Qwerty

grazie per correzione intendevo questo.

badwolf

A me preuccupa che non l'avrò nel futuro ....

ragazzosingle

ok vedo che rispondete senza leggere quandi a questio punto evito di controbattere... se troni indietro di una pagina o due ho spiegato come sono andate le cose... ma non crede che lo farai, penso che tra poco vedrò pubblicata una tua risposta che mi farà capira che non hai ancora letto ciò che ho scritto

Zanna92

Veramente quando si sentono notizie di anziani maltrattati negli ospizi o bambini seviziati negli asili i colpevoli si rivelano sempre essere donne.

tersite

ritorno a bomba
certo che mi preoccupa di "non aver avuto mai una ragazza"
e ormai data l'età non l'avrò mai ...
Non mi preoccupa per la rispettabilità sociale ormai quella è sputtanata
diversi credono che io sia gay
ma è al mancanza fisica di una ragazza/donna in realtà mi basterebbe
molto meno anche se non fosse "la mia ragazza" , anche se fosse una storia breve o brevissima , anche se on avessi rapporti completi
no invece a rapporti platonici fatti solo di sorrisi uscite insieme
e bacini ..abbiamo già dato

GattoDelleNevi

Purtroppo piu si va avanti nell'età,e si potranno fare meno cose,del tipo vivere le relazioni come i ragazzini,e per noi ragazzi troppo cresciuti sarà durissima,sempre di più,mettici pure un bagagliaio di esperienze scarno,o addirittura assente.

Novak

Sì è vero, pressione sociale, senso di inadeguatezza;

Ma il motivo principale è che l'innamoramento è una delle sensazioni più forti che esistano, dai.
Non mi metto a far la descrizione delle farfalle nello stomaco e del batticuore, anche perchè sono passati molti anni dall'ultima volta e quindi neanche mi ricordo, so solo che non ho avuto altri periodi così travolgenti.


La prospettiva di non vivere più certe cose umanamente preoccupa/deprime, qualcuno si impanica, ma lo trovo perfettamente comprensibile.

Si può vivere benino/benicchio anche senza amore, ma con l'amore è più meglio


Poi certo porta anche delle beghe, per me risolvibili se si mantengono tranquillità e lucidità di non essere schiavo o ossessionato dall'altro.

tersite

io me li ricordo benissimo , come se fosse ieri
...'naturalmente' non ci ho fatto niente
l'ho ritrovata (per caso ) su facebook le ho chiesto l'amicizia
ma non hoa vuto il coraggio di chiederle se era stata innamorata di me
sono passati decenni dopotutto , anke se io la ricordo ocme fosse accaduto
ieri al'altro

Novak

Io glie lo chiesi una manciata di mesi dopo perchè, da come s'era comportata, non sembrava mica (ridiamo per non piangere)

Ha risposto di sì comunque, ma se non glie l'avessi chiesto non sarebbe cambiato nulla, alla fine è coi fatti che si dimostra, non a parole, sentirmi dire quella bugia a lungo andare non mi ha fatto star nè meglio nè peggio

che poi, parlare di amore a quell'età, fa un po' sorridere

tersite

non so se ho capito, quindi glielo hai chiesto dopo pochi mesi e lei ti ha detto che sì era innamorata?
E poi come è proseguita la cosa?
Parli di bugia ...allora non era vero?
Forse eravate troppo giovani, la mia "storia" (le virgolette sono d'obbligo)
invece è durata per quasi 3 anni , il tempo che ci siamo frequentati in
un corso di inglese e non eravamo "ragazzini" io avevo 30 anni e lei 27
solo che era sposata ..tornassi indietro mi farei avanti decisamente
mi dichiarerei , tanto visto come sono andate poi le cose che avrei da perdere?

ragazzosingle

la penso esattamente così

Winston_Smith

Eh beh certo, troppa fatica leggere e rispondere a quello che ho scritto io, eh? E meno male che sarei io quello che risponde senza leggere...

Guarda che io l'avevo letto quel post, e tutto quello che hai scritto prima non contraddice di una virgola quello che ho scritto io. Te lo spiego punto per punto, ma tanto so già che sarà inutile e prima o poi tornerai a scrivermi che non ho capito nulla (senza spiegarmi che cos'è che non ho capito). Perché ovviamente solo chi ti dà ragione capisce quello che scrivi.

A parte che queste sono tue opinioni, comunque nessuno sta dicendo che tu dovessi andarci per forza con questa qui. Il punto per me è un altro, è che se tu insulti 'sta tizia perché non ti piace, poi non puoi lamentarti se qualche ragazza ti dà del brutto.

E che ne sai che non le piacevi? E anche se fosse, tutto 'sto astio, quest'odio, questa caterva d'insulti, manco t'avesse ammazzato un fratello, sono spropositati. Basta dire che non sei interessato e finirla lì.

Certo, perché io non condivido questo modo di rivolgersi a una persona, anche in sua assenza, tanto più che quando vi siete sentiti non c'è stato nessuno screzio tra di voi.

Questa è una tua fantasia, è ovvio che anche questi comportamenti sono sbagliati e nessuno ti obbliga ad accettare di vedere qualcuna, ma quello che usa due pesi e due misure sei tu: se una ragazza ti rifiuta in malo modo è una str., se tu ti riferisci a una che non ti piaceva come brutta, obesa, fuori di testa, ecc. ecc., quello invece va benissimo. Questo è doppiopesismo.

E ancora a insultare, e poi ti lamenti quando qualche ragazza ti rifiuta in malo modo. Doppiopesismo: tu puoi insultare, ma non vuoi essere insultato.

