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Vecchio 22-05-2016, 03:30   #1
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a me la prospettiva di lavorare e di farmi le seghe mi sembra meno allettante di quella attuale di farmi le seghe e basta

Quindi perchè lavorare? A parte:

- espansione zona comfort;

- autostima maggiore per lavoro in sè;

- avere qualcosa da dire alla domanda "come stai?" di un conoscente che non vedi da anni e quindi non evitarlo in strada (peccato però che se non parlo con uno per anni mi viene anche naturale non salutarlo)... e secondariamente evitare di sentire mia madre dire per telefono ad altri "non ha ancora trovato... è a casa da anni ecc.";

-movimento e relativa sensazione utilità e relativi ormoni rilasciati.



Considerando che:

- l'orario di 40h settimanali non abituale visto che a scuola i pomeriggi non c'erano... e stravolgimento delle mie rassicuranti abitudini di evitante e quindi alienazione ma qui si entra in un circolo vizioso;

- il lavoro subordinato consiste nel prendere ordini da uno;

- ho la paghetta e spendo pochino;

- la mia maggior aspirazione è quella di smettere di farmi le seghe più che quella di lavorare (e quindi lavorare potrebbe alienarmi... potrei chiedermi "ma io che ca... sto facendo?). Ma quello forse dipende dal lavoro, un lavoro da commesso mi sembra adatto a me in quanto semplice, un lavoro in prova da fresatore tornitore mi dà un'impressione invece diversa come se io non fossi in grado/degno boh, ma forse se lo facessi e ci riuscissi la sensazione di inadeguatezza non ci sarebbe più






Ah, quasi dimenticavo, vivo con genitori di 50/60 anni ca.

Ultima modifica di unofficialnick; 22-05-2016 a 03:37.
Ringraziamenti da
Yamcha (24-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 08:27   #2
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

se si avesse la possibilità sicura di campare di rendita a vita senza lavorare si potrebbe evitare di farlo
Vecchio 22-05-2016, 09:16   #3
Banned
 

Per le seghe prova gli psicofarmaci che abbassano la libido.
Ma poi perchè smettere?
Vecchio 22-05-2016, 09:51   #4
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Cosa c'entrano le seghe??
Vecchio 22-05-2016, 10:04   #5
Esperto
L'avatar di Keith
 

Lavorare serve più che altro a poter disporre di un reddito per (soprav)vivere, se poi si dispone di altre fonti di reddito, lavorare non è più indispensabile.
Se la tua paghetta supera i 1000 euro allora va bene
Ringraziamenti da
The_Sleeper (22-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 11:07   #6
Esperto
L'avatar di varykino
 

lol m hai fatto pensare a quando uno stacca dal lavoro che gode come un maiale , pensi sempre " siiiiii coglioni me ne vado a casa"

poi arrivi a casa e dici " e mo che cazzo faccio? era meglio se lavoravo 24 ore su 24 "

di buono c'ha che cmq mentre lavori molte delle pippe mentali che hai se ne vanno per tutta la durata del tempo lavorativo , poi torni a casa e torni te stesso lol , che fregatura.
Ringraziamenti da
Bluevelvet93 (22-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 11:23   #7
Esperto
L'avatar di Milo
 

L'unico motivo per andare a lavoro è lo stipendio,per il resto è uno sbattimento inutile
Vecchio 22-05-2016, 12:19   #8
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

il lavoro è il mezzo principale che permette ad un individuo di sentirsi "inserito" in una società

non so se sia giusto ma è chiaramente così

tra lavorare e non lavorare c'è un abisso, ci si sente molto meglio avendo un lavoro, ci si sente "giustificati", e poi ci sono una serie di altri benefit morali e materiali che aiutano molto

perlomeno parlo per quella che è la mia esperienza
Ringraziamenti da
*Stellina* (22-05-2016), andrea1979 (22-05-2016), unofficialnick (22-05-2016), varykino (22-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 12:26   #9
Esperto
L'avatar di varykino
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
il lavoro è il mezzo principale che permette ad un individuo di sentirsi "inserito" in una società

