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17-04-2008, 17:27
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#1
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 598
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io non capisco davvero perché siamo così ........... cosa ci rende diversi da tutti gli altri ?? genetica, classe sociale esperienze negative nella vita??
Sembra che le ultime cose bene o male le subiscano tutti però noi non reagiamo alla stessa maniera perché?? io non riesco davvero a capirle ...siamo deboli emotivamente bo??
non so se avete qualche idea sbizzaritevi
ciao a tutti
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17-04-2008, 17:53
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Le cause sono sia genetiche (tutti quei profili genetici che favoriscono l'ansia e l'inibizione in generale) e ambientali (genitori introversi e/o timidi, modelli di socializzazione scarsi, atteggiamenti svalutativi subiti per opera dei genitori ecc...). Quindi i fattori ambientali sono prettamente da ricercare in ambito famigliare.
Poi, individuare quali fattori oggettivamente incidono di più, è davvero complicato...
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17-04-2008, 18:19
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#3
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da alone85
io non capisco davvero perché siamo così ........... cosa ci rende diversi da tutti gli altri ?? genetica, classe sociale esperienze negative nella vita??
Sembra che le ultime cose bene o male le subiscano tutti però noi non reagiamo alla stessa maniera perché?? io non riesco davvero a capirle ...siamo deboli emotivamente bo??
non so se avete qualche idea sbizzaritevi
ciao a tutti
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concordo pienamente con quanto afferma GIO1 in fatto di genetica: è tutto lì, io ho ereditato la mia fottuta e dannata ansia "panica" da mia madre cazzo! a differenza di lei, io a 30 anni son solo come un cane, mentre lei alla mia età aveva gia marito e prole....Sigh :cry:
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17-04-2008, 18:22
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 598
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Quote:
Originariamente inviata da ansiosissimo
Quote:
Originariamente inviata da alone85
io non capisco davvero perché siamo così ........... cosa ci rende diversi da tutti gli altri ?? genetica, classe sociale esperienze negative nella vita??
Sembra che le ultime cose bene o male le subiscano tutti però noi non reagiamo alla stessa maniera perché?? io non riesco davvero a capirle ...siamo deboli emotivamente bo??
non so se avete qualche idea sbizzaritevi
ciao a tutti
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concordo pienamente con quanto afferma GIO1 in fatto di genetica: è tutto lì, io ho ereditato la mia fottuta e dannata ansia "panica" da mia madre cazzo! a differenza di lei, io a 30 anni son solo come un cane, mentre lei alla mia età aveva gia marito e prole....Sigh :cry:
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io non da mia madre ma da mio padre e da sua mamma difatti io 22 anni ma non ho ancora combinato nulla
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17-04-2008, 18:34
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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Quote:
io non capisco davvero perché siamo così ........... cosa ci rende diversi da tutti gli altri ?? genetica, classe sociale esperienze negative nella vita??
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La paura fottuta di vivere e accettare la vita in tutte le sue sfaccettature.
L'incapacita' di rischiare,la brutta abitudine di rimuginare sui propri errori e fallimenti ,di aspettare che le cose arrivino senza sacrificarsi un po'.
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17-04-2008, 18:45
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 598
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Quote:
Originariamente inviata da vetro
Quote:
io non capisco davvero perché siamo così ........... cosa ci rende diversi da tutti gli altri ?? genetica, classe sociale esperienze negative nella vita??
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La paura fottuta di vivere e accettare la vita in tutte le sue sfaccettature.
L'incapacita' di rischiare,la brutta abitudine di rimuginare sui propri errori e fallimenti ,di aspettare che le cose arrivino senza sacrificarsi un po'.
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Questa cosa non ti manda fuori di testa???
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17-04-2008, 19:06
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da vetro
Quote:
io non capisco davvero perché siamo così ........... cosa ci rende diversi da tutti gli altri ?? genetica, classe sociale esperienze negative nella vita??
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La paura fottuta di vivere e accettare la vita in tutte le sue sfaccettature.
L'incapacita' di rischiare,la brutta abitudine di rimuginare sui propri errori e fallimenti ,di aspettare che le cose arrivino senza sacrificarsi un po'.
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hAI RAGIONE. mA LA COLPA NONè NOSTRA SE SIAMO NATI COSì PUrTROPPO. Non ci autoaccusiamo, se no l' autostima, già bassa, se ne va sotto zero.
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17-04-2008, 19:09
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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io ci provo,nei miei limiti,ma ci provo.