Il problema è che a te non frega nulla di quello che pensano gli altri su queste cose, se non ti danno ragione. Non ti sprechi neanche a discutere sulle osservazioni degli altri, te le cavi sempre con un "non leggete quello che scrivo, non capite una mazza" e via a ripetere le stesse cose, nonostante qualcuno si sforzi di farti vedere che legge ciò che scrivi e risponde a tono.

lupo-solitario

beh in questa societa' misandrica la solitudine non tocca solo ai timidi ma a quasi tutti i "maschi beta". insomma siamo una massa di oppressi

deltoide

Scusate la pigrizia, non ho letto tutto ma mi andava di rispondere alla domanda allora, io sicuramente sono classificata come super ultra sfigata perché di anni ormai ne ho 26 e nulla di nulla, nè in passato nè nell'imminente futuro...e tutto perché a) ho solo amiche femmine e le occasioni per conoscere ragazzi carini/seri e single sono state in un numero non limitato, ma di più vista la mia scarsissima e desolata vita sociale; b) perché sono una vigliacca. Detto ciò perché la situazione mi fa star male? Fosse solo per me mi spiace un po' perché mi piacerebbe trovare un ragazzo con cui star bene, però soffro di più per via del giudizio della gente. Stupida società per cui o si è tutti uguali e si percorrono tutti le stesse tappe nei tempi prestabiliti o si è dei poveracci...ma chi le ha stabilite queste regole cretine? E la cosa che più mi fa imbestialire è che mi rendo conto di quanto siano cretini questi preconcetti, eppure anch'io ne sono schiava..vorrei essere accettata dagli altri, essere come loro..ma non lo sono e non posso fingere di essere una persona diversa, non ne sono capace. Altro motivo per cui evito il più possibile le persone e faccio amicizia con una lentezza ed una difficoltà allucinante; ho paura di essere ferita, troppe volte è successo e ogni volta ci soffro come un cane.

liuk76

Del futur non v'è certezza, mettetevelo in testa

Sfrutta Internet, forum inclusi.

Se a qualcuno non sta bene il tuo status, rispondigli provocatoriamente che si metta con te e/o che si conceda o, ancora, che ti trovi lui uno spasimante

Una persona si fidanza/sposa/convive/fa figli per sé stessa e non per adeguarsi al conformismo.

Io sono fuori dai tempi stabiliti in termini di matrimonio, convivenza o figli ma, nel presente, sono tutti passi che non intendo percorrere e che concepisco solo da ultraquarantenne perché ho bisogno letteralmente di ANNI, anche se over 35, da "semplice" fidanzato/partner non convivente.
Ho avuto poco per le mie necessità fino a pochi anni fa e non esiste la macchina del tempo così come, visto che la vita è mia, non intendo scendere a compromessi od accontentarmi nelle relazioni, nei sentimenti, nel sesso, ecc.

Poco amor proprio.
Io sono il centro del mondo e la persona più importante, POI vengono gli altri.
Sono io che accetto gli altri negli ambienti sociali che frequento, non il contrario, altrimenti finirei con l'essere passivo e privo di carattere.

ANTIMATERIA

Infatti è tipico del sociofobico questo giudizio che ha su se stesso impietoso e il continuo confronto con gli altri di cui ha una certa invida e desiderio di emulazione, ha tutti gli aspetti del senso di colpa, niente a che fare con la depressione e altre cose, è proprio un altro mondo, più piscologico che fisico.

La depressione ti svuota energie soprattutto fisicamente, ti esaurisce, ti fa dimagrire la mente come uno scheletro, e per tenere i pezzi del cervello che sgretola verso la follia impieghi tantissime energie e perdi lucidità senza volerlo, cerchi di rimanere lucido, ma non è così facile, la parte in cancrena della mente tira i fili dei pensieri come fossi un burattino di carne.

E' difficile far capire ad un sociofobico che si condanna da solo confontandosi con gli altri, basterebbe fregarsene e godersi la salute e la vita che gli rimane, temo invece che la depressione sia purtoppo un problema di chimica che non funziona, cervello che si inceppa nelle sinapsi, puoi metterci l'impegno che vuoi, viri verso la follia tua malgrado, non un bel viaggio nel desiderio.

dentromeashita

al momento mi preoccupa di piu non avere un lavoro/rtendita/cash/soldi ecc...
una ragazza facile la trovi ma una che tu sei a posto....io non sono mai a posto...

Alchemist

Non è questione di amor proprio, è un senso di inferiorità innato (o meglio nato in tenera età a causa dell'ambiente). Diamo sempre la precedenza agli altri in termini di importanza e capacità, ci consideriamo l'ultima ruota del carro e questo condiziona tutti i nostri comportamenti e ci frustra.
Se ragionassimo come dici tu, cioè mettendoci al centro, non saremmo qui e non avremmo tutti i problemi che abbiamo. Ho letto su un articolo che la personalità di una persona insicura è influenzata in maniera esagerata dall'ambiente in cui si trova: per noi non ha senso dire "sii te stesso", semplicemente perchè la nostra personalità è unicamente in funzione del giudizio esterno. Non di rado mi capita di comportarmi in maniera decisamente differente in ambienti diversi.
Nel mio caso riesco ad essere me stesso solamente quando sono da solo, motivo per cui molti di noi amano la solitudine: che utilità c'è nell'uscire là fuori solo per dover recitare, e ripeto recitare, una parte che non ci appartiene?

Vero, però spesso quella che è semplice solitudine spiana la strada per una futura depressione. Che è sicuramente diversa da quella che prova una persona che perde il lavoro ecc. ma il risultato è sempre quello: non hai motivazioni per vivere.

barclay

Sono tutte fidanzate (cit.)

In medio stat virtus: non ti sembra di eccedere in senso opposto?

muttley

Domanda: tu ti accetti?