non so se sia giusto ma è chiaramente così

tra lavorare e non lavorare c'è un abisso, ci si sente molto meglio avendo un lavoro, ci si sente "giustificati", e poi ci sono una serie di altri benefit morali e materiali che aiutano molto

perlomeno parlo per quella che è la mia esperienza
son d'accordo , però hai detto bene " ci si sente" inseriti e giustificati , ma poi magari nn " si è" inseriti e giustificati
Vecchio 22-05-2016, 12:42   #10
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
il lavoro è il mezzo principale che permette ad un individuo di sentirsi "inserito" in una società

non so se sia giusto ma è chiaramente così

tra lavorare e non lavorare c'è un abisso, ci si sente molto meglio avendo un lavoro, ci si sente "giustificati", e poi ci sono una serie di altri benefit morali e materiali che aiutano molto

perlomeno parlo per quella che è la mia esperienza
Io mi sento inadeguata e fallita,lavorando
Ringraziamenti da
Milo (22-05-2016), primomaggio75 (22-05-2016), Sickle (22-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 13:04   #11
Esperto
 

Perchè i genitori non sono immortali.
Per essere economicamente indipendente.
Per soddisfazione personale (ok poi magari uno inizia a lavorare e capisce che di soddisfacente non c'è proprio niente ma quello che voglio dire, e parlo per me, è che già riuscire a muoversi per cercare lavoro, trovarlo e poi riuscire a darsi degli orari, uscire e fare qualcosa di utile invece del solito cazzeggio sarebbe un po' una vittoria perchè significherebbe che almeno in qualcosa sono capace).
Vecchio 22-05-2016, 13:30   #12
Esperto
L'avatar di Sickle
 

perchè nella società capitalista di merda in cui viviamo bisogna pagare anche l'aria che respiriamo, perciò prima o poi siamo COSTRETTI a lavorare...

e poi non raccontatemi palle su come il lavoro aumenti l'autostima, perchè nel ricevere ordini e rimproveri tutto il giorno da una testa di cazzo non vedo proprio come possa aumentare l'autostima...
Ringraziamenti da
cancellato15324 (25-05-2016), cancellato16336 (22-05-2016), claire (22-05-2016), FakePlasticTree (22-05-2016), Vale90 (23-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 13:35   #13
Esperto
L'avatar di Keith
 

ma le gratificazione di cui parlate dipendono molto dal tipo di lavoro
io mi sentirei malissimo a lavorare 12 ore/giorno per 500 euro/mese.. poi se uno lo deve fare per campare lo fa.. però in questi casi non possiamo parlare di "inserimento in società".. è solo una iattura.

un lavoro che dia un minimo di tempo libero e una paga nella media è già più sopportabile
Vecchio 22-05-2016, 14:07   #14
Esperto
L'avatar di sato
 

Quote:
Originariamente inviata da unofficialnick Visualizza il messaggio
a me la prospettiva di lavorare e di farmi le seghe mi sembra meno allettante di quella attuale di farmi le seghe e basta
hahahaha credo sia difficile trovare una frase più incontestabile di questa


bisognerebbe provare a leggerla al contrario
Ringraziamenti da
Sickle (22-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 14:10   #15
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Secondo me il problema non è il perchè lavorare... ma il "sono in grado di lavorare"?
Perchè è ovvio che è mille volte preferibile avere un lavoro ed essere inseriti in società che non avere alcuna prospettiva, alcun soldo... e dover scappare dai passanti o dalla gente per non dover rispondere alle domande sulal vita lavorativa.
Il discorso è che purtroppo pur capendo tutto ciò.. se non si riesce a sostenere un colloquio o i colleghi al lavoro (sempre se si ha la fortuna o la capacità di farsi assumere), o le ramanzine del capo, o gli ordini.. o ci si sente talmente inetti ed inadeguati da non riuscire a svolgere alcun compito.. o da svolgerlo tra mille paranoie tanto da esaurirsi.. a questo punto... forse uno arriva a licenziarsi e a preferire una vita di cazzeggio e di nulla. Però sono dell'idea che se per un miracolo riuscissi ad avere un posto di lavoro non lo lascerei seppur esaurendomi o soffrendo le pene dell'infermno tutti i giorni... perchè poi avrei la soddisfazione di avere finalmente dei soldi miei e di avere una vita dignitosa... per me quello è impagabile... poi se la fobia prevalesse al punto da farmi lasciare i soldi in banca e da rinchiudermi in casa e basta nell'extra lavoro, ok.. lo accetterei... ma nei momenti up... avrei la libertà di scegliere se provare a fare qualcosa nel mondo là fuori con i miei soldini in mano oppure no. Vuoi mettere?
Ringraziamenti da
andrea1979 (22-05-2016), claire (22-05-2016)
Vecchio 22-05-2016, 14:13   #16
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
ma le gratificazione di cui parlate dipendono molto dal tipo di lavoro
io mi sentirei malissimo a lavorare 12 ore/giorno per 500 euro/mese.. poi se uno lo deve fare per campare lo fa.. però in questi casi non possiamo parlare di "inserimento in società".. è solo una iattura.

