio per la depressione (per me è stato così). Secondo me è una delle peggiori situazioni che possano capitare, una vera e propria droga.
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Azz Majorana, sei talmente perfezionista che ti sei messo a correggere un "che" tralasciato dal dottore
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14-02-2011, 20:22
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#14
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Principiante
Qui dal: Sep 2009
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
quando sei tra la gente a volte prova a fare sta cosa: sforzati di porti (e di restarlo per un tempo prolungato) come uno che osserva la persone e cerca di capirle, invece di colui che controlla chi lo osserva e cerca di capire cosa pensano di lui...osserva le persone che interagiscono, le loro espressioni, i sentimenti che esprimono, pensando che hanno tutto il loro mondo interiore e le loro preoccupazioni personali a cui pensare in cui tu non rientri sempre... a forza di sondare gli sguardi e le espressioni rivolte a noi si finisce col perdere di vista i veri sentimenti delle altre persone...roba del tipo che vai al lavoro e hai l'impressione di annoiare il tuo collega mentre in realtà è depresso perchè gli è morto un parente!!
saper stare con le persone poi sarà una cosa ancora diversa, ma provare a togliersi da quell'egocentrismo può essere un modo per vedere anche gli altri
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Ci provo sempre ad osservare gli altri, forse perchè conosco bene il disagio che noi fobici proviamo noto negli altri che in molti si sentono imbarazzati in determinate situazioni sociali magari in forma minore rispetto a noi e questo mi da coraggio. Forse però sono più benevoli con loro stessi e non danno molta importanza alla cosa a differenza mia che considera una brutta figura o mostrare sintomi d'ansia pari ad una catastrofe da nascondere assolutamente. Sono cresciuto in un ambiente in cui si tende sempre nascondere le emozioni per non apparire deboli ed io essendo una persona molto sensibile mi tengo tutto dentro. La cosa che mi da più fastidio è che mi sono costruito una maschera per cercare di essere una persona che non sono.....la mia più grande vittoria sarà quella di levarmela spero presto mostrandomi veramente per quello che sono.
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14-02-2011, 20:25
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#15
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Principiante
Qui dal: Sep 2009
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco
Azz Majorana, sei talmente perfezionista che ti sei messo a correggere un "che" tralasciato dal dottore
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io ero un pazzo al lavoro se tutte le cose non erano al suo posto stavo male.....adesso cerco di fare un po' di disordine apposta...sto migliorando
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15-02-2011, 01:53
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#16
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Principiante
Qui dal: Sep 2009
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da cippa
un'altra cosa scusa :P ma ti fai seguire da uno psicologo o ci sei riuscito solo? perchè io non vado da nessuno e mi chiedevo se sia possibile superare sti problemi anche da soli
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Ciao Cippa, quelli che mi hanno aiutato di più sono Nessuno è perfetto e Il timore degli altri...e tanta forza di volontà che è stata forse la cosa principale perchè chiaramente leggere un libro non cambia nulla ma può essere l'inizio di un processo di cambiamento. Sono stato in cura da uno psicoterapeuta per diverso tempo che mi ha fatto superare gli attacchi di panico poi è sopraggiunta questa fobia sociale, questo di stato d'allarme e di disagio in determinate situazioni sociali specialmente quando mi sento al centro dell'attenzione cioè sempre quando mi trovo in mezzo agli altri, prima non avevo nessun problema di questo tipo ero un po timido si ma nella norma, penso che tutti i miei problemi derivino proprio dal mio perfezionismo dal fatto di voler avere tutto sotto controllo e non mostrare ansia...lentamente vedo dei miglioramenti anchio non faccio più molto caso al disordine...ma sono uno molto metodico avendo anche un lavoro di responsabilità che per assurdo non mi preuccupa neanche più di tanto...ho molta più paura a confrontarmi con gli altri che a portare a termine un incarico delicato...nell'ambito lavorativo mi sento molto sicuro forse perchè so di essere bravo e di potercela fare...l'autostima è fondamentale, mancando quella tutto è più difficlle e anche le situazioni più banali per la maggior parte delle persone per me sono ostacoli insormontabili. ah dimenticavo mai fatto uso di farmaci tranne qualche calmante per dormire meglio. tu ti stai esponendo oppure tendi ad evitare tutte le situazioni che ti creano ansia?
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15-02-2011, 02:15
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#17
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Messaggi: 1,140
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Ma quando parlate di perfezionismo in che ambito ne parlate? Perfezionismo in cosa esattamente?
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15-02-2011, 22:07
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#18
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Principiante
Qui dal: Sep 2009
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da Confusion
Ma quando parlate di perfezionismo in che ambito ne parlate? Perfezionismo in cosa esattamente?
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"Perso" a fatto una distinzione dei vari ambiti in cui è perfezionista io principalmente intendo nei rapporti sociali nel senso di fare sempre bella figura, essere simpatico a tutti, non mostrare debolezze, primeggiare nello sport, nel lavoro e avere la fiducia degli altri. Spesso mi sento in competizione. ho raggiunto grandi risultati nello sport e nel lavoro per esempio e ho sempre tenuto un profilo basso facendo passare la cosa come normale dopo un primo momento di euforia mentre magari i vari "fallimenti" anche cose banali gli considero come delle catastrofi. Sono consapevole che questi standard sono troppo elevati e ci sto lavorando. Mi ricordo un episodio che mi ha fatto cambiare atteggiamento che risale alla fine delle medie in cui essendo molto sensibile mi sono messo a piangere in classe per un compito andato male e molti compagni mi ricordo che mi prendevano in giro da quel momento ho cominciato a controllare determinate emozioni e a fare il duro per mascherare quella parte del mio carattere che non veniva accettata perchè non accettavo l'idea di venir preso in giro...molte volte per difendere quello che io chiamo onore quando subivo uno sgarbo o qualcuno mi pestava i piedi ho avuto delle reazioni spropositate.......solo così in questo mondo di merda si riesce ad avere il rispetto della gente altrimenti se sei buono e sensibile molta gente se ne approfitta e tu te lo pigli nel culo...scusate il termine. Purtroppo è così adesso cerco di non prendermela più e di essere un po menefreghista...almeno si vive meglio.
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16-02-2011, 00:42
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#19
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 79
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Il Dottore non è sufficientemente attento... xD... ovviamente scherzo!! mancava e l'ho aggiunto... tutto qui... non sono di certo maniaco.
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16-02-2011, 21:25
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#20
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 107
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Quote:
Originariamente inviata da PriccoPracco
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Come si fà ad essere meno perfezionisti o ad "accontentarsi" di un livello di perfezione più basso?
Insomma si può lavorare su questa "mania"?
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Come per qualsiasi altro comportamento è possibile intervenire su questo aspetto cercando sul piano cognitivo di modificare gli assunti (convinzioni e credenze) relativi al perfezionismo.
Parallelamente, sul piano comportamentale, è possibile modificare il proprio comportamento con il duplice scopo di raccogliere prove concrete utili a modificare le proprie convinzioni circa il perfezionismo e con l'intento di "abituarsi" attraverso l'esposizione (intesa come tecnica comportamentale) a quella sensazione sgradevole (in genere dovuta all'ansia) che accompagna la mancata perfezione.
Dott. Liverani
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