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17-04-2008, 19:19
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#9
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Intermedio
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 120
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Invece la mia situazione credo non dipenda da fattori genetici: la causa è da attribuire al mio trasferimento, che ha portato alla perdita dei pochi amici che avevo e alla completa sfiducia in me stesso per la mia incapacità di conoscere gente nuova e con mentalità completamente diversa dalla mia :lol:
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17-04-2008, 19:27
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#10
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Principiante
Qui dal: Apr 2008
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 21
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Credo ci siano tante ragioni, una banale, è il tipo di risposta che abbiamo di fronte ad una possibile situazione sociale: l'evitamento... certo sul momento ci mette l'anima in pace ma 1) ti impedisce di sperimentare sulla pelle lo stare tra altri e 2) raffoza la convinzione e la sensazione che lì fuori ci sia veramente qualcosa di spaventoso... Nell'insieme credo che il problema sia il modo in cui si reagisce all'ansia iniziale.. come se rimanessimo congelati lì, senti l'ansia che sale, sempre più, il corpo che diventa rigido..ed io cos'è che faccio? me ne stò lì, ad ascoltarla, portando la mia attenzione su tutte queste sensazioni, creando una specie di circolo vizioso che gira sempre più rapido!! mi perdo dentro me stesso! personalmente ho trovato molto utile la meditazione, si decisamente, da quando ho cominciato a praticarla (mi vergogno un po' a parlarne perchè puzza sempre di roba new age tipo "cerca il tuo vero io bla bla" ed invece è ben altro!) le mie reazioni d'ansia si sono ammorbidite ma non solo mi ha permesso di rendere meno automatica la catena stimolo-pensiero-reazione
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17-04-2008, 19:55
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#11
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Principiante
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 51
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Secondo me può esserci una predisposizione genetica, ma poi la differenza la fa l'educazione e l'esperienze di vita. Su uno dei corsi di psicologia che ho seguito avvaloravano questa tesi, ed io nella mia vita avendo molti ricordi dell'infanzia fin da tenera età, non posso che confermare, perchè ricordo quali furono gli eventi che più mi cambiarono e mi trasformarono, ora fortunatamente rispetto a qualche anno fa son cambiato molto, e spero di migliorare ancora. Quello che vi dico cmq è che, è possibile far passi enormi, quindi non arrendetevi, cambiare è possibile non facile, ma possibilissimo.
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17-04-2008, 19:59
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#12
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Avanzato
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 333
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Quote:
Originariamente inviata da lupo80
Secondo me può esserci una predisposizione genetica, ma poi la differenza la fa l'educazione e l'esperienze di vita. Su uno dei corsi di psicologia che ho seguito avvaloravano questa tesi, ed io nella mia vita avendo molti ricordi dell'infanzia fin da tenera età, non posso che confermare, perchè ricordo quali furono gli eventi che più mi cambiarono e mi trasformarono, ora fortunatamente rispetto a qualche anno fa son cambiato molto, e spero di migliorare ancora. Quello che vi dico cmq è che, è possibile far passi enormi, quindi non arrendetevi, cambiare è possibile non facile, ma possibilissimo.
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posso chiederti cosa hai fatto per riuscire a cambiare?
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17-04-2008, 21:42
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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è la nostra sensibilità che purtroppo ci porta a prendersela per un nonnulla e a non fare niente per cercare di migliorarci per paura di sbagliare. La sensibilità che possediamo può essere dovuta, come avete ben detto, a cause ambientali o ereditarie, ma cmq ciò non toglie che può anche essere considerata un dono, ma come dono bisogna saperne fare buon uso e non esagerare. Capire che a volte occorre anche sbattersene degli altri può essere un modo per aiutare noi stessi..
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17-04-2008, 21:48
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2007
Messaggi: 790
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....aggiungerei anche la disillusione totale verso la gente,la politica,la società e nel mio caso purtroppo la perdita totale della fede,tutto questo non senso della vita...
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17-04-2008, 21:49
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Ciao. Ne sei convinto?
Io non sono un sociofobico, diciamo un po' timido, soprattutto con le ragazze e in generale un po' nella vita.
Alle volte ho pensato di recarmi dallo psicologo ma per altre cose, soprattutto per capire qualcosa di più su di me e sulla mia grande emotività (che mi porta a farmi mille seghe mentali) ma poi ho rinunciato.
A dire il vero mi fanno un po' paura. Non so.. le terapie durano anni e fin'ora da solo, da quando ero bambino (adesso ho 21 anni), sono molto migliorato.
Credo che per i tipi come me, semplicemente timidi, serva solo sforzarsi ed esporsi alle situazioni che temiamo un po', non credi?