un lavoro che dia un minimo di tempo libero e una paga nella media è già più sopportabile
Beh, chiaramente l'esaurimento e l'ansia al lavoro vale la pena sopportarlo solo per uno stipendio decoroso che permetta di avere appunto questi benefit di scelta di cui parlavo prima.. è chiaro che se devo lavorare 9 ore al giorno per avere una paghetta che non mi permette di fare molto (metti infe5riore a 500 euro)... il gioco non vale la candela purtroppo dati i problemi di ansia e mille fobie che mi causerebbe stare nel posto di lavoro stesso
Vecchio 22-05-2016, 14:58   #17
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Il problema non è il lavoro in sè ma tutte le problematiche che ci girano attorno (precariato, grande difficoltà nel trovarlo, sfruttamento, retribuzione bassa..ecc)... Se uno fa un lavoro che piace, o perlomeno che non dispiace, è fortunato... il fatto di lavorare puo' essere gratificante e comunque il lavoro riempie le giornate (pur avendo diverse passioni e interessi stare a casa senza lavorare rischia di essere deprimente, le giornate sarebbero un po' troppo vuote e si ci si farebbero maggiori "seghe mentali":... quando si lavora invece si ha la "testa impegnata" e spesso aiuta a non pensare troppo ai problemi)
Vecchio 22-05-2016, 15:10   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Secondo me il problema non è il perchè lavorare... ma il "sono in grado di lavorare"?
Eh.
Vecchio 22-05-2016, 15:44   #19
Esperto
L'avatar di dentromeashita
 

per ora per i soldi...è la soddisfazione...per confrontarmi con le mie paure e limiti,son stufo...non lavorererei se potessi farlo,ma farei altro sicuramente.per realizzarmi sostanzialmente...per non ridurmi a essere inutile,...dipende perchè lavori,per cosa,...l'utilità del tutto...non ditemi per la socilità,gli ambienti lavorativi sono il peggio sparlatoio fronte e retro che io abbia mai trovato da dopo la scuola...e che altro ti offrono?:/
Vecchio 22-05-2016, 16:33   #20
Esperto
L'avatar di Orion
 

Io sto ancora studiando, ma una volta finito di studiare non vedo l'ora di cominciare a lavorare (qualsiasi lavoro) perchè desidero guadagnare denaro MIO da spendere come voglio IO senza dover renderne conto a nessuno all'infuori di me.
Chissà, forse non è un caso che io studi proprio Economia, quindi capisco che a qualcuno questa motivazione potrà sembrare semplicemente ridicola.

Quindi, di nuovo: perché lavorare?
Anzitutto, non pensate al lavoro solo come al contratto di lavoro subordinato a n ore settimanali, pensate al lavoro come qualsiasi attività umana che permetta a un uomo di mettersi a letto la sera pensando "bene, oggi ho combinato qualcosa, questa giornata non è stata inutile".
Pertanto, il lavoro è nella natura stessa dell'uomo. E un uomo che non lavora e che in generale non fa nulla, assolutamente nulla nella sua vita, è destinato ad ammalarsi, psicologicamente e magari anche fisicamente.
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