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Originariamente inviata da Fallitoperenne
non mi riferisco ai casi dei pedofili e degli stupratori,casi per i quali penso quasi tutti siano d'accordo fra la pena di morte e la castrazione.
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Faccio parte della parte non compresa nel quasi. Per il semplice motivo che quello che tu, e una buona fetta della società considera pedofilia (peraltro, la stragrande maggioranza delle persone considera pedofilia sic et simpliciter la sessualità con un minore, cosa assolutamente fasulla anche dal punto di vista legale, peccato che ci siano perfino politici che per motivi di partito foraggino questa falsa credenza in tv, poi ti credo che la gente un poco ignorante si convinca sempre più di tale credenza) è solo uno sviluppo, peraltro assai recente della società contemporanea. Basta guardare gli anni '70 e parte degli '80 per vedere come le cose fossero già diverse, oggi dei nudi d'arte con ragazzini sarebbero considerati mostruosità, fino a 30-40 anni fa si facevano senza problemi. E nelle epoche più remote matrimonio e quindi sesso erano previsti in età adolescenziale, e quasi mai con coetanei, ma sempre era normale una forte differenza di età. Leggiamo un carme di Archiloco, poeta lirico arcaico, in cui si racconta della seduzione del poeta verso una "giovine" ragazza, non ancora in età da marito quindi doveva avere non più di 13 anni. Archiloco ne aveva 30 o qualcosa di più, e dinnanzi alla proposta della "giovine" di scaricargli la sorella, quasi coetanea di Archiloco, comunque sotto i 30, costui rifiuta recisamente.
E' molto indicativo della società greca, ma in generale antica e le cose non sono cambiate molto fino all'età moderna.
Quindi questi discorsi da legge del taglione, dettate dalla furia popolare, estremamente ignoranti delle fluttuazioni del sentire sociale e giuridico, le respingo sempre e a priori.