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17-04-2008, 22:30
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#16
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Principiante
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 51
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Quote:
Originariamente inviata da Shino
Quote:
Originariamente inviata da lupo80
Secondo me può esserci una predisposizione genetica, ma poi la differenza la fa l'educazione e l'esperienze di vita. Su uno dei corsi di psicologia che ho seguito avvaloravano questa tesi, ed io nella mia vita avendo molti ricordi dell'infanzia fin da tenera età, non posso che confermare, perchè ricordo quali furono gli eventi che più mi cambiarono e mi trasformarono, ora fortunatamente rispetto a qualche anno fa son cambiato molto, e spero di migliorare ancora. Quello che vi dico cmq è che, è possibile far passi enormi, quindi non arrendetevi, cambiare è possibile non facile, ma possibilissimo.
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posso chiederti cosa hai fatto per riuscire a cambiare?
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Ti rispondo volentieri, io fino a 7 anni fa non uscivo, e stare all'università era diventato un incubo. Poi mi recai da uno psichiatra il quale mi prescrisse dei medicinali, non ne ero molto felice ma mi tranquillizzavano. Cominciai ad uscire dalla tana e pian piano ad acquisire fiducia. L'alcol lo utilizzavo per disinibirmi, niente di particolare cmq, non ero alcolizzato, ma solo il giusto per disinibirmi un pò. Poi cercai di migliorarmi come persona coltivando interessi, facendo sport, leggendo(anche sulle materie di psicologia), e facendomi il lavaggio del cervello con pensieri positivi e non più negativi, ho cercato di trasformare quest'ultimi in rabbia e voglia di cambiare, pian piano fui stufo di prendere medicinali e dopo 3 anni smisi completamente. Le compagnie di persone che vi circondano sono fondamentali, e cmq non è stato facile, ma ora i problemi che avevo un tempo sono solo un ricordo, mi rimane ancora del lavoro da fare ma la strada intrapresa almeno per me, sembra quella giusta, negli ultimi mesi son riuscito quasi a debellare completamente il mio essere permaloso, dato dall'insicurezza. Il mio consiglio è quindi sì di rivolgersi ad uno specialista in primis, ma poi cmq di impegnarsi e di mettersi in gioco, e di trovare dei pensieri stimolanti. Spero d'esser stato utile, molte cose lette in questo forum, mi appartenevano una volta, la depressione, la paura di stare in mezzo alle persone (anche parenti), e vedo me stesso anni fa, ricordo ancora la paura d'andare dallo psichiatra e raccontargli i miei problemi, ci misi anni prima di prendere la decisione.
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17-04-2008, 23:00
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#17
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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devo dire che fino a pochi mesi fa non avrei mai pensato di rivolgermi ad uno psicologo, ma ora come ora ci sto seriamnete pensando..
Mi spiego meglio. Non ho mai creduto alla psicologia come a una disciplina scientifica in grado di dare una soluzione univoca ai nostri problemi, in quanto mi sono sempre sembrate troppe le variabili da tener sotto controllo per costruire un vero modello della mente di una persona.
Invece adesso, complice una di quelle persone che si incontrano ogni tanto nella vita, un signore di 57 anni con studi di psicologia alle spalle e che adesso fa il giornalista, e che ho conosciuto ad una campagna estiva stagionale l'anno scorso, mi ha convinto che spesso uno psicologo può riuscire a fare ordine nella tua testa, dando un senso, una specie di "catena", a fatti che spesso sembrano incorrelati tra loro, ma chi in realtà hanno profondamente influito sulla nostra psiche, fino a darci le preoccupazioni e le paranoie che ci affliggono quotidianamente.
Di questi fatti a volte non abbimo nemmeno ricordo, altre volte ci sembrano trascurabili, ma minano profondamente il nostro subconscio, e sono spesso la situazione dei nostri comportamenti "inspiegabili".
Ho deciso che lascio passare quest'estate in cui voglio dedicarmi ad altro, e poi da settembre, se la mia situazione non si sblocca, un tentativo almeno lo faccio..
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17-04-2008, 23:05
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#18
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Esperto
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 528
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Quote:
Originariamente inviata da gio1
Le cause sono sia genetiche (tutti quei profili genetici che favoriscono l'ansia e l'inibizione in generale) e ambientali (genitori introversi e/o timidi, modelli di socializzazione scarsi, atteggiamenti svalutativi subiti per opera dei genitori ecc...). Quindi i fattori ambientali sono prettamente da ricercare in ambito famigliare.
Poi, individuare quali fattori oggettivamente incidono di più, è davvero complicato...
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per non dire impossibile
è soggettivo x ciascuno di noi e non esistono strumenti x misurare e prevenire
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17-04-2008, 23:10
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#19
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Principiante
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 51
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Io c'andrei subito, magari riesci a fare qualche piccolo passo per quest'estate, facendotela gustare meglio.
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05-12-2010, 21:57
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#20
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,085
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Siamo noi che ci complichiamo la vita non credo che c'entri la genetica almeno non del tutto.
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